Riflettendo...sulla Parola (a cura di don Prospero Bonzani)

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar giu 13, 2006 10:35 am

  • Lc. 15,4: “C’è più gioia in Cielo per un peccatore che si converte...”
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Fammi gioire, Signore, per i miei figli, di quello per cui gioisci tu!

Che incanto questo padre/madre che è il Dio del Vangelo che non è contento perché la pecorella smarrita ritorna a Lui, così che Lui ce l’ha di nuovo, ma perché la pecorella ritorna a Lui, così che lei ha di nuovo Lui!

Come quando un figlio ritorna a casa e Mamma cerca di essere contenta che lui sia tornato e lui abbia la famiglia, non per il gusto di abbracciare lei suo figlio!

Signore Gesù! Donaci papà e mamme intensissimamente desiderosi che i propri figli ritrovino te, più di quanto desiderino di essere ritrovati e riapprezzati loro stessi dai propri figli.

Donaci Papà e Mamme che desiderino intensamente che i figli ritornino dalla tranquillità opaca della propria casa sprangata di adulti, alla fantasia esuberante di quando, bambini, sognavano una casa aperta per chi non ha casa.

Che i figli ritornino da una vita brillante, spensierata, effervescente, sballosa, rampante, al gusto dell’ultimo e del Disperato!

Che i figli ritornino da un andazzo qualunque, superficiale, chiacchierante, tuttosportivo, poltronadipendente, sbuffante, ridanciano, al gusto delle profondità interiori, delle domande ultime sul senso della vita, dell’Amore, della croce, al gusto dello scrutamento, inesorabile del cuore dell’altro, all’ansia di contemplare il Tuo volto.

Donaci, Signore, di far sempre più rassomigliare la nostra gioia alla tua: donaci più gioia per quando un amico, un figlio ritorna alla fede che per quando esce dall’ospedale.

Donami così di trovare più gioia nel sentire il tuo abbraccio misericordioso attorno all’abbraccio di chi ritorna ad abbracciarmi, più di quanta io ne senta nel suo abbraccio attorno a me: il tuo Amore per loro conta più del mio amore per essi!

Insegnami, Signore Gesù, ad amare come il Padre/Madre ci ama!

Insegnami a soffrire per quelli che amo le tue sofferenze: a soffrire quando chi amo perde l’abitudine di pregare alla sera più che per quando perde la salute o il lavoro!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar giu 13, 2006 10:36 am

  • 2Mac. 7,20: “La Madre dei Maccabei si mostrò fiera di veder morire torturati i suoi sette figli, per restare fedeli al Signore”
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In questo mondo di madri qualunque, circuite da una pubblicità che le vuole più carine e giovanili che sagge, insidiate dalla tentazione della resa davanti ai propri figli, chiacchierone e civettuole, mandaci madri capaci di grandi passioni e sogni audaci per i propri figli.

In questo mondo di madri igieniste, ansiose ed ansimanti per la salute dei propri figli, mandaci mamme capaci di domandare a te, Signore, di riprenderti il proprio figlio il giorno prima che decida per una vita qualunque, piatta, egoista.

In questo mondo di madri ambiziose che vedono nei propri figli la possibilità di raggiungere quelle vette ambiziose che ormai l’età non permette più loro di raggiungere, donaci mamme ambiziose di figli gareggianti per generosità, per servizio, per fede.

In questo mondo di madri che si sentono moderne quando si fanno sensibili alla moda, preoccupate del livello economico, disinvolto nel vestito, o travolte dal lavoro, donaci mamme appassionate di far vedere l’Invisibile ai loro figli.

In questo mondo di madri che cercano nell’abbraccio strangolatore ai loro figli la compensazione dalle frustrazioni affettive delle loro famiglie, donaci mamme capaci di regalarsi con eroismo ai figli rinunziando perfino al sacrosanto diritto di essere da loro ringraziati.

In questo mondo di madri travolte dalla fretta, preoccupate di prenotare per le ferie, agitate dalla frenesia della conduzione di una casa luccicante e fredda come uno specchio, donaci mamme capaci di fermare affettuosamente i figli nell’ascolto pacificato di se, nell’ascolto orante di Te.

In questo mondo di madri che sperano per la propria famiglia successo, salute e carriera, donaci mamme capaci di sognare per le proprie creature vocazioni speciali di servizio, di nascondimento, di dedizione agli Ultimi di questo mondo, nell’attesa di ritrovarsi in Cielo abbracciate da tutti i Disperati abbracciati in terra dai propri figli.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar giu 13, 2006 10:39 am

  • Lv. 19,3: “Ognuno rispetti sua madre”
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Grazie, Gesù, per la Mamma...
      • ...che è proprio contenta di diventare “inutile” perché ormai suo figlio sa camminare da solo sulle vie della vita!

        ...che desidera essere ringraziata non per essere ringraziata lei, ma perché è un bene per il figlio ringraziare la mamma.

        ...che proprio mentre abbraccia il figlio lo sente in prestito dal Signore più che proprietà della sua famiglia.

        ... che ci trova tanto più gusto a incoraggiare, piuttosto che nel rimproverare suo figlio.
        ...che desidera per suo figlio che cresca soprattutto generoso, più ancora che sano: l’avrebbe accolto con entusiasmo anche se era mongoloide

        ...che non si lascia mai scappare di mano uno schiaffo ma sa regalare al momento giusto, sia la carezza che lo schiaffo, entrambi per amore!

        ... che si sente così attenta al cuore di suo figlio da farsi attenta ai figli delle mamme disattente.

        ...che sa comandare soltanto quando è sicura di volersi far obbedire a tutti i costi.

        ...che sa farsi stimare dal proprio figlio al punto da fargli temere la negazione della buona notte più di ogni castigo.

        ...che saprebbe dire al figlio tutto il suo dissenso, mentre lo accompagna con rispetto su strade che lei non condivide.

        ...che sa preoccuparsi per il figlio che vince a scuola, nello sport, nella compagnia, e sul lavoro, temendo il pericolo che perda la passione per quelli che perdono.

        ...che sa spalancare gli occhi del figlio sul panorama misterioso dell’invisibile, del cuore, del Sofferente, della storia e della vita eterna, più che sul pericolo della droga.

        ...sa essere così amabile per il proprio figlio, da farlo ingelosire quando si accorge che lei vive un contatto con Dio più intimo dell’abbraccio a suo figlio.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 2:52 pm

  • Qo. 3,13: “Dio vuole che l’uomo goda del lavoro delle sue mani”
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In questi tempi in cui il lavoro si sposta dalla manualità all’informatica, dalle miniere alle scrivanie, custodisci, Signore, agli uomini contemporanei il valore del lavoro manuale, vera igiene per il nostro corpo e per il nostro spirito.

Aguzza il nostro sguardo ammirato e riconoscente verso i secoli e i millenni che conobbero soltanto il lavoro manuale, dal campo all’officina, dal telaio alle piramidi: dilata nel tempo il mio sguardo, mai del tutto catturato dall’oggi.

Insospettiscimi verso una automazione selvaggia del lavoro, che lo rende meccanico e ripetitivo, privando l’operaio del gusto di un’opera completa, e soprattutto, dilatando rovinosamente la disoccupazione.

Inginocchiami davanti agli oceani di lacrime e sangue versati nei secoli da lavoratori manuali sottopagati, sfruttati o non pagati assolutamente, come gli schiavi impedendomi di osservarne con disinvolta curiosità i manufatti nel museo o in casa di amici.

Inchinami altresì dinnanzi alla dignità del lavoro manuale, esaltata dalla storia del monachesimo: questo lavoro manuale che mi permette di pensare perché lavoro, anche proprio mentre lavoro.

Mentre focalizzo l’interesse per le scoperte della scienza e per il progresso nelle tecniche lavorative a sollievo della fatica, rafforza tuttavia in me la simpatia “di pelle” per il lavoratore manuale e per la sua “classe”, qui e nel Terzo Mondo: anche se lavorerò al computer o dietro una cattedra universitaria mi sentirò “dalla sua parte”.

Voglio anch’io, lavoratore di scrivania, riservare per me uno spazio al lavoro manuale: lo sento elemento equilibratore indispensabile per la mia igiene psichica e per la mia armonia spirituale.

