SAN FRANCESCO - CRISTO NELL'EUCARESTIA

Solo lettura: dal maggio 2005 al maggio 2010
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Paoloveneziano
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SAN FRANCESCO - CRISTO NELL'EUCARESTIA

Messaggio da Paoloveneziano » dom ago 17, 2008 1:42 pm

Cristo nell’Eucarestia

S. Francesco potrebbe invero chiamarsi, più che il Santo del presepe e delle
stimmate, il Santo dell’Eucarestia. A testimoniarlo abbiamo i suoi Scritti,
che sono di certo l’indice più autentico e più genuino del suo spirito. Il tema
dell’Eucarestia, accanto a quello della Parola di Dio, il più accentuato, più ap-
passionatamente trattato.
Il primo biografo attesta: “Tutte le fibre del suo essere bruciavano di amore
per il Sacramento del Corpo del Signore, non riuscendo a spiegare a se stesso,
come Egli abbia avuto per noi tanta degnazione e carità. Riteneva indice dl fred-
do disprezzo non ascoltare almeno una Messa al giorno, avendone la possibi-
lità. Si comunicava spesso e con tanto fervore, da infervorare anche gli altri. Cir-
condando di ogni rispetto un così augusto Sacramento, offriva il sacrificio di
tutte le sue membra e quando riceveva l’Agnello Immacolato, immolava il suo
spirito nel fuoco sempre acceso sull’altare del suo cuore...“
Tale eloquente testimonianza trova riscontro negli Scritti, che manifestano
ad ogni pié sospinto uno zelo ardente per l’Eucarestia. Basterebbe leggere le
Lettere a tutti i chierici e a tutti i custodì. S. Francesco vuole promuovere un cul-
to plebiscitario per Gesù Eucaristico, una missione eucaristica a raggio mondia-
le. Per S. Francesco il Cristo Gesù è tutto; l’anelito più profondo e cocente del
suo cuore è vivere, amare, possedere Gesù ed egli sa bene e crede davvero che
può trovarlo personalmente presente, operante sulla terra, palpitante d’amore
nel1’Eucarestia. Nel Testamento lascerà scritto, a compendio del suo pensiero in
merito: “ ...niente vedo con gli occhi del corpo, in questo mondo, dell’altissimo
Figlio di Dio, se non il Santissimo Corpo e Sangue Suo...”
Egli visse in un tempo, in cui il culto eucaristico era incredibilmente trascura-
to dai fedeli e dagli stessi sacerdoti; eretici, poi, come i Catari e gli Albigesi, nega-
vano la Presenza Reale e facevano delle specie eucaristiche bersaglio sacrilego
del loro odio per la fede cattolica. IL Santo affrontò il problema con la coscienza
di una missione affidatagli dal Signore e diede al suo apostolato il tono predomi-
nante di una Crociata Eucaristica di riparazione. Sono commoventi le parole,
che scriveva nella Lettera a tutti i chierici: “Consideriamo, tutti noi chierici, il
grande peccato e l’ignoranza, che alcuni hanno circa il santissimo Corpo e Sangue
del Signore nostro Gesù Cristo... Da molti è lasciato in posti indecenti ed è porta-
to per le strade e ricevuto indegnamente e amministrato senza discrezione.., Non
ci muove a pietà tutto questo, quando il nostro pietoso Signore sì affida alle no-
stre mani e lo tocchiamo e lo riceviamo ogni giorno nella nostra bocca? Non
sappiamo, forse, che dobbiamo finire nelle Sue Mani? “.
L’interrogativo interpella anche noi. Assistiamo all’estendersi dl una mentalità,
che col pretesto dì un rinnovamento liturgico, nega la Presenza Reale di Gesù nel-
l’Eucarestia fuori della S. Messa e rifiuta o demolisce il culto personale e pubblico
al SS. Sacramento.
Dobbiamo riparare, come ammonisce il Serafico Padre nella stessa Lettera:
“Perciò di queste colpe emendiamoci presto e stabilmente; e dovunque il Corpo
santissimo del Signore mistico Gesù Cristo sarà stato posto e abbandonato in modo sconveniente, sia tolto dl là e riposto e collocato in luogo prezioso e sicuro”.
Dobbiamo accogliere la Parola di Cristo, insegnata dalla Chiesa, con la fede
viva di S. Francesco, prostrarci in tenace adorazione, ripetendo e prolungando
la preghiera, che si premurò di raccomandarci nel Testamento: a Noi Ti adoriamo,
santissimo Signore Gesù Cristo qui e in tutte le chiese tue, che sono in tutto il
mondo, e ti benediciamo, perché per la tua santa Croce hai ricomprato il mondo” .
A noi, suoi figli, il Serafico Padre affida la missione di predicare il Vangelo
dell’Eucarestia, che attualizza cd applica ia salvezza a tutti gli uomini: “Vi pre-
go, più che se vi pregassi per me stesso, affinché.. supplichiate umilmente i chieri-
ci di onorare sopra ogni altra cosa il santissimo Corpo e il Sangue del Signore
nostro Gesù Cristo... In ogni vostra predicazione ricordate al popolo di far peni-
tenza e che nessuno può, salvarsi, se non riceve i1 santissimo Corpo e il Sangue
del Signore. E quando dal sacerdote è immolato sull’altare o viene portato in
qualche luogo, tutta la gente, in ginocchio, renda lode, gloria e onore al Signore
Dio vivo e vero.
Circa la lode del Signore, annunziate e predicate a tutte le genti che ad ogni
ora e quando suonano le campane, da tutto il popolo, sempre in ogni parte della
terra, si elevino lodi e ringraziamenti all’onnipotente Iddio “.
Il Santo troppo convinto, Vangelo alla mano, della necessità dell’Eucarestia
per la Salvezza dell’uomo, perché non esiti ad incaricare i suoi frati a farne tema
precipuo d’apostolato. La fede viva nella Presenza Reale di Gesù lo trascina all’a-
dorazione, alla lode, all’azione di grazie ed egli, valicando ogni confine, abbraccia
l’universo e vuole coinvolgerlo in questo gioioso canto dj risposta all’Amore.
In tempi oscuri per il culto eucaristico, queste parole segnarono l’inizio e fu-
rono efficace profezia di un’epoca nuova. Alcuni decenni dopo. Venne l’istituzione
della solennità del “Corpus Domini”, con le processioni festose del Santissimo
Sacramento; vennero, poi, nei secoli, le Quarantore le Adorazioni perpetue, i
Congressi Eucaristici a tutti i livelli e parve realizzato il voto ardente del Serafi-
no d’Assisi: “...da tutto il popolo siano rese lodi e grazie all’onnipotente Iddio
per tutta la terra!”.
Il Vaticano II ha riassunto una storia e una teologia, quando ha affermato:
“ ...L’Eucarestia si presenta come fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione...
Tutti i Sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere d’apostolato,
sono strettamente uniti alla sacra Eucarestia e ad essa ordinati. Infatti nella san-
tissima Eucarestia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso
Cristo, nostra Pasqua..

Paolo
PAOLUCCIO

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