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Vari significati del nome di Maria:
Mare amaro,
Stella del mare,
Illuminatrice e Signora[/i][/b]
Ave, Maria... Questo nome, come sopra abbiamo detto, vi è stato aggiunto non dall’angelo, ma dalla devozione dei fedeli.
Di questo nome il Santo Evangelista Luca espressamente dice: Il nome della Vergine, Maria. Questo nome santissimo, nome dolcissimo, nome degnissimo fu imposto alla Vergine santissima, dolcissima, degnissima convenientissimamente.
Maria infatti si traduce mare amaro, stella del mare, illuminata o illuminatrice, Signora. Maria in verità è mare amaro per i demoni, stella del mare per gli uomini, illuminata o illuminatrice per gli spiriti angelici, signora per tutte le creature.
Maria, dico, è mare amaro per i demoni spiritualmente. Maria è per gli uomini stella del mare per il suo ufficio, Maria è per gli Angeli illuminatrice per l’eternità, Maria è per tutte le creature signora universalmente.
Dobbiamo dunque considerare la ragione per cui Maria si interpreta mare amaro: questo ottimamente a lei compete contro il diavolo. Ma considera in qual modo Maria sia mare, in qual modo Maria sia amara, e in qual modo sia simultaneamente mare amaro. Maria è mare per l'abbondanza della grazia, Maria è amara per la sua compassione col Figlio, Maria è mare amaro perché sommerge il diavolo, Maria certamente è mare per l'abbondante pienezza dello Spirito Santo, Maria è amara per l’affliggente passione del suo Figlio, Maria è mare amaro per la sommergente soffocazione del diavolo.
In primo luogo considera, o carissimo, che Maria è detta mare per l’abbondanza e la copia delle grazie ; onde nel primo dell’Ecclesiaste è scritto: Tutti i fiumi entrano nel mare. I fiumi sono i doni dello Spirito Santo; onde nel settimo di S. Giovanni: a chi crede in me, come dice la Scrittura, scaturiranno dal seno di lui fiumi d’acqua viva. Or questo egli disse dello spirito che stavano per ricevere i credenti in lui.
Tutti i fiumi dunque entrano in mare, mentre tutti i carismi dei santi entrano in Maria. Il fiume infatti della grazia degli angeli entra in Maria, il fiume della grazia dei patriarchi e dei profeti entra in Maria, il fiume della grazia degli apostoli entra in Maria, il fiume della grazia dei martiri entra in Maria, il fiume della grazia dei confessori entra in Maria, il fiume della grazia delle vergini entra in Maria.
Tutti i fiumi entrano nel mare, tutte le grazie entrano in Maria; onde Ella ottimamente può ripetere con il capo ventesimo quarto dell'Ecclesiastico: In me la grazia di ogni via e dì ogni verità, in me ogni speranza di vita e virtù. Che meraviglia se ogni grazia confluì in Maria da cui tanta grazia per tutti scaturì? Dice infatti S. Agostino: “ O Maria, tu sei piena della grazia, che hai trovato presso il Signore e che hai meritato di diffondere per tutto il mondo".
In secondo luogo considera, o carissimo, che Maria fu molto amara nella passione del suo Figlio, quando la spada trapassò la sua medesima minima. Onde bene essa poté dire col capo primo di Ruth: Non mi chiamate Noemi, cioè bella, ma chiamatemi Mara, cioè amara poiché di grande amarezza mi ha riempito l’Onnipotente. Amara fu Noemi, perché le morirono i suoi due figli. Noemi bella e amara significa Maria, bella certo per la santificazione dello Spirito Santo, amara però per la passione del suo Figlio. Maria in verità ha due figli, cioè l'uomo-Dio, e il semplice uomo, di uno è madre corporalmente, dell'altro spiritualmente. Onde dice S. Bernardo: “Tu, madre del Re, tu madre dell’esule, tu madre di Dio, tu madre del Giudice, e tu madre di Dio e dell'uomo, mentre, madre di ambedue, non puoi permettere alcuna discordia fra i tuoi figli”. Per questo bene esclama anche S. Anselmo: “O beata fiducia, o sicuro rifugio!”
