la nostra carissima Maria 58 ha scritto:
Cari amici vi chiedo preghiere per Anna
i medici gli anno dato poche settimane di vita è da 4 anni che sta lottanto.
Ave, o Maria,
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Per una amica di famiglia Anna...
- Redazione
- Redazione del Forum
- Messaggi:2186
- Iscritto il:mar apr 19, 2005 5:17 pm
- Località:Siamo online in ogni parte del mondo [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Se vuoi scrivere nel Forum degli Innamorati registrati cliccando qui
- miriam bolfissimo
- Messaggi:17747
- Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
- Contatta:
replay
Mia carissima maria, pace e bene! mettiamo anna nei nostri cuori e nelle nostre preghiere, e insieme sussurriamo, con tutta l'anima: "Cuore Divino di Gesù, confido in Te..."
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo&C
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo&C
- Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]
Festa dell'Esaltazione della Croce
PREGHIERE DI OGGI AL CROCIFISSO
PREGHIERA A GESU' CROCIFISSO
Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla tua santissima presenza prostrato, Ti prego col fervore più vivo a stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti; mentre con tutto l'amore e con tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Te, o buon Gesù, il santo profeta Davide: "Hanno forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa".
Pater, Ave e Gloria per l'acquisto dell'indulgenza plenaria.
Gesù mio, perdono e misericordia!
Per i meriti delle tue Sante Piaghe.
A colui che recita questa preghiera dopo la Santa Comunione, dinanzi il Crocifisso, è concessa l'indulgenza plenaria nei singoli Venerdì del tempo quaresimale e nel Venerdì Santo; l'indulgenza è parziale in tutti gli altri giorni dell'anno. (Pio IX)
TI ADORO O CROCE SANTA
Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in Croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.
(Recitata 33 volte al Venerdì Santo, libera 33 Anime dal Purgatorio. Recitata 50 volte, ogni Venerdì, ne libera 5. Venne confermata dai Papi: Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI)
--------------------------------------------------------------------------------
ORAZIONE ALLA PIAGA DELLA SPALLA DI GESù
Dilettissimo Signore Gesù Cristo, mansuetissimo Agnello di Dio, io povero peccatore, adoro e venero la tua Santissima Piaga che ricevesti sulla Spalla nel portare la pesantissima Croce al Calvario nella quale restarono scoperte tre sacratissime Ossa, tollerando in essa un immenso dolore: ti supplico in virtù e meriti di detta Piaga ad avere di me misericordia col perdonarmi tutti i miei peccati sia mortali che veniali e ad assistermi nell'ora della morte, e di condurmi nel tuo Regno beato. Amen.
3 Pater, Ave e Gloria
San Bernardo, abate di Chiaravalle, domandò nell'orazione a nostro Signore quale fosse stato il maggior dolore sofferto nel corpo durante la Sua Passione. Gli fu risposto: "Io ebbi una piaga sulla spalla, profonda tre dita, e tre ossa scoperte per portare la croce. Questa piaga mi ha dato maggior pena e dolore di tutte le altre e dagli uomini non è conosciuta. Ma fu rivelata ai fedeli cristiani e sappi che qualunque grazia mi chiederanno in virtù di questa piaga, verrà loro concessa, ed a tutti quelli che per amore di essa mo onoreranno con tre Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre al giorno, perdonerò i peccati veniali, non ricorderò più i mortali e non moriranno di morte subitanea ed in punto di morte saranno visitati dalla Beata Vergine e conseguiranno ancora la grazia e la misericordia".
PREGHIERA DI SAN FRANCESCO DINNANZI AL CROCIFISSO DI SAN DAMIANO
Altissimo glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
Et dame fede dricta,
speranza certa e carità perfecta,
senno e cognoscemento
Signore, che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.
Rapisca, Ti prego, Signore,
l'ardente e dolce forza dell'amor Tuo
la mia mente da tutte le cose terrene,
perché io muoia per amor dell'amor tuo,
come Tu ti sei degnato di morire
per amor dell'amor mio.
Il Signore mi dette tale fede nelle chiese, che io così semplicemente pregavo e dicevo:
Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, anche in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
--------------------------------------------------------------------------------
A GESù CROCIFISSO
(S. Bonaventura)
O Signore Gesù Crocifisso, che per me non hai risparmiato Te stesso, ferisci il mio cuore con le tue ferite, e inebria il mio spirito col Tuo sangue, sì che, ovunque mi rivolga, io veda sempre Te crocifisso per me; e qualunque cosa guardi mi appaia rosseggiante del tuo sangue. E così tutto teso verso di Te, nulla io possa trovare all'infuori di Te, nulla vedere se non le tue piaghe. Questa sola sia la mia consolazione: esser crocifisso con Te, mio Signore; e mi sia intima pena pensare qualcosa che non sia Te.
TI SALUTO, O CROCE SANTA
Ti saluto, o Croce santa
che portasti il Redentor:
gloria, lode, onor Ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.
Sei vessillo glorioso di Cristo,
sua vittoria e segno d'amor:
il suo sangue innocente fu visto
come fiamma sgorgare dal cuor.
Tu nascesti fra braccia amorose
d'una Vergine Madre, o Gesù,
Tu moristi fra braccia pietose
d'una Croce che data Ti fù.
O Agnello divino, immolato
sulla Croce crudele, pietà!
Tu, che togli dal mondo il peccato,
salva l'uomo che pace non ha.
CROCIFISSO MIO SIGNORE
Crocifisso mio Signore, presto Tu risorgerai.
Non più croce, non più pena: gloria in cielo troverai.
O Gesù, Crocifisso mio Signore,
Gloria e lode al Tuo amore.
Tu sei mite, sei innocente, e l'amico Ti tradì.
Tu sei dolce, sei benigno, e il malvagio Ti colpì.
Quella Croce che Tu porti, tutto il mondo porta a Te.
Quella pena che tu soffri, tutto il mondo unisce a Te.