Concedimi ancora, Signore, di valorizzare anche il lavoro manuale della donna di casa, questo lavoro ripetitivo e nascosto dove tuttavia ogni gesto può non solo essere lavoro ma diventare amore, essere fatto con amore, ed essere riconosciuto, giorno dopo giorno, come amore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 2:53 pm

  • Mt. 5,21: “Ma io vi dico: chiunque si adira col proprio fratello...”
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“Quando mi seggo e quando mi alzo, tu mi scruti e mi conosci” dice la tua Parola.

Ma “dove” mi scruti? Guardi forse le singole parti del mio corpo? Ti fissi forse su qualcuna più che su altre? “Sì”, tu mi rispondi, “ti fisso nel tuo cuore: sentiti scrutato lì!”.

Signore Gesù: tu hai detto che non bastava non uccidere ma bisognava anche e soprattutto non voler uccidere! Tu non ci domandavi le mani ma il cuore.

Signore Gesù! Guariscimi dall’abitudine a dominare, nascondere, mascherare, parole, gesti e sentimenti d’ira, di stizza, di paura, di condanna, di superbia, di bramosia, di disprezzo, di aggressione del mio prossimo!

Fammi scoprire la tristezza del vivere con il piede costantemente sul freno del cuore, così che viso e voce non riescono a soffocare l’ululato ringhiante della mia belva imbavagliata!

Ti domando, Signore, quella consuetudine affettuosa con te, “mite e umile di cuore”, capace di insegnarmi non a dominare, ma a domare i puledri selvaggi dei miei sentimenti nella giungla del mio cuore!

Concedimi, Signore, la mitezza forte del tuo cuore! Insegnami a giudicare inesorabile me stesso, vigilando invece inesorabile sulla mitezza del mio cuore verso il fratello, a immagine del tuo verso di me!

Alimenta nel mio piccolo cuore il desiderio di una vita armoniosa; il desiderio di vivere innamorato senza ingordigia, convinto senza intolleranza, sofferente senza insofferenza, ottimista senza precipitazione.

Infondimi il desiderio di vivere contemplativo senza inerzia, lucido senza freddezza, gioioso senza ingenuità, pacato senza piattezza, affettuoso senza possesso.

Concedi, Signore, che l’intimità con il tuo cuore, intuito nella preghiera di sguardo, disegni sullo sgorbio del mio volto la bellezza che vi fiorisce dal mio cuore domato a immagine del tuo!

Aiutami, Signore, a collocare tutte le “note” dei miei sentimenti sul “rigo musicale” della mia vita, sempre “in chiave d’amore!”.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 2:56 pm

  • 2Cor. 10,1: “Vi esorto con la dolcezza e la mansuetudine di Gesù”
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Signore Gesù: tu avevi la forza di chiudere la partita nel trionfo della giustizia definitiva e universale, come farai il giorno dell’ultimo giudizio.

Invece hai preferito seminare i tuoi passi di tanti piccoli fiorellini profumati: qualche miracolo per quei quattro poveracci sconosciuti che incontravi sui viottoli.

Insegna anche a noi quella vera forza interiore, capace di farci muovere in tenerezza senza lacrimucce, in sensibilità senza suscettibilità, in generosità senza ansia opprimente, in squisitezza senza estetismi, in finezza d’animo senza compiacimento di se.

Smaschera, Signore Gesù, quella paura che si veste di aggressività, quell’incertezza che si nasconde di tracotanza, quell’indispettirsi che si maschera di giustizia!

Grazie per questi lebbrosi che tu sai guarire dopo averli abbracciati in tutta mansuetudine, respirando come profumo del cuore la puzza della pelle.

Grazie per lo sguardo di tutta mansuetudine che sai lanciare generoso al giovane ricco quando già la tua onniscienza conosceva la sua risposta avara.

Grazie per la tua mansuetudine con i bambini, allora considerati solo un debito per la famiglia: dai l’impressione che, se tu avessi avuto un bambino, non ti saresti innervosito quando ti svegliava di notte.

Grazie per la tua mansuetudine con le donne, da sempre considerate uomini mutilati: hai avuto la forza di indirizzare serenamente verso il Padre e verso i fratelli l’innamoramento di te che avrai in esse suscitato incontrandole.

Grazie per il tuo accostarti ancor oggi intenerito ad ogni malattia con l’onnipotenza del taumaturgo, porgendo al malato la speranza che le sue lacrime e il suo sangue non finiscano nel lavandino e basta.

Grazie per le tue parole dalla Croce, tanto robuste da carezzare mansueto con gli occhi chi ti impediva coi chiodi di carezzarlo con le mani.

Mandaci uomini e donne così forti di rinunziare sempre e serenamente alla propria forza!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 3:11 pm

  • Sir. 38,12: "Anche il medico l'ha creato il Signore"
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Ispira, Signore, a tanti giovani, il desiderio di studiare medicina senza pensare al profitto economico che potranno un giorno trarne, esercitando la professione.

Guarisci i nostri medici dalla malattia dell'onnipotenza, quando sono tentati di guardare il Malato con l'arroganza di chi tiene nelle proprie mani la sorte della loro vita.

Insinua nel cuore dei nostri medici l'imbarazzo di sentirsi loro sani e vigorosi mentre vivono attraversando i mari di sofferenza sui quali galleggiano faticosamente i loro malati.

Suggerisci Tu ai nostri medici, un atteggiamento di accoglienza, in modo che il Malato possa sentirsi accolto ed aspettato da chi può curarlo.

Concedi al medico tanta attenzione nel formulare la diagnosi del Malato quanta lo stesso dottore vorrebbe che un altro medico usasse per "indovinare" la malattia sua o di un suo familiare.

Regala Tu al medico la trepidazione di chi si ricorda sempre che potrebbe lui aver domani bisogno di quelle cure che sta offrendo ai suoi pazienti.

Ispira ai nostri medici la tolleranza e l'ascolto del malato immaginario che si rivolge al medico anche senza averne bisogno, per il solo fatto che il libretto della mutua gli fa sperare di poter essere ascoltato almeno dal dottore, quando non ha nessuno che l'ascolti.

Salva Tu i nostri medici dalla tentazione di esigere uno sproporzionato compenso economico, approfittando del fatto che per la nostra salute siamo disposti a qualunque sacrificio.

Stilla Tu hai nostri medici l'ambizione di un costante aggiornamento professionale, senza accontentarsi di distribuire pastiglie da un obsoleto, frettoloso ricettario.

Fa’ attenti i nostri medici alla riscoperta della medicina alternativa, che tenta di curare rispettando la natura del nostro corpo anziché aggredendo la malattia con la violenza chimica, tanto sbrigativa quanto devastante.

Mandaci dottori attenti alla persona del Malato e dell'Anziano anche quando prevedono l'inutilità delle proprie ricette, perseverando nella attenzione affettuosa verso la persona del malato.

Rendi i nostri dottori consapevoli del fatto che un loro sorriso diventa spesso più terapeutico della lunga serie di farmaci che stanno prescrivendo.

Ricorda al medico credente che nel giorno del Giudizio si accorgerà di avere o non aver riconosciuto proprio Te, Gesù sofferente, dietro il volto dei suoi Ammalati.

Inginocchia Tu, Signore, il medico attento, davanti al mistero del dolore, davanti al valore arcano della sofferenza, davanti al momento decisivo della propria sconfitta scientifica di fronte a Sorella Morte, sempre finalmente vittoriosa.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 3:14 pm

  • Lc. 2,19: "Maria conservava tutte queste cose nel suo cuore"
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Signore Gesù, in questo tempo tormentato e frenetico in cui chi si ferma a ricordare viene travolto dal disprezzo di una moda sempre in affannata corsa verso l'attualità, donaci sguardo attento sul nostro passato, per salvarne tutti quei valori che sembrano sorpassati solo perché sono eterni.

Aguzza il mio sguardo, allunga i miei occhi perché non si lascino catturare né del profumo dei fiori né del gusto dei frutti del mio albero, ma inseguano sapientemente le radici per fedelmente innaffiarle.

Distinguimi dai complessati che si aggrappano alla memoria perché ogni novità è vista come un'aggressione ma dividimi parimenti dai superficiali che ritengono il nuovo automaticamente migliore dell'antico.

Ravvivami la memoria di chi mi ha dato esempio di umana e cristiana virtù per farne non certo nostalgica rimembranza ma prezioso indirizzo per il domani dei miei passi.

Intenerisci e rassoda il dissipato cuore dei giovani frastornati da una chiassosa e vuota, frenetica, presunta novità, per farli ascoltatori attenti della propria storia, capaci di quel discernimento che separa il perenne dal caduco.