La madre di Dio è la madre nostra. Questi due figli di Maria ambedue morirono nella passione: uno col corpo, l'altro con la mente ; uno per l'acerbità della croce, l'altro per l'infedeltà della mente. E per questo le viscere di Maria furono assai ripiene di amarezza; come anche S. Agostino attesta dicendo: "Quella pia Madre piangendo per l'immane dolore, sentendo spezzarsi in seno il cuore troppo oppresso, aveva talmente l'animo ed il corpo fiaccato che, venendo meno nel viaggio, a stento sarebbe potuta giungere alla morte di Cristo".
Vedi come Maria sia il mare dello Spirito Santo, vedi come Ella sia amara per la morte del Figlio suo.
In terzo luogo, considera, o carissimo, che Maria è mare amaro al diavolo e agli angeli di lui da lei vinti, come il mar Rosso era stato amaro agli Egiziani in esso sommersi, dei quali nel decimo quinto dell'Esodo si dice: E ricondusse sopra costoro il Signore le acque del mare.
O quanto amaro e temibile è questo mare per gli Egiziani! O quanto amara e temibile è Maria per i demoni! Onde S. Bernardo dice: "Non temano tanto i nemici visibili qualsiasi più numerosa moltitudine di accampamenti, quanto le celesti potestà il vocabolo di Maria e il suo patrocinio ed esempio. Passano e si struggono come cera dinanzi al fuoco, ovunque trovano frequente il ricordo e l’invocazione di questo nome e sollecita l’imitazione".
Così dunque tu vedi, o carissimo, come Maria è un mare per l’abbondanza della sua ripienezza, come Maria è amara per la veemenza della passione del Signore, come Maria è un mare amaro per la potenza della sommersione dei diavoli.
Conseguentemente si deve considerare che Maria si interpreta stella del mare. Ciò ottimamente conviene a Maria perché fa l’ufficio della stella marina. Si legge infatti ed è vero esser costume dei naviganti lo scegliersi, quando vogliono giungere in un determinato luogo, una, stella, al cui raggio senza errore esser condotti ove essi desiderano. Tale certamente è l’ufficio della nostra stella Maria, la quale dirige i naviganti per il mare del mondo nella nave dell'innocenza o della penitenza, fino al porto della patria celeste. Per questo ben dice Innocenzo così: "Con quale aiuto possono le navi tra tanti pericoli giungere fino. al porto della patria? Certamente con due: col legno e con la stella, cioè per la fede della croce e per la virtù della luce che a noi partorì Maria, stella del mare".
Ben dunque Maria si paragona alla stella del mare per la purità per la luminosità e per l’utilità. Maria è infatti stella purissima, stella luminosissima, e stella utilissima : è stella purissima col vivere purissimamente, è stella luminosissima col partorire la luce eterna, è stella utilissima col dirigerci al porto della patria.
In primo luogo dunque considera, o carissimo, che Maria è stella purissima vivendo purissimamente senza peccato; onde di lei si può ripetere il detto del settimo capo della Sapienza: È costei più bella del sole e se si confronta alla luce delle stelle, è trovata più pura. Qui alcuni leggono "prior" cioè anteriore, alcuni "purior" cioè più pura, e l'una e l'altra cosa conviene alla nostra stella Maria.
Maria infatti è anteriore, cioè più nobile, più degna del sole e delle stelle, come anche è più pura, perché tanto per purezza che per dignità supera il sole e le stelle e ogni corporea luce spirituale cioè ogni angelica creatura, di cui si dice nel primo del Genesi: Divise Dio la luce dalle tenebre, cioè gli angeli che restavano in Cielo da quelli che cadevano nell'inferno. Di questa luce, di questa natura angelica più nobile e più pura è Maria: più nobile per dignità, più pura per santità. Onde Anselmo esclamando dice: "O benedetta fra le donne, tu vinci in purità gli angeli, tu superi in pietà i santi!”
Tu vedi ora come Maria sia stella purissima, per la sua vita purissima.
In secondo luogo considera, o carissimo, come Maria è stella lucentissima, emettendo il raggio eterno, partorendo il Figlio di Dio. Essa infatti è la stella di cui si dice nel ventesimo quarto dei Numeri: Sorgerà una stella da Giacobbe e spunterà una verga da Israel. Questa verga è il figlio di Dio, che è il raggio della nostra stella Maria, il raggio, dico, di cui si canta: "Come la stella, il raggio…". Di cui anche S. Bernardo dice: "Né il raggio diminuisce alla stella la sua chiarezza, né il Figlio toglie alla Vergine la sua verginità”.
