ESSERE MISERICORDIOSI

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Paoloveneziano
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ESSERE MISERICORDIOSI

Messaggio da Paoloveneziano » gio feb 07, 2008 9:00 pm

“BEATI GLI OCCHI
CHE VEDONO CIÒ
CHE VOI VEDETE” (Lc 10, 23)

I settantadue discepoli ritornano, tutti contenti. dalla loro missione.
Ritrovano Gesù. dopo aver annunciato la Buona Novella e compiuto
segni e prodigi, su suo mandato e nel suo nome. La gente, senza dub-
bio numerosa. si è commossa per il loro messaggio. “Anche i demoni
si sottomettono a noi nel tuo nome!” (Lc 10. 17).
Nel gruppo c’è letizia e anche Gesù vi partecipa.
Ma questo successo non piace a tutti. I dottori della legge presenti digri-
gnano i denti. Chi è dunque costui che osa fare simili affermazioni:“Ogni
cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non
il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale Il Figlio lo vo-
glia rivelare”. (Lc 10, 22).
In quel tempo non mancavano i rabbini itineranti, ma costui è partico-
lare. Il suo impatto con le folle non rischia di turbare il popolo e la falsa
pace dell’occupazione che Israele subisce da molto tempo? Sembra sensibi-
lizzare i suoi uditori per tempi nuovi: “Vi dico che molti profeti e re hanno
desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro...” (Lc 10. 24).
Allora, si fanno avanti gli scribi e i farisei, gelosi delle loro prerogative
di dottori della legge, per rimetterlo in discussione e verificare il suo inse-
gnamento, poichè pare che tante persone lo apprezzino.
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova:”Maestro, che
devo fare per ereditare la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto
nella legge? Che cosa vi leggi?”. Costui rispose: “Amerai il Signori Dio
tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con
tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso”. E Gesù:” Hai risposto
bene: fa questo e vivrai” (Lc 10. 25-28)
A differenza degli altri due sinottici. Gesù fa rispondere il dottore della
legge rinviandogli la domanda. ma non per un “semplice giro di parole” in
uso presso i rabbini, come qualcuno ha detto. Gesù è pienamente d’accordo
con questa risposta, in tutto simile a quella che egli stesso avrebbe dato (come
fa, del resto, in Matteo e Marco). Il dottore della legge si rifà a due testi
dell’Antico Testamento: “Amerai il Signore...» (Dt 6. 5), e: “Amerai il tuo
prossimo come te stesso” (Lv 19, 18).
Gesù lascia che il dottore della legge risponda al suo posto ma non per
umiliarlo o per vincere una contesa oratoria. Il suo atteggiamento è dettato
solamente dalla carità. Egli desidera senz’altro far capire a quest’uomo, che in-
vece vuole coglierlo in fallo”, che non è lontano dal regno dei cieli. Insomma,
il dottore della legge conosce, sena dubbio, queste cose intellettualmente e, se
crede a quel che sa e lo mette in pratica, può ereditare la vita eterna. Gli basta
ascoltare questa parola di Dio, questo duplice comandamento ripreso da Cristo,
e metterlo in pratica. “Hai risposto bene, fa’ questo e vivrai (14: 10, 2i).
La risposta di Gesù lascia intendere che il dottore della legge, nonostante il suo
probabile desiderio di vita eterna, non mette molto in pratica questo comanda-
mento. Forse si nasconde troppo dietro il suo cosi detto sapere per tenersi a distan-
za dalle esigenze che esso propone? Forse non vuole perdere la sua reputazione
di dottore della logge ed essere segnato a dito dai suoi “confratelli” se osserva
concretamente questo che è il più grande dei comandamenti, che egli recita più
volte al giorno? Non assomigliamo a questo dottore della legge anche noi che
siamo pronti a dilungarci in ragionamenti di ogni tipo e abbiamo paura di compiere
quanto ci viene suggerito dal profondo del nostro cuore?
Non temiamo lo sguardo degli altri? Non abbiamo paura di prendere sul serio
l’amore? Un po va bene, ma fino a questo punto è troppo! Aiutare il prossimo,
certamente, ma fino al punto di compatire come Cristo non è eccessivo? Si. noi
assomigliamo a questo dottore della legge o, come lui, vorremmo aggirare la
parola di Gesù, proprio perché ci disturba.


Paolo
PAOLUCCIO

gluca
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Messaggio da gluca » sab feb 09, 2008 3:28 pm

Sì tutti noi uomini e donne siamo proprio come quel dottore del racconto....

Invece dovremmo essere più comprensivi verso il nostro prossimo....

Bloccato
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