Incantaci della storia dei Santi, coraggiosamente preferendo le loro biografie alle scintillanti e avvelenanti telenovele, per innestare sull'albero della loro forza i germogli della nostra fragilità.

Rendici capaci di affondare le radici della memoria soltanto in quella terra buona che garantisce fiori e frutti per il domani della mia anima, dell'anima di chi amo, e per la vita eterna di tutti!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 3:18 pm

  • Gb. 24,20: "Non si conserva la memoria del peccatore"
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Tu, Signore, non ricordi, perché tutto, passato, presente e avvenire è sempre presente nell'attimo senza inizio né fine della tua eternità: io decido invece con fatica di accettarmi nel tempo, come tu hai voluto, in questo inesausto rincorrersi del mio passato, divorato dal mio avvenire.

Incantami, Signore, della tua eternità, rendi impaziente il mio cuore nell'attesa del giorno in cui finalmente l'inesorabile clessidra della mia vita si fisserà nel punto luminoso della tua eternità.

Custodiscimi senza lacrimogeno rimpianto i ricordi belli e preziosi della mia vita, trasformandoli in entusiasmo per il mio domani.

Alimentami in cuore la misericordia per la memoria dei miei errori, dei miei peccati, dissolvendo il veleno che vorrebbe depositarsi sul fondo dell'anima, il veleno che vorrebbe iniettare i miei occhi incattivendone lo sguardo.

Concedimi il dono di saper cancellare tutte le etichette che la mia affilata memoria vorrebbe sempre appiccicare sulla fronte della gente con colla indelebile.

Fammi assaporare la sovrana libertà di chi riesce non solo a perdonare ma anche a dimenticare! Scampami dalla tristezza di una memoria precisa, ferrea, inossidabile, incapace di carezzare con indulgente tenerezza il ricordo delle persone e delle vicende. Che chiunque si sente ricordato, si senta al contempo amato!

Ti autorizzo a insidiarmi nelle mie facoltà psichiche, se proprio questo annebbiamento fosse necessario per guarire il mio cuore dal risentimento e dal rancore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 3:20 pm

  • At.11,16: "Mi ricordai allora di quella Parola del Signore"
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Concedi anche a noi, Signore, l'esperienza trafiggente della tua assenza, per farci sempre più desiderosi di Te, come l'assetato spasima verso la fonte.

Insegnaci a sentire la mancanza sensibile dell'incontro con il tuo volto più acuta e più amara della mancanza del volto di chi amiamo.

Guidaci a leggere nello sconforto per la nostra propria banalità la traccia del tuo passaggio, che semina nel nostro cuore il desiderio avvincente di quell'appassionante pienezza che tu accendi nel cuore di chi t'incontra.

Permettici di domandarti l'esperienza sensibile del tuo volto mentre ti cerchiamo affannosamente nel volto del Povero, del neonato, del morente.

Instilla nel nostro cuore la bramosia spirituale di quei misteriosi, mistici momenti in cui la preghiera solitaria ci dona di toccare con la mano dell'anima la tua mano, compagnia senza fine.
Ispiraci la santa invidia del fratello che riusciamo a spiare nella sua solitudine mentre i suoi occhi chiusi inseguono l'intimità del tuo volto, sentinelle di Dio.

Affila le nostre esigenze di celebrazioni eucaristiche dove parola, canto, palpito e silenzio ci regalino quel brivido spirituale per la tua carezza che ci conferma nell'impossibilità di vivere senza di Te.

Regala a quelli che si amano l'esigenza di radicare l'amore delle loro braccia in quei contatti d'anima che tu regali a quelli che ansiosamente cercano insieme il tuo volto.

Guida i nostri occhi a fissare con incuriosito e venerante rispetto quegli uomini e quelle donne che si "seppelliscono vivi" tra le mura del convento affinché qualcuno, a nome di tutti, mai smetta di fissare i propri occhi nei tuoi, verso il disvelamento definitivo e universale.

Concedimi la tenerezza dell'ascolto della tua Parola interiore, la tenerezza della lettura della tua Parola scritta, sensibile come la tenerezza delle parole di chi mi ama.

Concedimi una vibrazione interiore davanti al tuo corpo eucaristico simile alla vibrazione che percepisco nell'intimità con il corpo di chi amo.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 3:21 pm

  • Sir.7,32: "Al povero stendi la tua mano!"
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Scampami dalla tentazione insidiosa di chi vuole stringere nelle proprie mani la propria vita, nel controllo costante delle situazioni, nel dominio paralizzante dei suoi sentimenti, nella volontà tenace di bastare a se stesso, senza aver bisogno di nessuno.

Scampami dal pericolo di non chiedere nulla a nessuno fino al punto di desiderare di non aver neppure bisogno di Te, Signore della mia vita!

Insegnami a guardare con simpatia il gesto normalmente fastidioso della mendicanza: quel tale sarà probabilmente uno sfaticato e magari imbroglione, ma come mi sentirei io nella condizione di chiedere l'elemosina?

Insegnami uno sguardo rispettoso verso la pratica ascetica secolare della mendicanza, quel gesto con cui io mi dichiaro visivamente nelle Tue mani, come Francesco insegnò al mondo.

Insegnami a domandare volentieri un piacere, anche quando potrei arrangiarmi da solo, per abituarmi a dipendere volentieri dagli altri.

Mostrami, Signore, la via ripida della mendicanza, quando ho bisogno di denaro o di ascolto, superando l'umiliazione del tendere la mano: preferisco affrontare un rifiuto piuttosto che arroccarmi nella presunta dignità dell'autosufficienza.

Indicami la via del rispetto per il mendicante anche quando lui non rispetta né me né se stesso: Tu, Signore, non mi hai detto che io Ti incontro in lui soltanto se il mendicante è un povero dignitoso, che non mi aggredisce quando fermo l'auto al semaforo.

Fammi attento alla mendicanza del Malato: non posso guarire il suo corpo ma posso certamente medicare il suo cuore.

Fammi attento alla mendicanza dell'Anziano: non posso certamente restituirgli la giovinezza ma posso sicuramente permettergli di riviverla se ne ascolto volentieri il ricordo.

Fammi attento alla mendicanza dell'Abbandonato: non potrò forse mai riportargli accanto il figlio che l'ha abbandonato ma potrò pormi io accanto a lui come fratello.

Insegnami, Signore, la gioia di sentirmi mendicante alla porta del Tuo Cuore: da Te ho ricevuto tutto gratuitamente; da Te voglio ricevere oggi il Tuo sguardo ai miei occhi e la Tua Parola ai miei passi; da Te voglio ricevere sempre la misericordia del Tuo perdono; da Te voglio ricevere per sempre la più preziosa delle elemosine, la vita eterna!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 19, 2006 3:22 pm

  • Lv.19,33: "Quando un forestiero abiterà accanto a te, tu lo amerai"
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Mettiamo nelle Tue mani, Signore, la "questione meridionale", questo mondo del Sud, il Sud dell'Italia e il Sud del mondo, che bussano alle porte del nord benestante con la disperazione e la violenza della fame.

Insinua, Signore, nel cuore della gente del Nord, Nord Italia e Nord del Mondo, il disagio di sentirsi benestanti, normalmente senza loro merito, per il fatto di essere nati sopra e non sotto un certo parallelo.

Insegna, Signore, alle genti del Nord, a non sentirsi padroni ma soltanto affittuari dei beni che posseggono, che Dio ha inventato per tutti e non per qualcuno.

Insospettisci, Signore, la gente del Nord, per la mentalità del profitto, per l'approccio sempre scientifico, per la esasperazione della concorrenza che reggono il sistema economico occidentale.

Aiuta la gente del Nord a chinarsi con sofferenza, anziché con disprezzo, sui dolorosi fenomeni della mafia e della disoccupazione, domandandosi se sarebbero loro disposti a rischiare per non pagare il "pizzo"; se sarebbero disposti a mettere in pericolo la concorrenza delle proprie Aziende, per assumere nuovi dipendenti.
Sostieni, Signore, la gente del Sud, d'Italia e del Mondo, per non cadere nella trappola della rassegnazione, nella palude del fatalismo, nell'inganno dell'assistenza, nell'equivoco delle raccomandazioni, nella spirale della malavita.