O veramente beatissima, o veramente luminosissima stella, Maria, il cui raggio penetrò non solo il mondo ma anche il cielo, e non solo il cielo ma anche l'inferno, come S. Bernardo dice: "Essa è la famosa e illustre stella sorta da Giacobbe, il cui raggio illumina l'orbe universo, il cui splendore riluce anche in cielo e penetra nell'inferno".
Vedi ora come Maria sia stella lucentissima partorendo il Figlio di Dio.
In terzo luogo considera, o carissimo, che Maria è stella utilissima, dirigendoci alla patria celeste, anzi conducendoci per il mare di questo secolo alla grazia del suo Figlio come al porto del paradis ; onde Essa è quella stella fulgente di grande splendore che condusse direttissimamente i tre Magi a Cristo.
Maria certamente è la stessa che ci è necessaria assai tra le procelle della presente vita, onde S. Bernardo: "Non allontanare i tuoi occhi dallo splendore di questa stella, se non vuoi esser sommerso dalle procelle. Se sorgeranno i venti delle tentazioni, se ti imbatterai negli scogli delle tribolazioni, mira la stella, chiama Maria".
Dunque o carissimo, se non vuoi sommergerti nel mare di questo mondo, tieni l'occhio alla stella, imita Maria. E cosa piena di grande sicurezza seguire Maria come il medesimo S. Bernardo attesta, dicendo: "Seguendola non devi, pregandola non disperi, a lei pensando non erri, tenendoti essa non cadi ; proteggendoti essa non temi; con essa a guida non ti stanchi, con essa propizia tu giungi al porto, e così in te stesso tu esperimenti quanto a ragione fu detto: E il nome della Vergine Maria".
Così dunque tu vedi come Maria è stella purissima da ogni peccato, stella lucentissima nel Figlio e stella utilissima nel mondo.
Ciò considerato, resta da vedere come Maria significhi pure illuminata o illuminatrice. Questo similmente compete a sì grande Vergine che è mirabilmente illuminata per la presenza del Signore, secondo il detto del capo decimo ottavo dell’Apocalisse: Vidi un altro angelo che discendeva dal cielo e che aveva una grande potestà, e la terra restò illuminata dalla gloria di lui. Il Figlio di Dio è l'Angelo del gran consiglio, la terra poi illuminata dalla gloria del Figlio di Dio è Maria, la quale come nel mondo fu illuminata dalla grazia di lui, così ora è illuminata dalla di lui gloria in cielo, affinché così illuminata, divenisse illuminatrice nel mondo e nel cielo. Perciò si deve considerare che Maria illuminata, è illuminatrice per gli esempi, per i benefizi della sua misericordia, per i premi della sua gloria.
In primo luogo dunque, considera, o carissimo, che Maria è illuminatrice di moltissimi per gli esempi della sua lucidissima vita. Essa infatti è colei "la cui gloriosa vita diede la luce al secolo"; essa è colei "la cui inclita vita è il decoro di tutte le chiese"; essa assolutamente è la lucerna della Chiesa illuminata da Dio appositamente perché da lei fosse illuminata la Chiesa contro le tenebre del mondo.
Preghi l'anima fedele e dica: Poiché tu, o Signore, mio Dio illumini la mia lucerna, illumina le tenebre mie. Questa lucerna il Signore la illuminò perfettamente e con lei illuminando le tenebre delle nostre anime, le distrugge e le distrasse. Ben sentendo questa verità S. Bernardo dice: “O Maria, tu con i magnifici esempi delle virtù a te infuse da Dio, ci sproni ad imitarti e così tu illumini la nostra notte. Colui infatti che si dirige per le tue vie, non cammina nelle tenebre ma avrà il lume della vita.
Vedi ora come Maria è illuminatrice del mondo per gli esempi della sua lucidissima vita.
