MEDJUGORJE: DOMENICA DELLE PALME...
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- Iscritto il:ven mag 06, 2005 3:51 pm [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
LE SOFFERENZA DI GESÙ CRISTO
Signore Gesù,
Tu sei il Figlio dell’Uomo:
così Ti sei chiamato,
così Ti sei definito.
Tu sei il primogenito di tutta l’umanità.
Tu sei in relazione con ogni creatura,
e quindi Tu sei in rapporto
con chiunque chi soffre.
Tu sei il primo dei sofferenti.
Se la sofferenza è pari
alla sensibilità maggiore,
più squisita e più vulnerabile della Tua?
Chi mai ha sudato sangue?
Chi mai ha previsto la propria passione?
Chi l’ha assorbita come un calice
fino in fondo come Te?
Veramente, Tu porti il primato del dolore.
Tu sei al centro
di questo regno desolato,
della sofferenza umana,
e la fai Tua.
Tu polarizzi verso di Te ogni dolore umano;
e non solo perché hai sofferto
in maggior grado e per maggior ingiustizia,
ma anche perché hai immensa simpatia,
hai immensa compassione,
hai immensa comunione
con quelli che soffrono.
Tutte le volte che voi farete del bene,
Tu hai detto,
ad uno di questi minorati, miseri, affamati,
di questi poveri e languenti,
l’avrete fatto a Me.
E quando l’avrete negato
A uno di questi miseri,
a Me lo avrete rifiutato.
Tu, o Gesù,
Ti nascondi dietro il volto umano.
E così l’umanità diviene
un simbolo, un segno, un sacramento umano,
il quale nasconde
la Tua presenza mistica,
la Tua presenza misteriosa.
Tu, o Gesù, sei in ogni sofferente.
Fa’ che nel volto dei sofferenti
sappiamo vedere il Tuo volto, o Signore.
(trascritto dal libretto: Pane del cielo)
Con la Domenica delle Palme o più propriamente Domenica della Passione del Signore, inizia la solenne annuale celebrazione della Settimana Santa, nella quale vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, con i tormenti interiori, le sofferenze fisiche, i processi ingiusti, la salita al Calvario, la crocifissione, morte e sepoltura e infine la sua Risurrezione.
La Domenica delle Palme giunge quasi a conclusione del lungo periodo quaresimale, iniziato con il Mercoledì delle Ceneri e che per cinque liturgie domenicali, ha preparato la comunità dei cristiani, nella riflessione e penitenza, agli eventi drammatici della Settimana Santa, con la speranza e certezza della successiva Risurrezione di Cristo, vincitore della morte e del peccato, Salvatore del mondo e di ogni singola anima.
I Vangeli narrano che giunto Gesù con i discepoli a Betfage, vicino Gerusalemme (era la sera del sabato), mandò due di loro nel villaggio a prelevare un’asina legata con un puledro e condurli da lui; se qualcuno avesse obiettato, avrebbero dovuto dire che il Signore ne aveva bisogno, ma sarebbero stati rimandati subito.
Dice il Vangelo di Matteo (21, 1-11) che questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato annunziato dal profeta Zaccaria (9, 9) “Dite alla figlia di Sion; Ecco il tuo re viene a te mite, seduto su un’asina, con un puledro figlio di bestia da soma”.
I discepoli fecero quanto richiesto e condotti i due animali, la mattina dopo li coprirono con dei mantelli e Gesù vi si pose a sedere avviandosi a Gerusalemme.
Qui la folla numerosissima, radunata dalle voci dell’arrivo del Messia, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente rendevano onore a Gesù esclamando “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell’alto dei cieli!”.
A questa festa che metteva in grande agitazione la città, partecipavano come in tutte le manifestazioni di gioia di questo mondo, i tanti fanciulli che correvano avanti al piccolo corteo agitando i rami, rispondendo a quanti domandavano “Chi è costui?”, “Questi è il profeta Gesù da Nazareth di Galilea”.
La maggiore considerazione che si ricava dal testo evangelico, è che Gesù fa il suo ingresso a Gerusalemme, sede del potere civile e religioso in Palestina, acclamato come solo ai re si faceva, a cavalcioni di un’asina.
Antonio Borelli
Anche qui è accorsa una numerosissima folla come a Gerusalemme. Il sole ha baciato tutta la giornata di oggi, dopo il violento temporale di ieri sera.
Questa mattina abbiamo iniziato la processione dal piazzale della Ciesa vecchia di Medjugorje, dopo la Benedizione dei rametti d’ulivo. Cantando abbiamo raggiunto l’altare esterno della chiesa di S. Giacomo a Medjugorje. Pellegrini da ogni parte del mondo hanno riempito il piazzale davanti all’altare esterno. Noi del coro “Kralijce Mira” abbiamo accompagnato, cantando, la passione di Gesù insieme a P. Dr. Tomislav Pervan (Gesù) e P. Vjekoslav Milićević (Evangelista), e la S. Messa con i canti della quaresima.