Illumina, Signore, la gente del Sud, per cogliere il tesoro prezioso delle proprie tradizioni popolari, della capacità fantastica del loro genio, del grosso capitale emotivo che possono portare nei cervelli elettronici del Nord.

Rendi fiera, Signore, la gente del sud, per il tenace attaccamento ai valori della famiglia, proprio oggi che essere moderno sembra coincidere con l'essere separati. Possa il legame del sangue non illanguidirsi mai con le acque distillate del Nord.

Fa' di me, Signore, una persona "mondiale", come Tu lo fosti, sulla croce, a braccia spalancate per abbracciare il mondo. Ma che non sia solo poesia: "Gesù Crocifisso: crocifiggi il mio cuore piccino! Gesù Crocifisso! Cambiami i gusti!".
Ultima modifica di miriam bolfissimo il lun giu 26, 2006 2:54 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 26, 2006 2:53 pm

  • Is 42: "Ecco il mio servo nel quale mi sono compiaciuto!"
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Quante volte gli uomini hanno atteso una "salvezza" dall'alto, o da qualche parte, o magari da loro stessi: questo fenomeno dell'attesa, inscritto nella coscienza dei popoli e nel mio stesso cuore, mi dice che siamo fatti per diventare qualcosa che non siamo!

Ma noi crediamo, per miracolo di fede, che fra tutti quelli che si sono inventati tuoi messaggeri, fra tutti quelli che hanno dichiarato al mondo che sarebbe arrivato Chissà chi. Ecco che questa pagina strana dice davvero che tu, Altissimo, volevi mandare Qualcuno di particolare, nel quale ti saresti compiaciuto. Secoli dopo l'avrebbero chiamato Gesù.

Tu dichiari, Signore, che in Lui i ciechi riavranno la vista: volevi ricordarci che i nostri occhi sanno raramente vedere l'essenziale!

"Sul tuo capo il Suo Spirito". Come avrei voluto essere presente, per spaventarmi prima e per adorarti poi.

Il Messia che tu presenti porterà, "il diritto" cioè la verità anche ai pagani.

Anch'io, Signore, mi sento mandato ad annunziare la tua Parola ai pagani che mi circondano.

Mi sento infatti stranissimo a ricordarmi tutti i giorni della vita eterna che già il battesimo mi ha seminato in cuore e poi fiorirà per sempre.

Mi sento stranissimo a pensare queste cose, e un po' tutto il tuo Vangelo, in mezzo a chi pensa soltanto ai soldi, al pallone, all'amante, alla famigliola, alla telenovela, ai nuovi problemi con l'euro...

Infondi, Signore, anche sul mio capo, il tuo Spirito, per sostenermi nella mia stranezza.

"Non griderà, né alzerà il tono.....": che incanto questo Messia che avrebbe da dire cose enormi, e le dice sottovoce.

Davvero voglio imparare anch'io a dire sottovoce le cose che contano, sia brutte che belle.

Sottovoce si raggiunge il cuore dell'altro.

Sottovoce si parla con il proprio cuore.

Sottovoce si ha la forza di fissare e lasciarsi fissare negli occhi.

Sottovoce si pronunziano le parole dell'amore.

Sottovoce si profferiscono le ultime parole.

Sottovoce si prega!

"Non spezzerai la canna incrinata, dimostrando quanto debole sia la forza!".

Chiama anche me, Signore, ogni giorno. Voglio fissarti negli occhi della fantasia mentre mi chiami Messia ogni giorno. Risponderò anch'io, con questo Servo di Yahveh e con Maria: "parla Signore, il tuo servo ti ascolta!".
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 26, 2006 2:57 pm

  • 1Cor. "Io corro, ma non con chi è senza meta"
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Signore! Io posso camminare! Insegnami a meravigliarmene. Ricordami tutti i malati che non possono camminare. Tutti coloro che da stasera non cammineranno mai più!

Fammi attento al cammino non solo per andare di qua e di la, ma al cammino, alla strada: è la parabola della vita, lungo, avventuroso, difficile, affascinante cammino per arrivare al traguardo che sei Tu!

Fammi attento al cammino perseverante, simbolo della vita come ricerca, diffidente verso le soste prolungate, in strada sempre verso nuovi orizzonti.

Fammi attento alla parola del salmo che mi ripete: "camminerò alla presenza del Signore. Sempre!" Vedermi guardato dai tuoi occhi indirizza e incoraggia il mio passo!

Sorprendimi del fatto che mentre io muovo i miei passi corti sul lungo cammino, questa Terra sulla quale poso le mie orme sta camminando ad impensabile velocità verso dove Tu solo lo sai!

L'Universo stesso, tutto intero, è in cammino verso il punto Omega, quando tutte le cose torneranno in quel tuo cuore donde sono uscite, in cieli nuovi e terre nuove, e tu sarai tutto in tutti! Ricordamelo, mi esalta!

Io cammino perché mi sento abitato da un desiderio che mai si placa, come un assetato verso la fonte: non permettere che mi fermi dissetato da qualche whisky o da qualche aranciata. Fammi sempre assetato di quell'acqua fresca, zampillante vita eterna.

Dammi compagni e compagne sul mio e tuo cammino che mi incoraggino il passo!

Sarò amico con chi mi incrocia su altre strade ma mi sentirò fratello solo con chi con me condivide la meta! Scampami dalle facili cosiddette amicizie con chiunque!

Incantami del cammino più impegnativo: il cammino interiore. Questa strada che mi porta verso gli altipiani dell'Armonia, della Comunione e della Bellezza, a spiare il tuo volto.

Fammi impaziente di camminare veloce verso la vetta dove riposare nella luce, insieme a tutti gli altri camminatori della mia storia e della Storia del mondo, nel tuo Cielo!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 26, 2006 2:59 pm

  • Dt.25,13: "Non vivrai due pesi diversi, uno grande e uno piccolo, per la tua vita"
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Santo Francesco: Scalda il mio cuore ma muovi i miei passi!

Libera le mie mani, la mia casa, il mio borsellino, di tutto ciò che non è necessario, per provare anch'io la gioia della libertà, nell'affidamento alla Provvidenza: che io non possa più pregare asserragliato nel superfluo!

Liberami da questi occhi da adulto, che guardano per giudicare, per capire, per calcolare e progettare. Dammi, Francesco, i tuoi occhi di bimbo, di artista, di innamorato, per scoprire in ogni quotidiano l'incanto dell'eccezionale!

Spalanca il nostro cuore semplificato ad abbracci universali verso il Creato e verso ogni Lebbroso dei nostri giorni. Concedici il miracolo di credere alla bontà del Lupo di Gubbio che incontriamo sul nostro cammino.

Francesco, Amico e fratello: pacifica il mio cuore travolto, incantandolo dei "Minori", dei piccoli di questo mondo!
Donaci, Signore, "piccoli" consapevoli! Libera, Signore, i piccoli di questo mondo, i Poveri, gli Oppressi, gli Ignoranti, i Fragili, gli Ammalati, dal disprezzo della propria piccolezza. Liberali dal desiderio di diventare "grandi".

Concedi ai "piccoli" per natura o per sventura il dono di restare "piccoli" per scelta, per la propria e l'altrui gioia!

Concedi ai "grandi" del pensiero e del potere un cuore di piccolo e di bimbo capace di incantarsi di un fiore, capace di trasformare la propria grandezza in bellezza per tutti i "piccoli" del mondo.

Donaci adulti con il cuore di bimbo, capaci di credere ed affascinarsi della favola vera dell'Amore che tu ci hai raccontato, la favola vera dell'Amore di te per noi, di noi tra noi, di noi per te, di tutti per gli Ultimi, di te e di tutti, quando saremo tutti in te!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 26, 2006 3:11 pm

  • At.2,37: "All'udir questo si sentirono trafiggere il cuore"
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Grazie, Signore Gesù, perché mi hai messo in cuore il bisogno di credere ai miracoli, il bisogno di credere che non siamo una macchina messa in moto chissà quando e chissà da chi, fatta per procedere inesorabile lungo i millenni-luce fino al dissolversi finale.

Così voglio credere alla resurrezione. Voglio credere che il tuo passaggio in mezzo a noi non è stato un'allucinazione di dodici sempliciotti visionari. Né loro, né le donne che ti inseguirono risorto.

Voglio credere che "qualcosa" di stranissimo è certamente accaduto: voglio credere che i Tuoi miracoli di bontà e di misericordia volevano addirittura svelare il volto di bontà e di misericordia del Padre, creatore dell'Universo!

