«Coltivare cicoria al posto delle bietole» De Vincentis:

[Redazione]

De Vincentis: «Sarà possibile produrre anche surrogato di caffè, come avviene in alcuni paesi europei»

da il centro di LUNEDÌ, 30 MAGGIO 2005

«Bieticoltura in crisi, coltiviamo cicoria»

Un imprenditore marsicano: così si potrà salvare lo zuccherificio di Celano.

AVEZZANO. Coltivando cicoria, al posto delle bietole, si può salvare lo zuccherificio. È la proposta di un imprenditore marsicano, Giammarco De Vincentis. Secondo l’imprenditore, la cicoria potrebbe essere la soluzione ai problemi legati alla scarsa produzione di bietole, che da sempre affligge il mercato locale, e alla riduzione delle quote zucchero imposta dell’Ue, che rischia di portare all’abbandono della coltivazione da parte delle aziende. Si chiama “Cicorium intybus” ed è una pianta dalle cui radici si ricavano zuccheri di fruttosio, additivi alimentari e anche surrogati del caffé. La pianta viene coltivata in alcuni paesi europei. «Abbiamo eseguito prove di adattamento nel Fucino», ha detto De Vincentis, «e i risultati sono stati ottimi».
(In Avezzano)


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AVEZZANO. Coltivando cicoria, al posto delle bietole, si può salvare lo zuccherificio. Dopo aver spopolato negli zuccherifici nel Nord Europa a posto della barbabietola, il nuovo tipo di ortaggio arriva nella Marsica. Potrebbe essere la soluzione ai problemi legati alla scarsa produzione di bietole, che da sempre affligge il mercato locale, e alla riduzione delle quote zucchero imposta dell’Unione Europea, che rischiano di portare all’abbandono della coltivazione da parte di aziende.
Si chiama “Cicorium intybus” ed è una nuova pianta industriale dalle cui radici si ricavano zuccheri di fruttosio, molecole base per prodotti dietetici, farmaceutici e additivi alimentari, ma anche surrogati del caffé.
Prove sperimentali sono in corso nel Fucino e la pianta sembra adattarsi con successo. Dalla torrefazione delle radici si ottiene il surrogato del caffé che attualmente viene reso anche in forma solubile. Dall’inulina (polpa), invece, si producono fibre dietetiche e additivi alimentari o sciroppi dolcificanti a base di fruttosio, prodotti in voga nel mercato occidentale.
Qualche anno fa fu il Belgio a sperimentare la produzione di questo prodotto, che nel 1992 assunse una grande importanza anche in Francia e Olanda. Ora vengono coltivati 16.000 ettari contro i 3.000 del passato. La volontà di molti gruppi saccariferi a realizzare impianti industriali nascerebbe perché, con la cicoria, si produce zucchero a meno costo.
Il Belgio ha puntato per primo sulla produzione e lo zuccherificio a Warcoing è già alla sua ottava campagna.
Poi altri gruppi. In Francia c’è Chmtor, che dal 1991 ha riutilizzato uno zuccherificio già esistente per lavorare la cicoria.
«Abbiamo eseguito prove di adattamento nel Fucino», ha annunciato l’imprenditore agricolo di San Benedetto dei Marsi, Giammarco De Vincentis, che ha lanciato l’innovativa proposta, «e i risultati sono stati ottimi».

Pietro Guida fonte il centro.it

[Giammarco De Vincentis]

15 Settembre 2005

Oggi pomeriggio a San Benedetto dei Marsi è stato fatto un sopralluogo nei campi dove si sta coltivando a titolo sperimentale la Cicoria Industriale.

Giammarco De Vincentis che insieme a suo fratello Quinto conduce l'azienda agricola Orto.Be.Mar. e Antonio Santilli presidente della Coop. agricola Santa Sabina hanno fatto visionare i loro campi dal Professore Marco Sandonà docente all'università di Udine e dal dottor Mario Bimbatti tecnico dello zuccerificio di Celano.

C'è stata soddisfazione per i risultati fino ad ora ottenuti e si sono dati appuntamento a metà Ottobre per raccogliere le radici della cicoria con una macchina messa a disposizione dallo zuccherificio.
Alcuni campioni del prodotto lavorato verranno sottoposti allo studio del prof. Sandonà per valutarne la qualità.

Ecco alcune foto che rappresentano i momenti dell'incontro.

Il campo di cicoria Industriale.



Le radici



Santilli, Bimbatti e Sandonà.



Vi aggiornero' prossimanente.

Giammarco De Vincentis

[Giammarco De Vincentis]

Queste notizie mi sono state inviate dal Dottor Guidozzi Alberto, persona dalla quale ho avuto il primo approccio per la coltivazuione di cicoria industriale

----- Original Message -----
From: Guidorzi Duilio
To: radicchio
Sent: Monday, September 19, 2005 4:02 PM
Subject: Re: la cicoria industriale

Ho ricevuto la Sua email e la ringrazio vivamente. Sono contento CHE la visita del Prof. Sandonà e del Dr. Bimbatti sia stata di sua soddisfazione. La foto delle radici mi confermano nella convinzione che il clima del Fucino produce radici più coniche di quelle di climi più caldi e siccitosi.
Al fine di concorrere ad arricchire il suo sito sul "radicchio" mi permetto di allegare alcuni testi che ho redatto per la Pro-loco di Soncino per l'annuale festa delle radici. Spero gradirà il contenuto dI questi scritti.
Le sono grato per la sentita collaborazione e l'entusiasmo con cui ha accolto la mia richiesta di sperimentazione e Le auguro buon lavoro e risultati molto positivi per la sua azienda.
Cordialmente

Alberto GUIDORZI

LA STORIA

[Giammarco De Vincentis]

[Ospite]

chi mi puo aiutare? mi serve conoscere le rese unitarie della cicoria ed i costi di raccolta??

[Giammarco De Vincentis]

Al momento stiamo sperimentendo anche noi, quello che posseiamo dirvi che cone qualità ci siamo