Quaresima 2010

Omelie di Monsignor Antonio Riboldi e altri commenti alla Parola, a cura di miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 02, 2010 6:25 pm

ImmagineSignore, tu non vuoi discepoli che esauriscono
  • nelle parole la loro fede in te,
    il loro amore per te e per gli altri;
    tu chiedi loro di rendere credibili
    quelle parole con la propria esistenza.

    Non vuoi nemmeno discepoli
    che hanno più a cuore
    il riconoscimento della loro persona,
    l'elogio per le loro azioni
    che il bene, il tuo Vangelo.

    Insegnami a essere alla tua sequela con tutta la mia vita,
    a tradurre in opere di servizio la mia fede;
    liberami dalle parole che spesso creano illusioni.
    rendimi tanto umile e semplice da non fare
    l'esibizionista di fronte agli altri.

    Fa' che sappia annunciare con la vita
    e con la parola il tuo Vangelo che salva. Amen
    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 03, 2010 6:00 pm

ImmagineSignore Gesù, voglio esprimerti tutta la mia gratitudine
  • per la decisione di porre la tua esistenza
    a servizio degli uomini, di offrirla per loro, per me.

    Tu hai voluto manifestarti
    come la risposta del Padre misericordioso
    alle nostre miserie, inquietudini e aspirazioni.

    Le hai abbondantemente superate,
    perché ci hai amati
    come tu solo sei capace,
    fino a dare la vita per noi,
    fino a sconfiggere i nemici più inquietanti dell'uomo:
    il peccato e la morte.

    Signore, ti riconosco
    come Messia e Salvatore
    e mi pongo alla tua sequela.

    Fa' per me quello che hai fatto per i tuoi discepoli:
    liberami da ogni ripiegamento su me stesso,
    dalla paura di donare la vita.

    Fa' che nella sequela di te io assuma il tuo coraggio della missione,
    mettendo a disposizione la mia vita per i fratelli,
    spendendo le mie energie per la loro salvezza. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio mar 04, 2010 6:19 pm

ImmagineSignore, forse la mia vita assomiglia
  • in parte a quella del ricco della parabola:
    non mi manca nulla, ho tante possibilità,
    mi concedo spesso quel che desidero.

    Nello stesso tempo
    voglio essere tuo discepolo,
    voglio stare con te, seguirti.

    I poveri però non mi stanno molto a cuore.

    Mi tengo le mie sicurezze,
    il mio tempo, le mie comodità,
    mentre essi soffrono e muoiono.

    Liberami da questa doppiezza,
    insegnami ad amare seriamente i poveri e chi soffre,
    passando dalle parole ai fatti.

    Rendimi capace di rinunciare a qualcosa
    per visitare, aiutare i poveri, portando loro il tuo amore,
    che mi ha dato beni in abbondanza
    perché servissero non soltanto a me ma anche a loro. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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meditazione

Messaggio da Grazia Cuffari » ven mar 05, 2010 12:13 am

Immagine

SALMO 26

IL SIGNORE è MIA LUCE E MIA SALVEZZA
**********************************

Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò timore ?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò terrore?
Quando mi assalgono i malvagi
per straziarmi la carne.
sono essi avversari e nemici,
a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.
Una cosa ho chiesto al Signore
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.
Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva dalla rupe.
E ora alzo la testa
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza,
inni di gioia canterò al Signore.

NON NASCONDERMI IL TUO VOLTO
*****************************
Ascolta Signore la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: " Cercate il suo volto",
il tuo volto, Signore io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mia madre e mio padre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.
Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
a causa dei miei nemici.
Non espormi alla brama dei miei avversari,
contro di me sono insorti falsi testimoni
che spirano violenza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
Si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.


Bellissimo ed attuale per noi questo salmo!
Davide re, nel momento della prova,mostra tutta la sua fragilità di essere umano come noi e ricorre a Dio come la persona in cui può trovare rifugio, sicurezza e consolazione per il suo spirito ottenebrato, esacerbato dalle preoccupazioni.
A causa di queste, infatti, egli non vede più il volto del Signore e lo cerca, lo cerca finché lo vede, lo sente e lo percepisce come presenza, dentro di sé, perché sa che solo in Lui potrà trovare il suo spirito pace.
Per Davide Dio è luce che illumina il sentiero della sua vita, è la fonte da cui trarre l'alimento spirituale e completo per vivere.
Penso che quando ci assalgono ansie, timori, paure, affanni e dispiaceri (nostri nemici attuali) anche noi potremo fare nostra, nel segreto del nostro cuore questa bella preghiera di Davide re.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Riflessione