Le montagne che circondano Medjugorje e dintorni sono di nuovo coperti di neve. Oggi soffia un venticello fresco, ma si sta bene. Durante la S. Messa vi ho ricordato tutti nella preghiera e vi porterò nel cuore questa sera durante la preghiera di guarigione e l’ultimo Rosario in chiesa.
Auguro a tutti un buon inizio della Settimana Santa. Che la Passione di Gesù possa diventare per tutti vera speranza di salvezza e testimonianza dell’Amore Vero. Uniamo in questa settimana ogni nostra sofferenza e croce a quella di Gesù, dicendo: “Gesù confido e spero in Te!”
Un forte abbraccio da Medjugorje. Silvia
Signore Gesù,
Tu sei il Figlio dell’Uomo:
così Ti sei chiamato,
così Ti sei definito.
Tu sei il primogenito di tutta l’umanità.
Tu sei in relazione con ogni creatura,
e quindi Tu sei in rapporto
con chiunque chi soffre.
Tu sei il primo dei sofferenti.
Se la sofferenza è pari
alla sensibilità maggiore,
più squisita e più vulnerabile della Tua?
Chi mai ha sudato sangue?
Chi mai ha previsto la propria passione?
Chi l’ha assorbita come un calice
fino in fondo come Te?
Veramente, Tu porti il primato del dolore.
Tu sei al centro
di questo regno desolato,
della sofferenza umana,
e la fai Tua.
Tu polarizzi verso di Te ogni dolore umano;
e non solo perché hai sofferto
in maggior grado e per maggior ingiustizia,
ma anche perché hai immensa simpatia,
hai immensa compassione,
hai immensa comunione
con quelli che soffrono.
Tutte le volte che voi farete del bene,
Tu hai detto,
ad uno di questi minorati, miseri, affamati,
di questi poveri e languenti,
l’avrete fatto a Me.
E quando l’avrete negato
A uno di questi miseri,
a Me lo avrete rifiutato.
Tu, o Gesù,
Ti nascondi dietro il volto umano.
E così l’umanità diviene
un simbolo, un segno, un sacramento umano,
il quale nasconde
la Tua presenza mistica,
la Tua presenza misteriosa.
Tu, o Gesù, sei in ogni sofferente.
Fa’ che nel volto dei sofferenti
sappiamo vedere il Tuo volto, o Signore.
(trascritto dal libretto: Pane del cielo)
Con la Domenica delle Palme o più propriamente Domenica della Passione del Signore, inizia la solenne annuale celebrazione della Settimana Santa, nella quale vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, con i tormenti interiori, le sofferenze fisiche, i processi ingiusti, la salita al Calvario, la crocifissione, morte e sepoltura e infine la sua Risurrezione.
La Domenica delle Palme giunge quasi a conclusione del lungo periodo quaresimale, iniziato con il Mercoledì delle Ceneri e che per cinque liturgie domenicali, ha preparato la comunità dei cristiani, nella riflessione e penitenza, agli eventi drammatici della Settimana Santa, con la speranza e certezza della successiva Risurrezione di Cristo, vincitore della morte e del peccato, Salvatore del mondo e di ogni singola anima.
I Vangeli narrano che giunto Gesù con i discepoli a Betfage, vicino Gerusalemme (era la sera del sabato), mandò due di loro nel villaggio a prelevare un’asina legata con un puledro e condurli da lui; se qualcuno avesse obiettato, avrebbero dovuto dire che il Signore ne aveva bisogno, ma sarebbero stati rimandati subito.
Dice il Vangelo di Matteo (21, 1-11) che questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato annunziato dal profeta Zaccaria (9, 9) “Dite alla figlia di Sion; Ecco il tuo re viene a te mite, seduto su un’asina, con un puledro figlio di bestia da soma”.
I discepoli fecero quanto richiesto e condotti i due animali, la mattina dopo li coprirono con dei mantelli e Gesù vi si pose a sedere avviandosi a Gerusalemme.
Qui la folla numerosissima, radunata dalle voci dell’arrivo del Messia, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente rendevano onore a Gesù esclamando “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell’alto dei cieli!”.
A questa festa che metteva in grande agitazione la città, partecipavano come in tutte le manifestazioni di gioia di questo mondo, i tanti fanciulli che correvano avanti al piccolo corteo agitando i rami, rispondendo a quanti domandavano “Chi è costui?”, “Questi è il profeta Gesù da Nazareth di Galilea”.
La maggiore considerazione che si ricava dal testo evangelico, è che Gesù fa il suo ingresso a Gerusalemme, sede del potere civile e religioso in Palestina, acclamato come solo ai re si faceva, a cavalcioni di un’asina.
