Riflettendo...sulla Parola (a cura di don Prospero Bonzani)

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 20, 2006 10:17 am

  • Mt 25: "...l'avete fatto a Me"
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Signore Gesù, educa i miei gusti.

Che io non possa più accontentarmi della mia piccola famiglia, dei miei piccoli hobby, del mio piccolo mondo.

Contagia con i gusti del Tuo Cuore i gusti di quelli che amo: possano anch'essi, lentamente, pazientemente, essere contagiati dai Tuoi gusti con cui hai contagiato me.

Possano quelli che amo essere contagiati dai Tuoi gusti osservando come i Tuoi gusti e le Tue passioni regalino quella felicità che il mondo non conosce.

Metti nel mio cuore e nel cuore di chi amo il gusto degli Ultimi, in un mondo che sembra fatto solo per i Vincenti.

Non ti domando di partire per l'Africa o per chissà dove: ti domando di mettermi in cuore il gusto per gli Ultimi, la simpatia per gli Ultimi, la condivisione con gli Ultimi, ricordandomi che normalmente gli Ultimi sono antipatici, pigri, profittatori e bugiardi.

Voglio credere che lentamente, inesorabilmente, la passione per lui, anzi, per Lui, cambierà i miei gusti, i miei vestiti, i miei acquisti, i miei discorsi, i miei hobby, le mie Amicizie, perché il mio cuore si sarà inzuppato dei gusti del Tuo Vangelo.

Instillami il gusto della gratuità, in un mondo di affaristi, il gusto del candore, in un mondo di astuti, il gusto della tenerezza, in un mondo di maniaci sessuali, il gusto della ricerca spirituale, in un mondo di "toccare per credere", il gusto dell'ascolto silenzioso, in un mondo di fracassoni, il gusto dell'ultimo posto, in un mondo di arrivisti, il gusto della profondità dei rapporti, in un mondo schiavo dell'immagine.

Signore! Sono stanco di impegnarmi a compiere delle "buone azioni". Tocca tu il mio cuore, innesta tu il mio albero selvatico, cambia tu i miei gusti dal di dentro, svelenami tu dal gusto dell'auto sportiva, dell'immagine rampante, della donna dell'altro, guariscimi tu dallo schifo del Povero e dal giudizio sul finto, disinfetta tu le radici del mio albero!

Concima con il tuo sangue, Signore, la terra arida del mio cuore, così che io cambi gusti, come l'albero innestato con il ramo della tua croce, e dal mio albero spinoso fioriscano frutti nuovi, frutti di dolcezza e di bellezza, per me e per il mondo!
Ultima modifica di miriam bolfissimo il lun nov 27, 2006 1:58 pm, modificato 1 volta in totale.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 20, 2006 10:20 am

  • Sir 5,2: "Non seguire ciecamente le passioni del tuo cuore"
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La nostra sensibilità viene attratta da simpatie, da incantamenti, ed anche dall'attrazione fisica di persone con le quali non è né possibile né giusto intraprendere un particolare rapporto.

Insegnaci ad evitare la scorciatoia facile ma fragile della repressione, imboccando la via più lunga della educazione dei nostri sentimenti verso rapporti amicali, fraterni, evangelici.

Illumina il nostro sguardo per saper guardare le persone verso le quali proviamo spontanea simpatia sotto gli occhi del Signore, intuendo quale possa essere il rapporto più bello e fruttuoso.

Avvertici tuttavia del pericolo di scambiare una passione sensibile per ammirazione spirituale; del pericolo di scivolare nel viottolo delle simpatie "di pelle" verso il fossato dell'attrazione cieca; del pericolo di attirare l'altro a noi stessi dicendo e magari pensando che vorremmo, tramite noi, attirarlo verso il suo bene.

Fammi attento alle passioni inquinate del mio cuore, più purificandone l'acqua fino a renderla potabile piuttosto che cercando di alzare presunte impenetrabili dighe di protezione.

Trasforma la mia naturale ambizione nel gusto per l'armonia, propria e altrui. Addomestica la passione della gola nella gioia della tavola conviviale, aperta al Povero e all'Anziano.

Indirizza la bramosia del potere nel desiderio che le cose vadano bene per il bene di tutti.

Usa la mia spontanea curiosità dei fatti verso l'esplorazione rispettosa dei sentimenti.

Prolunga il mio desiderio di perfezione in tutto, verso il desiderio di santità!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 27, 2006 1:54 pm

  • Col 3,5: "Mortificate quella parte di voi che appartiene alla terra"
Mi sento vivo, Signore, anche perché sento agitarsi le passioni più diverse dentro di me.

Mi sento come un torrente in piena che può indirizzarsi a fecondare una vallata o alluvionarla.

Grazie, Signore, perché hai inventato anche l'acrobatica e pur fascinosa pista dell'Amicizia dell'uomo verso le donne, della donna verso gli uomini: quando i loro cuori sono già pieni ecco che sanno traboccare tenerezze preziose senza diventare esclusive.

Grazie perché, insieme al desiderio di incontrare l'altro sesso per darsi in dono ci hai suggerito il desiderio di riuscire a passare davanti alla vetrina dell'"altra metà del mondo" con la delicatezza di chi passa sul prato in boccio per goderne il profumo senza strapparne i fiori.

Grazie perché all'Uomo, e non alla belva, hai insegnato a porre i gesti dell'amore per amore e non solo per passione: aiutami a fare chiarezza nel sentimento del mio cuore prima di porgere la mano verso il corpo dell'altro.

Grazie perché ci hai reso sensibili ai variopinti gesti della tenerezza, nel rapporto di mamma col bimbo, dell'amico con l'amico, dell'amico con l'amica, dell'uomo con la sua donna.

Grazie per la donna che sa talora pazientemente diventare umile maestra di tenerezza per il suo uomo; e per l'uomo che sa mettersi umilmente alla scuola della tenerezza della propria donna.

Grazie per l'uomo e per la donna, amici, fidanzati o sposi, che sanno astenersi da un gesto fisico nell'attesa di approfondire i sentimenti del proprio cuore.

Grazie per l'inclinazione al pudore, che mi espone fisicamente soltanto davanti a chi, nella parentela, nell'amicizia o nella coppia, ha prima rispettosamente e delicatamente visitato il mio cuore.

Grazie per l'esultanza dei cuori quando può fiorire nella gioia del contatto fisico.

Più grazie ancora quando il contatto fisico è vissuto come primizia e sacramento del tuo abbraccio, Signore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 27, 2006 1:56 pm

  • Ef 4,11: "Ha stabilito alcuni apostoli, altri pastori"
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Tu che hai detto "chi è più grande tra di voi diventi il servo di tutti", dacci sguardo attento e fiuto sottile per distinguere i "capi" che comandano per comandare dai capi che comandano per servire!

Mandaci pastori appassionati di Te nella nostra famiglia: o genitori, o figli, o fratelli che trovino il coraggio di proporre, senza imporre, l'incontro con Te nella preghiera domestica e nei Poveri, accolti nella casa e nel portafoglio.

Mandaci "pastori" in famiglia, desiderosi di proporci contatti d'anima dal profondo del cuore dell'uno al profondo del cuore dell'altro in ascolto dei reciproci cuori con più interesse che per il televisore.

Mandaci pastori controcorrente, capaci di proporre con tenace rispetto le scelte più inconsuete. Capaci di proporre in questo mondo giungla di interessi, il fiore raro e profumato dell'Amore gratuito.

Pastori capaci di proporre in questo mondo di "tutto e subito", lo spazio incantato dell'attesa, proporre in questo mondo di rumori la melodia ignota del silenzio.