Messaggio da Grazia Cuffari » ven mar 05, 2010 11:20 am

Signore, tu ci ami per primo

In questi giorni di Quaresima
ho cercato di capire con il tuo aiuto
la tua Essenza divina, per meglio
amarti e glorificarti Signore.
E anche, se ancora un po'confusamente,
a contatto con Te, mediante la preghiera
e le più frequenti meditazioni sulla tua Parola,
ho capito enella realtà sperimentato
che tu sei un Dio d'Amore,di Amore infinito,
un Dio di misericordia e di bontà
che abbraccia tutte le sue creature,
da te create per avere con tutti noi
una sempre più perfetta relazione d'amore.
Tu sei Amore, Amore che perdona,
Amore che salva, Amore che dà senso
e gioia alla vita che viviamo.
Umilmente mi sono chiesta Signore:
<<Ma io, ma noi , a questo tuo amore eterno
e, fin dalla origini sempre presente,
quanto veramente in pratica corrispondiamo?>>.
La Chiesa da sempre c'invita a farlo,
ma noi, duri d'orecchie, ci sorvoliamo
e nella vita di cose non proprio importanti,
affannosamente e a nostro danno,
e senza senso ci preoccupiamo,
o peggio, l'azione del tuo Santo Spirito,
orgogliosamente e superbamente, rifiutiamo.
Tu non ci fai vivere, secondo un nostro disegno,
preparato con la massima cura,
secondo un nostro minuzioso programma,
ma secondo il tuo Disegno d'Amore su di noi,
un disegno che ci può condurre là, proprio
dove noi non pensavamo di arrivare.
E per accettare ciò dobbiamo essere pronti,
con tutto il nostro essere, spirituale e materiale
a quel rivolgimento interiore che fa tutto cambiare
e che di solito chiamiamo conversione del cuore.
E al sentimento del nostro io subentra in modo
meraviglioso il sentimento di Te , mio Dio.
E ci fai comprendere che il nostro egoismo
ci conduce a farci idoli a noi stessi e che
invece l'amore per Dio è amore per l'altro,
soprattutto per l'altro che ha estremo bisogno di noi.
Solo se ci spogliamo di noi stessi, acquistiamo
la coscienza dell' essere tuoi, Signore
e Tu, meravigliosamente, diventi il nostro punto
di riferimento, la nostra bussola orientatrice;
il nostro più ambito desiderio, la nostra suprema
aspirazione, e prodigiosamente, il nostro cuore
si apre alla tua tanto attesa relazione d' Amore,
con noi tue creature Signore.
E la nostra vita diventa,per grazia tua un puro dono
di noi stessi e un impegno di servizio a Te Signore,
non per sottomissione, ma per amore,
un amore che ci rende liberi e salvi
da ogni iniquità, da ogni male che davanti a noi
Satana pone tutti i giorni e a a tutte le ore.
Tu ci ami per primo e per primo ci conduci
al tuo Amore, al vero unico tuo Santo Amore.
E,amorevolmente, ci avverti però che, per esprimerti
il nostro amore non abbiamo a servirci
solo di belle parole che, spesso mascherano
la povertà del nostro impegno, Signore.
Rendici sempre più fermi, più pronti, al Tuo Amore,
più fedeli e più coerenti ai propositi di bene
che abbiamo, per tua grazia, nel cuore.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

ALICE
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NEL FIUME DELLA REDENZIONE

Messaggio da ALICE » ven mar 05, 2010 1:07 pm

LAA MIA QUARESIMA DEDICATA A TUTTI COLORO CHE SOFFRONO E OFFRONO LE LORO SOFFERENZE A DIO.
"CORAGGIO!LA NOSTRA ESISTENZA NON è INUTILE.IL NOSTRO DOLORE ALIMENTA L ECONOMIA SOMMERSA DELLA GRAZIA..PERCHè POI SI RIVERSI NEL MONDO IN UN EMPITO DI CARITà.E CAPIREMO CHE IL NOSTRO MARTIRIO NON è STAATO UN ASSURDO,UNA CRUDELTà DI DIO...INVECE IL NOSTRO MARTIRIO,LA NOSTRA SOFFERENZA HA ALIMENTATO IL FIUME DELLA REDENZIONE RAGGIUNGGENDO I PIù REMOTI ANGOLI DELLA TERRA.IL NOSTRO DOLORE è COME UN RIGAGNOLO CHE VA AD INGROSSARE IL FIUME DEL SANGUE DI CRISTO"


TRATTO DAL LIBRO COLLOCAZIONE PROVVISORIA..DON TONINO BELLO

grazie don tonino di essermi stato accanto sempre nella sofferenza

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 05, 2010 3:19 pm

Immagine Voglio ancora una volta, Signore,
  • rinnovare la mia professione di fede in te,
    dirti che mi fido di te.

    Ti accolgo come colui che il Padre ha mandato
    per saziarmi nel mio bisogno di vita, di amore.

    Ti accolgo come il Figlio mandato a salvarmi
    dall'esperienza negativa del male che genera morte.

    Ti accolgo come colui che tanto mi ha amato
    da dare la sua vita per me.

    Ti accolgo come il portatore delle esigenze di intima comunione
    che il Padre ha nei miei confronti.

    Fa', o Signore Gesù, che nella notte di Pasqua
    la mia professione di fede esprima la mia adesione sincera a te;
    donami lo Spirito, perché passi dalla professione di fede
    all'imitazione tua nella missione,
    donando tutte le mie energie per i fratelli,
    perché siano salvi nella gioia del tuo amore. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 08, 2010 9:55 am


  • Omelia di Sua Santità Benedetto XVI

    per la III domenica di Quaresima, 7 marzo 2010
[/size]

Cari fratelli e sorelle!

&#8220;Convertitevi, dice il Signore, il regno dei cieli è vicino&#8221; abbiamo proclamato prima del Vangelo di questa terza domenica di Quaresima, che ci presenta il tema fondamentale di questo &#8216;tempo forte&#8217; dell'anno liturgico: l'invito alla conversione della nostra vita ed a compiere degne opere di penitenza. Gesù, come abbiamo ascoltato, evoca due episodi di cronaca: una repressione brutale della polizia romana all&#8217;interno del tempio (cfr Lc 13,1) e la tragedia dei diciotto morti per il crollo della torre di Siloe (v. 4). La gente interpreta questi fatti come una punizione divina per i peccati di quelle vittime, e, ritenendosi giusta, si crede al riparo da tali incidenti, pensando di non avere nulla da convertire nella propria vita. Ma Gesù denuncia questo atteggiamento come un&#8217;illusione: &#8220;Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo&#8221; (vv. 2-3). Ed invita a riflettere su quei fatti, per un maggiore impegno nel cammino di conversione, perché è proprio il chiudersi al Signore, il non percorrere la strada della conversione di se stessi, che porta alla morte, quella dell&#8217;anima. In Quaresima, ciascuno di noi è invitato da Dio a dare una svolta alla propria esistenza pensando e vivendo secondo il Vangelo, correggendo qualcosa nel proprio modo di pregare, di agire, di lavorare e nelle relazioni con gli altri. Gesù ci rivolge questo appello non con una severità fine a se stessa, ma proprio perché è preoccupato del nostro bene, della nostra felicità, della nostra salvezza. Da parte nostra, dobbiamo rispondergli con un sincero sforzo interiore, chiedendogli di farci capire in quali punti in particolare dobbiamo convertirci.

