Domenica XXIV C "Padre, ho peccato...!"

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Don Armando Maria
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Domenica XXIV C "Padre, ho peccato...!"

Messaggio da Don Armando Maria » sab set 10, 2016 8:50 am

"Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di Te!".
"Questo mio figlio era morto ed è tornato in vita”
Siano lodati Gesù e Maria!
Ave Maria! Ave Regina della pace! Carissimo/a, Il Padre ti ama assai, ed anche io ti voglio bene e ti benedico nel suo Santissimo Amore. Ed eccoti la mia povera omelia domenicale. Te l’ho scritta con il cuore. Ti voglio bene e prego per te, invocando sopra di te lo Spirito Santo perché illumini sempre più la tua mente e infiammi il tuo cuore con l’amore di Dio, di Maria, e dei fratelli. Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, tua Sposa amatissima! Anche tu prega per me. Grazie, e che Dio Amore ti compensi! Tvb.
Carissimo/a, tra qualche giorno sarà la festa della Madonna Addolorata. Ella, che è la Corredentrice del genere umano e Madre nostra, ha accompagnato e consolato Gesù che portava la Croce al Calvario, accompagni e consoli anche te, e ognuno di noi, figli suoi, che portiamo la nostra croce di ogni giorno. Ella mai ci abbandona perché siamo figli/e suoi, e figli/e dell'Eterno Padre.
Il Vangelo di oggi ci parla della Misericordia.
Con il sì di Maria la Misericordia di Dio è discesa sulla terra: si chiama Gesù! Egli è il Pastore Buono delle nostre anime, perché Egli lo sa che noi siamo deboli e fragili assai: “A Lui si avvicinavano tutti i pubblicani e peccatori per ascoltarlo”. Essi non hanno paura di Gesù, e non vedono come un Giudice severo ma come un Papà buono, mite ed umile di Cuore. I superbi farisei e gli scribi invece, che erano osservanti orgogliosi e falsi, mormoravano dicendo: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro. E Gesù risponde con il racconto delle tre meravigliose parabole della misericordia, e dice: “Chi di voi , se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro:”Rallegratevi con Me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel Cielo per un solo peccatore che si converte più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine e dice: “Rallegratevi con me perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così Io vi dico: vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”.
E disse ancora: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta... Partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno... Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci, ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse:” Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati (questo è il più bello atto di dolore!)”.
Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano suo padre lo vide, (lo stava aspettando…!) ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a Te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anelo al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa”.
La festa, con musica e danze, la sentì anche il figlio maggiore che tornava dal lavoro dei campi… e si indignò: ”Ecco io ti servo da tanti anni e non ho mai disubbidito ad un tuo comando… ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “ Figlio, tu sei sempre con Me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” .
Come sono belle queste tre parabole di Gesù !... Si resta come sbalorditi, e senza parole, e non ci si stancherebbe mai di leggerle e meditarle. E non c’è nemmeno bisogno di spiegarle, perché si spiegano da sole; vanno solo lette, amate, meditate, e ti scendono subito giù: entrano nel cuore come olio profumato, olio di consolazione. E vengono proprio le lagrime agli occhi leggendo queste parole d’Amore, parole di santa consolazione e di speranza che danno pace dentro l’anima. Esse sono uscite dal Cuore di Dio Amore, dal Cuore Misericordioso di Gesù, che ci dice quanto Egli ami i peccatori, tutti noi, e ognuno di noi in particolare. Egli è davvero il Pastore buono, il Pastore bello, il Pastore misericordioso. E Maria, l’Addolorata, è la Madre bella della Misericordia.
Fratello mio, sorella mia, sì, Dio è Padre ricco mi Misericordia, ed ha davvero un Cuore grande, immenso, un Cuore tutto Amore e tenerezza per ogni suo figlio/a fragile e peccatore. Egli però ci ammonisce, ricordandoci, come ha fatto con il figlio maggiore, quello che si sentiva …perfettino, che chi pecca è anche “tuo fratello”: è mio fratello! Chi sbaglia è fratello nostro perché noi siamo tutti figli dell’Unico Padre, che sta nei Cieli, e dell’unica Madre: Maria. E davanti alla porta di Casa Egli, assieme alla Mamma, sta sempre aspettando soprattutto i suoi figli più lontani, quelli che ancora non hanno assaporato la dolcezza del suo amore di Padre, del suo Amore di Mamma, quelli che hanno più bisogno della sua misericordia. Egli, con Maria, aspetta sempre, giorno e notte, a braccia aperte, che tutti i figli/e ritornino presto a Casa, tra le sue braccia di Mamma e Papà!
E per gustare la dolcezza della misericordia del Padre, e di Maria, siamo invitati ad avere i sentimenti di San Paolo, che è stato grande peccatore: egli confessa il suo peccato in tutta sincerità, e lo fa pubblicamente in umiltà e senza vergognarsi, ed è davvero pentito. Ed è bellissima la sua confessione pubblica, che oggi leggiamo nella seconda lettura: “Rendo grazie a Colui che mi ha reso forte, Gesù Cristo, Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia, mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia perché agivo per ignoranza lontano dalla fede”. E’ stato anche lui un “figlio prodigo” amato da Dio, e proprio come succede a te e a me oggi!
E ricordiamoci di essere sempre misericordiosi verso che sbaglia come il Padre è Misericordioso verso di noi; non giudichiamoli, ma inginocchiamoci e preghiamo, imploriamo la Misericordi di Dio sopra di loro, come fece Mosè, e come leggiamo oggi nella prima lettura. Imitiamolo, intercedendo per i nostri fratelli che non hanno ancora assaporato l’amore di Dio, proprio come ci invita, con insistenza, la Regina della Pace da Medjugorje. Pace e gioia! (*)

