Erano davvero tantissimi ieri a Lariofiere i fedeli accorsi

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Migliaia con il fiato sospeso Preghiere per la Madonna Rosari sgranati con la veggente di Medjugorje e file per comprare un panino L'organizzatore: «Quando appare la Vergine si sente un senso di serenità»

Erano davvero tantissimi ieri a Lariofiere i fedeli accorsi per le preghiere insieme alla veggente di Medjugorje

Erba (C0) Una piccola città dedicata a Maria, tra testimonianze di fede e funzioni religiose, fino a quella che la veggente afferma essere l'apparizione della Madonna. Tutto questo ancora una volta è stato il raduno dei devoti di Medjugorje che si è svolto ieri al centro Lariofiere di Erba. Questa edizione, intitolata «Da Medjugorje a Erba» dimostra che ormai la nostra città è diventata un punto di riferimento per il popolo del culto mariano. Un piccolo pellegrinaggio che si svolge tra il sacro e il profano, tra una messa e la fila alle casse per un caffè, tra un rosario e una sigaretta fumata all'esterno in tutta fretta. In tantissimi - almeno tre mila e 500 persone, forse addirittura quattro mila - sono arrivati con pullman treni e mezzi privati, ad assistere all'incontro organizzato dall'associazione «Medjugorje-Como», che organizza continui pellegrinaggi tra le colline di Citluk, piccolo comune della Bosnia-Erzegovina. Qui, nella frazione di Medjugorje dal giugno 1981 cinque ragazzi dissero per la prima volta di aver visto la Madonna. Fra loro c'era anche Marja, oggi moglie e madre che vive a Monza, che anche quest'anno ha intrattenuto i fedeli dal palco e alle 17.40 in punto avrebbe avuto, come lei afferma, la visione personale della Madonna. «I devoti - ha detto Sabino Simone, organizzatore dell'evento - parlano di un particolare senso di grazia e serenità che si diffonde in quei momenti. Io stesso ne sono stato colpito quando, circa 23 anni fa, dopo anni che soffrivo di una forte depressione, mi sono recato a Medjugorie e improvvisamente sono stato bene. Non avrei mai più voluto abbandonare quei luoghi perché Maria mi aveva dato il finalmente il dono della fede. Per questo ho iniziato a organizzare pellegrinaggi, e oggi tantissima gente si è unita a noi». Autonomamente o all'interno di associazioni religiose, infatti, sono giunti da un po' tutta la Lombardia, dalla vicina Svizzera, da altre regioni italiane e dal sud Italia. In sala almeno 30 gli organizzatori, tra cui padre Francesco, responsabile dell'assistenza dei pellegrini italiani. Da rilevare tuttavia la scarsità di mezzi di soccorso o protezione, vista l'affluenza. Il richiamo di questi incontri, e delle stesse apparizioni mariane, è spiegato dagli stessi partecipanti come la volontà di Maria di essere vicino agli uomini nei momenti più difficili. Il messaggio della Madonna - affermano - è sempre quello di pregare, di leggere ogni giorno almeno un passo della Bibbia, perché solo la parola del Signore rende liberi dal peccato. Tra le pratiche consigliate, il digiuno, la confessione e la comunione e la messa anche tutti i giorni. La Madonna, secondo i messaggi dei veggenti, sarebbe venuta sulla terra, nei luoghi al centro di conflitti, come ?Regina della pace?, per salvare l'uomo attraverso la preghiera e il pentimento dall'odio e dalla violenza. La giornata è stata scandita da funzioni religiose dedicate alla benedizione, all'espiazione e all'invocazione della guarigione. Al centro delle preghiere il rosario, la parola di Dio e i valori dell'umiltà e dell'amore. Immancabile qualche disagio per rifocillarsi e per i servizi. Sul palco si sono esibiti Ronald Patzleiner, chitarrista, Melinda Dumitrescu, violinista, Jean Paul, pianista e Roberto Bignoli, cantautore ed esponente della musica religiosa. Quest'ultimo ha poi raccontato al pubblico la sua personale esperienza di fede oltre che aver coinvolto con il suo straordiario carisma il pubblico presente. Dopo la visione della Madonna da parte della veggente, i musicisti sul palco hanno intonato i canti finali, invitando i fedeli a conservare la fede come dono di Dio e della Madonna.

Veronica F.

[miriam bolfissimo]

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