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Jutka Csakanyi
"Sono nata a Budapest in Ungheria dove ho studiato alle Belle Arti. Faccio scultura e scrivo poesie. Ho pubblicato due anni fa una raccolta "Versi per la vita" partecipo e collaboro con diversi gruppi di poeti e ai salotti letterari".
Ti lascio...
per non lasciare
che siano le parole
a essere abbandonate
in questo bar fumoso
con una cameriera alla moda
i bicchieri sui tavoli
già quasi sera
ho fame e sete
odio quest‚aria borghese
mi salva l'ironia della sorte
il buon vino, gli amici l'amore
C'è bisogno di luce
C'è bisogno di luce
nel profondo dell‚anima
quando ci sono più pensieri delle parole
che rimangono come immagini
sullo schermo delle labbra socchiuse
per la paura di far uscire suoni stonati
e quando la solitudine
prevarica la mente
e sfuggire da me stessa non posso
immergo le mani nel dolore
le asciugo con la passione
e rinasco con la forza della natura
E venga..
E venga il nero della notte
si scateni l'odio e la rabbia della natura
contro il mondo e dell'indifferenza
Si distruggano tutti gli elementi
si dissolvano anime e pensieri
rimanga da solo l'infinito
con lo spazio vuoto
e il suo universo silenzioso
Volevo guardare..
Volevo guardare fuori dalla finestra
non per andarmene ma per rimanere
e se resto con la tua stanchezza
e con la tua vita sfiorita
è perché sono uscita senza cappotto
e il vento mi ha scompigliato i capelli
A che servono..
A che servono parole
quando l'anima
non le evoca
l'archetipo dell'origine
nell'uguaglianza
cerca solo differenza
spargo le ceneri di tutti ricordi
per generare altri sogni
Incontro
Abbiamo fatto la strada insieme
poi tu hai voluto correre
io mi sono fermata
perché mi ero stancata
Le cose stanno tutte qui
non si muovono
con il tempo ci raggiungono
devi avere più pazienza
e non uscire dalla tua stanza
La strada
Case
porte chiuse
dentro conflitti
fuori rumori
le paure dentro e fuori
sulla strada
Finestre aperte
il silenzio e la pace
sulla strada
Schiena anziana disfatta
una bocca rossa tumefatta
polpacci muscolosi
una palla
la strada
Croci incroci semafori
rosso e verde
sono le sette
nella strada
Il tempo
Il tempo è già passato
abbiamo attraversato
con gli stivali di gomma
tutta la nostra vita
la trama del tempo
resiste all'usura
noi ci spostiamo
dall'arrivo alla partenza
e il tempo non rallenta
APOCALISSE
Il settimo sigillo
ha serrato la bocca già chiusa
dell'ultima Ninfa
congelati sulle labbra i ricordi
delle parole svanite
un soffio dell'alito
spalanca le porte del vento
scaglia meteoriti anneriti
contro le fortezze del mondo
Romolo non è più con Remo
Achille ha il tallone di piombo
Elena ora è donna
Nerone non brucia più Roma
Ci sono i collegamenti interplanetari
con i gracidii subtropicali
è sradicato l'albero della vita
con le foglie gialle dell'esistenza
disarginati i fiumi
prosciugata
l'acqua torbida
dei troppi sentimenti
eclettico spaventapasseri
immobile sul prato
aspetta l'eclissi lunare
e quando sarà buio
si accenderà la sola fiamma
dell'inconscio estinto
Tempo, vento...
Mi piace questo passaggio del tempo
nei tuoi capelli
il segreto è il vento
il vento del tempo
Senza titolo
Le spine fanno male
ingoiate con la rosa
ci sono anche rose senza spine
e possono essere ingoiate
con dolore
KAOS
L‚armata delle bande nere
urla a squarcia gola
mentre cavalca sulla valchiria
Mago Merlino
in cerca di una donna
Morgana lo incontra
e lo trasforma
Excalibur in mano a una signora
Lancillotto non sa dove si trova
Re Artù vuole la sua spada
Damocle è pronto a dargliene una
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