Pastori capaci di proporre in questo mondo di corpi o afferrati con libidine o respinti nello schifo, il toccarsi con venerazione comunque, neonati o moribondi, come involucro visibile di panorami invisibili, e dimora dell'Altissimo.

Pastori capaci di proporre in questo mondo di gusti "piccini" alimentati nella prigione dorata delle nostre case, le ansie vaste per l'avventura della pace, della giustizia, della fede attorno a noi.

Pastori capaci di proporre in questo mondo di "provare per credere" il gusto spericolato ma indispensabile del contatto con l'invisibile, nella preghiera.

Salvaci dal pericolo di credere che a un certo punto, in famiglia o nell'ambiente, la "democrazia" soppianti i pastori: tu hai voluto che ci fossero sempre "grandi" e "piccoli" perché gli uni e gli altri potessero sempre vicendevolmente stimolare i sogni di bellezza che tu hai deposto nel cuore di ciascuno.

Pastori capaci di difendere il gregge dai lupi senza stringere le pecorelle per paura di perderle fino a strozzarle!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 27, 2006 1:59 pm

  • Mt 9,36: "Erano come pecore senza pastore"
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Quante volte, Signore, abbiamo l'impressione di sentirci sulla fragile barca di Pietro, sballottati da onde vertiginose, incerti sulla rotta, mentre ci passano accanto, veloci e sicuri, le festaiole navi da crociera, che sanno benissimo dove andare!

Quante volte ci sentiamo accerchiati dalle mille voci della pubblicità, dei tuttologi, dei politici e soprattutto da questo avvolgente e stritolante stile di vita radicato sul nulla, e non riusciamo a distinguere la vera tua voce, indicazione sicura verso il traguardo della pienezza e della gioia: come pecorelle che, nell'infuriare della bufera, non distinguono più la voce del Buon Pastore.

E poi che sconforto allorché il Pastore parla e magari urla, con estrema chiarezza, la tua Parola, come quando il Papa condanna la guerra e dichiara sanguinario questo nostro mondo che vive sul sangue dell'altro (terzo) mondo, e tutto procede inesorabile: "predica Berto che predichi al deserto!"

Ma senza Pastore ci sentiamo soprattutto quando abbiamo l'impressione che tu sia lontano o forse assente. Ce lo ha ricordato con voce affranta il Papa usando la frase audace secondo cui potremmo avere il sospetto che tu ti sia stancato di noi!

Concedi anche a noi, Signore, a immagine amplificata dei distacchi più laceranti della nostra vita, di sperimentare lo strappo di sentirti lontano, lo sgomento di sospettarti assente, addormentato, distratto, lontano dalle vicende della mia vita e della vita del mondo.

Donaci il coraggio, Signore, di seguire consapevoli i tuoi Pastori quando ci indicano la via stretta, il verso controcorrente, giudicati Marziani da questo "mondo" per il quale tu non hai pregato (Gv 17,9).

Donaci di ascoltare i Tuoi Pastori quando questo "mondo" vede il Vangelo superato dalla psicologia, dalla sociologia, dalla storia delle religioni, dalle inflessibili leggi economiche, dalle emergenti filosofie "del pensiero debole", dai fascinosi (e danarosi!) orizzonti orientaleggianti della "New Age"...

E quando soprattutto a te che hai detto "Io sono la Verità" risponde sorridendo che la verità oggi non esiste più, divorata dal dilagante relativismo, secondo cui perfino il presunto credente compone un "Cristianesimo fai da te", raccogliendo frammenti fra i più svariati al Supermercato delle Agenzie del pensiero e delle fedi!

E tutto questo, Signore, per nascondere che, alla fine dei conti, il "mondo" ha sostituito il Dio-Trino, secondo cui perfezione è unità delle diversità nell'Amore, con il dio-quattrino, dove tutto "quadra" attorno al benessere di questa parte di mondo, dove essere è avere.

Concedimi di sentirmi estraneo anche ai miei più vicini, quand'essi ci stanno bene in questo mondo sazio e disperato, luccicante e superficiale, vecchio e potente, in questo mondo di fame e di spreco, d'immagine senza volto, di benessere senza guizzo, di rassegnazione senza audacia, di presunti fratelli che non cercano il Padre.

Esigua minoranza di "fuori del mondo" ma non inerti e sconfitti, anzi, militanti per un "altro mondo" perché tu hai detto "Io ho vinto questo mondo" (Gv 16,33).
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 27, 2006 2:04 pm

  • Gv 14,1-12: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e anche in me... vado a prepararvi un posto... Io sono la via, la verità, la vita"
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Ha forse diritto di vivere chi non provasse la paura di vivere?

Certamente la paura "di fondo" è segno di salute mentale. Ma proprio allora Gesù mi dice: "Non sia turbato il vostro cuore, io sono con voi!".

"Abbiate fede anche in me". Che frase audace, nel mettersi sullo stesso piano di Dio! Ma proprio questo mi conforta, mio Signore, che, se Dio è Dio, Gesù è il Dio vicino. Questo si che ci conforta!

Molti posti, e tu ci parli di posti! Un posto per ciascuno, non una grande macedonia celeste ma un enorme, infinito mosaico, in cui farò parte di qualcosa senza smettere di essere me stesso! Questo si che ci conforta!

“Vi prenderò con me!” Che bello questo nuovo nome di chiamare la morte! La morte non è allora un cascare nel nulla cosmico e universale, ma un cadere nelle braccia di qualcuno! Nelle Tue! Questo si che ci conforta!

Ma ci conforti e ci rafforzi contro ogni paura quando tu trovi il coraggio di dichiararti "Via, Verità, Vita"!

Insegnami a credere che Tu sei la Via. Insegnami a credere che il Tuo Vangelo e la Tua Parola interiore indicano la via alla mia vita più dello psicologo, più dello scienziato e meglio del mio migliore amico. Questo sì che ci conforta!

Rivelami cosa vuol dire che Tu sei la Via al Padre; guardando Te si vede il Creatore delle galassie, il giudice della Storia umana! Questo sì che ci conforta!

Insegnami a credere che Tu sei la Verità perché Tu solo conosci del tutto, e un poco ci sveli, il segreto dell'avventura di vivere, il segreto di un certo volto di Dio, così diverso dal fantasma che si agita sulle nostre paure! Questo sì che ci conforta!

Insegnami a credere che Tu sei la Vita; a credere che mia madre e mio padre mi hanno dato una vita che è solo come l'albero selvatico in cui Tu, col dono della fede celebrato nel Battesimo, hai innestato la vita vera che mi fa immortale come Dio! Questo sì che ci conforta!

Non ho più paura perché tu sei la persona che, prima e più di tutte le altre, rende vivibile la mia vita.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 27, 2006 2:05 pm

  • Lc 13,6: "Questo fico non fa frutti. Taglialo!"
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Scampami dalla sventura di pensare di avere tanto tempo, dall'inganno di considerarmi immortale!

Fammi premura, Signore: ch'io non possa sopportarmi quest'anno così uguale all'anno scorso: irascibile, pigro, goloso, apatico nella preghiera, ingordo di sesso, arido nei sentimenti come l'anno scorso. Oggi come l'anno scorso!

Signore Gesù! Che tristezza quando mi scopro così assomigliante al fico sterile del Vangelo!

Invece guardandoti, Signore, sento dentro che Tu hai messo nelle mie radici tutto l'alimento per diventare una di quelle persone appassionate e appassionanti, innamorate di Te, della vita, degli Ultimi, sfolgoranti di bellezza interiore dai loro occhi, come Tu da sempre mi sogni!

Concedimi allora di aver paura di Te! Paura di essere sradicato come il fico sterile! Paura e disagio come chi si accorge di stare al mondo rubando agli altri l'aria che respira.