Dal tuo fianco aperto in croce la tua Chiesa nascerà:
dalla fonte sempre viva la tua grazia sorgerà.
LODI ALLA SS. CROCE
Evviva la Croce
La Croce evviva;
Evviva la Croce
E chi la portò
Vessillo di gloria,
Di pace gradita,
E legno di vita
Che il Cielo creò.
Evviva la Croce, ecc.
O anime elette,
Venite allo sposo
Che dolce riposo
In Croce trovò.
Evviva la Croce, ecc.
La Croce diletta,
Da pochi bramata,
Fa l'alma beata
Di chi la cercò.
Evviva la Croce, ecc.
Felice quel cuore
Che solo sta fisso
In Dio Crocifisso
Che tanto l'amò.
Evviva la Croce, ecc.
In petto portare
Taluno si gloria
La Croce, in memoria
Di Chi la portò.
Evviva la Croce, ecc.
Beato quel cuore
Che pone ogni affetto
E solo il ricetto
In Croce trovò.
Evviva la Croce, ecc.
Tu fosti l'altare
Di vittima grata;
Che, al Padre immolata,
Con noi Lo placò.
Evviva la Croce, ecc.
Per rose le spine
Gli obbrobri vittoria:
Vessillo di gloria
La Croce stimò.
Evviva la Croce, ecc.
Tu cattedra fosti
Da cui Sua divina
Celeste dottrina
Gesù c'insegnò.
Evviva la Croce, ecc.
In mezzo agli orrori
Sol Cristo ci è Duce:
Le tenebre in luce
La Croce cambiò.
Evviva la Croce, ecc.
Sarai per gli eletti
Dolcezza e contento;
Affanno e spavento
Per chi ti sprezzò.
Evviva la Croce, ecc.
A Te, Croce cara
Mi lego, mi unisco:
Con Cristo languisco
A Cristo mi do.
Evviva la Croce, ecc.
Te sola io bramo,
Te sola desio,
Per Te, col mio Dio
Unito vivrò.
Evviva la Croce, ecc.
La Croce è quel segno
Potente e glorioso
Che dolce riposo
Al mondo portò.
Evviva la Croce, ecc.
Da Te, Croce Santa,
Io voglio conforto,
Allor che risorto
Da morte sarò.
Evviva la Croce, ecc.
O Croce beata
Terror dell'inferno,
Che al Regno superno
All'uomo svelò.
Evviva la Croce, ecc.
Tue lodi nel Cielo
Dirò in eterno
Al Dio superno
E a chi Ti esaltò
Evviva la Croce, ecc.
GESù MIO CON DURE FUNI
Gesù mio, con dure funi
Come reo, chi ti lego?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, la bella faccia
Chi crudele, ti schiaffeggio?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, di fango e sputi
Quel bel volto chi t'imbrattò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, le sacre membra
Chi spietato ti flagellò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, la nobil fronte
Chi di sine t'incoronò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, sulle Tue spalle
Chi la Croce ti caricò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, la dolce bocca
Chi di fiele t'amareggiò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, le mani e i piedi
Chi alla Croce t'inchiodò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, l'amante Cuore
Con la lancia chi trapassò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, là nel sepolcro
Senza pena chi ti posò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
O Maria, quel tuo bel Figlio
Chi te l'uccise e te lo rubò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
PREGHIERE DI OGGI AL CROCIFISSO
PREGHIERA A GESU' CROCIFISSO
Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla tua santissima presenza prostrato, Ti prego col fervore più vivo a stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti; mentre con tutto l'amore e con tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Te, o buon Gesù, il santo profeta Davide: "Hanno forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa".
Pater, Ave e Gloria per l'acquisto dell'indulgenza plenaria.
Gesù mio, perdono e misericordia!
Per i meriti delle tue Sante Piaghe.
A colui che recita questa preghiera dopo la Santa Comunione, dinanzi il Crocifisso, è concessa l'indulgenza plenaria nei singoli Venerdì del tempo quaresimale e nel Venerdì Santo; l'indulgenza è parziale in tutti gli altri giorni dell'anno. (Pio IX)
TI ADORO O CROCE SANTA
Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in Croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.
(Recitata 33 volte al Venerdì Santo, libera 33 Anime dal Purgatorio. Recitata 50 volte, ogni Venerdì, ne libera 5. Venne confermata dai Papi: Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI)
--------------------------------------------------------------------------------
ORAZIONE ALLA PIAGA DELLA SPALLA DI GESù
Dilettissimo Signore Gesù Cristo, mansuetissimo Agnello di Dio, io povero peccatore, adoro e venero la tua Santissima Piaga che ricevesti sulla Spalla nel portare la pesantissima Croce al Calvario nella quale restarono scoperte tre sacratissime Ossa, tollerando in essa un immenso dolore: ti supplico in virtù e meriti di detta Piaga ad avere di me misericordia col perdonarmi tutti i miei peccati sia mortali che veniali e ad assistermi nell'ora della morte, e di condurmi nel tuo Regno beato. Amen.
3 Pater, Ave e Gloria
San Bernardo, abate di Chiaravalle, domandò nell'orazione a nostro Signore quale fosse stato il maggior dolore sofferto nel corpo durante la Sua Passione. Gli fu risposto: "Io ebbi una piaga sulla spalla, profonda tre dita, e tre ossa scoperte per portare la croce. Questa piaga mi ha dato maggior pena e dolore di tutte le altre e dagli uomini non è conosciuta. Ma fu rivelata ai fedeli cristiani e sappi che qualunque grazia mi chiederanno in virtù di questa piaga, verrà loro concessa, ed a tutti quelli che per amore di essa mo onoreranno con tre Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre al giorno, perdonerò i peccati veniali, non ricorderò più i mortali e non moriranno di morte subitanea ed in punto di morte saranno visitati dalla Beata Vergine e conseguiranno ancora la grazia e la misericordia".