La conclusione del brano evangelico riprende la prospettiva della misericordia, mostrando la necessità e l&#8217;urgenza del ritorno a Dio, di rinnovare la vita secondo Dio. Riferendosi ad un uso del suo tempo, Gesù presenta la parabola di un fico piantato in una vigna; questo fico, però, risulta sterile, non dà frutti (cfr Lc 13,6-9). Il dialogo che si sviluppa tra il padrone e il vignaiolo, manifesta, da una parte, la misericordia di Dio, che ha pazienza e lascia all&#8217;uomo, a tutti noi, un tempo per la conversione; e, dall&#8217;altra, la necessità di avviare subito il cambiamento interiore ed esteriore della vita per non perdere le occasioni che la misericordia di Dio ci offre per superare la nostra pigrizia spirituale e corrispondere all&#8217;amore di Dio con il nostro amore filiale.

Anche San Paolo, nel brano che abbiamo ascoltato, ci esorta a non illuderci: non basta essere stati battezzati ed essere nutriti alla stessa mensa eucaristica, se non si vive come cristiani e non si è attenti ai segni del Signore (cfr 1 Cor 10,1-4).

Carissimi Fratelli e Sorelle della Parrocchia di San Giovanni della Croce! Sono molto lieto di essere in mezzo a voi, oggi, per celebrare con voi il Giorno del Signore. Saluto cordialmente il Cardinale Vicario, il Vescovo Ausiliare del Settore, il vostro Parroco, don Enrico Gemma, che ringrazio per le belle parole rivoltemi a nome di tutti voi, e gli altri Sacerdoti che lo coadiuvano. Vorrei poi estendere il mio pensiero a tutti gli abitanti del quartiere, specialmente agli anziani, ai malati, alle persone sole e in difficoltà. Tutti e ciascuno ricordo al Signore in questa Santa Messa.

So che la vostra Parrocchia è una comunità giovane. Infatti, ha iniziato la sua attività pastorale nel 1989, per un periodo di dodici anni in un locale provvisorio, e poi nel nuovo complesso parrocchiale. Ora che avete un nuovo edificio sacro, la mia visita desidera incoraggiarvi a realizzare sempre meglio quella Chiesa di pietre vive che siete voi. So che l&#8217;esperienza dei primi dodici anni ha segnato uno stile di vita che tuttora permane. La mancanza di strutture adeguate e di tradizioni consolidate vi ha spinto, infatti, ad affidarvi alla forza della Parola di Dio, che è stata lampada nel cammino e ha portato frutti concreti di conversione, di partecipazione ai Sacramenti, specie all&#8217;Eucaristia domenicale, e di servizio. Vi esorto ora a fare di questa Chiesa un luogo in cui si impara sempre meglio ad ascoltare il Signore che ci parla nelle sacre Scritture. Queste rimangono sempre il centro vivificante della Vostra comunità affinché diventi scuola continua di vita cristiana, da cui parte ogni attività pastorale.

La costruzione del nuovo tempio parrocchiale vi ha spinto a un corale impegno apostolico, con una particolare attenzione al campo della catechesi e della liturgia. Mi congratulo per gli sforzi pastorali che andate compiendo. So che vari gruppi di fedeli si radunano per pregare, formarsi alla scuola del Vangelo, partecipare ai Sacramenti &#8211; soprattutto della Penitenza e dell&#8217;Eucaristia &#8211; e vivere quella dimensione essenziale per la vita cristiana che è la carità. Penso con gratitudine a quanti contribuiscono a rendere più vive e partecipate le celebrazioni liturgiche, ed ancora a quanti, con la Caritas parrocchiale e il gruppo di Sant&#8217;Egidio, cercano di andare incontro alle tante esigenze del territorio, specialmente alle attese dei più poveri e bisognosi. Penso, infine, a quanto andate lodevolmente compiendo in favore delle famiglie, dell&#8217;educazione cristiana dei figli e di quanti frequentano l&#8217;Oratorio.

Sin dal suo nascere, questa Parrocchia si è aperta ai Movimenti ed alle nuove Comunità ecclesiali, maturando così una più ampia coscienza di Chiesa e sperimentando nuove forme di evangelizzazione. Vi esorto a proseguire con coraggio in questa direzione, impegnandovi, però, a coinvolgere tutte le realtà presenti in un progetto pastorale unitario. Ho appreso con favore che la vostra comunità si propone di promuovere, nel rispetto delle vocazioni e dei ruoli dei consacrati e dei laici, la corresponsabilità di tutti i membri del Popolo di Dio. Come ho già avuto modo di ricordare, ciò esige un cambiamento di mentalità, soprattutto nei confronti dei laici, &#8220;passando dal considerarli «collaboratori» del clero a riconoscerli realmente «corresponsabili» dell&#8217;essere e dell&#8217;agire della Chiesa, favorendo così la promozione di un laicato maturo ed impegnato&#8221; (cfr Discorso di apertura del Convegno pastorale della Diocesi di Roma - 26 maggio 2009).

Carissime famiglie cristiane, carissimi giovani che abitate in questo quartiere e che frequentate la parrocchia, lasciatevi sempre più coinvolgere dal desiderio di annunciare a tutti il Vangelo di Gesù Cristo. Non aspettate che altri vengano a portarvi altri messaggi, che non conducono alla vita, ma fatevi voi stessi missionari di Cristo per i fratelli, dove vivono, lavorano, studiano o soltanto trascorrono il tempo libero. Avviate anche qui una capillare e organica pastorale vocazionale, fatta di educazione delle famiglie e dei giovani alla preghiera e a vivere la vita come un dono che proviene da Dio.

