"CANTILENA"

[fiorearcobaleno]

CANTILENA

Alba, rossa, in un cielo chiaro, dove il disco del grande sole si manifesta all'orizzonte, dietro alle catene montuose dell'Appenino.
Aria fresca di un mattino di fine settembre, dopo una notte di temporale che ha lavato sia il cielo sia tutta l'aria intorno. Respiro che ristora i polmoni, e tutti i sensi si allineano per affrontare il momento soave del nascere del sole. Appoggiata al tronco dell'albero amico, lei, la donna che tutti chiamano "sognatrice" o "strana creatura", ascolta l'energia che scorre dentro di se all'assaporare il presente di quel mattino. Sente il suo sangue scorrere nelle vene, il battito del suo cuore che segna un ritmo magnetico, come un antico tamburo nelle orecchie di bambina, quando accostava il suo viso al petto della madre, ascolta il suo respiro entrare ed uscire dal suo corpo, e il sole... è fuori!
Lei abbandona la testa indietro, fino a toccare il grande tronco, e nel silenzio profondo interiore, dove tutto è ampliato, nasce una nenia, una forma di musica, che dalle labbra ne esce sotto forma di mugolio... lo lascia fluire, si abbandona ad esso, come se tutto il suo essere a contatto con il mondo, emettesse note e cantilene, ma molto lievi, molto sottili, che con l'udito non potrebebro essere percettibili, ma se ascoltate con l'ampiezza dei sensi, formasse quella musica dondolante, armonizzante, e rigenerante, come una lode al giorno che inizia; lode alla vita che scorre, lode incantata! Eco.. Eco, nei mondi, come cerchi concentrici che si espandono fino a toccare e ritornare, portando messaggio del vivente intorno.
Attimo prolungato, e interrotto da uno strofinare di pelo alle caviglie: il gatto nero e bianco, a coda ritta, e sornione appena svegliato, si sta strusciando per attirare l'attenzione, e donare il suo contatto, per avere la prima colazione. Ecco, un giorno in più, per poter vivere la gioia di esserci! Cantilena antica, ma sempre viva!

Daniela