"Vita noiosa"..fantasticare su cose senza senso e

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RobyMAD
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"Vita noiosa"..fantasticare su cose senza senso e

Messaggio da RobyMAD » lun nov 28, 2005 6:47 pm

N.B. Leggete il prossimo racconto solo siete disposti a sopportare cattiverie gratuite e senza senso, altrimenti amici come prima.

Vita noiosa.

Erano anni che mi sentivo un po’ così.
Faticavo a capire cosa mi stesse succedendo: alternavo giorni in cui mi sentivo come un leone scozzese (ed era in quei giorni che vedevo il mio pisello enorme, come non lo era mai stato), mentre la maggior parte del tempo la spendevo a mangiare Nutella per schiacciarmi i brufoli che prontamente mi crescevano in ogni dove. Era davvero strano, anche perché il mio oroscopo diceva cose false. Oggi, ad esempio, avrei dovuto incontrare la mia anima gemella se non fossi stato fidanzato, o troncare con la mia attuale ragazza se fossi stato con qualche arpia che ormai mi aveva succhiato tutto il sangue.
Ero sull’orlo di una crisi di nervi: mia nonna, quella che conosceva solo sedici parole e quella che ne capiva da me a malapena due (vecchia e lava), mi sembrava particolarmente strana. Aveva nascosto pillole di «camomilla» in alcuni agnolotti che aveva preparato per me con le sue mani (brrr!) e appena mi alzai, a mezzogiorno, mi portò il pranzo a letto.
Appena vide che qualcosa si muoveva sotto il lenzuolo, mi fissò. Io arrossii. La vecchia capì e mi saltò addosso. Doveva aver letto da qualche parte che fare all’amore ogni giorno è un buon modo per rimanere giovani e visto che in casa quel giorno c’ero solo io, ero stato la sua vittima sacrificale.
«Ma cosa diavolo sta succedendo in casa! Crepa! Crepa! Crepa!»
Urlai a squarciagola «crepa» per tre volte. Era un ottimo rimedio contro lo stress, me l’aveva insegnato il mio psicologo. Vi ricordate quel film di Tim Burton? Mi pare si chiami “Beetle Juice” e parla di uno spirito combina guai che per essere evocato necessitava di essere chiamato tre volte. Non lo trovate buffo? Io pronunciai “crepa” tre volte e sentii miagolare alla mia porta.
Aprii. Era quello stupido del mio gatto. Non ci credevo, nonostante la figura di cacca che aveva fatto coi cani (ricordate? Quando gli avevano utilizzato il pene eretto come pennone e l’avevano trasformato in una barca a vela?) l’animale più idiota che conosco non solo si ripresentò davanti a me, ma mi parlò. Aveva sempre la solita voce da topo castrato:
«É fantastico, è fantastico.»
L’istinto mi suggerì di tirargli un calcio pregando di colpirlo in un punto vitale, ma erano giorni in cui non sapevo cosa fare perché era finita la Nutella e lo assecondai.
«Davvero? Davvero?»
«Sì…»
Potevo stare con un sorriso finto stampato in faccia per ore, ma mi stufai, così gli tirai un calcio per attirare la sua attenzione e gli urlai:
«Sbrigati bestia, non ho voglia di stare ad ascoltarti per tutto il santo giorno. Ringrazia che non ti butto in un cassonetto.»
Lo stupido animale spifferò tutto alla velocità di una saetta:
«Ho conosciuto un genio, uno gnomo, un… folletto? Non so, ma era minacciato da un topo e io gli ho salvato la vita. Allora lui per ricompensarmi mi ha fatto esprimere un desiderio. Io allora ho detto che ogni volta che un maschio fa l’amore perderà il 10% di lunghezza del suo organo. Come contrappasso, un povero maschio che non fa l’amore si vedrà il suo organo più lungo del 10%. Pensaci, è una svolta epocale! In questo modo la vacca sceglierà me, quando il toro l’avrà lungo come un filtro di sigaretta e io sarò il gatto più dotato del quartiere cadrà ai miei piedi”
Ero indeciso se richiedere all’animale di raccontarmi la storia per registrarla e in un secondo tempo scriverla, facendoci un sacco di soldi; oppure se assecondarlo e convincerlo che aveva anche qualche strano superpotere, come, che ne so, volare. Pensandoci bene… tuttavia… e se avesse ragione? In effetti in questi giorni respiravo un atmosfera strana e il mio pisello era lungo come non mai. Cioè, io ero l’eccezione che confermava la regola, visto cos’era successo con mia nonna, ma non mi voglio vantare.

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
Non posso contribuire ai deliri di chi ha scritto le righe precedenti.
La mia etica, la mia morale, la mia intelligenza, la mia levatura intellettuale e, non ultima, la mia modestia, mi impediscono di divenire strumento per questa follia.
Se poi fosse semplicemente una follia potrei anche contravvenire all’idea di non prendervi parte, ma questa, oltre ad essere una follia è qualcosa che non attiene per nulla a ciò che io sono, sono stata o sarò. E poi, come la vogliamo mettere con il maltrattamento degli animali?
Preferirei di gran lunga il maltrattamento di colui che ha concepito quelle immonde righe, ed invece, come sempre, mi tocca tollerare con poco più di un’alzata di sopracciglio.
Non è questa la letteratura, non è questa la vita, non è questo il mondo!!!
Ma la giustizia divina (quella in cui io non credo ma il sopra citato autore sì) farà il suo corso, e questa sera egli, ramingo ed affamato, si aggirerà per luoghi a lui non familiari, imprecando contro il destino cinico e barbaro che non gli permette di gustare una buona cena.

