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fiorearcobaleno
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mare..

Messaggio da fiorearcobaleno » gio set 20, 2007 3:32 pm

SUL MARE …8 Gennaio 2006

Un malessere interiore, mi spinge a non rimanere a casa.
E’ una domenica di sole, nel freddo e gelido Gennaio.
Il sole mi attrae come fanno le lucertole a primavera. Potrei risparmiare i soldi del viaggio, ma è forte la spinta di uscire fuori da quelle mura di casa, che a volte mi danno l’impressione di essere non il mio nido, ma la mia prigione. Mi isolano dal mondo e mi manca il respiro.
Decido di andare ed esco in fretta per non darmi il tempo di ragionare e rimanere.
Già l’essere in macchina, con il sole addosso attraverso i vetri, mi dona benessere… mi gusto il viaggio, per strada c’è poco traffico, essendo l’ora di pranzo.. Di abitudine tendo ad andare al molo di Viareggio, fra tanta gente, ma non riesco a trovare parcheggio, così senza pensare opto per la silenziosa Darsena. Poche persone passeggiano sul molo. Sulla spiaggia due pescatori hanno le canne tese, una famiglia distesa al sole mentre i figli giocano con il pallone, qualche tronco di albero abbandonato sulla spiaggia da mareggiate passate, e il sole riscalda quella sabbia dorata, mentre il mare azzurro si muove lentamente, vele bianche all’orizzonte…
Porto i miei passi vicino al bagno-asciuga e mi siedo. Un benessere generale si espande, mentre la preoccupazione della sopravvivenza è il punto nero che mi fa stringere i denti. Davanti a questo scenario di bellezza, piano, piano mollo anche questo angolo e mi lascio invadere…
Sento mollare tensioni muscolari che rimanevano nascoste al mio ascolto, emergono sospiri che allentano il petto e la parola “Merito” risuona in me come un eco musicale, ecco si, :
- Merito di essere felice.
- Merito di godermi il bello.
- Merito di essere una donna che ce la fa..
- Merito di donare e di ricevere.
- Merito di essere amata e di amare.
- Merito di essere la regina della mia vita.
- Merito di vivere bene.
- Merito di prendermi le responsabilità per la mia vita.
Vorrei tanto donare a me tutto quanto, di poter esprimere con la penna l’unione mente-cuore, per aiutare chi legge, anche fossi io stessa, a trovare la via per arrivare a soluzioni per vivere bene la vita!
Questo lo esprimo al mare, alla sua forza; lo esprimo al vento, alla sua duttilità; lo esprimo all’universo, alla sua vastità; lo esprimo a me, alla mia creatività!
Essere l’unificatrice in me sempre, per poter essere ponte fra noi stessi e gli altri, portando nella vita, una buona evoluzione. “Accettazione e Movimento”!
Il grande mare davanti a me, mosso da un energia, intelligente o armoniosa, forma carezzevoli onde, che lambiscono la riva, lasciano piccoli semicerchi come impronta, e il sole in quel frangente colora la piccola schiuma bianca, di arcobaleni viventi. Sulla superficie azzurra, la scia luminosa dei raggi solari, anima stelle fluorescenti, solo al suo bacio. Il cuore delle molecole dell’acqua, sembra si risvegli gioioso alla luce del sole, e la danza della massa marina, genera quella lieve brezza che carezza la pelle.
Mondo magico, nella realtà quotidiana!
Una piccola onda sorridente, nel suo formarsi, porta alla mia mente di fantasia, l’immagine di una creatura che lieve, cavalca l’ondina e porta dal profondo, il profumo di vita sottomarina, e la musica di tintinnii lontani, come piccoli campanellini, che richiamano l’attenzione a chi non è attento dove mette i piedi, e il sorriso sul volto di quella eterea creatura dona serenità e voglia di dire:
Ti amo mondo incantato! Ti amo essere che vedi questo! Ti amo!
Il mare torna ad essere calmo, piatto, e il suo fruscio riempie l’aria, la mente, il cuore, mentre la mia mano scrive e ferma sul foglio questi attimi di vita, come guidata dalla vita stessa! Non penso, lascio scorrere a disposizione del momento, è come se dall’esterno e dall’interno, si unissero le due forze e nell’unico movimento, si formino parole, scritte come a dipingere una tela, con semplicità.
Gli occhi, mi portano a guardare un padre che porge delle piccole conchiglie al suo piccolo bambino nel passeggino, gli parla teneramente e il pargoletto allunga le sue manine, vuole di più. Il padre lo fa scendere e mettere i piedini a contatto con la sabbia. Gridolini gioiosi echeggiano. Quel bimbo in questo momento fa risuonare un seme, onorare la gioia del contatto, la gioia di sentire dove mette i piedi, la gioia di vivere l’attimo. Quel seme è nato in se e quel padre ne fa parte, ma forse entrambi non lo sanno, mossi come sono dall’onda dell’Armonia con l’ambiente.
Sospiro! Bellezza! Sorriso!
Sono sicura che anche la Grande Madre Terra, ha gioito con l’innocenza del bimbo, e in quel momento ha reso la sua rena soffice come velluto per lui… e.. il mare ha portato con se quella vibrazione fino nei suoi fondali più lontani!
Anche io ne ho fatto parte solo osservando e vivendo quella meraviglia, godendomela!
“Gong”!!

