Preghiera iniziale
Signore, Gesù,
tu hai chiamato i tuoi discepoli a cena che sarà la tua ultima.
Loro si danno da fare, addobbano la tavola di erbe aromatiche,
di pane e vino, per festeggiare con te.
Sono ignari del fatto che uno di loro, durante la cena ti tradirà.
Il giorno si fa vicino, dove il Tua dramma si annoda con quello dell’’uomo.
Signore, Gesù,
pieno di bontà e umiltà, lavi i piedi dei tuoi discepoli,
in segno di amore fraterno, senza misura.
Quante volte ho pensato come tu ti sentivi,
vedendo l’Angelo con il calice amaro molto vicino.
Penso alla mia fragilità, alle cadute di ogni giorno,
davanti all’ apparir del calice amaro della vita.
Signore, Gesù,
ancora una volta mi siedo alla Tua mensa
per condividere con Te la Tua ultima cena.
“Questo è il mio corpo, che è per voi;
questo calice è la nuova alleanza
nel mio sangue”, dici Tu, Signore,
“fate questo, ogni volta che ne prendete, in memoria di me”.
In me ce l’ardente desiderio di poter fermare la mano del traditore.
Ma invano è questo desiderare, perché così è scritto,
e il mio amore fragile non può fermare la mano traditrice.
Il sacrifico offerto per amore è per noi, per la nostra salvezza.
Signore, Gesù, desidero dirti grazie, perché tu accetti la sofferenza disumana e senza prezzo, solo per amore, per donare la pace al mondo, e anche me. Amen.
Silvia, (Medjugorje 24.marzo)
PRIMA STAZIONE
Gesù è condannato a morte
Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò". Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita”. (Lk 23,22-24)
Pilato desidera la tua libertà ma io ti condanno ogni giorno. Sono anche io una del popolo che ti condanna alla crocifissione. Sono i miei peccati che gridano la tua condanna. Mi domando come posso affermare che ti amo, se mi lascio vincere dalla tentazione del peccato. Signore Gesù, perdonami e aiutami a non condannare me stessa alla morte spirituale!
SECONDA STAZIONE
Gesù è caricato della Croce
Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua Croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. (Lk 9, 23-24)
Signore Gesù, tu conosci il mio desiderio di seguirTi e Tu conosci anche i miei limiti, la mia fragilità. Molte volte mi manca il coraggio per accettare la mia Croce quotidiana, per abbracciarla con amore. Signore Gesù, ti prego aiutami a vincere la tentazione di rifiutare la Croce e la sofferenza, affinché io non perda nessuna occasione per seguirTi e per servirTi con umiltà!
TERZA STAZIONE
Gesù cade per la prima volta
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti. (Is 53,4-5)
Signore Gesù, come potrò mai renderTi grazie sufficientemente per il Tuo amore gratuito e senza limiti. Quando mi trovo nella sofferenza, nella solitudine e nel buio non riesco a vedere la Tua luce, n’è a sentire la Tua voce che mi sussurra dolcemente: “NON AVERE PAURA, conosco il tuo patire! Prima di te ho percorso la via della sofferenza, perché diventi per te via di Salvezza. Non avere paura, non sei solo/a". Signore Gesù, ti prego sostienimi sempre con il Tuo amore, soprattutto quando sono stanca di camminare!
QUARTA STAZIONE
Gesù incontra Sua Madre
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima". (Lk 2, 34-35)
O, Maria, Tu sei Madre e ami come Madre. Non oso nemmeno a immaginare il Tuo dolore quando accompagni Tuo Figlio sulla via della Croce. Tu vedi tutti noi con i cuori chiusi dal peccato. Non siamo più capaci di guardare attraverso gli occhi del Signore che sono pieni di amore e misericordia. Dubbi e pregiudizi hanno preso il posto all’amore. Grazie Maria, per il Tuo “Fiat”, per la tua fede senza limiti. La Tua silenziosa testimonianza anche nel dolore possa essere per noi fonte di coraggio e pace.