Mandami gente che prima mi metta paura per la pigrizia, e poi mi testimoni con la sua pazienza verso di me che la pazienza di Dio può aspettare fino a far fiorire le pesche dal cespuglio di rovi che io sono!

Donami la paura di Te, la paura di non fare a tempo a farTi contento. Donami la paura di non essere abbastanza davvero contento io, che poi è il vero modo di fare contento Te!

Salvami, Signore, da ogni "passa-tempo"! Insegnami la fedeltà all'esame di coscienza quotidiano sull'uso del mio tempo nel "fare" l'essenziale, anziché inseguire vorticosamente il secondario.

Concedimi di usare ogni quarto d'ora di questi miei pochissimi 100 anni come se fosse l'ultimo quarto d'ora della mia vita! Allora non conoscerò più paura ma solo pienezza e gioia!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun nov 27, 2006 2:06 pm

  • Rm 8,31: "Se Dio è con noi chi sarà contro di noi?"
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"Se Gesù è con noi chi sarà contro di noi?" ci diceva l'Apostolo Paolo, a indicarci che se al cristiano è permessa la paura fisica, non è invece più permessa la paura del cuore.

Anche tu, Signore, ci avevi detto: "non temete quelli che possono colpire il corpo...": noi siamo diventati degli invulnerabili dentro!

Insegnami a non combattere le mie paure con la forza della mia volontà ma a lasciarmi vincere dalla forza del tuo Amore che mi ripete: "Io sarò con voi fino alla fine del mondo!".

Liberaci dalla paura della solitudine, con il conforto dell'esperienza di vere amicizie, in famiglia, negli amici, e soprattutto con te.

Liberaci dalla paura del tradimento e della delusione: tu li permetti per darci da sperimentare se crediamo che solo tu non tradisci e non deludi.

Liberaci dalla paura del male fisico che sicuramente ci aspetta dietro l'angolo nel giorno già fissato che tu conosci: tu ci hai assicurato che ogni nostra lacrima potrà misteriosamente, di tra le spine, fiorire un fiore nuovo di redenzione per il mondo.

Liberaci dalla paura della Morte: è il biglietto d'ingresso allo spettacolo della verità universale; è la portinaia di casa tua!

Liberami soprattutto dalla paura di perdere la fede: quand'anche io perdessi te, tu non perderesti me!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 04, 2006 3:48 pm

  • Lc 21,33: "Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno"
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Signore Gesù! Grazie perchè l'hai detto! Grazie perchè quando tutto sembra scivolare via nella mia vita, tu mi hai dato un "chiodo" nel quale posso confidare anche se la cordata sembra scivolare rovinosamente verso il precipizio.

Quante cose, Signore, ho visto cambiare, e passare, lungo la mia piccola vita!

Quante cose ho visto cambiare, e passare, sfogliando con tocco tremolante e appassionato, il libro di storia del mio bambino! Ho visto alzarsi e cambiare tante bandiere, Signore: partiti, idee, giornali, tante mode: dal sessantottino all'ecologista, dal pacifista al fu-sindacalista, dal sessista libertario al nichilista...

Si sono ammainate quasi tutte, queste bandiere, mentre restava in piedi il tuo pennone: la Croce! Quante cose ho visto cambiare nella tua stessa Chiesa luccicante di santità e infangata di alleanze: ma, nonostante tutto, tu mi hai detto: "É su questa pietra che fonderò la mia Chiesa"!

Ho visto salire e scendere tanti affetti, tanti Amici, nella casa del mio cuore: ogni volta pensavo che fosse per sempre. Quante delusioni nelle mie amicizie! Ma solo tu mi hai saputo dire: "Io resto nel tuo cuore fino alla fine del mondo!".

Ho visto passare me stesso! Ho visto correre a perdifiato questa mia vita che mi sembrava agli inizi così lenta e infinita. Mi sembra oggi di aver navigato velocemente, sbattuto dai venti. Ma voglio credere che tu invece tenevi solido nelle tue mani il timone della mia vita: così non mi spavento più della mia storia e fisso con coraggio il mio avvenire!

Ma il mio stesso cuore, Signore. Come potrò io mai fidarmi di me stesso? Come potrò sperare di provare domani i sentimenti di oggi?

Grazie perchè nel mutare fuggevole delle cellule del mio corpo e dei sentimenti del mio cuore, tu mi hai detto che abita in me qualcosa di eterno.

Qualcosa, anzi Qualcuno: Tu. Allora riesco a radicare le fragili foglie della mia vita sulla terra stabile della tua presenza in me. E divento meno lunatico!

Concedimi, Signore, che la stabilità della tua "stella fissa" nel firmamento del mio cuore diventi "sereno stabile", sotto il "tempo variabile nell'arco della giornata", nell'"umore" di ogni giorno!

In questo mondo di gente dal cuore pronto a sciogliersi accanto ai più ingannevoli fuocherelli.

In questo mondo di gente dal cuore di sasso, duro e calcolatore, dammi Tu un cuore di carne, vivo ma forte, forte ma vivo, come il Tuo!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 04, 2006 3:50 pm

Immagine Lc 21, 36. "Vegliate e pregate in ogni momento..."

Signore Gesù, Tu ci raccomandi di non "dissipare", di non "sbriciolare" il cuore di qua e di là, di non distrarci in una cosa e nell'altra al punto di non sapere più dove stiamo andando, al punto di non distinguere più il disegno complessivo del mosaico della nostra vita!

Insegnaci a vigilare! Anzi, concedici in dono, il gusto della vigilanza! Instilla nel nostro cuore l'esigenza della preghiera perseverante come il contatto radio che indica costantemente al radar della nave la direzione della prua verso il porto!

Ti domandiamo il dono della preghiera perseverante fatta di sguardo frequentissimo al tuo volto, mentre stiamo guidando, aspettando l'autobus, cucinando il pranzo, abbracciando chi amiamo, soffiandoci il naso: lo sguardo al Tuo volto, per leggere la verità del nostro volto!

Donaci lo sguardo frequentissimo fissato nei tuoi occhi per accorgerci se stiamo lavorando per servire e per amare o soltanto per aspettare il fine settimana, per accorgerci se ci stiamo "sbattendo" nei lavori di casa per regalare bellezza a chi amiamo o solo per sentirci soddisfatti e fare bella figura, per accorgerci se inseguiamo una carriera per portare onestà in cima alla piramide aziendale o soltanto perchè pensiamo che quei soldi ci daranno la vera sicurezza, per accorgerci se stiamo regalando un abbraccio nel gesto di consegnarci all'altro o nella volontà di possederlo, per accorgerci se stiamo pregando per ascoltarti dentro la tua Parola imprevedibile, o per insegnarti il mestiere di Dio!