Cari fratelli e sorelle! Il tempo forte della Quaresima invita ciascuno di noi a riconoscere il mistero di Dio, che si fa presente nella nostra vita, come abbiamo ascoltato nella prima lettura. Mosè vede nel deserto un roveto che arde, ma non si consuma. In un primo momento, spinto dalla curiosità, si avvicina per vedere questo avvenimento misterioso quand&#8217;ecco che dal roveto una voce lo chiama, dicendo: &#8220;Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe&#8221; (Es 3,6). Ed è proprio questo Dio che lo rimanda in Egitto con l&#8217;incarico di condurre il popolo di Israele nella terra promessa, domandando al faraone, nel Suo nome, la liberazione di Israele. A questo punto, Mosè chiede a Dio qual è il Suo nome, il nome con cui Dio mostra la Sua particolare autorità, in modo da potersi presentare al popolo e poi al faraone. La risposta di Dio può sembrare strana; appare un rispondere e non rispondere. Egli dice di sé semplicemente: &#8220;Io sono colui che sono!&#8221;. &#8220;Egli è&#8221;, e questo deve bastare. Dio, quindi, non ha rifiutato la richiesta di Mosè, manifesta il proprio nome, creando così la possibilità dell&#8217;invocazione, della chiamata, del rapporto. Rivelando il suo nome Dio stabilisce una relazione tra sé e noi. Si rende invocabile, entra in rapporto con noi e ci dà la possibilità di stare in rapporto con lui. Ciò significa che Egli si consegna, in qualche modo, al nostro mondo umano, divenendo accessibile, quasi uno di noi. Affronta il rischio della relazione, dell&#8217;essere con noi. Ciò che ebbe inizio presso il roveto ardente nel deserto si compie presso il roveto ardente della croce, dove Dio, divenuto accessibile nel suo Figlio fatto uomo, fatto realmente uno di noi, viene consegnato nelle nostre mani e, in tal modo, realizza la liberazione dell&#8217;umanità. Sul Golgota Dio, che durante la notte della fuga dall&#8217;Egitto si è rivelato come Colui che libera dalla schiavitù, si rivela come Colui che abbraccia ogni uomo con la potenza salvifica della Croce e della Risurrezione e lo libera dal peccato e dalla morte, lo accetta nell&#8217;abbraccio del Suo amore.

Rimaniamo nella contemplazione di questo mistero del nome di Dio per comprendere meglio il mistero della Quaresima, e vivere come singoli e come comunità in permanente conversione, in modo da essere nel mondo costante epifania, testimonianza del Dio vivente, che libera e salva per amore. Amen.
  • Benedetto XVI
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 08, 2010 10:00 am


  • Angelus di Sua Santità Benedetto XVI

    per la III domenica di Quaresima, 7 marzo 2010
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Cari fratelli e sorelle,

la liturgia di questa terza domenica di Quaresima ci presenta il tema della conversione. Nella prima lettura, tratta dal Libro dell&#8217;Esodo, Mosè, mentre pascola il gregge, vede un roveto in fiamme, che non si consuma. Si avvicina per osservare questo prodigio, quando una voce lo chiama per nome e, invitandolo a prendere coscienza della sua indegnità, gli comanda di togliersi i sandali, perché quel luogo è santo. &#8220;Io sono il Dio di tuo padre &#8211; gli dice la voce &#8211; il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe&#8221;; e aggiunge: &#8220;Io sono Colui che sono!&#8221; (Es 3,6a.14). Dio si manifesta in diversi modi anche nella vita di ciascuno di noi. Per poter riconoscere la sua presenza è però necessario che ci accostiamo a lui consapevoli della nostra miseria e con profondo rispetto. Diversamente ci rendiamo incapaci di incontrarlo e di entrare in comunione con Lui. Come scrive l&#8217;apostolo Paolo, anche questa vicenda è raccontata per nostro ammonimento: essa ci ricorda che Dio si rivela non a quanti sono pervasi da sufficienza e leggerezza, ma a chi è povero ed umile davanti a Lui.

Nel brano del Vangelo odierno, Gesù viene interpellato circa alcuni fatti luttuosi: l&#8217;uccisione, all&#8217;interno del tempio, di alcuni Galilei per ordine di Ponzio Pilato e il crollo di una torre su alcuni passanti (cfr Lc 13,1-5). Di fronte alla facile conclusione di considerare il male come effetto della punizione divina, Gesù proclama l&#8217;innocenza di Dio, che è buono e non può volere il male, e mettendo in guardia dal pensare che le sventure siano l&#8217;effetto immediato delle colpe personali di chi le subisce, afferma: &#8220;Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo&#8221; (Lc 13,2-3). Gesù invita a fare una lettura diversa di quei fatti, collocandoli nella prospettiva della conversione: le sventure, gli eventi luttuosi, non devono suscitare in noi curiosità o ricerca di presunti colpevoli, ma devono rappresentare occasioni per riflettere, per vincere l&#8217;illusione di poter vivere senza Dio, e per rafforzare, con l&#8217;aiuto del Signore, l&#8217;impegno di cambiare vita. Di fronte al peccato, Dio si rivela pieno di misericordia e non manca di richiamare i peccatori ad evitare il male, a crescere nel suo amore e ad aiutare concretamente il prossimo in necessità, per vivere la gioia della grazia e non andare incontro alla morte eterna. Ma la possibilità di conversione esige che impariamo a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede, animati cioè dal santo timore di Dio. In presenza di sofferenze e lutti, vera saggezza è lasciarsi interpellare dalla precarietà dell&#8217;esistenza e leggere la storia umana con gli occhi di Dio, il quale, volendo sempre e solo il bene dei suoi figli, per un disegno imperscrutabile del suo amore, talora permette che siano provati dal dolore per condurli a un bene più grande.

Cari amici, preghiamo Maria Santissima, che ci accompagna nell&#8217;itinerario quaresimale, affinché aiuti ogni cristiano a ritornare al Signore con tutto il cuore. Sostenga la nostra decisione ferma di rinunciare al male e di accettare con fede la volontà di Dio nella nostra vita.
  • Benedetto XVI
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 08, 2010 10:01 am

ImmagineSignore, fa&#8217; che la mia carne
  • ridiventi come quella di un bambino,
    purificami dalla lebbra del peccato
    che ha oscurato la bellezza originaria della tua creazione,
    riconciliami con te affinché io, forte della tua forza,
    interceda per tutte le lebbre del mondo,
    perché siano liberati dalla contaminazione
    del corpo e dell&#8217;anima tanti uomini e donne
    che si sono perduti per aver ascoltato voci diverse dalla tua,
    per aver abitato ovili diversi da quelli per cui, tu, buon pastore, doni la vita.