Diedi una possibilità al mio gatto. Comprai una scatola di croccantini ai sali minerali essenziali per una vita sana e allegra del felino, glieli diedi e lo incitai a fare il suo dovere con la vacca del cortile:
«La tua bella è stata sbattuta dal toro come non mai in questi giorni… se hai ragione…» Lo afferrai e lo buttai fuori casa. Mi guardai nelle mutande e in effetti, il genio del mio gatto avrebbe potuto aver ragione. Corsi alla finestra per vedere se avrei potuto cambiare idea sull’animale che trovai per strada dieci mesi fa e accudii con tanto amore.
Durante il tragitto, mia nonna mi chiamò:
«Vieni caro, ti ho preparato dei biscotti!»
Mi guardai ancora una volta nelle mutande, ero messo davvero bene. Mi potevo permettere molto di più di quella carcassa umana decaduta che era la mamma di mio padre. La ignorai, ma mi mise il piatto con i biscotti davanti e il profumo invitante me ne fece assaggiare uno. Le tirai una gomitata in faccia lasciandola senza sensi, corsi a prendere una maschera di Halloween e la misi in faccia alla vecchia. Ci ripensai e la tolsi… sì, così era più facile che sarei stato alla larga da lei.
Al di là del vetro, il gatto mostrava le sue grazie alla vacca. Lei rimase a bocca aperta e si avvicinò al felino, ma il toro geloso si mise in mezzo. Lei, come ipnotizzata, continuava ad avanzare.
«Urra… uh uh uh uh!» Feci una ola per il mio gatto con ogni parte del corpo. Il camomilla cominciava a fare effetto. Dovevo scegliere, continuare a guardare l’animale o suonare alla vicina del secondo piano.
Il toro si avvicinava al gatto con intenzioni bellicose, quand’ecco comparve la suocera che come una civettuola strillò:
«Si, tu eri prestante e bello, davvero prestante. Ti ho dato mia figlia e tutto l’amore che avevo, ma guardati adesso. Un bue farebbe più bella figura. Sei un toro senza futuro. Vattene e lascia che mia figlia conosca un vero uomo. E ringrazia che hai ricevuto la sua dote.»
Il mio gatto saltò addosso alla vacca, facendo facce strane mentre compiva il dovere di animale. La suocera guardava felice, pensando a che nipotini portentosi sarebbero nati dall’accoppiamento. Volevo registrare il tutto e mettere il filmato su internet, sarei diventato famoso, ma la scenetta mi aveva eccitato a dismisura, così corsi per andare dalla vicina.
Inciampai sulla sagoma di mia nonna. Non aveva un buon odore. Forse ero stato troppo brusco e l’avevo uccisa… basta, non dovevo perdere tempo a fare considerazioni su lei.
Suonai alla vicina. Nessuno rispose.
Impazzii, corsi in giardino verso la vacca. Percorsi il sentiero di pietruzze ansimando. Mi presentai davanti alla vacca e mi tolsi i pantaloni. La vacca m’ignorò, era concentrata, ma catturai l’attenzione dell’ormai ex-suocera del toro che corse verso di me e mi diede le spalle facendo la spaccata. Mi sfogai.
Non pensavo ci fossero tanti videoamatori che, non avendo niente da fare, filmassero ogni insignificante cosa succedesse dalle mie parti; per di più, se qualcuno mi avesse detto che un filmato del genere avrebbe causato tanto scalpore gli avrei riso in faccia.
Sbagliai in entrambi i casi.

adypellegrino
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"Vita noiosa"..fantasticare su cose senza senso e

Messaggio da adypellegrino » lun nov 28, 2005 8:25 pm

Secondo me sei talentato perché hai uno stille scorrevole e piacevole, e tanta immaginazione.... Però potresti scegliere altre tematiche. Mi chiedo come sarebbe una tua "Vita creativa".

RobyMAD
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Re: "Vita noiosa"..fantasticare su cose senza sens

Messaggio da RobyMAD » lun nov 28, 2005 10:32 pm

:D Potresti aver ragione. Ho scritto anche racconti del terrore, fiabe (che però faccio circolare poco) e ho fatto un cortometraggio (fruibile da tutti, dai sette anni in su). E che ogni tanto, quando gli esami mi assillano e devo studiare come tutti i bravi ragazzi, il maniaco dietro di me m'assilla. Chiedo scusa.

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fiorearcobaleno
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Messaggio da fiorearcobaleno » mar nov 29, 2005 3:33 pm

Espressione coraggiosa.. sorriso.. e via ancora a rileggerti..
Daniela
Lascia che il tuo istinto tracci la rotta per la saggezza, e fa' che le tue paure siano sconfitte dalla Speranza!(Bambarèn)

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