QIUNTA STAZIONE
Gesù aiutato dal Cireneo a portare la Croce
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. (Lk 23,26)
Signore Gesù, Simone di Cirène è costretto a portare la croce insieme a te. Chissà se la porterebbe di sua spontanea volontà, solo spinto dal desiderio di ringraziarTi perché porti il pesante carico della nostra sofferenza sulle spalle. Anche noi siamo come Simone di Cirène! Se desideriamo possiamo vedere in ogni momento della nostra vita i segni del Tuo infinito amore. Ma per noi è più comodo di non vedere. Il Tuo amore non è attrattivo per coloro che sono schiavi dell’amore che offre il mondo e delle cose materiali. Tu desideri aiutare tutti, così come siamo per amore e per essere riamato. Ma amare veramente, riamare, perdonare…, queste parole troppo volte non fanno parte del nostro vocabolario personale. Signore Gesù, perdonaci!
SESTA STAZIONE
Veronica asciuga il volto di Gesù
È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. (Is 53, 2'3)
Signore Gesù, quante volte nella nostra vita rinunciamo di voler essere Veronica che asciuga il Tuo volto Santo, insanguinato, sudato e sfigurato dal dolore. Quante volte giriamo le spalle alla povertà, ai volti sofferenti che hanno perso ogni dignità per poter attirare un attimo della nostra attenzione, troppo preziosa. Non ci accorgiamo che loro riflettano il Tuo amore, che in mezzo a loro possiamo trovare Te. Signore Gesù, perdona il nostro egoismo!
SETTMA STAZIONE
Gesù cade per la seconda volta
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti. (Is 53,6)
Signore Gesù, Tu cadi per la seconda volta sotto la pesante Croce che abbiamo caricato sulle Tue spalle. La Tua seconda caduta mi invita a rialzarmi. Mi dice che la Tua misericordia è più grande delle tenebre più fitte. Che la Tua luce può penetrare ogni buio per toccare il mio cuore con il Tuo calore. Mi dice: “NON AVERE PAURA!” Signore Gesù, perdona la mia sfiducia!
OTTAVA STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. (Lk 23, 27-28)
Signore Gesù, le donne di Gerusalemme mi fanno venire in mente degli attimi vissuti quando disperati ci accorgiamo, davanti al corpo senza vita, che è tardi per tutto. Che abbiamo perso ogni occasione di amare, di fare del bene, di perdonare o di essere perdonati. Invano il nostro lamento e pianto. Signore Gesù, aiutaci a scopprire il Tuo sguardo nel prossimo!
NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta
Ma essi godono della mia caduta, si radunano,
si radunano contro di me per colpirmi all'improvviso.
Mi dilaniano senza posa, mi mettono alla prova, scherno su scherno,
contro di me digrignano i denti. (Ps 35, 15-16
Signore Gesù, il mio cuore si stringe al vedere come Ti annienti per noi, anche se noi siamo senza pietà e ci scherniamo contro di Te, contro la Tua misericordia. Noi non siamo disposti a scendere dalle altezze finte, costruite dal mondo. Non siamo disposti ad umiliarci perTe, non possiamo stare dalla Tua parte come veri testimoni del Tuo amore in questo mondo senza amore. Signore Gesù, perdonaci che non vogliamo rischiare di testimoniare la nostra fede e il nostro amore per Te!
DECIMA STAZIONE
Gesù è spogliato delle vesti
Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. (Mt 27, 35)
Signore Gesù, Ti abbiamo spogliato di tutto. Ti lasciamo solo il calore della Croce che è davanti a Te. La nostra Croce che Tu fai Tua. Signore a me manca il coraggio di guardarTi. I miei peccati pesano sulla mia coscienza, mi riempiono il cuore d’angoscia. Vedo Tua Madre! Contrita dal dolore, ma silenziosa guarda il Tuo corpo straziato, pieno di piaghe, questo corpo denudato che contiene tutti i dolori del mondo. Signore Gesù, ti prego porgi la Tua mano in mio aiuto!
