Aiuto!!!

[liagiu_innamoratadigesù]

Una serena giornata a tutti voi!
Oggi sono quì per chiedervi aiuto...Non sò più cosa fare ho tanta paura...Perchè possiate darmi un vostro parere, ho bisogno di raccontarvi un pò la mia vita. Come ho già detto altrove, sono nata 19 anni fà in una famiglia molto cattolica che mi ha insegnato i veri valori della vita, la sacralità di essa, l'importanza della preghiera e della Fede. Sono cresciuta con mia nonna, a causa degli impegni dei miei genitori...Purtroppo quando avevo 12 anni, la mia dolce nonnina è volata via dopo 40 anni di sofferenza (aveva un'ulcera allo stomaco e piaghe sulle gambe che la facevano soffrire tanto...Quanti pianti povera nonnina!!!)...Nonostante questo non ha mai smesso di pregare e non ha mai perso la fede...A volte, stava talmente male da pregare a voce alta chiedendo al buon Dio di venirla a prendere e portarla con sè. Nonostante mi abbia voluto bene come ad una figlia, quante volte l'ho fatta disperare e quante gliene ho combinate!!! Poi una sera, quando era a letto già da quasi un mese (nonostante trovasse la forza di alzarsi e aiutare la mia mamma nelle faccende domestiche), sentì una voce in piena notte e credendo che fosse qualcuno di noi che la chiamavamo, ci chiese gridando cosa volessimo...Io che non riuscivo a dormire quella sera, corsi da lei in camera e le chiesi cosa fosse successo...Lei mi disse con le lacrime agli occhi: "niente, non succede niente...Vieni quà abbracciami!" La abbracciai e inspiegabilmente, scoppiai a piangere anch'io... Passammo un pò di ore così, abbracciate e poi tornai in camera mia, ma non riuscii a smettere di piangere e mi addormentai così piangendo, senza capire nemmeno il perchè. La mattina dopo, prima di andare a scuola la salutai, e lei chiamò mia madre dicendole di andare subito là perchè non c'era più tempo...Io nel frattempo, non andai a scuola, non sò spiegarvi il motivo, ma qualcosa mi spingeva a non aprire quella porta per nessun motivo...Così, fra le grida di mia madre, rimasi a casa! Mia madre e mia nonna chiacchierarono per un bel pò, dopo quasi un'ora sento mia madre gridare. Corro di sopra e vedo mia nonna immersa in una pozza di sangue...Aveva dolori forti allo stomaco, e intanto continuava a vomitare sangue. Lei non voleva che chiamassimo il pronto soccorso, perchè sapeva già che proprio quel giorno, Gesù sarebbe venuto a prenderla. Ma mia madre insistette, così prima di salire su quell'ambulanza e andare in quell'ospedale da dove non sarebbe più tornata, mi fece una carezza e mi diede un bacio dicendo che in nessun caso avrei dovuto piangere perchè lei sarebbe rimasta sempre con me. Morì quello stesso giorno alle 17:00 nel suo letto di ospedale. I medici la ritrovarono là, con la schiena incavata, piena di sangue. Fu un dolore immenso, un dolore che mi portò alla disperazione totale...Lei era la donna che mi aveva cresciuto ed io non potevo accettare in alcun modo che Qualcuno me l'avesse portata via. Avevo 12 anni e avevo ancora bisogno di lei...Mia madre, appena portarono mia nonna in ospedale, aveva già preparato il suo vestito perchè sapeva già che quello stesso giorno sarebbe volata via...Quando io, quella stessa mattina le dissi che non era vero, che mia nonna sarebbe uscita da lì, lei mi disse con una serenità che io non riuscivo a spiegarmi: "Acoltami Giulia...La nonna deve andare, Gesù la vuole con sè e noi non possiamo fare niente..." A quelle parole reagii male chiedendo che ne sapeva lei, dicendo che non era vero niente! E mia madre mi disse che nonna era in buone mani, che sarebbe stata felice dove stava andando!!! Le chiesi come faceva a sapere tutte queste cose e lei mi disse che gliele aveva dette la nonna quella mattina. La nonna le aveva raccontato di aver sentito una voce la notte prima, una dolce voce maschile che le disse di non preoccuparsi, che quel giorno avrebbe sofferto moltissimo, ma che Lui non avrebbe permesso che soffrisse oltre e la sera stessa sarebbe venuto a prenderla per portarla con sè... Io non ci credevo, dicevo che aveva sognato, che lei non poteva morire, che Gesù non avrebbe mai voluto tutto questo, non l'avrebbe permesso. Il dolore mi accecava e non riuscivo più a capire niente...Tutto era confuso intorno a me, tutto era strano. Mi sembrava di vivere un brutto sogno, un incubo e quando mi svegliai, andò di male in peggio... Per un pò mi allontanai dalla Chiesa, non seguivo più la S. Messa, non recitavo più il Rosario, perchè ritenevo non servisse a niente (il giorno che mia nonna andò in ospedale, reictai il Rosario con tutte le mie forze, sperando che Qualcuno mi ascoltasse e mi capisse...Sperando che non mi portassero via la mia nonnina perchè avevo ancora troppo bisogno di lei...ma non fu così e quando constatai questo ne rimasi molto delusa). Cominciò un "tira e molla " fra me e Gesù... A volte, quando mi sentivo triste e sola, sentivo