Concedimi di imparare a sentire indispensabile il respiro perseverante della preghiera di sguardo, indispensabile come il respiro dei miei polmoni!
Ultima modifica di miriam bolfissimo il lun dic 04, 2006 4:03 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 04, 2006 3:57 pm

Immagine Ger 33,14: "Ecco verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele e alla casa di Giuda"
  • Parola che svela il Mistero,
    Mistero che parla d'Amore,
    Amore che dona la Vita:
    Vieni, Cristo Signore! Vieni, o Salvatore!
      • Tu sei Parola di un Dio fedele,
        Tu sei la luce che apre il cammino,
        Tu sei risposta all'uomo che cerca:
        Vieni, Signore Gesù! Vieni, Signore Gesù!
  • Tu sei Mistero nascosto da sempre,
    Tu sei il volto di un Dio d'amore,
    Tu sei salvezza per l'uomo smarrito:
    Vieni, Signore Gesù! Vieni, Signore Gesù!
      • Tu sei Amore che tutto perdona,
        Tu sei il Pane che nutre la vita,
        Tu sei sorgente per ogni deserto:
        Vieni, Signore Gesù! Vieni, Signore Gesù!
  • Noi t'invochiamo, o Cristo Signore:
    della Tua luce il mondo risplenda,
    del Tuo amore fiorisca la terra.
    Vieni, Signore Gesù! Vieni, Signore Gesù!
      • Tu sei nostra forza, Tu sei nostro aiuto.
        Tu sei il mistero, Tu sei Dio con noi.
          • Tu sei Dio fedele, Tu sei Dio amore.
            Tu sei la Parola, Tu sei acqua viva.
.
      • Tu sei la luce vera, Tu sei fuoco vivo.
        Tu sei alleanza, Tu sei la salvezza.
          • Tu sei il Vivente, Tu sei il Risorto.
            Tu sei il Pastore, Tu sei il Maestro.
      • Tu sei misericordia, Tu sei il perdono.
        Tu sei il Figlio dell'uomo, Tu sei il Figlio di Dio.
Ultima modifica di miriam bolfissimo il lun dic 04, 2006 4:04 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 04, 2006 4:03 pm

Immagine Ger 33,15: " In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra"

Santa Maria, madre tenera e forte, nostra incredibile compagna di viaggio sulle strade della vita, ogni volta che contempliamo le cose grandi che l'Onnipotente ha fatto in te, proviamo una cosi viva malinconia per le nostre lentezze che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino.

Asseconda, ti preghiamo, il nostro desiderio di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi.

Divenuti anche noi pellegrini nella fede, non solo cercheremo il volto del Signore, ma, contemplandoti quale esempio della sollecitudine umana verso coloro che si trovano nel bisogno, raggiungeremo in fretta la «città» recandole gli stessi frutti di gioia che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.

Gesù, re dell'Universo, mentre il creato canta la Tua potenza, tu nasci a Betlemme, una piccola cittadina a stento conosciuta dalle carovane di mercanti, ignota persino al re Erode. Dinanzi a noi c'è una piccola mangiatoia, la tua prima culla, che tra poco ti ospiterà a ricordo di quella notte santa; noi non abbiamo tanti doni.

Ci riconosciamo davvero poveri: poveri di generosità, poveri di perdono, poveri di tempo da donare, poveri di sorrisi, poveri di comprensione, poveri di tolleranza, poveri di pace, poveri di vera gioia, poveri di amore.

Ti offriamo tutta questa nostra povertà, te la offriamo perché tu, che venendo su questa terra ti sei caricato delle nostre miserie, possa arricchirci di amore, di pace, di tempo prezioso, di sorrisi da donare, di gioia vera, di vera pace.
  • E allora…
    Dalle falsità, dalle false illusioni, dagli egoismi: Proteggici, Maria!
    Dall'ingiustizia, dalle liti, dalle divisioni: Proteggici, Maria!
    Dalla durezza del cuore, dai facili giudizi, dai pregiudizi: Proteggici, Maria!
    Dall'incomprensione, dall'odio, dalla guerra fratricida: Proteggici, Maria!
    Dalla droga e dai perfidi finti paradisi del benessere: Proteggici, Maria!
    Dalla mancanza di lavoro e dalla disoccupazione: Proteggici, Maria!
    Da tutto ciò che offende la dignità della donna: Proteggici, Maria!
    Da tutto ciò che avvilisce la dignità dell'uomo: Proteggici, Maria!



    • (Tonino Bello, Vescovo)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 04, 2006 4:13 pm

Immagine Ger 33,16: " In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: Signore- nostra- giustizia"

Tu sei la serva fedele della Parola che nel tuo cuore ha fatto germogliare la speranza e nel tuo grembo ha donato la vita umana al Figlio di Dio. Ora noi ti invochiamo:
  • Regina perché sei la Madre del Re del mondo, colui che ha creato la vera vita,

    Madre di misericordia perché ci doni colui che perdona le nostre colpe e libera dalla paura del castigo,

    Vita perché hai generato il Creatore del mondo, la vita senza fine, il Vivente,

    Dolcezza perché anche noi ci sentiamo avvolti nella tenerezza di Dio, e sperimentiamo il suo amore che fa germogliare la gioia,

    Speranza perché vicini a te anche le fatiche e le sofferenze della vita trovano una risposta.

    Tu sei anche per noi la Piena di grazia perché sei amata da Dio e lodata da ogni creatura,

    Tu sei la Benedetta fra le donne perché chiamata a realizzare la grande missione di donare la vita umana al Figlio di Dio,

    Tu sei la Serva del Signore perché, accompagnati da te, possiamo incontrare Dio e stare sempre con lui.
      • (Tonino Bello, Vescovo)
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio dic 14, 2006 7:30 pm

Immagine 1Ts 3,12: "Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come anche noi lo siamo verso di voi".

Santa Maria, donna coraggio tu che sul Calvario, pur senza morire hai conquistato la palma del martirio, rincuoraci con tuo esempio a non lasciarci abbattere dalle avversità.

Aiutaci a portare il fardello delle tribolazioni quotidiane, non con l'anima dei disperati, ma con la serenità di chi sa di essere custodito nel cavo della mano di Dio. E se ci sfiora la tentazione di farle finita, perché non ce la facciamo più, mettiti accanto a noi. Siediti sui nostri sconsolati marciapiedi. Ripetici parole di speranza. E allora confortati dal tuo respiro ti invocheremo con la preghiera più antica che si stata scritta per te: ‹‹Sotto la tua protezione noi cerchiamo rifugio Santa madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che stiamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e benedetta››.

Santa Maria, donna coraggiosa, tu che nelle tre ore di agonia sotto la croce hai assorbito come una spugna le afflizioni di tutte le madri della terra, prestaci un po' della tua fortezza.

Alleggerisci le pene di tutte le vittime dei soprusi, conforta il pianto nascosto di tante donne che, nell'intimità della casa, vengono sistematicamente oppresse dalla prepotenza del maschio.

Ispira la protesta delle madri lacerate negli affetti dai sistemi di forza e dalle ideologie di potere; guida i passi delle madri-coraggio perché scuotano l'omertà di tanti complici silenzi.

E quando suona la diana di guerra, convoca tutte le figlie di Eva perché si mettano sulla porta di casa e impediscano ai loro uomini di uscire, armati come caino, ad ammazzare il fratello.

Santa Maria, donna del terzo giorno, donaci la certezza che nonostante tutto, la morte non avrà più presa su di noi. Che le ingiustizie dei popoli hanno i giorni contati. Che i bagliori delle guerre si stanno riducendo a luci crepuscolari. Che le sofferenze dei poveri sono giunte agli ultimi rantoli. Che la fame, il razzismo, la droga sono il riporto di vecchie contabilità fallimentari. Che la noia, la solitudine, la malattia sono gli arretrati dovuti ad antiche gestioni. E che, finalmente, le lacrime di tutte le vittime delle violenze e del dolore saranno presto prosciugate come la brina dal sole della primavera.
  • (Tonino Bello, Vescovo)
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio dic 14, 2006 7:40 pm

Immagine 1Ts 3,13: "Per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi".

Maria Santissima, figlia e madre dell'Altissimo, sorella e madre di ciascuno di noi, làsciati guardare come il sogno di candore immacolato riflesso nell'acquitrino del nostro cuore!

Grazie perché in Te vediamo possibile oggi quello che oggi è impossibile per noi: in Te possiamo sperare che sia possibile per noi domani!