UNDICESIMA STAZIONE
Gesù è inchiodato sulla Croce
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. (Lk 23, 33)
Signore Gesù, ti guardo inchiodato sulla Croce. Ti abbiamo rubato tutto. Ti abbiamo lasciato solo la nostra croce con la scritta: “Il Re dei giudei”, il corpo massacrato, i chiodi che hanno traforato le tue mani e i piedi. Ma il Tuo amore e la Tua misericordia non hanno limite, quando inchiodato sulla croce rispondi a uno dei malfattori che Ti dice: “Ricordati di me quando entrerai nel Tuo regno”, “In verità ti dico, oggi sarai con Me nel Paradiso”. Dalla Croce intercedi per noi presso Tuo padre, dicendo: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”. Si Signore Gesù, hai ragione! Ora vedo! Quante volte non mi rendo conto del male che faccio e quanto è immenso il Tuo amore per me e per ognuno di noi. Signore Gesù, perdona la mia insensibilità!
DODICESIMA STAZIONE
Gesù muore sulla Croce
Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò. (Lk 23, 45-46)
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Signore Gesù, sono davanti alla Tua Croce incredula e senza parole. Vedo Giovanni e Tua Madre addolorata sotto la Croce. Giovanni l’abbraccia con affetto per consolarLa. Sento l’ardente desiderio di poter cambiare il posto con Giovanni per abbracciare Tua e nostra Madre, per chiedere perdono per il male che Ti ho procurato, per ringraziarLa per il Suo amore senza limite, per la Sua fede incrollabile nel Padre Celeste. Signore Gesù, ti prego mantieni vivo questo desiderio dentro il mio cuore di consolare la Tua e nostra Madre!
TREDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto dalla Croce
C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. (Lk 23, 50-53)
Signore Gesù, Ti prego non mi lasciare! Si fa notte e ho paura di perdermi senza la Tua luce. Signore senza di Te non sono nulla e non posso nulla. Tu mi manchi quando non sei con me. Signore Gesù, non permettere che mi perdo sul cammino verso la luce vera.
QUATORDICESIMA STAZIONE
Gesù deposto nel sepolcro
Giuseppe d'Arimatea,avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo,lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. Intanto Maria di Magdala e Maria madre di Joses stavano ad osservare dove veniva deposto. (Mc 15, 46-47)
Signore Gesù, il Mistero si è compiuto! Grazie che Tu mi dici: “NON AVERE PAURA, IO HO VINTO LA MORTE CON LA MORTE!”. "Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv 6, 51). Signore Gesù, desidero morire ogni giorno in me stessa per risuscitare a vita nuova!
Preghiera conclusiva
Signore Gesù, Ti ringrazio che ho potuto accompagnare Te e Tua e nostra Madre sulla via del dolore. Grazie che ho potuto sentire il Tuo dolore nel mio cuore. Grazie che mi hai dato la forza di andare in avanti con Te anche quando mi mancava il coraggio e la forza. Grazie per il Tuo immenso amore che mi ha attirato a Te e che mi ha toccato il cuore. Grazie per le gocce di Balsamo che guarisce, che dalla Croce sono cadute sulle mie ferite nei punti più nascosti, per lenire e sanare ogni pena con la Tua misericordia. Grazie che mi hai resa degna di potermi esprimere con semplicità. Signore Gesù, Ti prometto che farò tutti gli sforzi possibile per sfuggire d’ora in poi ogni male e tentazione.
Ciao carissimi, non posso esprimere in parole le emozioni che ho vissuto scrivendo questa via Crucis. Ci sono stati dei momenti che pensavo di non riuscire ad andare in avanti a scrivere. Vi voglio bene! Siete presenti nel mio cuore e nelle mie preghiere. Un forte abbraccio da Medjugorje. Silvia