    Pietà per noi, Re del mondo, sole dell&#8217;amore,
    che porti la guarigione nei tuoi raggi. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Ospite
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Messaggio da Ospite » lun mar 08, 2010 10:44 am

Immagine

Info da Medjugorje
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Messaggio da Info da Medjugorje » lun mar 08, 2010 4:46 pm

Grazie di cuore a tutti voi che siete un vero dono di Dio. Un forte abbraccioda Medjugorje. Silvia :D

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Quaresima 2010

Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 09, 2010 7:07 pm

ImmagineSignore, devo ammettere davanti a te
  • che non mi è facile perdonare a chi mi fa del male,
    mi fa in qualche modo soffrire, perché il mio istinto mi porta
    a chiudermi in me stesso e a rispondere agli altri per quel che si meritano.

    La tentazione di rifiutare chi si comporta male verso di me è continua.

    Eppure, se voglio essere tuo discepolo
    e figlio di un Dio che è Padre di tutti,
    devo imparare a perdonare come tu e il Padre perdonate a me;
    devo cercare i fratelli come tu e il Padre cercate me,
    stare con loro e donare a loro, come tu e il Padre state con me, donate a me.

    Aiutami, Signore, a vivere la comunione fraterna
    ogni giorno e a saper perdonare. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 10, 2010 5:25 pm

ImmagineSignore Gesù, tante parole fanno ressa nella mia vita,
  • bussano alla porta del mio cuore con seducenti promesse
    e mi appaiono cariche di vita, meno esigenti della tua Parola.

    Spesso sono tentato di dare loro ascolto e credito,
    di lasciarmi guidare da loro nelle mie scelte quotidiane,
    di lasciarmi istruire da loro su ciò che realizza il bene per me, per la mia vita.

    Per questo ti chiedo di rendermi capace di fissare il mio cuore su di te,
    sulla tua Parola, per poter cogliere la pienezza di vita
    alla quale aspiro e alla quale tu mi chiami.

    Fa' di me un discepolo
    capace di obbedire a Dio Padre
    nella concretezza quotidiana.

    Che non senta la tua Parola come limite alla mia libertà
    ma come possibilità di vita,
    strumento di un amore autentico.

    Fa' che accolga il tuo messaggio di amore
    e lo traduca oggi, perché il mondo
    ti riconosca come Salvatore. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio mar 11, 2010 5:32 pm

ImmagineSignore Gesù, mi presento a te con il peso delle mie miserie,
  • con la presenza dei miei peccati,
    con le mie inclinazioni al male,
    con la mia dipendenza dalla mentalità mondana,
    ma anche riconoscendo che tu sei il mio liberatore,
    che restauri la mia personalità secondo il tuo progetto,
    come fonte della mia libertà.

    Aiutami a camminare in questa consapevolezza,
    a seguirti lasciandomi liberare da te.

    Vinci il male che abita nel mio cuore
    e condiziona le mie decisioni,
    ritarda la mia adesione a te,
    rende spesso confusi i miei passi.

    Fammi comprendere che lontano da te non si raccoglie nulla,
    ma si disperde, si rovina soltanto. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Quaresima, periodo di astinenza

Messaggio da Grazia Cuffari » ven mar 12, 2010 12:30 am

QUARESIMA =AMOREVOLE PERIODO DI ASTINENZA

"ASTENERSI" dal giudicare gli altri
far festa, perché Dio abita in essi.

"ASTENERSI" dal sottolineare sempre le differenze
e far festa per quel che ci unisce nella vita.

"ASTENERSI" dalle tenebre della tristezza
e celebrare la luce.

"ASTENERSI" da pensieri e parole offensive
e riempirci la bocca di parole buone che curano.

"ASTENERSI da scetticismi
e celebrare la gratitudine.

"ASTENERSI"dalle arrabbiature
e far festa per la pazienza che santifica.

"ASTENERSI" dal pessimismo,
VIVERE la vita con ottimismo
come una festa incessante.

"ASTENERSI" dalle preoccupazioni,
lamentele ed egoismi;
e festeggiare la speranza.

"ASTENERSI" dalla fretta e dall'ansia;
fare festa nella preghiera continua
all'Eterna Verità.

< Parole tratte dalle illustrazioni di un pps di Quaresima>
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Messaggio da Info da Medjugorje » ven mar 12, 2010 10:23 am

Immagine

Noi vogliamo aiutarti a portare la croce, o Signore.

Come è pesante la tua Croce!
Come grava tutta sulle tue spalle!
Stremato di forze, cadi e ricadi sotto di essa;
ma nessuna pietà è per te.
Noi vogliamo aiutarti a portare la croce, Signore.
Sospinto dalla canea umana,
impietosamente percosso invece che aiutato,
ti rialzi e prosegui barcollante verso il Calvario.
Ogni passo è un tormento ed è un passo verso la crocifissione.
Un uomo ti aiuta per un pezzo a portare la croce
e così riesci a raggiungere il calvario.
Noi vogliamo aiutarti a portare la croce, O Signore.

Siete presenti nel mio cuore e nelle mie preghiere. Un forte abbraccio da Medjugorje. Silvia :D

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 12, 2010 11:03 am

Immagine Signore, tu sei radicale nelle tue richieste.
  • Chiedi ai tuoi discepoli un amore per Dio Padre
    che li impegna con tutto quello che sono.

    Per te l'amore per il Padre non è un sentimento, un'emozione fugace,
    ma una forma di donazione nella quale io metto in gioco tutta la mia persona.

    Chiedi un amore per il prossimo che si ispira
    all'amore, alla cura, all'attenzione che ognuno di noi ha per se stesso.

    Come posso amare Dio con tutto me stesso,
    se faccio fatica ad avere tempo per lui,
    se spesso sono così insicuro e pieno di paure,
    se resto affascinato dalle tante cose della vita da dimenticarmi di lui?

    Come posso amare gli altri con la stessa pazienza e cura
    con cui tratto me stesso,
    io che faccio fatica ad accettare chi è diverso da me,
    a non ripiegarmi su di me, a non mettere in primo piano le mie esigenze,
    a non far valere sempre le mie decisioni?

