FRANCESCO INSEGNACI A PREGARE

[Paoloveneziano]

Francesco, insegnaci a pregare

E’ questa la sapienza del Serafico Padre, Dobbiamo presentarci a lui, come
i suoi primi frati, e chiedergli di comunicarcela, insegnandoci a pregare,
Ci risponderà con le parole calde di affetto, che scrisse al Capitolo dei Frati:
“Ascoltate, figli del Signore e fratelli miei, e prestate orecchio alle mie parole
(Atti, 2, 4). Tendete l’orecchio del vostro cuore (Is. 55, 3) e obbedite alla voce
del Figlio di Dio. Osservate con tutto il cuore i suoi comandi e adempite i suoi
consigli con animo perfetto. Ringraziatelo perché Egli è buono (Ps. 135, 1) ed
esaltatelo nelle vostre opere (Tobia 13, 6), poiché per questo vi ha mandato nel-
l’universo mondo, affinché con le parole e l’opera rendiate testimonianza alla sua
lode e facciate sapere a tutti che non esiste Onnipotente eccetto Lui (Tobia 13. 4),
Perseverate nella disciplina e nella santa obbedienza (Ebr. 12, 7) è ciò che ave-
te promesso a Lui, adempitelo con retto e fermo proposito. Come a figli si offre
a voi il Signore Dio (Ebr. 12, 7) “
Francesco non conosce altra sapienza che l’amore di Gesù Cristo; pregare, per
lui, é vivere, seguire, ringraziare e lodare Gesù Cristo, che ci ama e si offre a noi
sulla Croce e nell’Eucarestia.
Come ai primi frati, egli ci dice di adorare e di benedire il santissimo Signore
Gesù Cristo Crocifisso e sacramentato in tutte le chiese del mondo e ci “augura sa-
lute in Colui, che ci ha redento e ci ha lavato nel suo Sangue prezioso, il cui Nome,
quando lo udiamo, dobbiamo adorare con timore e reverenza. Prostrati a terra. il
Signore nostro Gesù Cristo, che ha nome di Figlio dell’Altissimo cd è benedetto
nei secoli. Amen “.
Gesù ci porta al Padre e Francesco non si stanca di raccomandarci: “Amiamo
Dio e adoriamolo con puro cuore e pura anima, perché Egli, che desidera questo
sopra ogni cosa, dice: - I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. In-
fatti, quelli che lo adorano, devono adorarlo in spirito e verità (Gv. 4, 23 s.) -.
Lodiamolo e preghiamo giorno e notte, dicendo: - Padre nostro, che sei nei cieli,
perché dobbiamo pregare sempre e non cessare mai -“
Ed infine, riassumendo e additando la essenza della vita cristiana e della pre-
ghiera nel Cristo Gesù, via al Padre e alla comunione con la Trinità dimorante nel-
l’anima, scrive: “Seguiamo dunque le parole, la vita e l’insegnamento e il Santo Van-
gelo di Colui, che si è degnato di pregare per noi il Padre suo e di manifestarci il
Suo Nome... Nella santa carità, che è Dio stesso (I Gv. 4, t6), supplico tutti i frati,
sia i ministri che gli altri, affinché allontanato ogni ostacolo e proposta ogni cura
e preoccupazione, nel miglior modo possibile, servano, amino, adorino e onorino
il Signore Dio, con mondo cuore e anima pura, come Egli soprattutto desidera.
E facciamo sempre dentro di noi un’abitazione e una dimora per Lui, che è il Signo-
re Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.,.”

Paolo