calore intorno a me, un amore che non capivo da dove provenisse...Non sapevo se fosse la mia immaginazione o chissà...Dopo un pò scoprii Gallinaro, e davanti a quella piccola culla, scoppiai in un pianto strano, nonostante (per non piangere) mi ripetevo: ma che mi piangi scema!!! e lì si riaccese in me una piccola luce, ma non durò molto...Più avevo, più cercavo e più volevo ma non ero mai contenta di niente...come se mi mancasse qualcosa, qualcosa di importante. Mi riallontanai da Lui, finchè un giorno, ancora mi cercò, attraverso un suo fedele servitore...Un uomo del mio paese che mi mandò a chiamare per mio padre, chiedendomi di animare la Liturgia con lui...Accettai, ma ben presto mi allontanai ancora perchè alcuni suoi atteggiamenti mi fecero pensare che non servivo là, che non ero buona a niente e così puff, decisi di sparire ancora. Ma non durò molto e una sera mi ritrovai questa persona di nuovo a casa che mi disse parole che io non riuscivo a comprendere, lo credetti pazzo perchè mi disse: "Perchè mi fai questo? E' la seconda volta che mi dai una bastonata, ma non capisci che io ti voglio bene???" Quelle parole ritornano nella mia mente continuamente ancora oggi e non sono mai riuscita a capire (o forse non ho mai voluto capire) da chi provenissero veramente... Nonostante quelle parole, non riuscii a cedere; qualcosa più forte di me, me lo impediva. Nell'ultimo anno di liceo ho incontrato un ragazzo, del quale mi sono innamorata, ma non era un rapporto possibile (e anche se lo fosse stato non era corrisposto o almeno non credo)...Ma il mio non era amore vero (era forse ossessione)...Cominciai a buttarmi nella magia (bianca perchè delle altre avevo paura...e credevo che quella bianca fosse buona, ma poi ho capito che non era così. Che la magia non è mai buona e la si distingue forse per una questione di comodità, per un volere del demonio, di attirare quanta più gente possibile...e io ci sono cascata come una pera cotta)...Quando poi un giorno, nella mia testa hanno cominciato a girare tante domande: "Ma cosa stai facendo??? Ti butti nella magia per elemosinare un pò d'amore? Un amore che avevi trovato e hai buttato via per TUO volere? Quello che provi per questo ragazzo è amore? Allora liberalo, lascialo in pace e dagli la possibilità di vivere la sua vita e AMA, ama con tutto il cuore..." Credo di aver capito tardi cosa significa AMARE davvero e quando l'ho capito, mi sono sentita talmente piccola e misera da vergognarmi di me stessa...Quello stesso giorno trovai il sito di lourdes e piangendo, chiesi alle suore di deporre per me un messaggio, una richiesta di preghiera ai piedi della Madre di Dio...E dal giorno dopo, sentii una forza dentro di me, che cresceva sempre di più; sentivo amore...quando mi addormentavo sentivo che non ero sola, mi sentivo protetta...Così cominciai a cercare più notizie di quelle che avevo già sulle apparizioni della Madonna, su Gesù e cercando cercando, trovai voi e non immaginate quanto sono stata felice di avervi trovati. Leggendovi è ritornata in me quella speranza, quella forza, quella fede che ormai avevo perso da tempo. GRAZIE, grazie di cuore!!! Nonostante questo, oggi ho paura di pregare...solo la sera sento un calore ed un amore talmente grande, da non riuscire a non prendere in mano la corona del Rosario e addormentarmi con essa, chiamando la mia mamma. Però, oggi vi chiedo aiuto perchè non ho il coraggio di confessarmi...Ho paura forse che Gesù non possa perdonarmi dopo che l'ho rifiutato tante volte...Ho paura di non riuscire a dire una sola parola davanti al sacerdote e di scoppiare a piangere come una stupidina...Stanotte, mi sono svegliata di colpo alle 4, dopo aver fatto uno strano sogno; ho sognato una madre giovane, bionda che piangeva disperata perchè la sua bimba piccola era intrappolata in una parete, tutta coperta dal muro. Lei piangeva, finchè un giovane è entrato, l'ha liberata e gliel'ha rimessa in braccio...però la bimba non si muoveva, sembrava come morta, ma nonostante questo quella donna era felice di riaverla fra le sue braccia....Di solito non mi ricordo mai quello che sogno, ma questa volta, mi sono svegliata di colpo e il sogno me lo ricordavo come se fosse stato reale. Cosa devo fare, ho tanta paura...Sono iscritta all'università, ma sono giorni ormai che non riesco a pensare ad altro che a Loro (Gesù e Maria); anche quando studio, mi tornano continuamente alla mente, non capisco cosa mi succede. A volte, provo una sensazione che non avevo mai provato prima, sento amore, e vorrei tanto darlo a coloro che soffrono...Altre volte, specialmente di sera, provo paura, paura di morire, nonostante a volte, quando penso a Gesù e alla mia mamma, mi viene voglia di morire per poterLi finalmente vedere! Cosa mi succede? Cosa devo fare?
Vi ringrazio e vi chiedo scusa per essermi dilungata tanto!
Vi chiedo solo una cosa: pregate per me!!!

