Il flauto magico (da un racconto cinese)

[Giammarco De Vincentis]

Un giovane di nome Dacheng viveva su una montagna. Beveva una squisita acqua di sorgente, ma la sua vita era amara, perchè era solo e povero. Un giorno, Dacheng trovo' un flauto tra l'erba. Lo raccolse e si mise a suonare. Gli uccelli si avvicinarono ad ali spiegate e anche le tigri e i leopardi rimasero tranquilli ad ascoltare. Dacheng vide anche una splendida farfalla bianca. Ad un tratto, senti' qualcuno piangere; dietro a un cespuglio, scopri' un'affascinante ragazza vestita di bianco. "Perche' sei cosi' disperata?" domando' Dacheng. "Sono orfana" rispose la ragazza "Adesso dovrei sposare un uomo malvagio, ma io non voglio, anche se dovesse costarmi la vita". "Come posso aiutarti?" chiese Dacheng. "L'unico modo per aiutarmi e' quello di sposarmi!" Il ragazzo non riusciva a credere che una fanciulla cosi' bella volesse sposare proprio lui. "Staremo bene insieme" continuo' la ragazza "non mi interessa se sei povero". Dacheng era al colmo della felicita'. La sera del matrimonio, la moglie gli disse: "Promettimi una cosa, caro marito: quando andrai a tagliare la legna, non varcare mai il ponte che si trova ad ovest e non oltrepassare il fiume". E Dacheng promise. Un giorno, assorto nel suo lavoro, giunse presso il fiume di occidente e sul ponte c'era un vecchio, che teneva in mano una canna, la cui impugnatura aveva la forma di un drago con appesa una piccola borraccia. "Sono il genio delle montagne, " disse il vecchio "e sono preoccupato per te, Dacheng, poiche' tua moglie non ti restera' accanto ancora per molto" Dacheng trasali', poiche' l'idea di perdere la moglie lo terrorizzava. "Non rattristarti" disse il genio "Io possiedo un rimedio: dallo a tua moglie durante il pasto, senza che se ne accorga, cosi' potra' restare per sempre con te." Dacheng prese la boccetta. Tornato a casa, provo' di nascosto il rimedio su se stesso e non accadde nulla; allora, vuoto' la boccetta sulle portate. Non appena la moglie ebbe assaggiato il pasto, impallidi'. "Cos'hai fatto? " domando' afflitta. Spaventato, Dacheng racconto' cosa gli era successo. "Quel vecchio e' in realta' un genio tartaruga" disse lei. "Ah, Dacheng, ti ha ingannato! Ritornero' ad essere la farfalla che vedesti una volta. Fino ad oggi sono riuscita a tener testa al genio, ma adesso si e' rivelato piu' scaltro di me. Soltanto le lacrime del drago verde possono restituirmi le sembianze umane". Si trasformo' in farfalla e volo' via. Dacheng la segui'. Giunti nella valle del genio-tartaruga, lo scorsero in lontananza. Il vecchio aveva ricoperto tutto il cielo con ragnatele, per catturare la farfalla. Dacheng allora prese il flauto e comincio' a suonare instancabilmente. Gli uccelli si avvicinarono ad ali spiegate, squarciando le ragnatele. Il genio-tartaruga, furibondo, estrasse dalla borraccia dei fagioli, che si trasformarono in soldati e si avventarono contro Dacheng. Quest'ultimo attiro' con il flauto le tigri e i leopardi che disseminarono il panico tra i soldati. Le fiere stavano per aggredire il genio, quando il vecchio conficco' il suo bastone nel terreno e l'acqua zampillo' da ogni parte, mettendo in fuga Dacheng e gli animali. Poi la canna del vecchio si tramuto' in un gigantesco drago verde; il genio gli monto' in groppa e si alzarono in volo. Dacheng prese il flauto e si mise a suonare. "Drago verde, tu che sei cosi' potente, come puoi accettare di essere solo la canna del vecchio?" All'udire queste parole suggerite dal flauto, il drago s'infurio' e fece cadere in acqua il vecchio che annego'. Dacheng si avvicino' alla farfalla e le parlo' teneramente tra le lacrime: "Ti amero' sempre mia cara anche se resterai una farfalla!" Tutti gli animali si commossero e persino il drago volo' via piangendo. Ma alcune gocce delle sue lacrime caddero sulla farfalla, che riassunse in un lampo le sembianze umane. Cosi' Dacheng e sua moglie poterono vivere per sempre insieme, felici e sereni.

[Beldanubioblu]

COMMOVENTE!
Buona notte Giam
Luciella la monella che non dorme e' sempre sveglia