PREGHIERA DI SAN FRANCESCO DINNANZI AL CROCIFISSO DI SAN DAMIANO
Altissimo glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
Et dame fede dricta,
speranza certa e carità perfecta,
senno e cognoscemento
Signore, che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.
Rapisca, Ti prego, Signore,
l'ardente e dolce forza dell'amor Tuo
la mia mente da tutte le cose terrene,
perché io muoia per amor dell'amor tuo,
come Tu ti sei degnato di morire
per amor dell'amor mio.
Il Signore mi dette tale fede nelle chiese, che io così semplicemente pregavo e dicevo:
Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, anche in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
--------------------------------------------------------------------------------
A GESù CROCIFISSO
(S. Bonaventura)
O Signore Gesù Crocifisso, che per me non hai risparmiato Te stesso, ferisci il mio cuore con le tue ferite, e inebria il mio spirito col Tuo sangue, sì che, ovunque mi rivolga, io veda sempre Te crocifisso per me; e qualunque cosa guardi mi appaia rosseggiante del tuo sangue. E così tutto teso verso di Te, nulla io possa trovare all'infuori di Te, nulla vedere se non le tue piaghe. Questa sola sia la mia consolazione: esser crocifisso con Te, mio Signore; e mi sia intima pena pensare qualcosa che non sia Te.
TI SALUTO, O CROCE SANTA
Ti saluto, o Croce santa
che portasti il Redentor:
gloria, lode, onor Ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.
Sei vessillo glorioso di Cristo,
sua vittoria e segno d'amor:
il suo sangue innocente fu visto
come fiamma sgorgare dal cuor.
Tu nascesti fra braccia amorose
d'una Vergine Madre, o Gesù,
Tu moristi fra braccia pietose
d'una Croce che data Ti fù.
O Agnello divino, immolato
sulla Croce crudele, pietà!
Tu, che togli dal mondo il peccato,
salva l'uomo che pace non ha.
CROCIFISSO MIO SIGNORE
Crocifisso mio Signore, presto Tu risorgerai.
Non più croce, non più pena: gloria in cielo troverai.
O Gesù, Crocifisso mio Signore,
Gloria e lode al Tuo amore.
Tu sei mite, sei innocente, e l'amico Ti tradì.
Tu sei dolce, sei benigno, e il malvagio Ti colpì.
Quella Croce che Tu porti, tutto il mondo porta a Te.
Quella pena che tu soffri, tutto il mondo unisce a Te.
Dal tuo fianco aperto in croce la tua Chiesa nascerà:
dalla fonte sempre viva la tua grazia sorgerà.
LODI ALLA SS. CROCE
Evviva la Croce
La Croce evviva;
Evviva la Croce
E chi la portò
Vessillo di gloria,
Di pace gradita,
E legno di vita
Che il Cielo creò.
Evviva la Croce, ecc.
O anime elette,
Venite allo sposo
Che dolce riposo
In Croce trovò.
Evviva la Croce, ecc.
La Croce diletta,
Da pochi bramata,
Fa l'alma beata
Di chi la cercò.
Evviva la Croce, ecc.
Felice quel cuore
Che solo sta fisso
In Dio Crocifisso
Che tanto l'amò.
Evviva la Croce, ecc.
In petto portare
Taluno si gloria
La Croce, in memoria
Di Chi la portò.
Evviva la Croce, ecc.
Beato quel cuore
Che pone ogni affetto
E solo il ricetto
In Croce trovò.
Evviva la Croce, ecc.
Tu fosti l'altare
Di vittima grata;
Che, al Padre immolata,
Con noi Lo placò.
Evviva la Croce, ecc.
Per rose le spine
Gli obbrobri vittoria:
Vessillo di gloria
La Croce stimò.
Evviva la Croce, ecc.
Tu cattedra fosti
Da cui Sua divina
Celeste dottrina
Gesù c'insegnò.
Evviva la Croce, ecc.
In mezzo agli orrori
Sol Cristo ci è Duce:
Le tenebre in luce
La Croce cambiò.
Evviva la Croce, ecc.
Sarai per gli eletti
Dolcezza e contento;
Affanno e spavento
Per chi ti sprezzò.
Evviva la Croce, ecc.
A Te, Croce cara
Mi lego, mi unisco:
Con Cristo languisco
A Cristo mi do.
Evviva la Croce, ecc.
Te sola io bramo,
Te sola desio,
Per Te, col mio Dio
Unito vivrò.
Evviva la Croce, ecc.
La Croce è quel segno
Potente e glorioso
Che dolce riposo
Al mondo portò.
Evviva la Croce, ecc.
Da Te, Croce Santa,
Io voglio conforto,
Allor che risorto
Da morte sarò.
Evviva la Croce, ecc.
O Croce beata
Terror dell'inferno,
Che al Regno superno
All'uomo svelò.
Evviva la Croce, ecc.
Tue lodi nel Cielo
Dirò in eterno
Al Dio superno
E a chi Ti esaltò
Evviva la Croce, ecc.
GESù MIO CON DURE FUNI
Gesù mio, con dure funi
Come reo, chi ti lego?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, la bella faccia
Chi crudele, ti schiaffeggio?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, di fango e sputi
Quel bel volto chi t'imbrattò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, le sacre membra
Chi spietato ti flagellò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, la nobil fronte
Chi di sine t'incoronò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, sulle Tue spalle
Chi la Croce ti caricò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, la dolce bocca
Chi di fiele t'amareggiò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, le mani e i piedi
Chi alla Croce t'inchiodò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, l'amante Cuore
Con la lancia chi trapassò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
Gesù mio, là nel sepolcro
Senza pena chi ti posò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
O Maria, quel tuo bel Figlio
Chi te l'uccise e te lo rubò?
Sono stato io l'ingrato;
Gesù mio, perdon pietà.