Voglio credere che, imbrogli e fantasie a parte, esistono ancora oggi dei segni visibili del tuo costante incrociarsi con i nostri passi.

Voglio credere che già l'occulto e la magia di sempre, riscoperti da quest'uomo informatico, inducono a pensare che uomo e mondo non sono un'afferrabile equazione matematica, ma sono abitati da un Mistero.

Voglio credere che la conversione dei Santi, e mia, non è solo un lapsus della psiche, ma è anche miracolo delle tue dita: il più convincente!

Ma la tua e nostra Resurrezione? Portami su quell'orlo della disperazione da dove intuisco, che, se esiste la Resurrezione, come diceva Einstein, tutto il resto è un dettaglio!

Insegnami a sperimentare che proprio l'interrogativo sulla tua Resurrezione e sulla nostra vita eterna ci abilita a vivere questa nostra vita di adesso, più intensa, più attenta, più preziosa, più esigente, più appassionata e più felice!

Donami di desiderare intensissimamente che Tu sia risorto davvero, e per noi pure ce ne sia speranza.

Così da poter guardare a questi 100 anni di vita mia e di chi amo come un microscopico millimetro dal quale dipende l'eterna semiretta della vita senza fine.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 26, 2006 3:13 pm

  • Gv. 8,1: "Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra"
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Signore Dio Altissimo, che fin dal giardino delle origini, riservasti per te l'albero del bene e del male, guariscimi dalla diabolica tentazione di farmi dio, sostituendo il tuo giudizio con il mio!

Signore Gesù! Quella donna era colpevole quanto l'uomo che aveva peccato con lei, ma era più indifesa nell'essere giudicata: salvami dall'essere debole con i forti e forte con i deboli!

In lei vedevano come in uno specchio riflessa la palude tenebrosa del proprio cuore. Ma non volevano riconoscersi infangati. Perciò la disprezzavano per distinguersi e per salvarsi. Impossibile! Lei invece si è lasciata salvare!

Liberami dalla violenza bestiale che abita in me, capace di farmi godere il morso voluttuoso del giudizio, del disprezzo e della condanna, capace di farmi gustare il veleno dolce e sottile di una pretesa e feroce onnipotenza!

Fammi scoprire troppo facile giudice di una vittoria, di un possesso, di un piacere altrui che io non riesco a permettermi.

Insegnami la gioia dolce e profonda, inderubabile, di sentirmi piccolo, fragile e cattivo, davvero: al punto di lasciarmelo dire serenamente dagli altri. Al punto di lasciarmi più serenamente abbracciare infangato dalle tue braccia insanguinate d'Amore!

Insegnami la gioia di chi vuol vedere soltanto il minuscolo luccicare delle stelle positive nella notte grande dei cuori.

Insegnami la tenerezza di chi non riesce più a giudicare l'amico che lo tradisce, il padrone che lo sfrutta, il vicino di casa che alza il volume a notte fonda, il collega assenteista, il capoufficio leccapiedi, il parroco che si passa le serate al televisore...

Fa di me uno che non riesce più a giudicare nessuno perché si sente conosciuto sempre, e del tutto, ma giudicato mai, dal tuo sguardo onnisciente ma innamorato!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 26, 2006 3:15 pm

  • 1 Sam. 15,30: "Onorami rispettando gli anziani della mia gente"
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Non voglio distrarre lo sguardo Signore, dal pericolo sempre più oggi probabile di una vecchiaia prolungata e perciò infragilita: non voglio fare come lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia.

Non voglio lasciarmi andare a desiderare di morire un momento prima di quando comincerò a stare stabilmente male, neppure accampando la scusa di non voler essere di peso agli altri.

Non voglio desiderare la morte improvvisa per me e per chi amo, né la morte violenta, né la morte nel sonno, per poter vivere e celebrare con consapevolezza questo della morte, che è il momento più importante della vita.

Non voglio né ingannare né essere ingannato sulle effettive condizioni fisiche della malattia, né mia né altrui, con l'ingannevole sentimento di una compassione che non vorrebbe far soffrire.

Non voglio appesantire i miei anni con l'atteggiamento oppressivo ed esigente dell'Anziano che pretende per sé tutte quelle costanti attenzioni che neppure lui aveva all'Anziano regalato quand'era giovane.

Insegnami, Signore, ad instillare nell'Anziano il gusto vivace per quel mondo di domani che lui non abiterà più: così renderà più vivibile il suo mondo di oggi, in mezzo ai più giovani.

Insegnami a dare un'importanza soltanto relativa alle età, visto che dieci o cent'anni fanno così poca differenza rispetto ai millenni di anni luce che vivremo insieme nell'eternità.

Insegnaci a pregare insieme all'Anziano, per sperimentare fin d'oggi, attraverso il superamento delle differenze di tempo, una gustosa briciola di eternità, quando, come ora siamo accanto in terra, saremo accanto in Cielo.

E ci confortiamo dicendocelo a vicenda.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 03, 2006 3:50 pm

  • Sal.51,15: "Insegnerò agli erranti le tue vie"
Fa’ delle mie labbra una voce per le Tue labbra silenziose!

Fa’ del mio cuore un palpito visibile del Tuo Amore invisibile!

Fa’ di me, Signore, uno strumento della tua pace!

Mandaci, Signore, donne ed uomini che sentano in cuore la voglia matta di gettare la vita per il Tuo Vangelo nelle situazioni minute, concrete, piccole ma preziose del nostro quotidiano.

Donne e uomini che sappiano conoscere e fremere per l'amore di un uomo e di una donna ma si sentano più appassionati ancora per il sogno di fare della propria vita un Annunzio esaltante del Tuo Regno.

Donaci Papà e Mamme desiderosi di regalarTi il figlio perché consumi il suo cuore nell'annunzio del Tuo Regno, cercando in questo modo la felicità propria nell'altrui felicità.

Signore Gesù, dona a chiunque di noi, uomo o donna, sposato o celibe, giovane o adulto, la passione dell'annunzio, come un tale che avesse scoperto la medicina contro il cancro e non stesse nella pelle dalla voglia di urlarne la notizia.

Vorrei preoccuparmi dei sogni di chi amo più che della sua salute: sogni di generosità più che di riuscita, sogni di rettitudine più che di benessere, sogni di pace nella compagnia con i sofferenti più che di pace nella poltrona davanti alla TV.

Dona anche ad uno qualunque come me di sentire più ansia per la radiografia dell'anima di chi incontro, più che per la radiografia del corpo di chi amo!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 03, 2006 3:51 pm

  • 2Ts.2,1: "Perché la Parola del Signore si diffonda"
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Signore Gesù, tu hai messo nel cuore di uomini e donne il gusto e la passione per l'annunzio. Ciascuno di noi esulta per una bella notizia propria e vorrebbe urlarla al mondo.

Ciascuno di noi ha veramente piacere di poter essere lui a dare ad un amico una bella notizia che lo riguarda: c'è davvero gioia grande quando possiamo dare l'annunzio di una grande gioia.

Noi ricordiamo, Signore, la gioia di alcune notizie: il si della persona di cui ci sentivamo innamorati, l'esito favorevole di un esame clinico pericoloso, la nascita del primo figlio, il ritorno all'ovile di una pecorella smarrita, la fine di una guerra...

Signore Gesù: fa' sobbalzare il nostro cuore per l'annunzio del tuo Vangelo! Donaci ogni giorno una esaltante rinnovata sorpresa di svegliarci credenti così da sentire in cuore la voglia di leggere la Bibbia al postino che incontriamo, prima ancora di sapere se ha una lettera per noi, noi sappiamo infatti di avere la tua Lettera per lui!

Grazie, Signore, per tanti giovani d'oggi capaci di gesti che noi adulti neppure avremmo sognato: animatori per anni, e gratis, dello stesso gruppo giovanile, obiettori di coscienza con gli handicappati, oranti per una notte di adorazione, adunate oceaniche ma...

...dona, Signore, alle tue comunità vive il desiderio urgente che alcuni giovani si dedichino interamente ed esclusivamente all'annunzio del tuo Vangelo, testimoniando con il celibato e la verginità che tu puoi regalare abbracci capaci di placare il cuore assetato come e più dell'abbraccio di un uomo, di una donna.

