Il gigante egoista (da un racconto di Oscar Wilde)

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Giammarco De Vincentis
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Il gigante egoista (da un racconto di Oscar Wilde)

Messaggio da Giammarco De Vincentis » mer giu 29, 2005 10:12 pm

Il gigante egoista (da un racconto di Oscar Wilde)

Dopo la scuola, i bambini andavano sempre a giocare nel
giardino del gigante. C'erano dodici peschi e gli uccellini
cantavano in modo cosi' melodioso che i bambini smettevano
di giocare per ascoltarli. "Che gioia essere qui!"
esclamavano. Un giorno, dopo sette anni di assenza, ritorno'
il gigante. Vide i bambini che giocavano nel suo giardino e
grido': "Cosa fate qui? Questo giardino e' mio!" I bambini
scapparono, il gigante costrui' un muro intorno al giardino
e all'ingresso mise una scritta: "E' severamente proibito
entrare". Giunse la primavera, ovunque c'erano fiori e
uccelli, ma nel giardino del gigante regnava ancora
l'inverno. Poiche' non c'erano piu' i bambini, gli alberi si
dimenticarono di fiorire e gli uccelli di cantare. Gli unici
ad essere contenti erano la neve e il gelo: "La primavera ha
dimenticato il giardino e noi potremo vivere qui per tutto
l'anno." La neve ricopriva con il suo manto tutto il prato e
il gelo colorava gli alberi d'argento. Invitarono il vento
del nord che soffio' rovesciando i comignoli. "Che luogo
affascinante! Bisogna invitare la grandine!" Cosi', arrivo'
anche la grandine che, ogni giorno, crepitava sui tetti,
frantumando le tegole di ardesia. "Non capisco perche' la
primavera tardi tanto ad arrivare!" diceva il gigante. Ma la
primavera continuo' a non farsi vedere. Un mattino, il
gigante fu svegliato da un'incantevole musica. Era un
semplice fanello che cantava vicino alla finestra, ma al
gigante, che non sentiva cantare un uccello da molto tempo,
parve di ascoltare la musica piu' melodiosa del mondo. La
grandine smise di crepitare e il vento del nord di soffiare.
Il gigante balzo' dal letto, guardo' fuori e vide uno
spettacolo meraviglioso. I bambini, entrati da un buco nel
muro, si erano arrampicati sui rami degli alberi, che,
felici di rivederli, si ricoprirono subito di splendidi
fiori. Gli uccelli cinguettavano e i fiori occhieggiavano
sull'erba verde. In un angolo isolato del giardino era
ancora inverno. Un bambino troppo piccolo non riusciva a
raggiungere i rami dell'albero. Allora il gigante si disse:
"Come sono stato egoista! Ecco perche' la primavera non
veniva! Faro' salire il bambino sull'albero e demoliro' il
muro." Quando il gigante scese in giardino, i bambini
fuggirono per il terrore; ma egli prese con delicatezza il
piccolo bambino e lo poso' sull'albero, che subito si
ricopri' di fiori; il bambino abbraccio' il gigante. Quando
gli altri bambini videro che il gigante non era piu'
pericoloso, ritornarono di corsa, e l'omone disse loro:
"Adesso, il giardino e' a vostra disposizione!" Poi, prese
una grossa accetta e abbatte' il muro. Per tutto il giorno,
i bambini giocarono con il gigante. Quando lo salutarono,
questi domando': "Ma dov'e' il bambino che ho messo
sull'albero?" Era diventato il suo preferito, perché l'aveva
abbracciato: ma il bimbo era scomparso e gli altri dissero
di non conoscerlo e di non sapere dove abitasse. Passarono
gli anni e nessuno vide piu' il bambino; il gigante era
diventato molto vecchio e debole. Non poteva piu' giocare e
restava seduto in poltrona a guardare i bambini. Un mattino
d'inverno, guardando dalla finestra, rimase stupefatto. Il
giardino dormiva sotto la neve, ma, nell'angolo piu'
nascosto, un albero era coperto di meravigliosi fiori
bianchi e, sotto, c'era il bambino. Al colmo della gioia, il
gigante gli corse incontro. Vide che aveva sui polsi due
segni rossi e grido': "Chi ha osato ferirti?" Ma il bambino
gli sorrise e gli disse: "Sono le ferite dell'Amore; un
giorno mi hai lasciato giocare nel tuo giardino e oggi
verrai con me nel mio giardino, il Paradiso." Quando i
bambini arrivarono nel giardino, trovarono il gigante
disteso sotto l'albero, interamente ricoperto di fiori
bianchi.
C'è piu' gioia nel dare :-) che nel ricevere
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Ospite
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Messaggio da Ospite » gio giu 30, 2005 8:14 pm

Oscar Wilde sapevo che aveva fatto pochisime fiabe tra cui la rosa rossa ...
sono cariche di significati
lo sai che e' il primo autore che ho letto?
e mi piace tantissimo
conoscevo la fiaba ma non sapevo l'avesse scritta lui
e questo mi ha fatto piacere
e' un piccolo tassello di conoscenza.
Luci

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