[miriam bolfissimo]

Mia carissima liagiu, pace e bene! sii serena e cerca un sacerdote o un religioso che ti faccia da padre spirituale: lui saprà farti scoprire, col tempo, cosa ti succede e, con altro tempo, cosa è bn che tu faccia secondo la Volontà del Padre...

... riguardo l'aver capito tardi cosa significa AMARE... ti lascio sant'agostino, un grande che diceva di aver amato tardi anche lui...

• Tardi ti ho amato,
  bellezza tanto antica e tanto nuova,
  tardi ti ho amato.
  
  Ecco, eri dentro di me tu, e io fuori:
  fuori di me ti cercavo, e informe
  nella mia irruenza mi gettavo
  su queste belle forme che tu hai dato alle cose.
  
  Eri con me, io non ero con te.
  Le cose mi tenevano lontano,
  le cose che non ci sarebbero se non fossero in te.
  
  Mi hai chiamato,
  e il tuo grido ha lacerato la mia sordità;
  hai lanciato segnali di luce
  e il tuo splendore ha fugato la mia cecità,
  ti sei effuso in essenza fragrante
  e ti ho aspirato e mi manca il respiro se mi manchi,
  ho conosciuto il tuo sapore e ora ho fame e sete,
  mi hai sfiorato e mi sono incendiato per la tua pace.

Unabbraccissimodolcissimo, miriam bolfissimo

[Ospite]

Carissima Liagiu, forse la mia testimonianza nel topic "Dio ci ascolta e ci esaudisce" potrà aiutarti. Anche io come te, ho perso una persona che amavo infinitamente, come te avevo timore di confessarmi, come te mi sono rivolta alla Madonna di Lourdes, come te mi sono fatta tante domande, come te sono andata alla ricerca affannosa di Dio e come te la sera mi addormento con il Santo Rosario tra le mani assaporando il calore e il conforto che mi arreca, e sono convinta che come me, alla fine troverai tutte le tue risposte, ritroverai quella pace nel cuore che ti renderà ancora più forte e ancora più pronta ad accogliere l'amore in Dio in te, e allora potrai sentire la dolcezza nel ricordare tua nonna non più con dolore ma con la consapevolezza che lei ti segue passo passo nella tua vita e come un angelo custode si prende cura di te, proteggendoti e illuminandoti.
Non aver paura di amare, affronta la vita per quella che è, un dono di Dio ineguagliabile che porta con se gioie e dolori e che vale sempre la pena di vivere fino in fondo, difronte all'eternità essa dura il battito di un ciglio, ogni momento di essa è prezioso e non va sprecato, mai.
Ti abbraccio con affetto.

