HO UDITO...

[fiorearcobaleno]

ho udito....

Nella notte di un lungo giorno di terrore, il cielo riporta con il suo alito di vento anche un richiamo...: "Goccia di luce dove sei?..." Nel sonno un movimento, un risveglio attento, e lo sguardo che corre alla finestra ancora aperta, ma il cielo è scuro, non si vedono le stelle e la luna, ma nell'aria insiste il richiamo... Battito di ciglia, perplessità, il cuore sembra fermarsi, un singhiozzo sale dal profondo... ascolto infinito! L'universo sembra avere pietà di quell'uomo disteso sul letto... e muove una carezza di vento attraverso le persiane semiaperte, che va a far fremere la pelle di un brivido. La mente formula domande, tutto è all'erta, non sa mettersi fermo in ascolto vero, ma vuole sentire ancora quel lamento... e lo vuole sentire con il senso dell'udito, crede di poterlo fare così, ma così non c'è... sgomento! Eppure l'ha sentito, eppure l'ha svegliato! Non vuole arrendersi, vuole ascoltare e provare, ma quella tensione ormai giunta non gli permette di lasciare andare il senso pulito e vivo dell'ascolto universale... Ormai è sveglio del tutto, non gli resta che alzarsi, bere qualcosa, e forse tornare a dormire, sperando che il sogno lo accompagni là dove parte il richiamo.
Passa un bel po di tempo prima che possa rilassarsi e abbandonarsi al sonno, ma poi la stanchezza giunge e si lascia avvolgere dalla notte dei sensi. Goccie di pioggia ticchettano sulla tettoia della porta soto la finestra... essendo al primo piano dell'immobile, e fanno da musica per dormire meglio... Ad un tratto, quel ticchettio, porta l'immagine di un fiume che scorre fra la sabbia, nel calore di un deserto, scorre e il suo colore è quasi oro, dal riflesso che porta con se... pochi arbusti verdi intorno, e un masso grande che non fa vedere dove il fiume cambia direzione, sembra che sia una porta dove il fiume si infila e non si vede più dove va.. Quel masso è grande e attira l'attenzione di chi osserva l'immagine... lo scorrere dell'acqua è forte e da frescura, ad un tratto, sul masso un'immagine si forma... una donna vestita trasparente in velo azzurro che seduta osserva... il suo volto è triste.. non ha più le stelle nello sguardo... non ha più la connessione, il suo corpo è rivolto verso il fiume... crede di aver perduto l'amore.. e ha gridato forte: Goccia di luce dove sei?... Piange, sa di aver donato la sua essenza la sua anima ad un uomo, e quell'uomo ha bevuto, ha ritenuto scontato la meravigliosa creazione... ha avuto paura di perdere la sua libertà... ha temuto di perdere la pace... e non ricorda che la stava cercando.... ed è per questo che l'aveva incontrata... ma la mente dell'uomo fa scherzi bizzarri quando deve abandonare gli schemi.. e lui ha girato la schiena e se ne è andato... Lei sa che deve rimettersi ferma, ma ha anche voglia di piangere lacrime umane... sa che deve tornare a vibrare senza volere nulla... deve farlo per se stessa perchè lei sa di essere goccia di luce... e per continuare ad esserlo deve volerlo ogni volta... deve lasciarsi andare ad essa! Piano piano, dal sogno una mano la accarezza, un uomo sta piangendo con lei, perchè anche lui vive queste cose... è un compagno di viaggio, che come lei ha scelto di portare questo fra gli uomini, di guarire la ferita profonda dell'inizio... e sa che la sofferenza ne fa parte... ma ogni volta che si permettono di viverla e riescono a rimettersi in luce.. ne guariscono un po anche nei cuori spenti degli uomini, e quella luce può riemergere come fiammellina...
A poco a poco, quella donna riguarda davanti a sè... respira calma... sa che deve tornare a imparare e vivere ciò che è... e per cui vive..lascia che il suo corpo lasci andare la sofferenza.. come i veli di cui è vestita.. e torni nuda alla vita..
Quell'uomo dorme tranquillo... qualcosa lo ha svegliato.. e qualcosa lo ha fatto addormentare...
Ciao Goccia di luce... a vivere sempre!

Daniela Cassettari

[RobyMAD]

Sembra una poesia. Ritmo veloce e malinconico, per arrivare presto al messaggio di speranza finale. Spero di averla analizzata bene, altrimenti mi farò perdonare a metà Settembre. Un saluto e arrivederci. Roby.