In silenzio…
aspetto
che Tu mi parli,
sussurrandomi
parole d’amore.
In silenzio…
aspetto
la Tua mano,
che penetra
con dolcezza
nel mio buio.
In silenzio…
aspetto
che Tu ti fai Balsamo,
per lenire con
infinita tenerezza
il cuore ferito.
Vieni presto,
ti prego,
calma questo
mare agitato
in fondo all’anima
che la riempie di paura.
Vieni presto,
prendi possesso
di questo corpo
destinato a morire,
se non sei Tu
a salvarlo,
risuscitandolo
a vita nuova.
Vieni presto!…
Amante perfetto
e senza pretese,
avvolgimi
con amore tenero,
puro e gratuito.
Vieni presto!
Amami con il
Tuo amore
che mai ferisce,
ma ama
semplicemente
per essere riamato.
Silvia, Medjugorje, ritoccata il 02.aprile 2010
VENERDÌ SANTO
Signore Gesù,
quando Ti contempliamo crocifisso,
noi ci sentiamo attratti dal Tuo soffrire
e siamo presi da un fascino singolare
che coinvolge non solo i nostri occhi,
ma ancor di più i nostri animi
su quella Tua figura
<<senza alcuna bellezza, né splendore>>.
Noi siamo subito persuasi
d’essere davanti a una rivelazione,
che va oltre l’immagine sensibile:
la rivelazione
d’una personificazione estrema
della sofferenza umana.
Tu, o Gesù,
hai voluto essere presentato così.
Lo strazio e il disonore della croce
fu da Te voluto nella sua crudele interezza
fino alla fine.
Tu, o Gesù,
sei Colui che conosce l’infermità
in tutta la sua estensione.
In tutta la sua profondità,
in tutta la sua intensità,
in tutta la sua terribilità.
E tanto basta
Per renderTi fratello d’ogni uomo
Che piange e che soffre,
fratello maggiore,
fratello nostro.
Tu detieni il primato,
che accentra in Te
a simpatia, la solidarietà, la comunione
d’ogni uomo sofferente;
Signore Gesù,
quanta sofferenza nel Tuo corpo;
quanta pena nel Tuo cuore,
quanto strazio nel Tuo spirito!
E tutto per nostro amore.
E tutto per la nostra salvezza.
E tutto per far rivivere
In noi la speranza.
Grazie, o Signore, grazie!
Un forte abbraccio da Mejugorje. Siete presenti nel mio cuore e nelle mie preghiere. Silvia