- Stefania De Rienzo
- Messaggi:26278
- Iscritto il:gio mar 06, 2008 6:30 pm
- Località:Ancona [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Ave, o Maria,
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Ed anche in verità vi dico: Se due di voi sulla terra s’accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre son radunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro. - Matteo 18:19,20
Preghiere
Preghiere
scritte da Don Tonino Bello
Vi benedico
Vi benedico da un altare scomodo, ma carico di gioia.
Vi benedico da un altare coperto da penombre, ma carico di luce.
Vi benedico da un altare circondato da silenzi, ma risonante di voci.
Sono le grazie, le luci, le voci dei mondi, dei cieli e delle terre nuove che, con la Risurrezione,
irrompono nel nostro mondo vecchio e lo chiamano a tornare giovane
Amen! Alleluia!
SOLO QUANDO AVREMO TACIUTO
Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare.
Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto.
Nel silenzio maturano le grandi cose della vita:
la conversione, l'amore, il sacrificio.
Quando il sole si eclissa pure per noi,
e il Cielo non risponde al nostro grido,
e la terra rimbomba cava sotto i passi,
e la paura dell'abbandono rischia di farci disperare,
rimanici accanto.
In quel momento, rompi pure il silenzio:
per dirci parole d'amore!
E sentiremo i brividi della Pasqua.
Andiamo fino a Betlemme
Andiamo fino a Betlemme, come i pastori.
L'importante è muoversi.
E se invece di un Dio glorioso,
ci imbattiamo nella fragilità di un bambino,
non ci venga il dubbio di aver sbagliato il percorso.
Il volto spaurito degli oppressi,
la solitudine degli infelici,
l'amarezza di tutti gli uomini della Terra,
sono il luogo dove Egli continua
a vivere in clandestinità.
A noi il compito di cercarlo.
Mettiamoci in cammino senza paura.
A Maria, Madre della Chiesa
Aiutaci a guardare il mondo con simpatia e con l'audacia della fede.
Vergine santa, che guidata dallo Spirito, "ti mettesti in cammino per raggiungere in fretta una città di Giuda" (Lc 1,39), dove abitava Elisabetta, e divenisti così la prima missionaria del Vangelo, fà che, sospinti dallo stesso Spirito, abbiamo anche noi il coraggio di entrare nella città per portarle annunci di liberazione e di speranza, per condividere con essa la fatica quotidiana, nella ricerca del bene comune.
Donaci oggi il coraggio di non allontanarci, di non imboscarci dai luoghi dove ferve la mischia, di offrire a tutti il nostro servizio disinteressato e guardare con simpatia questo mondo nel quale nulla vi è genuinamente umano che non debba trovare eco nel nostro cuore.
Aiutaci a guardare con simpatia il mondo, e a volergli bene.
Noi sacerdoti troviamo il culmine della nostra presenza presbiteriale nel giovedì santo, quando vien posto nelle nostre mani l'olio dei catecumeni, l'olio degli infermi e il sacro crisma.
Fà che nelle nostre mani l'olio degli infermi significhi scelta preferenziale della città malata, che soffre a causa della debolezza propria o della malvagità altrui.
Fà che l'olio dei catecumeni, l'olio dei forti, l'olio dei lottatori, esprima solidarietà di impegno con chi lotta per il pane, per la casa, per il lavoro.
Solidarietà da tradurre anche con coraggiose scelte di campo, offerta di impegno da non imbalsamare nel chiuso dei nostri sterili sentimenti.
E fà che il sacro crisma indichi a tutti gli umiliati e gli offesi della nostra città, ma anche agli indifferenti, ai distratti, ai peccatori la loro incredibile dignità sacerdotale, profetica e regale.
Come te, Vergine santa, sacerdote, profeta e re, facci entrare nella città.
Amen
A Maria, donna senza retorica
Fa' che le nostre labbra rechino il profumo del silenzio.
Santa Maria, donna senza retorica prega noi inguaribilmente malati di magniloquenza.
Abili nell'usare la parola per nascondere i pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità. Convinti che per affermarsi nella vita bisogna saper parlare anche quando non sia nulla da dire, siamo diventati prolissi e incontinenti. Esperti nel tessere ragnatele di vocaboli sui crateri del non senso, precipitiamo spesso nelle trappole nere dell'assurdo come mosche nel calamaio. Incapaci di andare al centro delle cose, ci siamo creati un'anima barocca che ad opera i vocaboli come fossero stucchi, e aggiriamo i problemi con le volute delle nostre furbizie letterarie.
Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi peccatori, sulle cui labbra la parola si sfarina in un turbine di suoni senza costrutto. Si sfalda in 1000 squame di accenti disperati. Si fa voce, ma senza farsi mai carne. Ci riempie la bocca, ma lascia vuoto il grembo. Ci dà l'illusione della comunione,
ma non raggiunge neppure la dignità del soliloquio. E anche dopo che ne abbiamo pronunciate tante perfino con eleganza e a getto continuo, ci lascia nella pena di una indicibile aridità: come mascheroni di certe fontane che non danno più acqua e sul cui volto era rimasta soltanto
la contrazione del ghigno.
Santa Maria, donna senza retorica, la cui sovrumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un fiat, prega per noi peccatori, perennemente esposti, tra convalescenze e ricadute,
all'intossicazione di parole. Proteggi le nostre labbra da gonfiori inutili. Fa che le nostre voci,
ridotte all'essenziale, partano sempre dai recinti del mistero e rechino il profumo del silenzio.
Rendici come te, sacramento della trasparenza.
E aiutaci, finalmente, perché nella brevità di un sì detto a Dio, "ci sia dolce naufragare": come in un mare sterminato.
(Maria donna dei nostri giorni, p. 15-16)
Caro Gesù
Ho faticato non poco a trovarti. Ero persuaso che tu stessi laggiù, dove il Giordano rallenta la sua corsa tra i canneti e i ciottoli, scintillando sotto il velo tremante dell'acqua, rendendo più agevole il guado.