Dona alle nostre comunità il gusto di pregare e pagare di persona per uomini e donne capaci di si definitivi, senza ritorno.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 03, 2006 3:57 pm

  • Ef.3,2: "Questo mistero non è stato rivelato prima d'ora"
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"Questo mistero non è stato rivelato alle precedenti generazioni....". È una notizia dell'ultimo minuto. È la notizia attesa con trepidazione dai cronisti e teleoperatori di tutto il mondo. È una notizia destinata a diventare uno "scoop" senza confronti!

Chi non l'accoglie così non l'accolga neppure. Anzi, vuole semplicemente dire che non l'ha accolta.

È una notizia dell'ultimo minuto perché, chissà Signore, quanti millenni, quante ere geologiche, quante mutazioni astrali, quanti anni luce hanno dovuto trascorrere prima che tu ti decidessi a comparire mezzobusto per pochi secondi sui teleschermi della Storia!

E questa notizia, ultimissima notizia, tocca proprio a noi che viviamo in questi "ultimi tempi", raccoglierla con esultanza, con stupore, per farne notizia clamorosa a tutto il mondo, a questo mondo in tutt'altre faccende affaccendato, che non ha tempo da perdere per salvarsi la vita.

Perché questo mondo assomiglia a quel tale che cercava disperatamente il sentiero nella giungla, stringendo nervosamente fra le dita la mappa del territorio, e incespicava nella liana e nel baobab... e l'amico gli diceva: "Ma fermati un momento, consulta la carta, leggici le parole (la Parola?), e capirai dove andare!" Ma lui: "Fermarmi io? Non vedi come sono affaccendato, non ho mica del tempo da perdere io!".

E ora che accogli anche i Pagani (cioè, a dire il vero, anche noi!) nel tuo abbraccio salvatore, per formare in Cristo non una sola Ditta, e neppure una sola famiglia, ma addirittura uno stesso Corpo, permettimi di cadere in ginocchio davanti al mistero di un Amore così grande. Il mio piccolo cervello e l'ancor più piccolo mio cuore non possano capire: possono soltanto prometterti di non abituarsi mai al pensiero di essere stati naufraghi sul mare della vita, raccolti sulla scialuppa della salvezza!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 03, 2006 4:41 pm

  • Gv.3,8: "Il vento non sai donde viene e dove va"
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Grazie, Signore Gesù, perché non sei uno come gli altri: Tu non sei visibile, misurabile, pesabile, valutabile, passabile al microscopio e al telescopio, Tu non sei scintillante, come tutte le cose di questo mondo, come tutte le persone che, vivendo di cose, diventano cose esse stesse!

Grazie, Signore Gesù, perché mi hai insegnato ad inginocchiarmi davanti al fratello, e perfino davanti a me stesso, come davanti a un Mistero!

Grazie perché mi hai assicurato che mai nessuna scienza, né la chimica, né la fisica, né la filosofia, né la psicanalisi, né la sociologia, nessuna scienza avrebbe mai potuto esaurire il Mistero della vita, della morte, dell'Amore, del Dolore, e della Vita oltre la morte!

Grazie perché questo spazio di Inconoscibile io lo leggo con la mia testa come enigma, mentre Tu invece mi insegni a leggerlo col Tuo Cuore, come Mistero.

Grazie perché quello spazio inconoscibile della vita, il Mistero in cui io non vedevo che oscurità, Tu mi hai rivelato che oscurità non era, ma troppa luce, così che io ero costretto a chiudere gli occhi e a non vedere.

Grazie perché ci hai parlato del cielo invisibile e ci hai detto che c'è! Grazie perché così sappiamo che c'è dell'Invisibile dentro di noi: meno male!

Grazie di tutta la lotta appassionata che già qui in terra combattiamo per la luce contro le tenebre, accendendo fuochi di Speranza nella notte del tempo. Ecco che queste scintille di luce preparano l'alba dopo la notte, il giorno senza tramonto dell'incontro con il sole del tuo Volto!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 03, 2006 4:42 pm

  • 1Gv.3,2: "Lo vedremo così come Egli è"
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Quante volte Signore, mi domando, se per credere devo ragionare di più o se invece devo smettere di ragionare!

Per un verso sento che se mi fermo a ragionare mi perdo proprio, tutto mi sembra alla fine dei conti, senza senso.

D'altra parte il cuore mi dice che proprio spiccando il volo cieco della fede posso finalmente tuffarmi in quell'"acqua viva" di cui avverto da sempre una sete inesausta.

Voglio ragionare, Signore, come un uomo, una donna del mio tempo: voglio arditamente confrontare la tua Parola con le parole del giornale e i numeri del computer: non voglio farti il torto di trattarti come uno sciocco al quale si permette di dire tutto quello che vuole perché intanto non conta nulla!

Ma tu, Signore, una volta che ho ragionato e spalancato gli occhi per tutto vedere ed esaminare, tu dammi il coraggio per chiudere gli occhi.

Allora sarà come quando l'innamorato cerca delle prove prima di lasciarsi andare tra le braccia della donna che ama, ma poi è lì, tra le sue braccia che cerca e forse trova quella prova che tutte le prove precedenti avevano solo fatto intravedere.

Tu stesso, Signore, ci hai dato l'esempio di quanto contavano i sentimenti per te: hai amato anche sentimentalmente uomini e donne ed hai intrapreso con Giovanni una "relazione sentimentale" al punto che veniva chiamato "il Discepolo che Gesù amava".

Presentati, Signore, al mio cuore, non come una dottrina da imparare, e neppure come una morale da osservare.

Io voglio incontrarti come una persona, provando almeno talvolta il sobbalzo di quando i miei occhi, alzandosi, si accorgono che erano da tempo guardati da uno sguardo amoroso.

Ti prometto, Signore, la fedeltà nella preghiera anche durante la notte oscura dell'aridità, ma tu permettimi, in quella notte, spazzate un momento le nubi, di intravedere almeno per un istante le stelle lucenti: quegli attimi in cui la preghiera diventa anche sentimento.

Dammi quegli attimi di magico silenzio dopo la consacrazione eucaristica allorché sobbalzo al saperti commestibile davanti a me.

Quegli attimi di travolgente esultanza quando abbraccio per la prima volta il frutto del mio grembo, e sento che non l'ho fabbricato io.

Quegli attimi di melodia nel canto del monastero dove le monache sembrano farci eco qui in terra alla danza degli Angeli in cielo.

Quegli attimi di sollievo nel sentirmi abbracciato dalla misericordia del Padre dopo l'assoluzione del Sacramento, così simili agli attimi dell'abbraccio di chi mi ama.

Quegli attimi in cui riconosco nel palpito del mio cuore di credente, che erano le braccia del Padre quelle che si allungavano attraverso le braccia degli uomini e delle donne che bussano alla mia porta per abbracciarmi il corpo e l'anima insieme: il loro amore per me è dono del Tuo amore per me!

Quegli attimi in cui mi chino sul Povero puzzolente e lo sento profumato di eterno; quegli attimi in cui, nell'ebbrezza della felicità, l'avverto, indispettito, precaria, e sento che sono fatto per una felicità che non mi sfugge di mano; quegli attimi in cui stringo per l'ultima volta la mano di Mamma e sento dentro che posso dirle "Arrivederci!"
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 03, 2006 4:45 pm

  • Sal.34,9: "Gustate e vedete quanto è buono il Signore"
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Grazie perché, senza la presenza dello Spirito, Dio è lontano, Cristo è un ricordo, il Vangelo è un libro, la Chiesa è un'Azienda, l'autorità un potere, la missione una pubblicità, il culto una superstizione, la morale una schiavitù! (Atenagora)

Grazie perché Tu, mio e nostro Dio non sei un ricordo passato e neppure una compagnia accanto a noi, ma una presenza dentro di noi!

Ti ringrazio, Signore Gesù, perché tu non sei un'idea, tu non sei un Principio eterno ed immutabile e tu non sei neppure un superilluminato filosofo: tu sei un Dio che ha saputo amare, abbracciare, piangere ed arrabbiarsi, esultare e intenerirsi.

Grazie perché anche a me non domandi di credere freddamente il tuo Vangelo e di mettere eroicamente in pratica i tuoi insegnamenti e basta: tu mi domandi un rapporto anche sentimentale con il tuo cuore.

Grazie perché tu ti sei incantato dei gigli del campo, perché hai pianto per la mamma privata del figlio, perché hai palpitato per l'amico Lazzaro e le amiche Marta e Maria, perché ti sei chinato sulla peccatrice che ti profumava i piedi asciugandoli con i suoi capelli, perché hai fissato con sguardo tenerissimo il giovane ricco, perché hai vissuto un rapporto specialissimo con il più giovane degli Apostoli al punto di suscitare morbosi sospetti, grazie perché hai urlato sulla Croce.