(*) Carissimo /a, questa mia povera omelia l’ho scritta per te e per tutti i miei cari figli spirituali, tra cui sono inclusi tutti i miei amici di fb, e ogni mio ex parrocchiano/a, i miei ex alunni, e quei fratelli e sorelle che Gesù mi ha fatto incontrare in questi miei 50 anni di vita sacerdotale in qualità di parroco o di vicario parrocchiale (*) o di animatore dei ragazzi a Bassano Romano, a Saluggia, a Giulianova. E non li considero come degli ex parrocchiani o ex alunni, ma come veri figli spirituali di adesso perché l’anima non invecchia mai:
Miei cari/e, vi voglio dire a tutti che vi penso sempre: prego per ognuno di voi, vi porto sempre nel cuore come miei veri figli e figlie spirituali. Infatti il sacerdote, il parroco, resta sempre Padre, e i figli sono sempre figli. Perciò io vi considero veri figli e figlie nello Spirito, anche se siamo stati assieme solo per qualche tempo o per pochi anni. Sinceramente vi devo dire che sarei voluto rimanere sempre con voi, e per tutta la vita, perché mi son trovato assai bene con voi; ma il Signore ha disposto altrimenti, e che Lui sia sempre lodato! Vi voglio assicurare, nel suo Santo Nome, che un giorno ci rincontreremo tutti e che staremo tutti assieme in Paradiso per sempre. Dove saremo giovani in terno, e risorti in Cristo. Ma prima di rincontrarci tutti insieme Lassù, spero di potervi rivedere, almeno qualche volta, ancora quaggiù.
Ricordatevi che la Mamma Celeste vuol salvare tutti i suoi figli e figlie, e anche te e me. E allora abbandoniamoci con fiducia di figlio/a al suo amore di Mamma e rinnoviamo, anche ogni giorno, la consacrazione personale al suo Cuore Immacolato e Addolorato, ed Ella ci consacra al Cuore di Gesù e ci fa innamorare sempre più di Lui. E ogni girono ricordiamoci di salutarla con qualche Ave Maria e consacriamoci al suo Cuore di Mamma Buona e Santa, dicendole con cuore di figli:
“O Maria, io mi consacro per sempre al tuo Cuore Immacolato e Addolorato. Coprimi con il tuo santo Manto. Sii la Regina della mia casa e della mia vita. Stammi sempre vicino! Prega Gesù per me e per tutti i miei cari, sia vivi che defunti. Amen”.
- E vi devo dire anche una cosa importante: tra i messaggi meravigliosi della Regina della pace ce n’è uno che prediligo, ed è quello del giorno di Natale del 1997, eccolo:
“Cari figli, anche oggi gioisco con voi e vi invito al bene. Desidero che ognuno di voi mediti e porti la pace nel cuore e dica: “Io desidero mettere Dio al primo posto nella mia vita”. Cari figlioli, ognuno di voi diventerà Santo.
Dite, figlioli, ad ognuno: “Ti voglio bene!”. E questi vi ricambierà con il bene. Ed il bene, figlioli, dimorerà nel cuore di ogni uomo.
Stasera, figlioli, vi porto il bene di mio Figlio, che ha dato la sua vita per salvarvi. Perciò, figlioli, gioite e tendete le mani a Gesù , che è solo Bene.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”.
Messaggio della Regina della pace a Marja e a Jakov il giorno di Natale 2013 http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12035