Grazie, Signore Dio, Armonia assoluta, di cui ogni umana armonia è eco imitante, perché ci hai permesso di sperare di noi stessi qualcosa che non abbiamo mai visto, se non in Lei!

Grazie perché il fascino torbido e luccicante delle umane, accattivanti bellezze, non ha mai potuto spegnere quella sete di purezza immacolata che sentiamo in cuore: fatichiamo a subirne il fascino, quand'anche ne sperimentiamo il riverbero di felicità.

Grazie per questa donna che ha messo la Sua femminilità a servizio di un ascolto affettuoso della Tua Parola illuminante, a servizio di una disponibilità appassionata alle Tue irragionevoli audacie, al servizio di comunioni adamantine e profonde con Tuo figlio e con tutti gli amici e le amiche di Tuo figlio, a servizio di un'espropriazione impensabile, fedele e forte del proprio figlio per il Tuo e nostro Regno, a servizio di una maternità universale che dalle braccia della croce si estende a tutti i Suoi figli nel Suo Figlio, a servizio di una fede così maschilmente ingiustificabile, nell'intuizione che il Suo cuore di donna sperimentò del Tuo cuore di Dio!

Grazie, Signore Dio Altissimo, per tutte le donne che a Lei più che ad ogni altra donna invidiano la Sua armoniosa immacolata bellezza.

Concedi, Signore, agli uomini maschi che Tu hai creato così, la santa invidia per i doni che alla donna hai destinato più che all'uomo.

La santa invidia per quella squisitezza raffinata dell'animo; la santa invidia per quella capacità di dono che nella sua carne stessa è incisa con la vocazione ad una maternità; la santa invidia per quell'ansia di consonanze profonde dei sentimenti che rendono un rapporto, dall'amichevole al coniugale, sempre più esigente ed autentico; la santa invidia per quel gusto del bello, del gratuito, del festivo, del non mercantile, del sognante, fino a preferire il fiore al panetto!

La santa invidia, soprattutto, di quell'esigenza di invisibile, di quel gettarsi nel Mistero, di quell'inginocchiarsi incantata davanti all'enigma del cuore umano, che le rendono più necessaria la fede!
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio dic 14, 2006 7:43 pm

Immagine1Ts 4,1: "Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più".
      • MARIA DONNA FERIALE
        rendimi allergico ai tripudi di feste che naufragano nel vuoto

        MARIA DONNA SENZA RETORICA
        liberami dal multiloquio vaneggiante

        MARIA DONNA DELL'ATTESA
        distruggi in me la frenesia di volere tutto e subito

        MARIA DONNA INNAMORATA
        affrancami dalla voglia di essere sempre capito e amato

        MARIA DONNA GESTANTE
        donami la gioia di sentire nel grembo i fremiti del mondo

        MARIA DONNA ACCOGLIENTE
        dilata a non finire in me la tenda dell'accoglienza

        MARIA DONNA DEL PRIMO PASSO
        insegnami a camminare senza contare i passi

        MARIA DONNA MISSIONARIA
        rendi polverosi i miei piedi per il lungo calcare i sentieri del mondo

        MARIA DONNA DI PARTE
        rendi costante in me il rigetto di ogni compromesso

        MARIA DONNA DEL PRIMO SGUARDO
        dilata i miei occhi con la luce del Risorto

        MARIA DONNA DEL PANE
        affina in me il gusto dell'essenziale nella semplicità

        MARIA DONNA DI FRONTIERA
        snidami dalle retroguardie della mia codardìa spirituale

        MARIA DONNA CORAGGIOSA
        attrezzami per osare l'impossibile e l'imprevedibile

        MARIA DONNA IN CAMMINO
        provoca in me il rifiuto definitivo della poltrona e delle pantofole

        MARIA DONNA DEL RIPOSO
        fammi sognare a occhi aperti accanto a tutti i poveri del mondo

        MARIA DONNA DEL VINO NUOVO
        regalami un cuore traboccante di gioia e di letizia

        MARIA DONNA DEL SILENZIO
        stabilisci il mio domicilio nella contemplazione di Dio

        MARIA DONNA OBBEDIENTE
        attira il mio sguardo perché possa obbedire sempre più in alto

        MARIA DONNA DEL SERVIZIO
        prestami il tuo grembiule preparato a Nazareth e mai dimesso

        MARIA DONNA VERA
        strappami le plastiche facciali che sfregiano l'immagine di Dio

        MARIA DONNA DEL POPOLO
        abolisci in me ogni traccia di privilegio e annullane anche il desiderio

        MARIA DONNA CHE CONOSCE LA DANZA
        fa' di me un rigo musicale su cui ognuno possa cantare la sua vita

        MARIA DONNA DEL SABATO SANTO
        rendimi familiare la morte come ingresso nella risurrezione

        MARIA DONNA DEL TERZO GIORNO
        addestrami a leggere la storia alla luce dell'Apocalisse

        MARIA DONNA CONVIVIALE
        prepara ogni giorno la mensa del mio cuore con tovaglia, un fiore, un pane

        MARIA DONNA DEL PIANO SUPERIORE
        scioglimi dall'arroganza della carriera per accedere solo al piano dello Spirito Santo

        MARIA DONNA BELLISSIMA
        fa' che io scopra le iridescenze di una vita tutta acqua e sapone

        MARIA DONNA ELEGANTE
        donami un sorriso per ogni gesto di amore

        MARIA DONNA DEI NOSTRI GIORNI
        Volgi i rimpianti del passato, perché rendano già presente il futuro

        MARIA DONNA DELL'ULTIMA ORA
        affretta il mio passo verso il fratello che mi attende
        verso il Cristo che mi precede
        verso il Padre pronto ad accogliermi nell'Amore dello Spirito.
  • (Tonino Bello, Vescovo)
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio dic 14, 2006 7:47 pm

ImmagineBar 5,1: "Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell'afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre".

Potrebbe sembrare a prima vista che il Vangelo faccia da cassa di risonanza per le nostre paure. Per cui ci vien quasi la voglia di dire: «Basta, Signore! Adesso ti ci metti anche tu. Perché mai aumenti la nostra angoscia parlandoci di stelle che precipitano, di soli che si spengono, di lune che non danno più luce? Perché mai amplifichi i nostri incubi collettivi, quando dici testualmente che gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra?» (cfr. Lc 21,25-26).

Gli uomini moriranno per la paura!

Come se già non bastassero le nostre paure. Ma ne abbiamo già tante, per conto nostro! Oh, no! Non la paura del buio, del lampo, del tuono, dei terremoti, delle tempeste. Lo sappiamo, oggi le paure hanno traslocato. Si sono trasferite dalla fascia cosmica, per così dire, alla fascia antropologica. Non si articolano più attorno al cuore della natura: si articolano attorno al cuore dell'uomo. Oggi, cioè, non si ha più paura della carestia provocata dall'avarizia della terra, ma della carestia prodotta dall'avarizia dell'uomo.

È dal cuore umano che nasce e si sviluppa la nube tossica delle paure contemporanee.

Paura dell'AIDS. Paura della droga. Paura di Cernobil.

Paura dell'Enichem. Paura del grano radioattivo. Paura delle scorie tossiche.

Paura dello squilibrio dell'ecosistema. Paura delle manipolazioni genetiche.

Paura del proprio simile. Paura del vicino di casa.

Paura di chi mette in crisi le nostre polizze di assicurazione. Di chi mette in discussione, cioè, i nostri consolidati sistemi di tranquillità, se non di egemonia.

Paura dello zingaro. Paura dell'altro. Paura del diverso.