Grazie perché hai ispirato questa incantevole rappresentazione della Via Crucis, durante la quale ci permetti di rivivere nel nostro cuore gli strazi del tuo cuore.

Grazie perché ci permetti di prendere fra le mani il tuo Corpo Eucaristico, l'Ostia Santa, con il sussulto di chi sente il proprio corpo abbracciato da chi ama.

Grazie perché accompagni talvolta la nostra preghiera davanti al tuo volto con l'emozione di chi si sente preso per mano da chi riscuote la propria cieca fiducia.

Fammi assaporare, Signore, l'amore intenso, profondo, rispettoso, illuminante, trasparente, incoraggiante, esigente, stimolante, pacificatore, creativo, indirizzante, trabocchevole...di chi mi ama.

Ma concedimi talvolta almeno l'assaggio sensibile, come ci invita il salmo, di questi stessi sentimenti nell'esperienza affettiva di Te, mio Signore; nel sobbalzo di fede davanti al mistero del Pane Spezzato davanti all'enigma luminoso della tua Parola, davanti al volto dell'Ultimo dietro il quale Tu ti nascondi, davanti al cielo stellato, davanti al dramma della guerra, davanti agli occhi del bimbo che arriva e della mamma che se ne va!

Concedimi una speciale vibrazione interiore quando mi unisco al Tuo Corpo Eucaristico.

Più misteriosa ma più intensa, più inafferrabile ma più illuminante, della vibrazione che Tu fiorisci nell'abbraccio al corpo di chi ci ama.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer lug 12, 2006 8:35 am

  • Mt.5,21: "Fu detto agli antichi ... ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello..."
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Signore Gesù: tu ci hai detto che non bastava non uccidere, non mentire, non odiare, non inseguire il successo, non farsi schiavi del piacere, non far finta di non vedere il dramma del vecchietto abbandonato della porta accanto e il dramma di un mercato globalizzato con libertà di strozzare il più debole.

Non bastava non fare. Bisognava almeno cominciare a desiderare seriamente il contrario: per Te non conta quello che siamo ma quello che, nel bene e nel male, vorremmo essere: Tu non ci domandavi le mani ma il cuore!

Signore Gesù! Guariscimi dall'abitudine a dominare, nascondere, mascherare, parole, gesti e sentimenti d'ira, di stizza, di paura, di condanna, di superbia, di bramosia, di disprezzo, di aggressione del mio prossimo!

Fammi scoprire la tristezza del vivere con il piede costantemente sul freno del cuore, così che viso e voce non riescono a soffocare l'ululato ringhiante della mia belva imbavagliata!

Ti domando, Signore, quella consuetudine affettuosa con te, "mite e umile di cuore", capace di insegnarmi non a dominare, ma a domare i puledri selvaggi dei miei sentimenti nella giungla del mio cuore!

Concedimi, Signore, la mitezza forte del tuo cuore! Insegnami a giudicare inesorabile me stesso, vigilando invece inesorabile sulla mitezza del mio cuore verso il fratello, a immagine del tuo verso di me!

Alimenta nel mio piccolo cuore il desiderio di una vita armoniosa; il desiderio di vivere innamorato senza ingordigia, convinto senza intolleranza, sofferente senza insofferenza, ottimista senza precipitazione.

Infondimi il desiderio di vivere contemplativo senza inerzia, lucido senza freddezza, gioioso senza ingenuità, pacato senza piattezza, affettuoso senza possesso.

Concedi, Signore, che l'intimità con il tuo cuore, intuito nella preghiera di sguardo, disegni sullo sgorbio del mio volto la bellezza che vi fiorisce dal mio cuore domato a immagine del tuo!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer lug 12, 2006 8:37 am

  • 1Pt.3,12: "Gli occhi del Signore sono sopra i giusti"
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Incantami, Signore, di quegli uomini e quelle donne che mi fissano e mi leggono dentro, fino in fondo, un po' come te, senza farmi male, profumando il loro sguardo nel balsamo della misericordia, senza inquinarlo mai col veleno della compassione.

Alimenta, Signore, l'impazienza struggente per la pace, nei conflitti sbandierati dall'informazione globale e più ancora per le oltre cento guerre dimenticate, là dove né petrolio né importante posizione strategica fanno notizia.

Fammi sognare, Signore, un mondo pacificato capace di dialogo fra i diversi, fra le diverse religioni, fra i diversi schieramenti politici, fra nord e sud del mondo, a partire dal mio cuore pacificato!

Fammi sognare tempi e situazioni in cui la tua Parola possa dialogare nella pace con le parole degli uomini anche quando invocano la fine della famiglia, il culto del successo, il mercato globale liberalizzato, il mito dell'immagine, la fecondazione eterologa, l'onnipotenza dell'ingegneria genetica incontrollata, l'adozione alle coppie omosessuali...

Tu leggi nel cuore di ciascuno come in un libro aperto. Non c'è velo di pudore che possa nascondere le mie fragilità ai tuoi occhi!

Insegnami a vivere alla presenza del Tuo sguardo onnipotente e misericordioso! I tuoi occhi disarmano le mie mani e il mio cuore! Non lasciarmi mai guardare giudicante il fratello prima di vedermi guardato da Te.

I tuoi occhi luminosi dissolvono i miei giudizi ringhiosi, le squalifiche inappellabili, le gelide cancellature di chi non è "dei nostri", le indifferenze punitive, le striscianti e sorridenti vendette.

Quando mi presento arrogante davanti agli altri, Tu ti presenti mite davanti a me. Allora cadono la mia difesa puntuta, lo sguardo sprezzante, la smorfia autosufficiente, la fierezza delle presunte verità!

Donami, Signore, che sia il tuo primo sguardo che incrocia il mio sguardo, e i miei occhi cambieranno colore. Vedrò diverso il colore di tutte le cose, guardandole attraverso le tue pupille!

Grazie perché Tu che ci leggi tutti in trasparenza potevi giudicarci tenendo in mano l'inventario completo delle nostre malattie. Invece hai preferito guarirci: "non sono venuto per i sani ma per i malati".

Signore Gesù: possa il tuo sguardo buono guarire il nostro sguardo cattivo, il nostro sguardo sottile e aguzzo, torvo e sprezzante, offensivo e impudìco, il nostro sguardo senza appello.

Grazie, Signore, per il tuo sguardo di luce e di tenerezza. Incantaci dei tuoi occhi e di tutti gli occhi che assomigliano ai tuoi.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer lug 12, 2006 8:39 am

  • Mt.11,29: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore"
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Signore Gesù: tu avevi la forza di chiudere la partita nel trionfo della giustizia definitiva e universale, come farai il giorno dell'ultimo giudizio.

Invece hai preferito seminare i tuoi passi di tanti piccoli fiorellini profumati: qualche miracolo per quei quattro poveracci sconosciuti che incontravi sui viottoli di Palestina.

Insegna anche a noi quella vera forza interiore, capace di farci muovere in tenerezza senza lacrimucce, in sensibilità senza suscettibilità, in generosità senza ansia opprimente, in squisitezza senza estetismi, in finezza d'animo senza compiacimento di sè.

Smaschera, Signore Gesù, quella paura che si veste di aggressività, quell'incertezza che si nasconde di tracotanza, quell'indispettirsi che si maschera di giustizia!

Grazie per questi lebbrosi che tu sai guarire dopo averli abbracciati in tutta mansuetudine, respirando come profumo del cuore la puzza della pelle.

Grazie per lo sguardo di tutta mansuetudine che sai lanciare generoso al giovane ricco quando già la tua onniscienza conosceva la sua risposta avara.

Grazie per la tua mansuetudine con i bambini, allora considerati solo un debito per la famiglia: dai l'impressione che, se tu avessi avuto un bambino, non ti saresti innervosito quando ti svegliava di notte.

Grazie per la tua mansuetudine con le donne, da sempre considerate uomini mutilati: hai avuto la forza di indirizzare serenamente verso il Padre e verso i fratelli l'innamoramento di Te che avrai in esse suscitato incontrandole.

Grazie per il tuo accostarti ancor oggi intenerito ad ogni malattia con l'onnipotenza del taumaturgo, porgendo al malato soltanto la speranza che le sue lacrime e il suo sangue non finiscano nel lavandino e basta.

