Il ragazzo che divento' un lupo (da un racconto dell'America

[Giammarco De Vincentis]

In una capanna presso un lago viveva un uomo che stava per morire. I figli si strinsero accanto al suo letto: "Sto per morire" disse l'uomo, "che cosa sara' di voi? Per essere piu' sicuri, non separatevi mai. Proteggete sempre il piu' giovane finche' non diventera' grande e forte; non abbandonatelo." I figli glielo promisero; l'uomo mori', i ragazzi piansero molto e lo seppellirono. Erano quindi rimasti soli; il fratello maggiore andava a caccia, mentre la sorella si occupava del fratellino piu' piccolo e della cucina. Vissero cosi' serenamente per tutto l'inverno; arrivata la primavera, il fratello maggiore voleva partire per scoprire il mondo, ma la sorella protesto': "Non puoi andartene, abbiamo promesso a nostro padre di non separarci mai!" Il mattino seguente, il ragazzo prese le sue frecce e l'arco, lascio' la casa e non fece piu' ritorno. "Ci ha lasciati per sempre?" domando' il fratellino. La sorella rispose: "Ha dimenticato cosa abbiamo promesso a nostro padre; si e' comportato male, non pensiamoci piu'." Ma dopo alcuni giorni, anche la sorella comincio' a rammaricarsi della promessa fatta: "Perche' abbiamo giurato una cosa cosi' difficile da mantenere? Mio fratello si diverte in giro per il mondo, mentre io devo restare qui ad accudire il mio fratellino." Divento' sempre piu' strana e il fratellino aveva paura, perche' vedeva il volto della sorella incupirsi di giorno in giorno.
Un mattino, parti' senza dire niente, lasciando solo qualche provvista. Il fratellino mangio' tutta la scorta di cibo e quando non trovo' piu' niente nella capanna erro' con grande tristezza nella foresta, in cerca di bacche e di radici. Di sera, ritornava nella capanna, dove piangeva disperatamente per la solitudine.
Giunse l'inverno e la neve ricopri' tutto con il suo manto; il bambino era ancora piu' triste, non potendo piu' trovare le radici e le bacche. Un giorno, mentre sperava di trovare qualcosa da mangiare nella neve, vide un giovane lupo che rosicchiava un osso. Il lupo si spavento' vedendo un uomo e gli chiese: " Chi sei?" "Sono un uomo ed abito da solo in una capanna; i miei fratelli mi hanno abbandonato" disse il piccolo e comincio' a piangere. Allora, il lupo gli offri' un pezzo del suo osso perche' non sentisse piu' fame; poi, ritorno' alla sua tana e racconto' ai genitori del bambino che viveva da solo nella capanna.
Il giorno dopo, il giovane lupo ritorno' alla capanna con tutta la sua famiglia. Il bambino si intimori' alla vista di tanti lupi e non ebbe il coraggio di uscire. Il vecchio lupo disse al giovane lupo: "E' spaventato, poiche' gli uomini credono che i lupi vogliano loro del male; vai verso di lui e digli che non ha niente da temere."
Cosi' il bambino, rassicurato, usci' e si avvicino' ai lupi che lo circondarono e dissero: "Com'e' magro e debole! E' evidente che ha fame." Gli diedero da mangiare, poi, lo condussero con loro nella foresta, dove non pati' piu' il freddo, perche', per dormire, i lupi si stringevano contro di lui e lo riscaldavano con la loro folta pelliccia invernale. Quando ritorno' la primavera, i lupi si recarono in riva al fiume; sull'altra sponda, c'erano uomini e donne, e il bambino credette di riconoscere sua sorella. Pianse per molto tempo e, giunta la sera, cerco' un guado e attraverso' il fiume, raggiunse l'altra sponda, trovo' la capanna abitata dalla sorella e la chiamo': "Cara sorella, non sono un fantasma, ma il tuo fratellino; vivo con i lupi e se non mi apri diventero' un lupo come loro." Poiche' nessuno rispondeva, si mise a gridare piu' forte, sempre piu' forte, e d'improvviso la sua voce risuono' proprio come quella di un lupo. Il suo corpo si ricopri' di pelo, gli arti si trasformarono in zampe e la sua bocca si allungo' fino a diventare un muso. Allora, fuggi' verso la foresta dove visse per sempre, libero e felice, con i suoi fratelli lupi.