Paura dei Marocchini. Paura dei Terzomondiali. Paura di questi protagonisti delle invasioni moderne, che se non chiamiamo barbariche è soltanto perché ci viene il sospetto che questo aggettivo debba spettare a noi cosiddetti popoli civili, che, dopo duemila anni di cristianesimo, siamo ancora veramente incapaci di accoglienze evangeliche.

Paura di uscire di casa. Paura della violenza. Paura del terrorismo.

Paura della guerra. Paura dell'olocausto nucleare. Paura di questa apocalisse a rate che ci viene somministrata dalla produzione crescente delle armi e dal loro squallido commercio, clandestino e palese.

Paura di non farcela. Paura di non essere accettati. Paura di non essere più capaci di uscire da certi pantani nei quali ci siamo infognati.

Paura che sia inutile impegnarsi. Paura che, tanto, il mondo non possiamo cambiarlo. Paura che ormai i giochi siano fatti. Paura di non trovare lavoro.
  • (Tonino Bello, Vescovo)
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio dic 14, 2006 7:50 pm

ImmagineBar 5,2: "Avvolgiti nel manto giustizia di Dio, metti sul capo il diadema di gloria dell'Eterno".

Quante paure!

Ebbene, di fronte a questo quadro così allucinante delle paure umane, che cosa ci dice oggi il Signore? Intinge anche Lui il pennello nei barattoli neri dello scoraggiamento per aiutarci a dipingere questa nuova, tragica tela di Guernica? Certamente no. Non è così.

Anzi il Vangelo di oggi è proprio il Vangelo dell'antipaura. Sì, perché il Signore rivolge a ciascuno di noi la stessa esortazione che l'angelo rivolge alla Vergine dell'Avvento e dell'attesa: «Non temere, Maria».

Paura ha la stessa radice di pavimento. Viene dal latino pavére; significa: battere il terreno per allivellarlo. Anche terrore ha la stessa radice di terra.

Paura, quindi, è la conseguenza dell'essere battuto, appiattito, allivellato, calpestato.

Ora, che cosa dice il Signore di fronte a queste paure? Rimani lì steso sul pavimento? Rimani appiattito, atterrato? No! Mi dice la stessa cosa che ha detto a Maria: «Non temere».

E adopera due verbi bellissimi: Alzati e Levate il capo.

Sono i due verbi dell'antipaura. Sono i due verbi dell'Avvento. Sono le due luci che ci devono accompagnare nel cammino che porta al Natale.

Alzati significa credere che il Signore è venuto sulla terra duemila anni fa, proprio per aiutarci a vincere la rassegnazione.

Alzarsi significa riconoscere che se le nostre braccia si sono fatte troppo corte per abbracciare tutta intera la speranza del mondo, il Signore ci presta le sue.

Alzarsi significa abbandonare il pavimento della cattiveria, della violenza, dell'ambiguità, perché il peccato invecchia la terra.

Alzarsi significa, insomma, allargare lo spessore della propria fede.

Ma alzarsi significa anche allargare lo spessore della speranza, puntando lo sguardo verso il futuro, da dove Egli un giorno verrà nella gloria per portare a compimento la sua opera di salvezza.

E allora non ci sarà più pianto, né lutto, e tutte le lacrime saranno asciugate sul volto degli uomini.

Levare il capo significa fare un colpo di testa. Reagire, muoversi. Essere convinti che il Signore viene ogni giorno, ogni momento nel qui e nell'ora della storia, viene come ospite velato. E, qui, saperlo riconoscere: nei poveri, negli umili, nei sofferenti.

Significa in definitiva: allargare lo spessore della carità. Ecco il senso di questo Avvento di solidarietà, ben espresso dall'augurio fortissimo che san Paolo ci ha formulato […]: «Il Signore vi faccia crescere nell'amore vicendevole e verso tutti» (1 Ts 3,12).
  • (Tonino Bello, Vescovo)
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 2:56 pm

ImmagineBar 5,3: "Perché Dio mostrerà il tuo splendore ad ogni creatura sotto il cielo".

Verso tutti. Magnifico il lavoro di tanti gruppi e associazioni che si mettono accanto ai malati cronici, agli handicappati, agli anziani, ai malati terminali, ai dimessi dal carcere e dai manicomi per condividere tempo, gioie e speranze.

Verso tutti. Splendido ciò che fanno tante comunità cristiane a favore dei Terzomondiali, non soltanto dando loro un letto e la buona notte, ma incalzando soprattutto le pubbliche istituzioni perché i provvedimenti di legge siano meno disumani delle norme vigenti.

Verso tutti. Incredibile quel che stanno facendo tanti movimenti di volontariato per promuovere una maggiore giustizia sulla terra, per combattere quelle che il Papa ha chiamato coraggiosamente le strutture di peccato, per aiutare i popoli che soffrono la fame nell'Eritrea e nel Sudan, per difendere i diritti umani dei Palestinesi, per coscientizzare la gente sui discriminati dalle leggi di segregazione razziale nel Sudafrica, per diffondere una nuova coscienza di pace, per smilitarizzare non solo le coscienze, ma anche i territori.

Coraggio. Alzatevi e levate il capo. Muovetevi. Fate qualcosa, il mondo cambierà. Anzi, sta già cambiando.

Non li vedete i segni dei tempi? Gli alberi mettono già le prime foglie. E sul nostro cielo il rosso di sera non si è ancora scolorito.

Vissuto così, l'Avvento non sarà il contenitore delle nostre paure, ma l'ostensorio delle nostre speranze. Mi viene da pensare che anche il cielo oggi cominci l'Avvento, il periodo dell'attesa.

Qui sulla terra è l'uomo che attende il ritorno del Signore. Lassù nel cielo è il Signore che attende il ritorno dell'uomo. Ritorno che si potrà realizzare con la preghiera, con la vita di povertà, di giustizia, di limpidezza, di trasparenza, di amore, con la testimonianza evangelica e con una forte passione di solidarietà.

Mentre per questo cammino di ritorno ci affidiamo a Maria, Regina dei Martiri, Vergine dell'attesa e Madre della Speranza, mettiamo in pratica quel che ci suggerisce sant'Agostino: «Aiuta coloro con i quali cammini, per poter raggiungere Colui col quale desideri rimanere».

Se è così, già fin d'ora: Buon Natale!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 2:57 pm

ImmagineBar 5,4: "Sarai chiamata da Dio per sempre: Pace della giustizia e gloria della pietà".
  • L'Avvento santo che ancora ci chiama
    sei tu, Signore, nascita dell'uomo.

    La voce vivida della preghiera,
    che ridesta ciò che si estingue,
    è il tuo amen nella gloria del Padre.

    Il lampo estremo che sta per guizzare
    sei tu, Signore, fuoco del roveto.

    La nube splendida, alta nel cielo,
    che sovrasta ciò che fluisce,
    è la tua vita nella gloria del Padre.

    Il cielo nuovo che ormai si rischiara
    sei tu, Signore, ultima parola.

    La terra amabile, sogno infinito,
    che nessuno può costruire,
    è la tua casa nella gloria del Padre.

    Il viaggio umano che presto si scioglie
    sei tu, Signore, grande compimento.

    La prova trepida, tempo di morte,
    che nessuno può differire,
    è la tua via alla gloria del Padre.

    La stirpe nuova che varca la storia
    sei tu, Signore, figlio di promessa.

    La madre tenera, fermo abbraccio,
    che contempla l'ora del mondo,
    è al tuo fianco nella gloria del Padre.

    Maranà tha! Signore, vieni!
Avvento, tempo di attesa, momento di conversione, periodo di preparazione. La pace, la gioia, Dio la dà agli uomini di buona volontà. Gesù ci invita ad aprire il nostro cuore a questi doni meravigliosi che ci fa.

