Quando le rondini erano bianche (da un racconto francese)

[Giammarco De Vincentis]

In tempi remoti, la terra era deserta e grigia; nessun uccello andava a posarsi sui rami scarni degli alberi spogli. La miseria, la fame e le malattie opprimevano gli uomini; questo mondo senza gioia non piaceva al buon Dio. Cosi', un giorno apri' le mani e dalle sue palme scaturirono due splendidi uccelli bianchi. "Andate sulla terra, care rondini. Siate le messaggere della gioia e della felicita'; costruite i vostri nidi accanto alle abitazioni degli uomini, affinche' prendano esempio da voi e imparino ad amare la vita". Cosi', le rondini cominciarono a riprodursi e a popolare il mondo; ben presto, sotto i tetti di ogni casa una coppia aveva costruito il suo nido. La miseria, la fame e le malattie si attenuarono progressivamente e gli uomini impararono a cantare. Sulle colline verdeggianti, ricoperte di vigne e di uliveti, i fiori violetti della lavanda profumavano l'aria e migliaia di cicale cantavano dal mattino alla sera: la vita sulla terra era diventata davvero gradevole! Ma un giorno, un fattore, che si era appena costruito una splendida casa nuova, scopri' un nido sotto il cornicione. "Cos'e' tutta questa sporcizia? Non voglio animali qui!" Prese un bastone e distrusse con un colpo solo il nido delle rondini, facendo cadere al suolo i piccoli. I genitori volteggiarono attorno alla casa emettendo gridi lamentosi. La notizia si diffuse ben presto di villaggio in villaggio: le rondini infatti volavano velocissime. Il giorno seguente, il cielo si riempi' di uccelli bianchi che, volando ad ali spiegate, scomparvero. La terra ritorno' ad essere deserta e grigia; la miseria, la fame e le malattie si ripresentarono. Gli uomini non cantavano piu' e supplicarono il buon Dio di far ritornare le rondini. Dio sorrise e ben presto una nuvola di uccelli bianchi discese sulla terra; gli uomini ne furono molto lieti, ma si sentivano anche angosciati: temevano che le rondini potessero andarsene di nuovo. Per impedire loro di ripartire, costruirono un'immensa torre di pietra e nella notte catturarono gli uccelli addormentati. Al sorgere del sole, le rondini si svegliarono e cercarono di spiccare il volo alla ricerca di cibo; ma urtarono contro gli spessi muri di pietra. I custodi della torre sentirono un gran baccano: gli uccelli si agitavano in tutte le direzioni, emettendo strida assordanti. "Smettetela di fare tutto questo chiasso!" Furenti per la collera, si precipitarono nella torre e tagliarono di netto le ali di tutte le rondini, per impedire loro di volare. Si alzo' un forte vento, che trasporto' le leggere piume bianche, disperdendole ovunque sulla terra; poi divenne sempre piu' freddo e si trasformo' in una glaciale tramontana. Mentre i custodi si affrettavano ad accendere il fuoco nel camino, fuori il mondo si stava ricoprendo di un immenso manto bianco: si trattava della neve. Nella torre, le sfortunate rondini si ostinavano a colpire con il becco le spesse pareti, tanto che finalmente riuscirono ad aprire una fessura. Quando il vento del nord penetro' nella torre dall'apertura e sfioro' gli uccelli, le piume ricrebbero. Una dopo l'altra, le rondini uscirono dalla fessura e si lanciarono verso il cielo; allora, ancora una volta, la miseria, le malattie e la morte si diffusero sulla terra. Gli uomini implorarono ancora Dio, ma questa volta la loro preghiera fu esaudita solo in parte; sulla terra, non c'era piu' un'estate eterna. Nelle vigne, l'uva non maturava piu' per tutto l'anno; regolarmente, l'erba si seccava e le bianche piume delle rondini coprivano la terra per molti mesi, mentre soffiava la tramontana glaciale. Quando le rondini ricomparivano per annunciare il ritorno della primavera, le ali non erano piu' bianche, ma nere, per ricordare agli uomini, felici di veder rinascere la natura, che sei mesi più tardi l'inverno avrebbe ripreso il sopravvento sul mondo

[Beldanubioblu]

Bellissima Giam
l'ho letta tutta d'un fiato.
Smak buona notte
Luciella

[Andrea]

Molto bella!
Quoto in pieno