In questo momento sono grata di aver dato retta all’impulso di venire al mare. Sono grata di non aver trovato parcheggio al centro, sarei stata fra tanta gente, ma non avrei avuto la connessione che ho vissuto qua. Sono grata al mio malessere che mi ha spinto ad ascoltare una via di bellezza. Sono grata a me che ho ascoltato la mia necessità!
Faccio parte di questo mondo, sia con il mio copro fisico, sia con il corpo mentale dei miei pensieri, sia con i sogni , fantasie e di magici momenti, sia con l’energia del cuore e del mio insieme, con la trasformazione del come vivere la realtà. E’ come vivere le sfaccettature di un cristallo, a secondo di cosa scelgo di fare o di essere, nell’azione onoro o penalizzo l’attimo!
Grazie Vita!
Una maggior apertura dell’ascolto, porta è vero a essere molto sensibili e a volte a soffrire di più, ma dona anche magie che nella chiusura, non si vede e non si vive!
Credo di aver preso, ma anche donato, solo accettando la disposizione ad esserci!
Forse l’eco del mio vivere, toccherà piccoli o grandi lembi di vita di altri, o forse no, ma se a me è arrivato l’esterno, e mi è entrato, ritornando fuori con le espressioni scritte, anche il mio arriverà! Questa è una responsabilità importante di essere vivente!.
Seguo con lo sguardo le scie che hanno lasciato sulla spiaggia, le ruote del passeggino, trainato verso la strada, e il lieve vento mi sussurra che è venuto il momento di ripartire e donare il movimento anche al corpo, così che anche i miei piedi lascino le sue impronte in quella rena con gli altri…
Cammino e..so di far parte, ringrazio e vado!
*Portare me stessa, così come sono, forma già un onda nel mare della vita… mi Onoro!

“GONG”!
Anche oggi, il gong ha suonato ed ho vissuto!
Mi sto preparando ad ubbidire al gong della vita ed esserci per chi vuole!? Meraviglioso e lo voglio!
“Gong”!!!
Quella stessa sera mio figlio ha chiesto il mio intervento su di un dolore alle spalle e al collo.
Nell’ascolto mi accorgo che è un emozione forse repressa, di preoccupazione, perché interessa il cammino di alcuni meridiani.
Ha cambiato lavoro, dopo aver cambiato la sua vita scegliendo di vivere con il padre dopo la nostra separazione.
Seguendo l’intuito, e sbloccando i meridiani interessati, e con un piccolo massaggio nella contrattura, il dolore scompare.. e dice di sentirsi più leggero… tanto che la sua ragazza che ha assistito, ha richiesto anche lei un trattamento.
Per me mamma, che amo aiutare i figli, è stato grande e onorante questa richiesta, perché a volte mi sento in colpa di non potergli dare ciò che vorrei o che loro vorrebbero, e questo semplice gesto di aiuto ha gratificato il mio ego e il mio cuore.. L’amore ha bisogno di me per esprimersi, ma lo può fare se io mi amo, e mi onoro nelle mie scelte!
“GONG”!!!
Semplicemente sì!! Allora se accetto questo, c’è anche per me l’aiuto che mi serve, devo rimanere recettiva e far parte sempre?… Sì!!!

Riflessione!
L’ascolto di me stessa e lo sciogliere tensioni in me, formano anche un movimento esterno perché cambia la vibrazione e le onde cambiano toccando nuovi “ lidi esterni” come l’esterno lo fa in me!!
Quante volte stiamo male, per le vibrazioni esterne che toccano i nostri angoli rigidi?Quante altre persone stanno male per le nostre vibrazioni, che vanno a toccare le loro rigidità? Però, se noi ci concediamo la morbidezza, ci concediamo di ascoltare, quelle onde che ci avrebbero fatto male, diventano benefiche, perché la nostra duttilità ò flessibilità, ci può permettere di spostare l’attenzione alla bellezza, solo seguendo dove ci spinge il malessere… così potendo far risuonare sia in noi che fuori onde di bella gioia! In noi e fuori di noi ci sono risposte e soluzioni che il solo prenderne atto dona alla vita arcobaleni di benessere! Dipende dalla nostra forza di difesa-paura al cambiamento, il tempo di trasformazione, forse un attimo o forse una vita intera, ma il movimento c’è e continua, sono le nostre rigidità a cozzare e a fare sentire la forza di entrambi come: il mare e gli scogli! il vento e le montagne! la mente e l’anima!
“GONG”!! cerchi concentrici che si espandono all’infinito!
E qui con gioia ricordo che un poco di tempo fa, ho scritto e vissuto un esperienza sul mare, per me fonte di forza meditativa…la cerco e la dono… un sorriso mi nasce spontaneo.. perché in me so e sento che potrebbe essere vera.. ma intanto nel presente.. è.. solo esperienza!

Daniela.C.
Lascia che il tuo istinto tracci la rotta per la saggezza, e fa' che le tue paure siano sconfitte dalla Speranza!(Bambarèn)

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