In secondo luogo considera, o carissimo, che Maria è illuminatrice del mondo per i benefici della lucidissima sua misericordia, dalla quale molti nella notte di questo secolo sono illuminati spiritualmente, come una volta furono illuminati corporalmente i figli d’Israele da una colonna di fuoco, secondo il detto del salmo: li guidò il giorno per mezzo di una nuvola e tutta la notte col chiarore del fuoco. Maria è per noi la colonna di nebbia perché come una nube ci protegge dal calore dello sdegno di Dio, ci protegge anche dal calore della tentazione del diavolo, come nuovamente si dice nel salmo: Stese una nube a loro protezione.
Maria pure colonna di fuoco illumina noi anzi certamente illumina il mondo con i molti benefizi della sua misericordia. Che cosa faremmo noi nella notte di questo secolo, miseri e fra le tenebre, se non avessimo una sì splendente lucerna e una colonna sì luminosa? A che sarebbe capace tutto il mondo se non avesse il sole? Per questo ben dice Bernard: "Togli questo corpo solare che illumina il mondo, dov'è il giorno? Togli Maria, questa stella del mare, che resta se non avvolgente caligine e ombra di morte e densissime tenebre?"
Or tu vedi come Maria è illuminatrice per la lucidissima sua vita, e come lo sia anche per la lucidissima sua misericordia.
In terzo luogo considera, o carissimo, che Maria è illuminatrice anche per la sua lucidissima gloria, che per tutto illumina il cielo come il sole il mondo, secondo il detto del capo quarantesimo secondo dell'Ecclesiastico: sole illuminante per tutto risplende, e la sua opera è ripiena della gloria del Signore. Sole illuminante è Maria che è bella come luna, eletta come sole: bella come la luna per la grazia eletta come il sole per la gloria. Della gloria del Signore, infatti, è ripiena la sua opera.
Opera eccellentissima del Signore è Maria; quest'opera, come fu ripiena della grazia del Signore nel mondo, così è ripiena della gloria del Signore nel cielo. Sole illuminante dunque è Maria risplendente nella sua gloria, per tutto risplende perché estende la luce della sua gloria sopra tutti gli angeli e sopra tutti i santi.
Che meraviglia se la presenza di Maria illumina il cielo intero, quando illustra anche tutto il mondo? Dice infatti S. Bernardo: "Dalla presenza di Maria viene illustrato tutto l’orbe e già la stessa patria celeste più chiaramente risplende irraggiata dal fulgore della virginea lampada".
Così dunque tu vedi come Maria è illuminatrice per la sua vita lucidissima e per la sua misericordia splendidissima e per la sua gloria fulgidissima.
Dopo tutto questo, si deve considerare che Maria viene interpretata Signora. Questo pure ottimamente conviene a si grande imperatrice che è in realtà la signora degli abitanti del cielo della terra e dell’inferno, signora dico, degli angeli, degli uomini, dei demoni, signora in cielo, nel mondo, nell’inferno.
In primo luogo considera, o carissimo, che Maria è Signora degli angeli; Ella infatti è prefigurata nella Regina Esther, di cui si legge che sopra una sua serra si appoggiava, un’altra serva poi seguiva la signora, sorreggendo le vesti che cadevano fino a terra.
Per la signora Esther regina intendi la signora e regina Maria: due serve, delle quali è signora Maria, sono la creatura angelica e la creatura umana. Oh, come dobbiamo rallegrarci noi miseri uomini, che gli angeli abbiano tra gli uomini il Signore e la Signora! Verissimamente infatti Maria è la Signora degli Angeli. Onde Agostino a lei rivolto dice: "Se io ti chiamo cielo, tu sei più alta; se io ti dico madre delle genti, tu sei ancora superiore; se io ti appello regina degli angeli, in tutto tu dimostri di esser tale; se ti chiamo forma di Dio, tu ne sei degna".
L’anima umana è la serva che segue la sua signora nel mondo Maria. La segue certamente sorreggendo le vesti della sua signora, raccogliendo gli esempi e le virtù di Maria.