    Insegnami ad amare, Signore, il Padre e il mio prossimo
    così come tu mi inviti a fare.

    Per questo donami il tuo Spirito,
    che è amore totale e gratuito,
    coraggioso e generoso,
    paziente e tenace,
    così che il tuo comandamento diventi il compito della mia vita. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 15, 2010 9:09 am


  • Angelus di Sua Santità Benedetto XVI

    per la IV domenica di Quaresima, 14 marzo 2010
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Cari fratelli e sorelle,

In questa quarta domenica di Quaresima viene proclamato il Vangelo del padre e dei due figli, più noto come parabola del &#8220;figlio prodigo&#8221; (Lc 15,11-32). Questa pagina di san Luca costituisce un vertice della spiritualità e della letteratura di tutti i tempi. Infatti, che cosa sarebbero la nostra cultura, l&#8217;arte, e più in generale la nostra civiltà senza questa rivelazione di un Dio Padre pieno di misericordia? Essa non smette mai di commuoverci, e ogni volta che l&#8217;ascoltiamo o la leggiamo è in grado di suggerirci sempre nuovi significati. Soprattutto, questo testo evangelico ha il potere di parlarci di Dio, di farci conoscere il suo volto, meglio ancora, il suo cuore. Dopo che Gesù ci ha raccontato del Padre misericordioso, le cose non sono più come prima, adesso Dio lo conosciamo: Egli è il nostro Padre, che per amore ci ha creati liberi e dotati di coscienza, che soffre se ci perdiamo e che fa festa se ritorniamo. Per questo, la relazione con Lui si costruisce attraverso una storia, analogamente a quanto accade ad ogni figlio con i propri genitori: all&#8217;inizio dipende da loro; poi rivendica la propria autonomia; e infine &#8211; se vi è un positivo sviluppo &#8211; arriva ad un rapporto maturo, basato sulla riconoscenza e sull&#8217;amore autentico.

In queste tappe possiamo leggere anche momenti del cammino dell&#8217;uomo nel rapporto con Dio. Vi può essere una fase che è come l&#8217;infanzia: una religione mossa dal bisogno, dalla dipendenza. Via via che l&#8217;uomo cresce e si emancipa, vuole affrancarsi da questa sottomissione e diventare libero, adulto, capace di regolarsi da solo e di fare le proprie scelte in modo autonomo, pensando anche di poter fare a meno di Dio. Questa fase, appunto, è delicata, può portare all&#8217;ateismo, ma anche questo, non di rado, nasconde l&#8217;esigenza di scoprire il vero volto di Dio. Per nostra fortuna, Dio non viene mai meno alla sua fedeltà e, anche se noi ci allontaniamo e ci perdiamo, continua a seguirci col suo amore, perdonando i nostri errori e parlando interiormente alla nostra coscienza per richiamarci a sé. Nella parabola, i due figli si comportano in maniera opposta: il minore se ne va e cade sempre più in basso, mentre il maggiore rimane a casa, ma anch&#8217;egli ha una relazione immatura con il Padre; infatti, quando il fratello ritorna, il maggiore non è felice come lo è, invece, il Padre, anzi, si arrabbia e non vuole rientrare in casa. I due figli rappresentano due modi immaturi di rapportarsi con Dio: la ribellione e una obbedienza infantile. Entrambe queste forme si superano attraverso l&#8217;esperienza della misericordia. Solo sperimentando il perdono, riconoscendosi amati di un amore gratuito, più grande della nostra miseria, ma anche della nostra giustizia, entriamo finalmente in un rapporto veramente filiale e libero con Dio.

Cari amici, meditiamo questa parabola. Rispecchiamoci nei due figli, e soprattutto contempliamo il cuore del Padre. Gettiamoci tra le sue braccia e lasciamoci rigenerare dal suo amore misericordioso. Ci aiuti in questo la Vergine Maria, Mater misericordiae.
  • Benedetto XVI
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 15, 2010 9:11 am

ImmagineSignore Gesù, ti rivolgo anch'io la preghiera evangelica:
  • «Di' una sola parola e l'anima mia sarà salva!».

    Con la tua Parola hai restituito e continui a restituire
    la gioia e la vita a tante persone.

    La tua esistenza è una parola d'amore per chi l'ascolta e l'accoglie.

    Fa' che ogni giorno io sappia dedicare a essa un tempo adeguato di ascolto attento
    per trasformarla in preghiera, per sperimentare la tua promessa:

    Chi ascolta la mia parola, passa dalla morte alla vita».

    Suscita in me ogni giorno il desiderio di ascoltare la tua parola di amico,
    perché viva come tuo discepolo. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 16, 2010 10:58 am

ImmagineSignore, sono davanti a te con la mia volontà di amarti,
  • ma anche con il peso delle abitudini e della fatica,
    che rallenta il mio cammino di fede.

    Avverto il bisogno di ricevere da te la forza
    che mi permette di non diventare prigioniero
    dell'abitudine, della noia e della ripetitività nel mio rapporto con te.

    Donami un cuore puro che non si stanchi di amarti, di donarsi a te
    nella ricerca appassionata della tua presenza,
    nell'ascolto umile della tua Parola,
    nel servizio generoso al tuo Vangelo.

    Liberami dalla stanchezza dell'abitudine,
    perché io rimanga sempre aperto alle tue sorprese
    e le accolga con cuore riconoscente. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 17, 2010 10:35 am

ImmaginePadre santo, donami un cuore puro, limpido come una sorgente,
  • capace di accogliere da te la presenza di Gesù
    come il tuo dono più prezioso.

    Soltanto quando potrò dire di amarlo con tutte le mie forze, pur deboli,
    riconoscerò che tu lo hai posto per me come vita della mia vita;
    saprò che tu lo hai mandato a me per farmi passare dalla morte alla vita.

    Signore Gesù, ti accolgo dalle mani del Padre,
    ascolto la tua Parola, credo in te mandato dal Padre
    che mi ama, per liberarmi.