C'è tanta folla in questi giorni che si accalca lì, sulla ghiaia del greto, per ascoltare Giovanni, il profeta di fuoco che non si lascia spegnere neppure nel fiume. Immerso fino ai fianchi dove il letto sprofonda e la corrente crea mulinelli di schiuma, invita tutti a entrare nell'acqua, per rivivere i brividi di un esodo antico e mantenere vive le promesse, gonfie di salvezza.
In un primo momento, conoscendo la tua ansia di convivere con la gente, e sapendo che la tua delizia è stare con i figli dell'uomo, pensavo di trovarti in quell'alveare di umanità brulicante sugli argini.
Qualcuno, però, che pure ti ha visto uscire dal Giordano, grondante di acqua e di Spirito, e mescolarti tra la turba di pubblicani e peccatori, di leviti e farisei, di soldati e prostitute, mi ha detto che da qualche giorno eri scomparso dalla zona.
Ora, finalmente, ti ho trovato. Ed eccomi qui, accanto a te, non so bene se condotto anch'io dallo Spirito, in questo misterioso deserto di Giuda, tana di fiere e landa di ululati solitari.
Coraggio, fratello
Coraggio, fratello che soffri.
C’è anche per te una deposizione dalla croce.
C’è anche per te una pietà sovrumana.
Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua...
Coraggio.
Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio.
Tra poco, il buio cederà il posto alla luce,
la terra riacquisterà i suoi colori
e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
Compagni di volo
Voglio ringraziarti, Signore per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me; per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con Te, Perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento.
Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia
Di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore.
Tu mi hai dato il compito
Di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.
Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala , l’unica ala inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te; soprattutto per questo fratello sfortunato, dammi, o Signore, un’ala di riserva.
DAMMI, SIGNORE, UN ALA DI RISERVA
Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.
Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami allora a librarmi con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento; vivere è assaporare l'avventura della libertà, vivere è stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi: non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te: soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva.
Facci capire dove corre la storia
Gesù Cristo Re, facci comprendere fino in fondo questa verità così grande che i nostri balbettamenti non sanno oggi percepire in tutta la sua interezza. facci capire che davvero tu solo sei il Santo, tu solo sei il Signore, tu solo l'Altissimo.
Facci capire che tutta la storia converge verso di te, tutto questo tumulto delle nazioni, tutto questo sospiro di poveri converge verso di te. Facci capire fino in fondo che queste alluvionalità delle spinte della storia convergono verso quest'unico letto del fiume che sei tu, Signore Gesù.
E allora forse sarà più facile, anche per noi, polarizzare tutta la nostra vita attorno a te.
(Omelia, 24novembre1991)
IN ATTESA DELLO SPOSO
Dona alla tua Chiesa tenerezza e coraggio
Spirito di Dio, fà della tua chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco con il tuo olio, perché l'olio brucia anche.
Dà alla tua chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.
Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fà un rogo delle sue cupidige.
E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono.
Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia.
E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie senza rughe, all'incontro con lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente: sposa mio.
(omelia,19 aprile 1984)
Spirito Santo, dono del Cristo morente
Spirito Santo, dono del Cristo morente, fa' che la Chiesa dimostri di averti ereditato davvero. Trattienila ai piedi di tutte le croci.
Quelle dei singoli e quelle dei popoli. Ispirale parole e silenzi, perché sappia dare significato al dolore degli uomini. Così che ogni povero comprenda che non è vano il suo pianto, e ripeta con il salmo: "le mie lacrime, Signore, nell'otre tuo raccogli".
Rendila protagonista infaticabile di deposizione dal patibolo, perché i corpi schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre.
In quei momenti poni sulle sue labbra canzoni di speranza.
E donale di non arrossire mai della Croce, ma di guardare ad essa come all'antenna della sua nave, le cui vele tu gonfi di brezza e spingi con fiducia lontano.
Spirito di Dio, fa' della tua chiesa..
Spirito di Dio, fa' della tua Chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco col tuo olio, perché l'olio brucia anche.
Da' alla tua Chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.
Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fa' un rogo delle sue cupidigie.
E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a Te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono.
Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia.
E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie e senza rughe, all'incontro con Lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente:
Sposo mio".
Spirito Santo, torna a parlarci
Spirito Santo, che riempivi di luce i Profeti e accendevi parole di fuoco sulla loro bocca, torna a parlarci con accenti di speranza.
Frantuma la corazza della nostra assuefazione all'esilio. Ridestaci nel cuore nostalgie di patrie perdute.
Dissipa le nostre paure. Scuotici dall'omertà. Liberaci dalla tristezza di non saperci più indignare per i soprusi consumati sui poveri.
E preservaci dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine della violenza e della ingiustizia sono ospitate nei nostri cuori.
Donaci la gioia di capire che tu non parli solo dai microfoni delle nostre Chiese. Che nessuno può menar vanto di possederti.
E che, se i semi del Verbo sono diffusi in tutte le aiuole, è anche vero che i tuoi gemiti si esprimono nelle lacrime dei maomettani e nelle verità dei buddisti, negli amori degli indù e nel sorriso degli idolatri, nelle parole buone dei pagani e nella rettitudine degli atei.
VEDI ANCHE:
MARIA DONNA DEI NOSTRI GIORNI
SCRITTI E PREGHIERE
TI VOGLIO BENE
Torna a indice preghiere
scrivi pagina principale
scritte da Don Tonino Bello
Vi benedico
Vi benedico da un altare scomodo, ma carico di gioia.
Vi benedico da un altare coperto da penombre, ma carico di luce.
Vi benedico da un altare circondato da silenzi, ma risonante di voci.
Sono le grazie, le luci, le voci dei mondi, dei cieli e delle terre nuove che, con la Risurrezione,
irrompono nel nostro mondo vecchio e lo chiamano a tornare giovane
Amen! Alleluia!
SOLO QUANDO AVREMO TACIUTO
Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare.
Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto.
Nel silenzio maturano le grandi cose della vita:
la conversione, l'amore, il sacrificio.