Antonio Borelli
Anche qui è accorsa una numerosissima folla come a Gerusalemme. Il sole ha baciato tutta la giornata di oggi, dopo il violento temporale di ieri sera.
Questa mattina abbiamo iniziato la processione dal piazzale della Ciesa vecchia di Medjugorje, dopo la Benedizione dei rametti d’ulivo. Cantando abbiamo raggiunto l’altare esterno della chiesa di S. Giacomo a Medjugorje. Pellegrini da ogni parte del mondo hanno riempito il piazzale davanti all’altare esterno. Noi del coro “Kralijce Mira” abbiamo accompagnato, cantando, la passione di Gesù insieme a P. Dr. Tomislav Pervan (Gesù) e P. Vjekoslav Milićević (Evangelista), e la S. Messa con i canti della quaresima.
Le montagne che circondano Medjugorje e dintorni sono di nuovo coperti di neve. Oggi soffia un venticello fresco, ma si sta bene. Durante la S. Messa vi ho ricordato tutti nella preghiera e vi porterò nel cuore questa sera durante la preghiera di guarigione e l’ultimo Rosario in chiesa.
Auguro a tutti un buon inizio della Settimana Santa. Che la Passione di Gesù possa diventare per tutti vera speranza di salvezza e testimonianza dell’Amore Vero. Uniamo in questa settimana ogni nostra sofferenza e croce a quella di Gesù, dicendo: “Gesù confido e spero in Te!”
Un forte abbraccio da Medjugorje. Silvia
- miriam bolfissimo
- Messaggi:17747
- Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
- Contatta:
replay
Mia candida silme, pace e bene! con te, ad una voce e con tutto il mio piccolo cuore...
- Che la Passione di Gesù possa diventare per tutti
vera speranza di salvezza
e testimonianza dell’Amore Vero.
Uniamo in questa settimana
ogni nostra sofferenza e croce a quella di Gesù,
dicendo: Gesù, confido e spero in Te!
- Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]
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- Messaggi:2707
- Iscritto il:ven mag 06, 2005 3:51 pm [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
- Don Armando Maria
- Sacerdote
- Messaggi:1667
- Iscritto il:gio ott 13, 2005 7:15 pm
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Grazie, Silvia, perché ci porti a Medjugorje...
Ave Maria! Grazie, Silvia, perché ci porti a Medjugorje, spiritualmente con il cuore, anche in questi giorni santissimi della sattimana santa, del solenne tridio pasquale e della Pasqua di Risurrezione. Avendo nel cuore la Regina della pace si partecipa assai meglio alle celebrazioni pasquali di Gesù che viene accolto con solennità a Gerasalemme, dove ci darà testimonianza viva ed eterna del suo amore misericordioso, con la lavanda dei piedi, con l'istituzione della Santa Eucaristia, con la sua morte in Croce, con la sua sepoltura e con la sua gloriosa Risurrezione da morte. Con Maria le celebrazioni pasquali diventano solennissime: si incarnano nella nostra stessa vita, e diventano nostro respiro, nostra Vita in Cristo. Buona Pasqua a te e a tutta Medjugorje! Buona Pasqua a tutti voi, miei carissimi IdM! Pace e gioia!
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria
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- Iscritto il:ven mag 06, 2005 3:51 pm [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Ciao carissimo Don Armando, grazie di cuore, sei come sempre gentilissimo. Sono così grata al Signore e alla Madonna che mi permettono di lasciare un segno del Loro amore in questo angolo di paradiso. Soffrire insieme a Gesù e alla Madonna... Questa è la nostra occasione di stringerci attorno a Loro. Ringraziamo Dio che offre tutto per amore e nell'attesa di essere riamato da noi. Quanti pensano che una malattia, una sofferenza, una tribolazione una croce, siano un castigo di Dio perché non percepiscono, n'è capiscono il senso della croce. Non capiscono quanto amore scende da questa croce per aiutarci, per amarci per consolarci, per salvarci...
Anche ti auguro che il Signore e la Madonna riempiano il tuo cuore con il Loro amore. Buona e Santa Pasqua da Medjugorje. Silvia
Anche ti auguro che il Signore e la Madonna riempiano il tuo cuore con il Loro amore. Buona e Santa Pasqua da Medjugorje. Silvia
- Don Armando Maria
- Sacerdote
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- Iscritto il:gio ott 13, 2005 7:15 pm
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Com'è bello, com'è questo caro augurio di buona Pasqua!
Ave Maria! Grazie, Silvia! Com'è bello, com'è dolce questa augurio di buona Pasqua che arriva da Medjugorje! E' per tutti e per ognuno, e ci accarezza l'anima. Buona Pasqua anche a te, Silvia! Cristo è risorto, alleluia! E' veramente risorto! Pace e gioia!
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria
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