    Fa' della mia vita una comunione permanente con te,
    perché ti sperimenti come gioia e vita
    e perché possa testimoniare con la mia esistenza
    che tu fai passare dalla morte alla vita
    chi ascolta la tua Parola e la mette in pratica. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio mar 18, 2010 8:53 am

ImmaginePadre Santo, libera il mio cuore dalla concentrazione su se stesso,
  • che lo porta a cercare la propria gloria,
    e donami un desiderio profondo di te.

    Rendi la mia vita un servizio a te,
    perché possa ricevere la tua testimonianza da Gesù,
    il Figlio unigenito, e crescere nella fede.

    Rendimi capace di coltivare la mia fede nell'umiltà della preghiera,
    nell'ascolto amoroso delle Scritture,
    nella gioiosa accoglienza della predicazione della Chiesa.

    Deponi la Parola che salva dentro di me,
    perché divenga fermento della mia vita
    e animazione della mia giornata.

    Fa' che cerchi Gesù, il Figlio che tu ami,
    senza mai stancarmi e, trovatolo,
    lo ricerchi per conoscerlo e amarlo sempre più. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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Signore, aiutaci a perdonare!

Messaggio da Grazia Cuffari » gio mar 18, 2010 9:39 am

Signore, mentre si approssima la Settimana Santa,
Ti chiedo soltanto una cosa: " Aiutaci a perdonare
chi ci ha fatto del male, e fa che facciamo come hai fatto Tu,
rivolgendoti a Dio nell'ora suprema della tua vita sulla terra:

"Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno"
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 19, 2010 11:40 am

Immagine A te, o Beato Giuseppe, ricorriamo nelle nostre
  • e con fiducia invochiamo la tua protezione
    insieme a quella di Maria tua sposa.

    Per l'amore straordinario che hai avuto
    verso l'Immacolata Vergine Madre di Dio
    e per l'amore paterno che hai manifestato verso Gesù,
    guarda con benevolenza ed esaudisci anche noi,
    eredità acquistata e redenta da Cristo.

    Allontana da noi le tentazioni e il peccato, cosi presenti nel mondo;
    sii nostro protettore, proteggi le nostre famiglie
    e ottienici forza per combattere ogni giorno contro ogni forma di male;
    e come un tempo hai messo in salvo la vita minacciata di Gesù,
    così ora difendi la Chiesa in ogni difficoltà.

    Mantieni ciascuno di noi sotto la tua continua protezione
    affinché, sul tuo esempio e con il tuo aiuto,
    possiamo vivere da discepoli di Gesù e possiamo santamente morire
    per essere un giorno con te e con Maria, nostra Madre,
    nella beatitudine e nella gioia senza fine. Amen

    • a cura della Comunità Parrocchiale di Villaricca
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A San Giuseppe, protettore.

Messaggio da Grazia Cuffari » ven mar 19, 2010 1:20 pm

A San Giuseppe, protettore di bimbi

I glorioso San Giuseppe,
protettore della Santa Famiglia,
proteggi nel seno della loro madre,
tutti i bambini piccoli
che il Buon Dio chiama alla vita,
come tu stesso hai protetto
il Bambino Gesù
nel seno verginale di Maria.

Proteggi tutti i Bimbi del mondo,
da tutti i pericoli delle insidie di Satana;
manda in soccorso persone
che si occupano di loro,
quando hanno fame e custodiscili
quando sono soli e abbandonati.

San Giuseppe, gloria della vita
di famiglia
prega perché rinasca l'amore
e il rispetto del dono della vita
nel nostro Paese. Amen.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Si approssima la S. Pasqua - Dal Vangelo l'adultera

Messaggio da Grazia Cuffari » dom mar 21, 2010 2:07 pm

Dal Vangelo di Giovanni ( 8, 3-11 )

Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio
e,postala in mezzo, gli dicono:
"Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa.
Tu che ne dici?".
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.
Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro:
" Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei".
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più
anziani fino agli ultimi.

Considerazioni

In questo episodio del Vangelo di questa domenica
di quaresima, in cui si descrive l'incontro di Gesù con
una donna adultera, credo che tutti intravediamo
la tenerezza infinita di Gesù verso il peccatore pentito.
Egli conosce e comprende le nostre fragilità, ma sa come
fare per far rientrare, risolutamente, in se stessi anche
coloro che sono pronti a lanciare il sasso.
E di questi accusatori, oggi ce ne sono, purtroppo, ancora molti :
Cercano di vedere la pagliuzza del fratello, piuttosto che
la propria, perché, come i farisei, vogliono sembrare
osservatori della legge, ma dentro sono senza amore per Dio
e col desiderio di condannare o peggio di dissacrare il tutto,
anche la Chiesa
Cerchiamo, nell'approssimarsi della Santa Pasqua di esaminarci
dentro e col cuore sereno, senza giudicare, senza odio,
né rancore verso chi ci ha fatto del male, di andare incontro
a Gesù per sperimentare, insieme a lui la gioia del perdono
e della riconciliazione.
Cerchiamo di imitarlo come possiamo e con tanta voglia di bene
nel cuore per ricominciare il nostro cammino di Vita nuova
e di speranza con Gesù.]

Cuore Divino di Gesù, noi confidiamo in Te
Maria, madre celeste, vieni in nostro aiuto!
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Re: A San Giuseppe, protettore.

Messaggio da Grazia Cuffari » dom mar 21, 2010 2:09 pm

Maria Grazia ha scritto:A San Giuseppe, protettore di bimbi

O glorioso San Giuseppe,
protettore della Santa Famiglia,
proteggi nel seno della loro madre,
tutti i bambini piccoli
che il Buon Dio chiama alla vita,
come tu stesso hai protetto
il Bambino Gesù
nel seno verginale di Maria.

Proteggi tutti i Bimbi del mondo,
da tutti i pericoli delle insidie di Satana;
manda in soccorso persone
che si occupano di loro,
quando hanno fame e custodiscili
quando sono soli e abbandonati.