Quando il sole si eclissa pure per noi,
e il Cielo non risponde al nostro grido,
e la terra rimbomba cava sotto i passi,
e la paura dell'abbandono rischia di farci disperare,
rimanici accanto.
In quel momento, rompi pure il silenzio:
per dirci parole d'amore!
E sentiremo i brividi della Pasqua.
Andiamo fino a Betlemme
Andiamo fino a Betlemme, come i pastori.
L'importante è muoversi.
E se invece di un Dio glorioso,
ci imbattiamo nella fragilità di un bambino,
non ci venga il dubbio di aver sbagliato il percorso.
Il volto spaurito degli oppressi,
la solitudine degli infelici,
l'amarezza di tutti gli uomini della Terra,
sono il luogo dove Egli continua
a vivere in clandestinità.
A noi il compito di cercarlo.
Mettiamoci in cammino senza paura.
A Maria, Madre della Chiesa
Aiutaci a guardare il mondo con simpatia e con l'audacia della fede.
Vergine santa, che guidata dallo Spirito, "ti mettesti in cammino per raggiungere in fretta una città di Giuda" (Lc 1,39), dove abitava Elisabetta, e divenisti così la prima missionaria del Vangelo, fà che, sospinti dallo stesso Spirito, abbiamo anche noi il coraggio di entrare nella città per portarle annunci di liberazione e di speranza, per condividere con essa la fatica quotidiana, nella ricerca del bene comune.
Donaci oggi il coraggio di non allontanarci, di non imboscarci dai luoghi dove ferve la mischia, di offrire a tutti il nostro servizio disinteressato e guardare con simpatia questo mondo nel quale nulla vi è genuinamente umano che non debba trovare eco nel nostro cuore.
Aiutaci a guardare con simpatia il mondo, e a volergli bene.
Noi sacerdoti troviamo il culmine della nostra presenza presbiteriale nel giovedì santo, quando vien posto nelle nostre mani l'olio dei catecumeni, l'olio degli infermi e il sacro crisma.
Fà che nelle nostre mani l'olio degli infermi significhi scelta preferenziale della città malata, che soffre a causa della debolezza propria o della malvagità altrui.
Fà che l'olio dei catecumeni, l'olio dei forti, l'olio dei lottatori, esprima solidarietà di impegno con chi lotta per il pane, per la casa, per il lavoro.
Solidarietà da tradurre anche con coraggiose scelte di campo, offerta di impegno da non imbalsamare nel chiuso dei nostri sterili sentimenti.
E fà che il sacro crisma indichi a tutti gli umiliati e gli offesi della nostra città, ma anche agli indifferenti, ai distratti, ai peccatori la loro incredibile dignità sacerdotale, profetica e regale.
Come te, Vergine santa, sacerdote, profeta e re, facci entrare nella città.
Amen
A Maria, donna senza retorica
Fa' che le nostre labbra rechino il profumo del silenzio.
Santa Maria, donna senza retorica prega noi inguaribilmente malati di magniloquenza.
Abili nell'usare la parola per nascondere i pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità. Convinti che per affermarsi nella vita bisogna saper parlare anche quando non sia nulla da dire, siamo diventati prolissi e incontinenti. Esperti nel tessere ragnatele di vocaboli sui crateri del non senso, precipitiamo spesso nelle trappole nere dell'assurdo come mosche nel calamaio. Incapaci di andare al centro delle cose, ci siamo creati un'anima barocca che ad opera i vocaboli come fossero stucchi, e aggiriamo i problemi con le volute delle nostre furbizie letterarie.
Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi peccatori, sulle cui labbra la parola si sfarina in un turbine di suoni senza costrutto. Si sfalda in 1000 squame di accenti disperati. Si fa voce, ma senza farsi mai carne. Ci riempie la bocca, ma lascia vuoto il grembo. Ci dà l'illusione della comunione,
ma non raggiunge neppure la dignità del soliloquio. E anche dopo che ne abbiamo pronunciate tante perfino con eleganza e a getto continuo, ci lascia nella pena di una indicibile aridità: come mascheroni di certe fontane che non danno più acqua e sul cui volto era rimasta soltanto
la contrazione del ghigno.
Santa Maria, donna senza retorica, la cui sovrumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un fiat, prega per noi peccatori, perennemente esposti, tra convalescenze e ricadute,
all'intossicazione di parole. Proteggi le nostre labbra da gonfiori inutili. Fa che le nostre voci,
ridotte all'essenziale, partano sempre dai recinti del mistero e rechino il profumo del silenzio.
Rendici come te, sacramento della trasparenza.
E aiutaci, finalmente, perché nella brevità di un sì detto a Dio, "ci sia dolce naufragare": come in un mare sterminato.
(Maria donna dei nostri giorni, p. 15-16)
Caro Gesù
Ho faticato non poco a trovarti. Ero persuaso che tu stessi laggiù, dove il Giordano rallenta la sua corsa tra i canneti e i ciottoli, scintillando sotto il velo tremante dell'acqua, rendendo più agevole il guado.
C'è tanta folla in questi giorni che si accalca lì, sulla ghiaia del greto, per ascoltare Giovanni, il profeta di fuoco che non si lascia spegnere neppure nel fiume. Immerso fino ai fianchi dove il letto sprofonda e la corrente crea mulinelli di schiuma, invita tutti a entrare nell'acqua, per rivivere i brividi di un esodo antico e mantenere vive le promesse, gonfie di salvezza.
In un primo momento, conoscendo la tua ansia di convivere con la gente, e sapendo che la tua delizia è stare con i figli dell'uomo, pensavo di trovarti in quell'alveare di umanità brulicante sugli argini.
Qualcuno, però, che pure ti ha visto uscire dal Giordano, grondante di acqua e di Spirito, e mescolarti tra la turba di pubblicani e peccatori, di leviti e farisei, di soldati e prostitute, mi ha detto che da qualche giorno eri scomparso dalla zona.