L'intelligenza angelica è la serva sulla quale la sua signora Maria in cielo si appoggia. Si appoggia come familiarissima unendosi agli angeli; si appoggia anche come delicatissima negli angeli deliziandosi; si appoggia inoltre come pienissima comunicando agli angeli la sua pienezza; si appoggia infine imperando, come potentissima, agli angeli. Su tutti gli angeli infatti Maria si appoggia col suo impero; onde Agostino dice: "Michele duce e principe della milizia celeste con tutti gli spiriti tuoi servitori, o Vergine, obbedisce ai tuoi comandi difendendo nel corpo e ricevendole dal corpo le anime dei fedeli che a te giorno e notte con preghiere speciali si raccomandano".
Or tu vedi come Maria è la signora degli angeli in cielo.
In secondo luogo considera, o carissimo, che Maria è la signora degli uomini nel mondo. Di questa Signora nel salmo si dice: “Come gli occhi della serva sono rivolti alle mani della sua signora". Serva della Signora, Maria, è ciascuna anima fedele, anzi anche la Chiesa universale. Gli occhi di questa serva debbono esser sempre rivolti alle mani della sua signora, perché gli occhi della Chiesa, gli occhi, di noi tutti sempre devono rivolgersi alle mani di Maria per ricevere dalle sue mani tutti i beni e per offrire con le sue mani a Dio tutto ciò che di bene facciamo. Per le mani infatti di questa signora riceviamo tutto ciò che di bene possediamo, testimonio S. Bernardo che dice: “Iddio ha voluto che noi avessimo tutto per le mani di Maria”. Per le mani inoltre di questa Signora dobbiamo offrire a Dio tutto ciò che facciamo di bene, come ci esorta S. Bernardo dicendo: "Qual piccolo dono che tu desideri offrire, procura di consegnarlo per quelle mani di Maria graditissime e degnissime di ogni accettazione, se non vuoi avere una ripulsa".
Felici noi, o carissimi, felici noi che abbiamo tale signora, che ha mani sì liberali per noi e che è sì potentissima su noi presso il Signore, da ricorrere ciascuno di noi sicurissimi a lei. Onde il suo devotissimo Anselmo dice: "Grande signora, cui rende grazia la lode lieta dei giusti, a cui ricorre l'atterrita turba dei rei! A te, potentissima e misericordiosa Signora, io peccatore affannoso ricorro".
Or tu vedi come Maria è Signora degli Angeli in cielo, e come è signora degli uomini nel mondo.
In terzo luogo considera, o carissimo, che Maria è la Signora dei demoni nell’inferno, tanto su loro dominante che anche di lei si può dire quel del Salmo: Da Sion il Signore stenderà lo scettro della sua potenza; domina tu in mezzo ai tuoi nemici.
La verga della potenza è la vergine Maria ; essa è la verga di Aaron, florida per la verginità e fruttifera per la fecondità. Essa pare è la verga, di cui è detto nel capo undecimo di lsaia: sorgerà una verga dalla radice di Iesse; questa verga, la vergine Maria, è la verga della potenza contro i nemici infernali, da lei dominati con grande potenza, e perciò una signora di tal potere meritamente è da noi amata, da noi lodata, da noi pregata a difenderci contro questi nemici. Ce ne da l'esempio Anselmo che rivolto a tanta signora, dice: "Te, signora grande e tanto grande, te vuole amare il mio cuore, te desidera lodare il mio labbro, te desidera venerare la mia mente, te è ansiosa di pregare la mia anima, perché alla tua protezione si raccomanda tutto il mio essere".
Così dunque tu vedi come Maria è la Signora degli Angeli in cielo, la Signora degli uomini nel mondo, la Signora dei demoni nell'inferno.
Vedi dunque dalle suddette cose che Maria è convenientissimamente detta mare amaro, stella del mare, illuminatrice e Signora.
Perché Maria è mare amaro ai demoni perversi, stella del mare agli uomini conversi, illuminatrice agli angeli non avversi, signora imperatrice sugli esseri universi.
Preghiamo dunque, o carissimi, preghiamo devotissimamente Maria e diciamo: orsù, Maria mare amaro, aiutaci ad amareggiarci completamente con vera penitenza! Orsù, Maria stella del Mare, aiutaci a rettificarci spiritualmente per il mare del secolo. Orsù, Maria illuminatrice, aiutaci perché veniamo illuminati eternamente nella gloria. Orsù, Maria Signora, aiutaci perché veniamo governati sotto il tuo dominio, per il Signor Nostro Gesù Cristo.