Era il primo Novembre del 2000, appena qualche giorno prima, precisamente la mattina del 31/10/2000 avevo tumolato mio figliodi 22 anni deceduto il 29/10/2000 con un incidente d'auto. Ho sempre creduto in Dio sin da bambina ma da adulta non sono stata coerente con questa mia fede in quanto ho lasciato passare anni interi senza confessarmi, recandomi a sentire la Santa Messa solo qualche volta, quasi sempre nelle feste più importanti quali la Pasqua o il Natale. Sapevo che questo atteggiamento non corrispondeva ad un reale sentimento di amore verso Dio e oggi posso affermare che davvero non lo era, ma mi auto giustificavo dicendomi che se anche non ero assidua nei sacramenti ero comunque una buona cristiana perchè la mia fede non era in discussione e che il Signore che è tutto amore non mi avrebbe respinta ne condannata per questo.
Stranamente però negli ultimi mesi prima che mio figlio mi lasciasse sentivo in me un gran bisogno di riconciliarmi con Dio, avevo provato in più occasioni ad avvicinarmi al sacerdote del momento per confessarmi, ma poi la vergogna nel dirgli che avevo fatto passare così tanto tempo me lo impediva, non ne avevo il coraggio.
E così quella mattina, mentre ero sotto la doccia ho sentito un fortissimo desiderio do liberare la mia anima da tutti i peccati che avevo accumulato in quegli anni di lontananza dai santissimi sacramenti. Sapendo che non avrei mai trovato la forza di fare una vera confessione alla presenza del sacerdoti mi sono rivolta direttamente a Dio Padre con tutta l'umiltà e l'amore di cui ero capace e che in quei momenti di intensa commozione sentivo in me, certa che Lui mi stesse ascoltando.
In quei pochi minuti di vera comunione con Dio sentivo tutto il Suo amore per me, e l'acqua che mi scorreva addosso era la mia purificazione, era come se tutte le brutture e le miserie della mia anima venissero lavate via con quell'acqua, lasciandomi stremata ma finalmente assolta e in pace. Mi sono sentita perdonata dal Padre e ho vissuto tutto questo come una vera conciliazione con Lui anche se sapevo che non era comunque sancita dalla pienezza del perdono che soltanto il Sacramento poteva concedermi. Ancora oggi se ripenso a quell'esperienza rimango meravigliata e stupita da come Dio agisce, da quanto grande sia la Sua Misericordia e la Sua Bontà, il Suo incommensurabile amore per noi Sue creature. Ciò che mi ha colpita e mi ha fatto comprendere che la presenza del Signore non ci viene mai a mancare e che Lui è pronto ad esaudire i nostri desideri quando questi sono santi, è ciò che avvenuto subito dopo.
Terminata la doccia e questa mia intima confessione, mi sono subito recata al Cimitero da mio figlio, era ancora presto e mi sono ritrovata li sola davanti alla sua lapide ancora fresca di cemento, spoglia e disadorna in attesa che fosse pronto il marmo con le scritte e tutti gli accessori necessari, per il momento c'era soltanto la sua foto incollata sul grigiore di quella lastra di cemento con il suo nome e cognome stampato su una piccola locandina anonima. Non voglio parlarvi del dolore e dello smarrimento di chi vive queste tragedie, voglio solo raccontarvi il miracolo d'amore che è avvenuto difronte a quella stessa lapide, davanti alla quale si trova una panchina di marmo, dove mi sono seduta.
Ero quasi completamente nascosta alla vista dei passanti dalle numerose piante e vasi di fiori che i parenti e gli amici gli avevano amorevolmente portato. Dopo un pò vedo arrivare un mio cognato, si è seduto accanto a me e abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, lui cercando in qualche modo di consolarmi ed io chiusa in me stessa, quasi a voler difendermi con una durezza di cuore che in realtà non provavo, ero solo spaventata e addolorata ma una sorta di pudore mi impediva di lasciarmi andare al pianto e alla commiserazione di me stessa.
Improvvisamente come se fossero spuntati dal nulla, si avvicinano due sacerdoti, uno vestito con il saio dei francescani, che poi prosegue il suo cammino allontanandosi dalla nostra vista, l'altro vestito di una specie di tunica bianca che si ferma, si guarda attorno come se fosse in cerca di qualcuno o di qualcosa, poi di getto si avvicina alla lapide di mio figlio appoggiando la sua mano sulla foto, dandoci le spalle.
Stupita da questo suo gesto istintivamente gli dico "padre, vorrei confessarmi", lui si gira verso di me e mi risponde di non potermi confessare non essendo abilitato a farlo ma che se volevo sarebbe andato a chiamare il suo compagno, il sacerdote francescano. Ho acconsentio e dopo qualche secondo lui ritorna indietro accompagnato dal sacerdote che mi ha confessato davanti alla lapide di mio figlio.
Io oggi sono certa che il Signore mi ha voluto concedere la pienezza della confessione e lo ha fatto mandandomi coloro che io ritengo siano stati i suoi messaggeri.
Ricordo ancora oggi le parole di mio cognato che stupito mi disse "hai visto Rina, sembra che siano venuti apposta qui da noi". Così come inaspettatamente sono arrivati, così se ne sono andati. Nei giorni successivi mi sono informata presso gli uffici del cimitero se quel giorno era prevista la visita di questi sacerdoti, se li avessero visti entrare poichè dato l'orario e il fatto che ci fossero pochissime persone presenti non potevano passare inosservati. Sono passati nove anni da allora ma non mi è più capitato di vedere questi "angeli" li al cimitero dove mi reco tutti i giorni e nessun altro mi ha mai detto di averli visti ne incontrati, eppure ripeto non potevano passare inosservati.
Il cimitero del nostro paese è molto grande ed è facile disorientarsi in esso per come è dislocato se non lo si conosce bene, è possibile che essi si siano presentati proprio li da me, in quell'ora e in quel giorno? no, sono sicura di no, io non credo nelle coincidenze e nel caso, troppi episodi ed esperienze mi hanno dimostrato che non è così, ma che è Dio che opera come un'esperta ricamatrice che intesse i suoi fili con pazienza per realizzare il disegno per ora ancora alquanto sfumato e contorto, ma che al termine si rivelerà con tutta la sua bellezza in un esplosione di colori e intrecci che colmeranno il nostro sguardo di una beatitudine angelica nella comprensione dell'amore e della grande anima di Dio nostro Creatore.
Vorre tanto sentire i vostri pensieri su questa mia testimonianza. Grazie cari amici, che il Signore benedica tutti voi.