-Sappiate infine che Gesù e la Mamma del Cielo vi amano assai, vi proteggono e vi benedicono sempre. E anche io vi voglio bene e vi benedico nel loro Santissimo Amore. Tvb! Io prego ogni giorno per te, per ognuno di voi, e vi chiedo una preghiera anche per me. Vi voglio bene, vi abbraccio e vi benedico, uno per uno, in Gesù e Maria. Pace e gioia sempre!
Don Armando Maria (è il mio nome del Battesimo, e don Raffaele è il nome in religione) Loffredi o.s.b. silv.donarmando@silvestrini.org
- ti offro la mia amicizia su fb: https://www.facebook.com/don.maria.5 -

(*) Nelle diverse stazioni della mia vita di 49 anni di sacerdozio ho incontrato tanti cari fratelli e sorelle cha amo e che porto nel cuore, nella preghiera e che sempre benedico, nell’attesa di incontrarci poi lassù in Cielo dove vivremo tutti risorti in Cristo e tutti assieme nella gioia del Paradiso per sempre: La mia prima esperienza pastorale risale al 1967-68 a Casal Palocco e Infernetto - Bassano Romano, - Saluggia (Vc), - Giulinova, - Chia –Santarello presso Soriano nel Cimino sulla Via Ortana, - Nazzano Romano, - Locri e ad Africo Nuovo, - Alta Valle Maggia (Svizzera Ti): Cavergno, Bignasco, Brontallo, Fusio…, - Mugnano di Lucca - Corfino e Canigiano in Alta Garfagnana (Lucca), - Roma est nella parrocchia di N. S. di Czestochowa, - Matelica, e nella parrocchia della Madonna delle Grazie a Braccano di Matelica, dove sono Amministratore parrocchiale.

-Ed ecco ora la Santa Parola di Dio di oggi con il bel commento sapienziale del caro don Carlo De Ambrogio, fondatore del Gam (gioventù ardente mariana), che è stato un vero uomo di Dio e sacerdote santo. Ho avuto la grazia di conoscerlo e di seguirlo, per ben 4 anni, assieme ai miei ragazzi della scuola negli anni ’70 a Roma nei bei Cenacoli Gam:

Prima Lettura
Dal libro dell'Esodo (32,7-11.13-14)
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto».
Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione». Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande forza e con mano potente? Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre».
Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo.

* Dio denuncia a Mosè la prevaricazione di un popolo di dura cervice e decide di farla finita con gli Ebrei, a costo di rifare l'Alleanza con un altro popolo di cui Mosè sarebbe nuovamente il patriarca. Mosè resiste: la promessa di Dio, data una volta per sempre non può essere ritirata, qualunque sia lo stato del popolo che ne è beneficiato. Mosè preferisce far tacere le sue speranze personali e farsi l'intercessore del popolo presso Dio, sottomettendo tutto, con una fiducia irremovibile, all'esecuzione della promessa divina per il servizio del popolo. Questa preghiera così disinteressata di Mosè gli otterrà la riconoscenza del popolo, che vedrà nella sua persona l'ideale del mediatore e dell'intercessore, ruolo già svolto al tempo delle piaghe d'Egitto (Es 32,22-23) e compiuto lungo tutto il soggiorno movimentato del popolo nel deserto (Es 32,11-32; Nm 14,13-19).

Salmo Responsoriale (dal Salmo 50)
Donaci, Padre, la gioia del perdono.
Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, tu, o Dio, non disprezzi.