Ora, finalmente, ti ho trovato. Ed eccomi qui, accanto a te, non so bene se condotto anch'io dallo Spirito, in questo misterioso deserto di Giuda, tana di fiere e landa di ululati solitari.
Coraggio, fratello
Coraggio, fratello che soffri.
C’è anche per te una deposizione dalla croce.
C’è anche per te una pietà sovrumana.
Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua...
Coraggio.
Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio.
Tra poco, il buio cederà il posto alla luce,
la terra riacquisterà i suoi colori
e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
Compagni di volo
Voglio ringraziarti, Signore per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me; per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con Te, Perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento.
Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia
Di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore.
Tu mi hai dato il compito
Di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.
Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala , l’unica ala inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te; soprattutto per questo fratello sfortunato, dammi, o Signore, un’ala di riserva.
DAMMI, SIGNORE, UN ALA DI RISERVA
Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.
Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami allora a librarmi con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento; vivere è assaporare l'avventura della libertà, vivere è stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi: non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te: soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva.
Facci capire dove corre la storia
Gesù Cristo Re, facci comprendere fino in fondo questa verità così grande che i nostri balbettamenti non sanno oggi percepire in tutta la sua interezza. facci capire che davvero tu solo sei il Santo, tu solo sei il Signore, tu solo l'Altissimo.
Facci capire che tutta la storia converge verso di te, tutto questo tumulto delle nazioni, tutto questo sospiro di poveri converge verso di te. Facci capire fino in fondo che queste alluvionalità delle spinte della storia convergono verso quest'unico letto del fiume che sei tu, Signore Gesù.
E allora forse sarà più facile, anche per noi, polarizzare tutta la nostra vita attorno a te.
(Omelia, 24novembre1991)
IN ATTESA DELLO SPOSO
Dona alla tua Chiesa tenerezza e coraggio
Spirito di Dio, fà della tua chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco con il tuo olio, perché l'olio brucia anche.
Dà alla tua chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.
Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fà un rogo delle sue cupidige.
E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono.
Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia.
E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie senza rughe, all'incontro con lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente: sposa mio.
(omelia,19 aprile 1984)
Spirito Santo, dono del Cristo morente
Spirito Santo, dono del Cristo morente, fa' che la Chiesa dimostri di averti ereditato davvero. Trattienila ai piedi di tutte le croci.
Quelle dei singoli e quelle dei popoli. Ispirale parole e silenzi, perché sappia dare significato al dolore degli uomini. Così che ogni povero comprenda che non è vano il suo pianto, e ripeta con il salmo: "le mie lacrime, Signore, nell'otre tuo raccogli".
Rendila protagonista infaticabile di deposizione dal patibolo, perché i corpi schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre.
In quei momenti poni sulle sue labbra canzoni di speranza.
E donale di non arrossire mai della Croce, ma di guardare ad essa come all'antenna della sua nave, le cui vele tu gonfi di brezza e spingi con fiducia lontano.
Spirito di Dio, fa' della tua chiesa..
Spirito di Dio, fa' della tua Chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco col tuo olio, perché l'olio brucia anche.
Da' alla tua Chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.
Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fa' un rogo delle sue cupidigie.
E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a Te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono.
Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia.
E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie e senza rughe, all'incontro con Lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente:
Sposo mio".
Spirito Santo, torna a parlarci
Spirito Santo, che riempivi di luce i Profeti e accendevi parole di fuoco sulla loro bocca, torna a parlarci con accenti di speranza.
Frantuma la corazza della nostra assuefazione all'esilio. Ridestaci nel cuore nostalgie di patrie perdute.
Dissipa le nostre paure. Scuotici dall'omertà. Liberaci dalla tristezza di non saperci più indignare per i soprusi consumati sui poveri.
E preservaci dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine della violenza e della ingiustizia sono ospitate nei nostri cuori.
Donaci la gioia di capire che tu non parli solo dai microfoni delle nostre Chiese. Che nessuno può menar vanto di possederti.
E che, se i semi del Verbo sono diffusi in tutte le aiuole, è anche vero che i tuoi gemiti si esprimono nelle lacrime dei maomettani e nelle verità dei buddisti, negli amori degli indù e nel sorriso degli idolatri, nelle parole buone dei pagani e nella rettitudine degli atei.
VEDI ANCHE:
MARIA DONNA DEI NOSTRI GIORNI
SCRITTI E PREGHIERE
TI VOGLIO BENE
Torna a indice preghiere
scrivi pagina principale
Preghiera alla Santissima Vergine Addolorata
Preghiera alla Santissima Vergine Addolorata
Mi rivolgo a Te, Madre Santissima del Signore,
Tesoriera di tutte le grazie. Tu, Madre di Dio,
hai ricevuto ogni potere e privilegio,
e puoi maternamente soccorrere coloro che
a Te fiduciosi si rivolgono nel tempo della prova,
nel loro cammino di dolore e di speranza.
Tu, Vergine Addolorata, che hai vissuto nel cuore
quanto il Tuo Divin Figlio ha sofferto nel Corpo,
e perciò anche il dolore e l'umiliazione
della sua Incoronazione di spine,
per cui in verità puoi essere chiamata
Vergine SS.ma delle Spine,
insegnami a contemplare e a condividere
la Passione del Verbo di Dio fatto Uomo
nel Tuo Grembo; guarda alle mie sofferenze
ed alle mie pene, e concedimi di viverle-
insieme con Te- associato al Mistero della Croce,
in comunione di intenzioni con il Santo Padre,
per la conversione dei peccatori,
per l'unione dei cristiani,
per la santificazione del Clero,
per l'avvento del Regno di Dio,
Regno di giustizia, di amore e di pace.
Fa', o Madre, che insieme con Te
e con una moltitudine di fratelli giunga
anch'io a partecipare alla Gloria del Tuo figlio.