[liagiu_innamoratadigesù]

Ti ringrazio carissima Miriam per il consiglio. Sabato stesso, andrò in una Chiesa vicino al mio paese per confessarmi e cominciare i Sabati in onore del S. Cuore di Maria.
Dolcissima Rina, grazie di cuore. La tua testimonianza mi ha fatto molto riflettere e ho capito tantissime cose...GRAZIE!!!
Sono certa che anche tuo figlio è là (magari lui e la mia nonnina si saranno anche conosciuti ); Ora è un angelo del Paradiso e veglia su di te..Sai, io parlo ancora con mia nonna, perchè sono certa che lei mi ascolta...E sono anche un tantino peperina, chissà quante volte da lì dirà: guarda che cattivella (in senso buono )...
un abbraccio forte

[Grazia Cuffari]

Carissime liagiù e Rina,
ho letto le vostre testimonianze e vedo che, anche se con forme ed aspetti diversi, ogni nostra esperienza di vita non avviene mai per caso, perché c'è in fondo ad essa l'azione principale e invisibile dello Spirito di Dio che mira a realizzare il disegno, il progetto di bene che Egli ha stabilito per noi.
Dio è desideroso di fare un incontro con noi e, come dice Rina, tesse i suoi fili per avere una relazione d' Amore con tutte le sue creature, create, per ciò stesse, a sua immagine e somiglianza.
Così è avvenuto per molti santi, così avviene oggi per noi, basta che noi siamo disponibili all'ascolto della sua Parola,per conoscerLo e servirLo.
Diceva Sant'Agostino: << Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te, Signore!
Predisponiamoci a ringraziare il Signore Gesù per le esperienze vissute, per il perdono e i doni ricevutii, per la sua Presenza e per tutto ciò che ci ha fatto intuire attraverso la sua Parola di salvezza e di speranza.

Rendo grazie

Signore Gesù,
fa' che io conosca me e conosca Te,
e non desideri che Te:
che sappia compiere ogni cosa
solo per amor tuo
e sappia non pensare che a Te.
Rinunciare a me per seguirti,
e desiderare di seguirti sempre.
Fuggire me stesso,
per essere da Te difeso.
Diffidare di me,
fidarmi solo di Te,
non attaccarmi che a Te,
distaccarmi dalle cose di questo mondo.
per amor tuo.
Guardami e ti amerò:
chiamami affinché ti veda
e di Te gioisca eternamente.
( S. Agostino )