RITORNERAI A VOLARE
Camminava fischiettando ì, in un moto di ribbellione
aveva deciso di non andare al lavoro.....
sentiva un forte senso di liberta' nel camminare
libero sotto il sole. si fermo' su in cima al pendio e guardando giu nel burrone ebbe un attimo di vertigine
tanto era profondo
le sembro' che qualcosa si muovesse,
in un primo tempo penso' che fosse la caduta d'un sasso
ma le sembro anche di sentire come un debole lamento
stette fermo e immobile quasi a trattenere il respiro
per ascoltare meglio e infatti piu' distintamente,
stavolta non c'erano dubbi, era un gemito, un richiamo, un pianto.
Penso' che era impossibile scendere fin laggiu' e anche pericoloso
ormai era pomeriggio in'oltrato e in montagna veniva scuro all'improvviso, era da incoscenti rischiare, la prima idea fu quella di
ritornare li, magari, il giorno dopo con piu' tempo magari con un amico per farsi aiutare, pensieroso si volto' per tornarsene a casa:
Fatto che ebbe alcuni metri qualcosa dentro di lui lo richiamo'
forse la curiosita' e anche il timore che la notte fosse fatale e che
quel debole lamento non avrebbe magari resistito e lui non se lo sarebbe perdonato mai per non aver dato il suo aiuto,
ormai deciso ritorno' indietro si tolse la cintura e cerco' di agganciarla ad un albero adagio cerco' di scendere fino ad uno spuntone di roccia sul lato destro c'era come una discesa ripida si, ma con un po di cautela
poteva almeno tentare a scendere,
cosi' fece, non fu facile due o tre volte il terreno franante lo fece barcollare ma alla fine riusci ad arrivare
sino alla macchia dove dall'alto aveva visto movimento,
sposto' con un po' di timore le foglie e una immensa acquila
con gli occhi quasi chiusi
mosse un'ala nel tentativo di difesa, una gioia improvvisa lo pervase
era la prima volta che vedeva un esemplare cosi' bello e comincio' a parlarle come si parla ad un bambino : sssssssss tranquilla, sssssss
povera piccola, non aver paura, finito tutto finito, qui, vieni qui,
piaaaaaaano ci sono io, non aver paura tranquilla, ssssssss.
la prese tra le braccia e soddisfatto ricomincio' a salire, stranissimo ma la salita fu meno faticosa aggrappandosi alla parete riusci ad arrivare su in cima prima ancora che il sole sparisse, era felice ora camminava veloce
gia pregustava le grida gioiose delle sue figliole per il nuovo arrivo
nella loro casa e continuava a parlare: vedrai guarirai, ci penso io
meno male che son tornato indietro, ehh il cuore me lo diceva
che c'era qualcosa giu la sotto, vedrai come saranno felici le mie piccole
sono brave sai, starai bene con noi, non temere, forza resisti, ancora un attimo, ci siamo quasi, stiamo arrivando,
eccole vedi ci stanno gia correndo incontro, sei a casa piccola
e con il nostro amore in men che non si dica ritornerai a volare.
Lucia
ATTORI, SCRITTORI TREMATE 
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