Amen
Imprimatur del Vescovo di Albenga - Imperia
Mario Oliveri - 28 marzo 1997
torna alla Pagina Principale
>>
Mi rivolgo a Te, Madre Santissima del Signore,
Tesoriera di tutte le grazie. Tu, Madre di Dio,
hai ricevuto ogni potere e privilegio,
e puoi maternamente soccorrere coloro che
a Te fiduciosi si rivolgono nel tempo della prova,
nel loro cammino di dolore e di speranza.
Tu, Vergine Addolorata, che hai vissuto nel cuore
quanto il Tuo Divin Figlio ha sofferto nel Corpo,
e perciò anche il dolore e l'umiliazione
della sua Incoronazione di spine,
per cui in verità puoi essere chiamata
Vergine SS.ma delle Spine,
insegnami a contemplare e a condividere
la Passione del Verbo di Dio fatto Uomo
nel Tuo Grembo; guarda alle mie sofferenze
ed alle mie pene, e concedimi di viverle-
insieme con Te- associato al Mistero della Croce,
in comunione di intenzioni con il Santo Padre,
per la conversione dei peccatori,
per l'unione dei cristiani,
per la santificazione del Clero,
per l'avvento del Regno di Dio,
Regno di giustizia, di amore e di pace.
Fa', o Madre, che insieme con Te
e con una moltitudine di fratelli giunga
anch'io a partecipare alla Gloria del Tuo figlio.
Amen
Imprimatur del Vescovo di Albenga - Imperia
Mario Oliveri - 28 marzo 1997
torna alla Pagina Principale
>>
-
- Messaggi:1505
- Iscritto il:mar giu 02, 2009 3:34 pm [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Mamma nostra, salvala
Ave o MARIA,
piena di Grazia,
il SIGNORE è con Te!!
TU sei benedetta fra le donne,
e benedetto è il Frutto del Tuo Seno, GESU'.
SANTA MARIA, MADRE di DIO,
prega per noi PECCATORI,
adesso e nell'ora della nostra morte amen.
piena di Grazia,
il SIGNORE è con Te!!
TU sei benedetta fra le donne,
e benedetto è il Frutto del Tuo Seno, GESU'.
SANTA MARIA, MADRE di DIO,
prega per noi PECCATORI,
adesso e nell'ora della nostra morte amen.
-
- Messaggi:750
- Iscritto il:dom mar 26, 2006 8:17 pm
- Località:SICILIA [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Ave, o Maria,
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
Per mezzo della santissima Vergine Maria, Gesù Cristo venne nel mondo, ancora per mezzo di lei deve regnare nel mondo. (San Luigi Maria Da Monfort)
Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito che qualcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo patrocinio e domandato il tuo aiuto, e sia rimasto abbandonato. Sostenuto da questa fiducia, mi rivolgo a te, Madre, Vergine delle vergini. Vengo a te, con le lacrime agli occhi, colpevole di tanti peccati, mi prostro ai tuoi piedi e domando pietà. Non disprezzare la mia supplica, o Madre del verbo, ma benigna ascoltami ed esaudiscimi. Amen
- Stefania De Rienzo
- Messaggi:26278
- Iscritto il:gio mar 06, 2008 6:30 pm
- Località:Ancona [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
PER INTERCESSIONE DI PADRE PIO (NEL GIORNO DELLA SUA RICORRENZA)
Ave, o Maria,
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
Ed anche in verità vi dico: Se due di voi sulla terra s’accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre son radunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro. - Matteo 18:19,20
- Redazione
- Redazione del Forum
- Messaggi:2186
- Iscritto il:mar apr 19, 2005 5:17 pm
- Località:Siamo online in ogni parte del mondo [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Anna è morta qualche ora fa...
la nostra carissima MARIA 58 ha scritto:
Cari Amici vi chiedo preghiere per una amica Anna morta qualche ora fa.
L'Eterno riposo dona ad Anna
o Signore e splenda
ad essa la Luce Perpetua,
riposi in pace.
Amen
Per i suoi famigliari in questo momento di dolore .
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo nome,
venga il Tuo regno,
sia fatta la Tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen
Se vuoi scrivere nel Forum degli Innamorati registrati cliccando qui
- miriam bolfissimo
- Messaggi:17747
- Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
- Contatta:
replay
In comunione, per anna...
- Splenda Anna nella Tua Luce perpetua,
insieme ai Tuoi santi,
in eterno, Signore,
perché Tu sei buono...
L'eterno riposo dona ad Anna, Signore,
insieme ai Tuoi santi,
in eterno, Signore,
perché Tu sei buono... Amen
- Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo nome,
venga il Tuo regno,
sia fatta la Tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen
- Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]
-
- Messaggi:255
- Iscritto il:dom gen 18, 2009 6:41 pm
- Località:Ponte tresa Ticino (Svizzera) [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo nome,
venga il Tuo regno,
sia fatta la Tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen
sia santificato il Tuo nome,
venga il Tuo regno,
sia fatta la Tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen
"Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono immezzo a loro " (Mt18,20)
-
- Messaggi:750
- Iscritto il:dom mar 26, 2006 8:17 pm
- Località:SICILIA [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Ave, o Maria,
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
Per mezzo della santissima Vergine Maria, Gesù Cristo venne nel mondo, ancora per mezzo di lei deve regnare nel mondo. (San Luigi Maria Da Monfort)
- Stefania De Rienzo
- Messaggi:26278
- Iscritto il:gio mar 06, 2008 6:30 pm
- Località:Ancona [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
L'Eterno riposo dona ad Anna
o Signore e splenda
a lei la Luce Perpetua,
riposi in pace.
Amen
e per i suoi cari:
Ave, o Maria,
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
o Signore e splenda
a lei la Luce Perpetua,
riposi in pace.
Amen
e per i suoi cari:
Ave, o Maria,
piena di grazia:
il Signore è con Te!
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori:
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
Ed anche in verità vi dico: Se due di voi sulla terra s’accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre son radunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro. - Matteo 18:19,20
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 73 ospiti