Proviamo a spogliarci un po' di tutta la zavorra che ci appesantisce e che non ci fa toccare il cielo, il nostro cuore scoppierà d'amore, le nostre mani non potranno contenere tutti i beni che Gesù ci elargirà.

Siamo pronti a convertire a lui il nostro cuore? È questo l'invito che ci viene rivolto oggi con insistenza. Siamo disposti ad accoglierlo?

Rispondimi, o cuore umano: preferiresti godere per sempre delle cose di questo mondo oppure essere per sempre con Dio? La tua scelta dipenderà dall'intensità del tuo amore.

Ama dunque per essere in grado di compiere la buona scelta; ama in modo più forte, per essere in grado di scegliere nel modo più giovevole; ama Dio per poter scegliere di essere sempre con Dio.

L'amore è tutto per te: determina la scelta, favorisce il cammino, dà la forza di raggiungere il traguardo.

Ama dunque Dio, scegli Dio, affrettati, raggiungilo.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:00 pm

Immagine Bar 5,5: "Sorgi, o Gerusalemme, e sa in piedi sull'altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti da occidente ad oriente, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio”.

Suscita in noi, Signore, il desiderio vivo di tornare a te con una vera conversione.

Riconosciamo, Signore, le molte tortuosità in cui si smarriscono il nostro cuore e la nostra volontà, quando non sono sostenuti dalla tua Parola di verità, dall'opera della tua grazia.

Tu che sei il Dio fedele, rendi saldi anche noi sulle tue vie.

Gesù, germoglio di Davide, tu vieni a noi come un bambino che non teme di stendere le mani tra i veleni di questa umanità: insegnaci ad accoglierci gli uni gli altri per la gloria di Dio; non sia solo la paura a farci convertire, ma l'intima convinzione che per la tua presenza Dio cammina in mezzo a noi e fa di noi il suo popolo.

Marana thà, vieni Signore Gesù!

Questa sera il Signore ci invita alla perseveranza, infonde nei nostri cuori una grande speranza; noi ci lasciamo abbattere troppo facilmente dalle delusioni e dallo scoraggiamento.

"Dov'è la promessa della sua venuta? Tutto rimane come al principio della creazione". È inutile sperare in un cambiamento. L'apostolo Pietro risponde: “Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell'adempire la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi”.

Il Signore viene, e com'è possibile? Com'è possibile che Dio venga in questo mondo lacerato e diviso; pieno di dolore e di sofferenza; di ingiustizie e odio; di disordine e di distrazione... Eppure il Signore viene.

Non ha bisogno di trovare il mondo in ordine. Mantiene la sua promessa senza mettere condizioni e senza chiedere nulla. Viene disposto ancora a lasciarsi cacciare; a lasciarsi rifiutare; a lasciarsi perseguitare; a lasciarsi uccidere...

Il Signore è già venuto. Nei bambini che ogni giorno soccombono alla fame per l'ingordigia dei potenti; nelle madri disperate per i figli che muoiono di guerra, di droga, di noia... nei malati che lottano per la vita nei corpi sfigurati dalla violenza nei villaggi martoriati dalle bombe nelle vittime della guerra e del terrorismo.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:05 pm

Immagine Bar 5,6: "Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo come sopra un trono regale".

Il Signore viene!

Verso di lui si mettono in cammino i semplici, i poveri, gli esclusi, gli ultimi: solo loro hanno occhi capaci di riconoscere la Speranza; a lui vanno quanti hanno una ricerca aperta nel loro cuore: solo chi desidera la Luce può vederne i bagliori negli occhi del bimbo di Betlemme. Su di lui si china sua Madre, in silenzio: l'Amore non ha bisogno di parole per capire.

E lui viene anche per Erode; viene anche per tutti quelli che lo cercano per metterlo a morte; viene anche per chi ha cacciato Maria e Giuseppe la notte della sua nascita... L'amore non aspetta il contraccambio, per amare.

Ama e basta! Forse qualcuno sul patibolo, all'ultimo istante della vita, potrà dire: "Tu sei veramente il Figlio di Dio", ma lui è venuto anche per quelli che lo continueranno a maledire; e per tutti quelli che continueranno a vivere come se non fosse venuto...

Allora viene anche per noi: così distratti, dietro pensieri spesso futili; per noi, nonostante il nostro cuore duro; per noi e per le nostre vite affaticate; per noi, per tener acceso il desiderio di vita e di speranza.
Vieni Signore Gesù. Vieni, e fa' che ti riconosciamo. Vieni, e rendici capaci di vedere l'invisibile.

Vieni tra noi, Gesù, come sei venuto un tempo, da amico; scegli noi, oggi, per compagni, per fratelli, e facci condividere la tua vita, la tua missione.

Vieni tra noi, o Maestro, ad insegnarci il vero, a correggere i nostri errori, elevare il nostro spirito, aprire il nostro orizzonte, a rischiarare il cammino che conduce direttamente al Padre.

Vieni tra noi, Salvatore della nostra umanità e di ciascuno di noi; salvaci dal peccato, da tutte le nostre debolezze, purifica i nostri desideri, libera i nostri cuori.

Vieni tra noi, o Cristo, che vuoi trasformare il clima della terra facendovi sentire la bontà infinita, facendovi fiorire la felicità dell'offerta.

Vieni tra noi, Signore. Abbiamo tanto bisogno di un Dio che ci sia vicino, di un Dio che ci comprenda vivendo come noi, di un Dio che sia felice d'abitare con noi.

Marana thà, vieni Signore Gesù!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:11 pm

Immagine Sof 3,14: "Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!".

Conversione è credere possibile l'impossibile. Sperare nelle cose contro ogni speranza. Amare ciò che non sembra amabile.

La proposta di Dio all'uomo è sempre avvolta nel velo di questo mistero, e sunto di questa domanda: Puoi credere? Puoi sperare? Puoi amare? Se mi dici di sì ti regalo l'impossibile.

Puoi credere che esiste Dio? Se mi dici di sì, Dio esiste e nella fede ne avverti l'esistenza.

Puoi sperare nella salvezza universale? Puoi sperare di essere destinato ad un regno di verità, di pace e di amore? Se mi dici di si ti faccio sorridere di gioia e creo per te un paradiso dove attenderti.

Puoi amare l'uomo come l'ho amato io, mettendoti al suo servizio fino a morire per esso?
Se mi dici di sì ti faccio conoscere sperimentalmente Dio, perché l'amore ti condurrà a Lui che è l'amore.

La scelta che Gesù ha fatto è l'uomo, è l'uomo da amare. Era la stessa scelta di Dio da sempre: stare dalla parte dell'uomo. Dio ha preso perfino le parti di Caino, quando dopo il suo orrendo delitto corse pericolo di essere ucciso dagli uomini per vendetta. «Chiunque ucciderà Caino subirà una vendetta sette volte maggiore. E JHWH pose su Caino un segno, così che chiunque lo incontrasse non l'uccidesse» (Cn 4,15).

Dio è dalla parte del peccatore, perché è dalla parte dell'uomo che è peccatore. Lui sa che tornerà, che si convertirà, che capirà. La fiducia di Dio nell'uomo è incrollabile. Sa attenderlo fino alla fine.

La storia del figliuol prodigo Gesù l'ha raccontata pensando a ciascuno di noi perché sapeva che l'avremmo vissuta in edi¬zione e versione tutta personale.

E ci ama così come siamo in qualunque tappa del nostro cammino.

