Leccatevi le unghie: c'è un colpo di scena e del lassativo.

[RobyMAD]

Stavo mettendo di nascosto il lassativo nella ciotola dell’acqua di Bob. Ah, dimenticavo, Bob era il cane del vicino del secondo piano. Non so perché ve lo racconto, ormai è inutile che vi dica il perché di… (ma vi posso assicurare che ho indiscutibili buone ragioni per odiare «il tale»: er coatto dell’appartamento. Ed è dunque assolutamente lecito vendicarsi privandolo del suo migliore amico che non è una persona, ma come avrete capito è un cane).
Fatto sta, ho sbagliato le dosi è la bestiola è morta. [[Voglio precisare che ho accentato tutte le “e” dell’ultima frase per enfatizzare lo stato d’animo d’angoscia misto eccitamento nel quale mi trovo.]] Vi chiederete perché sono così euforico, giusto?
Leccatevi le unghie, perché c’è un colpo di scena: Bob mi è morto tra le braccia. Lo stavo portando a passeggio come tutti i lunedì (il lassativo l’avevo somministrato il Giovedì, cosicché il cane avesse tutto il tempo di depurarsi prima del mio appuntamento settimanale: il lunedì nessuno in casa sua lo può portare fuori, così er coatto mi ha imposto il favore). … Dov’ero rimasto, tiravo dei piccoli colpetti al guinzaglio, sperando che i continui sbatacchiamenti dell’ugola (anche quella dei cani si chiama ugola, penso) facessero venire il vomito alla bestia, (o almeno lo irritassero), quando si è messo a correre contro un randagio gatto. Sorpreso mi scappa il guinzaglio di mano.
Stavo già pensando a come giustificare l’incidente al vicino, quando la bestia morì d’infarto.
Forse era una pura casualità, ma ho letto sui giornali le strane coincidenze delle persone morte facendo la dieta e perdendo i chili troppo in fretta. Così, visto che anche fare tanta cacca fa perdere tanto peso (mi ricordo di come mia zia durante una settimana di infernale diarrea perse sette chili), mi sono sentito un po’ in colpa all’inizio. Invece, subito dopo ho odiato il cane che non mi ha permesso di mettere in atto uno strano piano che stavo escogitando, questo sì, mortale (praticamente al posto del lassativo, mettevo a tradimento nella ciotola del cane o del veleno, o meglio anabolizzanti, così per rincorrerlo moriva d’infarto er coatto: che poi si chiama Pietro).
Fatto o non fatto, la mia preoccupazione era non pagare la multa della raccolta indifferenziata, così pensai a dove buttare l’animale. A quanto ne sapevo, le unghie andavano nell’indifferenziato, ma i denti? Mica posso scrivere una lettera all’ ”AMIU” per chiedere informazioni. Potrei anche farlo in effetti, ma mi sembra stupido.
Decisi di inserirlo dentro la cuccia e lasciare un biglietto sulla porta al vicino dicendogli che dormiva, così anche se rientrava prima avrei guadagnato tempo per pensare: che poi è stata una cosa inutile, perché come la maggior parte delle volte mi succede, non sono riuscito a smuovere nulla nella testa.
Il vicino entra e legge il foglio affisso, mi suona il campanello e mi consegna le cinque euro (mica sono Sant’Antony, io non vado in giro a fare i favori gratuiti.)
Tutto bene direte voi, ma quello all’una circa (di notte) si mette a strillare così forte da spaventarmi. Va bene che gli avevo ucciso il cane, ma sarei dovuto andare a lavorare, domani! In pantofole gli suonai il campanello (a er coatto) e lui mi saltò addosso chiedendomi quanto avrei fatto correre la bestia. Io chiusi gli occhi e desiderai che anche lui morisse d’infarto. 1...2......3……..5………., ma non successe nulla per ogni secondo. Prima che io potessi giustificarmi: lui mi spiegò che si sentiva malissimo e che aveva scoperto che sua moglie lo tradiva. Io gli chiesi come aveva fatto e lui farfuglio qualcosa: per farla breve, la conversazione andò avanti così (A sono io e B –dunque un gradino sotto– è lui):
A: Cosa?
B: Un Sms
A: E come!
B: Mi sono abbonato a un servizio, dove dovevo spedire il mio segno zodiacale e quello di mia moglie.
A: E tu?
B: Li ho spediti
A: E loro?
B: Mi han detto che mi tradiva.
A: E tu?
B: Le ho detto che è una cagna.
A: E lei?
B: Ha detto che non era vero.
A: E tu?
B: Le ho detto che è una bugiarda.
A: E lei?
B: Ha pianto ed è scappata via.
A: E ora?
B: Devo ricaricarmi il cellulare.
A: Perché?
B: Il servizio costava trenta euro.
Io ci rifletto e gli dico che Se Voleva Che Qualcuno Gli Desse Del Cornuto, Io Lo Facevo Per Una Birra! (Anche qui le maiuscole sono volute.)
Non ci crediate o no, la birra me l’ha offerta e devo dire che questi pregiudizi sono strani, perché er coatto (o il signor B del dialogo), in fondo è simpatico! Siamo una specie di amici ora… meno male! Mi sentirò meno in colpa quando scoprirà che gli ho fatto passare a miglior vita la sua bestia, tanto adesso ha me.

[Beldanubioblu]

Robyyyyyy
come al solito il tuo modo di scrivere coinvongente e
spassoso mi hai fatto divertire...certo che ne hai di fantasia
inventare l'uccisione di un cane, proprio tu che , da quel poco che ti conosco faresti fatica ad ammazzare una mosca??
Un abbraccione fine scrittore.
Luciella

[adypellegrino]

Roby, non ti smentisci... veramente mi ha fatto ridere il tuo immaginario racconto. Penso che questo... è il genere letterario che va benissimo per te.