San Giuseppe, gloria della vita
di famiglia
prega perché rinasca l'amore
e il rispetto del dono della vita
nel nostro Paese. Amen.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Re: Si approssima la S. Pasqua - Dal Vangelo l'adultera

Messaggio da William » dom mar 21, 2010 4:53 pm

Maria Grazia ha scritto:Dal Vangelo di Giovanni ( 8, 3-11 )

Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio
e,postala in mezzo, gli dicono:
"Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa.
Tu che ne dici?".
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.
Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro:
" Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei".
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più
anziani fino agli ultimi.

Considerazioni

In questo episodio del Vangelo di questa domenica
di quaresima, in cui si descrive l'incontro di Gesù con
una donna adultera, credo che tutti intravediamo
la tenerezza infinita di Gesù verso il peccatore pentito.
Egli conosce e comprende le nostre fragilità, ma sa come
fare per far rientrare, risolutamente, in se stessi anche
coloro che sono pronti a lanciare il sasso.
E di questi accusatori, oggi ce ne sono, purtroppo, ancora molti :
Cercano di vedere la pagliuzza del fratello, piuttosto che
la propria, perché, come i farisei, vogliono sembrare
osservatori della legge, ma dentro sono senza amore per Dio
e col desiderio di condannare o peggio di dissacrare il tutto,
anche la Chiesa
Cerchiamo, nell'approssimarsi della Santa Pasqua di esaminarci
dentro e col cuore sereno, senza giudicare, senza odio,
né rancore verso chi ci ha fatto del male, di andare incontro
a Gesù per sperimentare, insieme a lui la gioia del perdono
e della riconciliazione.
Cerchiamo di imitarlo come possiamo e con tanta voglia di bene
nel cuore per ricominciare il nostro cammino di Vita nuova
e di speranza con Gesù.]

Cuore Divino di Gesù, noi confidiamo in Te
Maria, madre celeste, vieni in nostro aiuto!
Quello che mi ha sempre commosso in questo brano, ed è una lezione di ciò che è l'amore misericordioso di Dio, è che il Signore ama quella donna, le mostra tutto il suo amore semplicemente non giudicandola, prima ancora del suo pentimento. La disarma mettendola davanti al suo specchio dell'anima. Si è vista per quella che era. Ma ciò che ha permesso questa visione è anzitutto l'amore che ha ricevuto. Solo dopo si è pentita...
E' importante questo passaggio, perchè solo l'amore scioglie. E spesso noi uomini non riusciamo a distinguerlo perchè facciamo di tutto per esserne degni... Niente di più sbagliato. Perchè il fine non è l'essere a posto con se stessi, ma stare alla presenza del Signore...
Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio.
Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. (1 Gv 4,16)

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 22, 2010 9:07 am


  • Angelus di Sua Santità Benedetto XVI

    per la V domenica di Quaresima, 21 marzo 2010
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Cari fratelli e sorelle,

siamo giunti alla Quinta Domenica di Quaresima, nella quale la liturgia ci propone, quest&#8217;anno, l&#8217;episodio evangelico di Gesù che salva una donna adultera dalla condanna a morte (Gv 8,1-11). Mentre sta insegnando nel Tempio, gli scribi e i farisei conducono a Gesù una donna sorpresa in adulterio, per la quale la legge mosaica prevedeva la lapidazione. Quegli uomini chiedono a Gesù di giudicare la peccatrice con lo scopo di &#8220;metterlo alla prova&#8221; e di spingerlo a fare un passo falso. La scena è carica di drammaticità: dalle parole di Gesù dipende la vita di quella persona, ma anche la sua stessa vita. Gli accusatori ipocriti, infatti, fingono di affidargli il giudizio, mentre in realtà è proprio Lui che vogliono accusare e giudicare. Gesù, invece, è &#8220;pieno di grazia e di verità&#8221; (Gv 1,14): Egli sa che cosa c&#8217;è nel cuore di ogni uomo, vuole condannare il peccato, ma salvare il peccatore, e smascherare l&#8217;ipocrisia.

L&#8217;evangelista san Giovanni dà risalto ad un particolare: mentre gli accusatori lo interrogano con insistenza, Gesù si china e si mette a scrivere col dito per terra. Osserva sant&#8217;Agostino che quel gesto mostra Cristo come il legislatore divino: infatti, Dio scrisse la legge col suo dito sulle tavole di pietra (cfr Comm. al Vang. di Giov., 33, 5). Gesù dunque è il Legislatore, è la Giustizia in persona. E qual è la sua sentenza? &#8220;Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei&#8221;. Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell&#8217;ipocrisia e apre le coscienze ad una giustizia più grande, quella dell&#8217;amore, in cui consiste il pieno compimento di ogni precetto (cfr Rm 13,8-10). E&#8217; la giustizia che ha salvato anche Saulo di Tarso, trasformandolo in san Paolo (cfr Fil 3,8-14).

Quando gli accusatori &#8220;se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani&#8221;, Gesù, assolvendo la donna dal suo peccato, la introduce in una nuova vita, orientata al bene: «Neanch&#8217;io ti condanno; va&#8217; e d&#8217;ora in poi non peccare più». È la stessa grazia che farà dire all&#8217;Apostolo: &#8220;So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù&#8221; (Fil 3,14). Dio desidera per noi soltanto il bene e la vita; Egli provvede alla salute della nostra anima per mezzo dei suoi ministri, liberandoci dal male col Sacramento della Riconciliazione, affinché nessuno vada perduto, ma tutti abbiano modo di convertirsi. In questo Anno Sacerdotale, desidero esortare i Pastori ad imitare il santo Curato d&#8217;Ars nel ministero del Perdono sacramentale, affinché i fedeli ne riscoprano il significato e la bellezza, e siano risanati dall&#8217;amore misericordioso di Dio, il quale &#8220;si spinge fino a dimenticare volontariamente il peccato, pur di perdonarci&#8221; (Lettera di indizione dell&#8217;Anno Sacerdotale).

Cari amici, impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo. Impariamo ad essere intransigenti con il peccato &#8211; a partire dal nostro! &#8211; e indulgenti con le persone. Ci aiuti in questo la santa Madre di Dio che, esente da ogni colpa, è mediatrice di grazia per ogni peccatore pentito.
  • Benedetto XVI
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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