Ama la possibilità che è in noi. Possibilità che è conversione, ritorno, amore, luce. Ama la Maddalena ancora peccatrice perché vede già tutto il suo movimento verso la luce come cosa meravigliosa che meri¬ta di essere contemplata sulla terra. Ama Zaccheo peccatore, ladro, sfruttatore e trova bello che un uomo come lui sarà capace di rovesciare la sua esistenza e divenire amico dei poveri.

Sì, Dio ama nell'uomo ciò che non c'è ancora, ciò che deve ancora nascere.

Noi in un uomo amiamo ciò che c'è: la virtù, la bellezza, il valore ed è per questo che il nostro amore è così interessato e fragile.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:15 pm

ImmagineSof 3,15: "Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura".

Vieni a soccorrerci o Cristo, nostro Salvatore, la cui immensa bontà non può rimanere indifferente, inerte di fronte alla nostra miseria.

Vieni a soccorrerci, tu che hai sostenuto contro lo spirito del male un accanito combattimento, e che hai liberato coloro che rendeva schiavi.

Vieni a soccorrerci; poiché hai offerto il perdono ai peccatori, vieni a salvare, oggi, coloro che sono oppressi dal peso delle loro colpe.

Marana thà, vieni Signore Gesù!

Il Regno in cui " Dio ci ha trasferiti liberandoci dal potere delle tenebre" è chiamato Regno dei cieli.

Il Regno dei cieli significa il Dio con noi. Non ci potrebbe essere una notizia più esaltante. Dio mi è alleato.

La mia vita diventa vita divina, la mia storia, una storia sacra.

Il Regno dei cieli significa Dio con noi.

I tempi messianici sono i tempi in cui è annunciata questa verità e resa possibile dal volere di Dio. E il sunto dei Vangeli, la buona novella ai poveri. E chi è il povero?

Sono io il povero, bimbo di Dio nel seno della generazione oscura che grida il suo limite e la sua incapacità.

Ora mi è annunciato e ne prendo coscienza. Ed è annunciato oggi. La realtà esisteva già, ma non conta la realtà se non ero maturo per accoglierla. Non mi dice nulla Dio se io non scopro che Lui è vivo. Non serve che Lui venga a me e che io non lo veda. Il tempo messianico è il tempo dell'amore, cioè il momento in cui avverto l'altro di Dio. I tempi precedenti hanno preparato la venuta, il tempo messianico è la venuta. È l'oggi dell'amore. È l'oggi della comunicazione. È la vita a due. È la storia sacra che comincia per me.

La mia storia sacra comincia dal momento in cui nella fede ho fatto esperienza che non sono più solo, che ormai camminerò con Gesù.

"Beati i misericordiosi, Beati i portatori di pace" e addirittura "Beati i perseguitati", mi dice Gesù. Con Lui la paura è finita.

Che strano questo Regno! Chi lo può capire? Ciò che è chiaro nel concetto di questo regno e che incomincia oggi, incomincia dalla mia conversione e non attende la mia morte per farmi agire.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:17 pm

ImmagineSof 3,16: "In quel giorno si dirà a Gerusalemme: "Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!".

Oggi! Devo agire oggi.

So che è un Regno che non avrà fine, che scavalcherà la stessa frontiera della morte, che si ingrandirà a dismisura oltre il tempo, che è "escatologico", come si ama dire tra di noi, ma che è già tra di noi e che a tutti gli effetti mi deve impegnare.

Il regno dei cieli non è un complimento, una vuota chiacchiera, una promessa vaga, è un fatto, è l'incontro di due volontà serie e autentiche, è una conversione alla Luce, all'Amore, alla Vita, proprio perché Dio è Luce, Amore, Vita.

Gesù noi ti cerchiamo.

Nella nostra oscurità, cerchiamo la tua luce; nella nostra sordità, cerchiamo la tua parola; dal profondo del nostro cuore, cerchiamo il tuo amore.

Gesù, noi ti attendiamo come gli oppressi attendono un soccorso, come i naufraghi attendono un salvatore, come gli afflitti attendono la felicità.

Gesù, noi ti speriamo come nel deserto si spera una sorgente, come nella notte fredda si spera l'aurora, come nella salita si aspira alla cima.

Gesù, noi t'invitiamo, perché sei tu il nostro Dio e sei tu il nostro amico.

Vieni a riempire la nostra vita ed a colmare tutti i nostri vuoti, vieni a rispondere alla speranza che tu sollevi in noi.

Marana thà, vieni Signore Gesù!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:25 pm

Immagine Sof 3,17: "Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore".

Santa Maria, vergine della notte, noi t'imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore, e irrompe la prova, e sibila il vento della disperazione, e sovrastano sulla nostra esistenza il cielo nero degli affanni, o il freddo delle delusioni, o l'ala severa della morte.

Liberaci dai brividi delle tenebre.

Nell'ora del nostro Calvario, tu, che hai sperimentato l'eclisse del sole, stendi il tuo manto su di noi, sicché, fasciati dal tuo respiro, ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.

Alleggerisci con carezze di madre la sofferenza dei malati.

Riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo.

Spegni i focolai di nostalgia nel cuore dei naviganti, e offri loro la spalla perché vi poggino il capo.

Preserva da ogni male i nostri cari che faticano in terre lontane e conforta, col baleno struggente degli occhi, chi ha perso la fiducia nella vita.

Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat, e annuncia straripamenti di giustizia a tutti gli oppressi della terra.

Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure. Anzi, se nei momenti dell'oscurità ti metterai vicino a noi e ci sussurrerai che anche tu, vergine dell'Avvento, stai aspettando la luce, le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto. E sveglieremo insieme l'aurora.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:29 pm

ImmagineSof 3,17-18: "Si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa".
  • Vieni Spirito Santo,
    tu che santifichi e dai vita:
    sveglia la nostra anima
    perché sappia discernere la volontà di Dio
    Vieni Spirito Santo,
    tu che dai luce all'anima:
    dissipa ogni ombra nascosta
    nelle profondità del cuore.
    Vieni Spirito Santo,
    tu che penetri gli abissi e risvegli la vita:
    infondi in noi la forza per vegliare
    Vieni Spirito Santo,
    tu che accendi lo stupore degli occhi:
    ravviva la nostra speranza
    e donaci un cuore che sappia pregare.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun dic 18, 2006 3:31 pm

ImmagineFil 4,4: "Fratelli, rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi".

Signore, in te è la sorgente della vita: alla tua luce vediamo la luce!

O Signore, unica mia speranza, ascolta la mia preghiera: non permettere che per stanchezza smetta di vegliare. Concedimi la forza di vigilare e di cercare Te.

Il mio impegno e la mia fragilità sono davanti a Te.

Signore rafforza il mio impegno, guarisci la mia fragilità.

O Dio vieni in mio aiuto, fa che ti ami con il cuore, fa che le mie mani siano piene di opere d'amore.

Signore donami costanza nella preghiera, fa nascere in me un desiderio incessante di comunione con Te, liberami dall' avversario, da quel male che io accolgo dentro di me e che mi fa dimenticare la gioia della tua venuta.

Mantieni alto il mio sguardo e fa che ogni giorno ti consenta di entrare nella mia vita, di comprendere la tua volontà su di me e rimanga in me acceso il desiderio e la luce della preghiera.

Padre, questa sera, ci inviti a portare la tua luce nel mondo annunciando la buona novella. Aiutaci a gettare via le opere delle nostre tenebre, a vegliare perché la tua venuta non ci colga impreparati, a pregare senza posa perché la nostra comunione con te non abbia fine.

Fa' Signore che guidati dallo Spirito Santo possiamo portare il tuo aiuto e il tuo sollievo a tutti i dolori che opprimono in nostri fratelli e nel mondo regni la tua pace, la tua giustizia e la tua carità.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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