Grazie per le tue parole dalla Croce, tanto robuste da carezzare mansueto con gli occhi chi ti impediva coi chiodi di carezzarlo con le mani.

Mandaci uomini e donne così forti da rinunziare sempre e serenamente alla propria forza!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer lug 12, 2006 8:41 am

  • Ef.4,3: "Conservate l'unità degli spiriti con il vincolo della pace"
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Ti ringraziamo, Signore, perché ci hai reso capaci di esultare davanti a persone luminose come Benedetto e Francesco, più che davanti a un politico, uno sportivo o una diva!

Facci attenti ad esultare davanti alle "persone-luce" che metti anche oggi sul nostro cammino, prima di doverle perdere e rimpiangere!

Incammina anche noi verso la pacificata unificazione del nostro corpo e del nostro spirito, attraverso una preghiera pacatamente sentimentale, capace di portarci verso un lavoro armonioso dentro, anche nelle situazioni più conflittuali.

Concedi anche a noi momenti da "deserto nella città", "monaci nel villaggio globale", alimentati da una preghiera comune o solitaria, pur faticosa ma fedele e forte.

Una preghiera mai fuga nelle retrovie dei conflitti, ma sempre in spirito di nascosto e incompreso servizio a questo mondo omicida e suicida, che vivo al contempo da estraneo e da innamorato.

Concedi anche a me un lavoro vissuto come preghiera, in spirito di obbedienza al disegno del Padre, in carità e delicatezza, nonostante tutto, verso chi lavora con me.

Insegna alle nostre comunità parrocchiali, spesso "armata brancaleone" in qualche periferia urbana, l'astuzia di "copiare" dalla confidenza con un monastero un'esperienza liturgica fatta di festa senza confusione, fatta di interiorità senza intimismo, fatta di norme senza paralisi, fatta di spontaneità senza eccentrico, fatta di partecipazione senza protagonismo, fatta di comunità senza massa, fatta di bellezza senza estetismo, fatta di Chiesa senza clericalismo!

Appassionaci di quella vita comunitaria che parte da una attenta consapevolezza da una profonda conoscenza di sé, in ascolto docile della tua Parola nella propria coscienza consegnata nelle mani dei fratelli per il dono della correzione fraterna vicendevole.

Concedi a ciascuno di noi il prezioso servizio di un "abate" vigilante sulla nostra vita per discernere con il suo aiuto personale, le tue chiamate personali sulla nostra vita.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer lug 12, 2006 8:45 am

  • Mt.8,11: "Molti verranno da Oriente e da Occidente"
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Come pretendere, Signore, che gli affamati dell'"altro mondo" restino a morire dove sono nati, oggi che l'antenna satellitare spunta assai spesso da quelle capanne di fango, spiattellando il nostro cannibalismo, il nostro benessere abbeverato al sangue degli Ultimi?

Non permettere, Signore, che davanti all'"onnipotenza" dell'economia mondiale, i tuoi figli, i credenti, alzino bandiera bianca, rinunziando alla speranza, cominciando dal boicottaggio degli acquisti al supermercato, unendoci a quei pochissimi che pure combattono sotto altre bandiere la stessa battaglia per un mondo meno sanguinario? Hai detto o no, Signore, che tu sei il "Dio dell'impossibile"?

Non fermarmi, Signore, davanti al pensiero che la maggior parte di questi stranieri sono effettivamente pericolosi, falsi, profittatori e disonesti.

Non fermarmi neppure davanti al pensiero che le soluzioni radicali sono soltanto quelle politiche, con tutti gli enormi margini di intrallazzo che comportano.

Spalanca tu, Signore, i confini ristretti delle nostre attenzioni, spesso sequestrate dai confini angusti della nostra famiglia, del nostro "giro" di amici, del nostro sguardo miope e asfittico, aprendoci il cuore al Diverso e allo Sconosciuto.

Non guarderò il Diverso e lo Straniero come invasori, come ladri del nostro lavoro, come sovraffollamento delle nostre carceri. Voglio credere nello scambio di civiltà.

Grazie, Signore, per averci chiamato a vivere nella Chiesa "Cattolica", cioè universale. Concedici di vivere realmente nella Chiesa Cattolica con cuore cattolico, cioè universale.

Tu sai, Signore, come ciascuno di noi si sente protetto da coloro che, intorno, gli vogliono bene. Protetto dalle amicizie di cui dispone, protetto dalle mura solide, calde, rassicuranti della propria casa, protetto dalla sicurezza dei sentimenti della propria famiglia, dei propri amici.

Tu sai, Signore, come io guardi il "Marocchino" per strada con sguardo benevolo e paternalista, forse perfino intenerito, fino a che non bussa alla porta della mia casa.

Tu sai che quando mi svela la situazione drammatica di solitudine e di abbandono in cui vive, il prezzo strozzino che paga per vivere in un garage, la separazione senza telefono dalla propria famiglia, allora lui riesce a bussare alla porta del mio cuore: ecco che allora non lo sento più invasore della mia vita, della mia tranquillità, della mia pace crudele.

Insegnami a misurare l'età delle persone, a valutare la giovinezza del loro cuore, dal coraggio e dall'entusiasmo con cui escono dalla prigione del loro mondo "piccino", aprendosi alla novità degli sconosciuti, tuo dono sempre nuovo per chi ti cerca.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer lug 12, 2006 8:53 am

  • Lc.14,21: "Esci per le piazze ... fintanto che la mia casa si riempia"
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Signore Gesù! Non voglio recitare il Padre Nostro come una simpatica favoletta mentre guardo con raccapriccio la simpatia di mia figlia per un extracomunitario dalla pelle scura.

Voglio credere, Signore, che la storia, la cultura, la sensibilità, la diversità della gente di colore che inonda le nostre scricchiolanti consuetudini non può essere solo inquinamento ma anche fecondità.

Voglio credere che l'invasione scriteriata del Terzo Mondo nelle nostre città è generata dalla suddivisione scriteriata della ricchezza fra chi mangia e chi è mangiato.

Guidami a valutare le violenze e la delinquenza di questi Immigrati, le guerre fratricide che devastano i loro Paesi, ricordandomi come i millenni trascorsi della nostra cosiddetta civiltà fossero intessuti delle stesse scelleratezze.

Insegnami a giocarmi il tempo, a sprecare danaro, a investire sentimentalmente in quelle iniziative che agiscono là dove si intravede una fessura di umana speranza: l'integrazione dei bambini; l'educazione dei giovani prima del loro innesto nel nostro benessere.

Voglio sentirmi a disagio, Signore, davanti a chi dice che bisogna rispettare tutti allo stesso modo e non mettersi mai dalla parte di qualcuno: Tu ti sei messo dalla parte di quelli che non avevano nessuno dalla loro parte!

Voglio sentirmi a disagio fra le persone educate, oneste, inappuntabili che trattano tutti correttamente e cortesemente, stando però sempre bene attenti a non sporcarsi le mani con la "sporcizia" del Malato, dell'Esaurito, e del Brigante.

Voglio sentirmi a disagio davanti alla pubblicità televisiva che presenta nonne arzille e sorridenti, mamme laccate e inappuntabili, papà affettuosi, distinti e simpatici, bambini riccioluti, sempre sani e sempre belli: non li condanno, ma permettimi di compatirli!

Insegna anche a me, Signore, a vivere intensamente le tue preferenze per gli Ultimi, a cominciare dal mio arredamento e dalla mia carriera, senza tuttavia squalificare mai i Primi. E soprattutto senza invidiarli mai.
Concedi alla tua Chiesa, in questo mondo di chiusura, di arroccamenti, di conflitti e di concorrenza, di alimentare spazi per l'incontro, per il confronto, per la fraternità, per il Diverso.

Liberaci da una Chiesa tutta occidentale, colonizzatrice della nostra cultura dentro le Chiese sorelle, afferrata all'unico codice, all'unica liturgia, all'unica scuola teologica, scambiando tragicamente l'unità con l'uniformità.

Liberaci da una Chiesa che ci voglia tutti uguali, fotocopiati. Che voglia plagiare e moltiplicare i nostri sentimenti. Che imponga comportamenti identici in ciò che non è essenziale. Donaci Pastori che colgano la molteplicità non come pericoloso disordine, ma come ricchezza dell'unità per la quale tu hai pregato.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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