Seconda Lettura
Dalla prima lettera di San Paolo Apostolo a Timoteo (1,12-17)
Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al ministero: io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di tutti il primo sono io.
Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua longanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

* All'atto della sua conversione, Paolo sperimentò in se stesso lo scopo dell'Incarnazione di Gesù Cristo: la salvezza dei peccatori. La sua conversione, la sua vocazione ed elezione costituiscono un esempio dell'opera redentiva di Gesù Cristo. Egli apparteneva al numero dei perduti, di coloro cioè che giustamente erano incorsi nell'ira di Dio; anzi eccelleva fra questi: primo era lui. Certamente il suo debito è ora estinto, ma rimane in lui motivo costante di umiltà e di riconoscenza. Quanto più penetra in questo incomprensibile amore e in questa ineffabile benevolenza, tanto più cresce in umiltà davanti a Dio e in riconoscenza.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Noi abbiamo riconosciuto e creduto
all'amore che Dio ha per noi:
se il nostro cuore ci condanna,
Dio è più grande del nostro cuore
e conosce ogni cosa.
Alleluia.

Vangelo
† Dal vangelo secondo Luca (15,1-32) 6
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano : «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». Allora egli disse loro questa parabola: «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta". Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta". Cosi, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: "Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta". E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: "Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni". Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio".
Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: "È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo".
Egli si indignò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i suoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».

* In questa parabola che potrebbe anche essere chiamata la parabola del Padre misericordioso Gesù rivela le profondità della misericordia divina. Il figlio prodigo diventa il figlio pentito e di colpo entra di slancio nell'amore del Padre. Diceva Tertulliano: «Nessuno è padre come Dio».
* La parabola del figlio prodigo è un capolavoro. L'accento della parabola va messo non sul figlio prodigo, ma sul padre.
Nella parabola, il figlio prodigo precipita sempre più in basso: spende e spande, sciala e sperpera con le donne; ridotto alla miseria più nera, prova le atroci torture della fame, mentre bada ai porci. Per misurare il fondo dell'abisso in cui è caduto, Gesù cita un animale immondo per gli Ebrei: il maiale.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Intercessori dei fratelli
La concezione del mediatore nasce spontaneamente da un contesto in cui il popolo di Israele (cfr 1a Lettura) si scopre fatalmente peccatore e debole di fronte a Dio. Il popolo delega volentieri, per parlare a Dio, colui che appare come il più giusto, Mosè. E Dio riconosce come intercessore, dinanzi a sé, solo colui che sposa l'umanità e che solidalizza totalmente con essa, qualunque sia il suo peccato.
Motivo di festa
Paolo è la testimonianza irrefutabile che nessuno è tanto lontano da Dio, al punto che non possano raggiungerlo l'incomprensibile misericordia e l'inconcepibile amore di Cristo, che venne «a cercare e salvare ciò che era perduto».
Dio giorno e notte aspetta pazientemente che il pesciolino caschi nella rete della Grazia o che, una volta abboccato all'amo, finisca di dibattersi, per poterlo tirar su dallo stagno. Solo in Paradiso l'uomo si renderà conto, con stupore, che Dio gli era continuamente ai fianchi e lo tallonava, lo inseguiva; l'amore di questo grande Ricercatore escogita mezzi e metodi sempre nuovi, per riportare a casa chi si era perduto; noi tutti viviamo in un'atmosfera di Amore divino.
In una maniera per noi incomprensibile, rappresentiamo per Dio un' immensa ricchezza. Ecco perché si fa festa in Cielo, quando chi era perduto viene ritrovato.

LA PAROLA PER ME OGGI
«Non basta perdonare gli altri, dobbiamo perdonare loro con umiltà e compassione. Se perdoniamo senza umiltà, il nostro perdono è una beffa: presuppone che noi siamo migliori di loro» (Thomas Merton)

LA PAROLA SI FA PREGHIERA
O Dio, che per la preghiera del tuo servo Mosè non abbandonasti il popolo ostinato nel rifiuto del tuo amore, concedi alla tua Chiesa per i meriti del tuo Figlio, che intercede sempre per noi, di far festa insieme agli angeli anche per un solo peccatore che si converte. (dalla Colletta)

GOCCE DILUCE - 15 settembre 2011 http://www.goccediluce.org/gocce2011_settembre.php
"La Madonna piange su questa Chiesa in cui non ne vede riflessa una vita di santità"
"Mia piccola Maria, stasera voi ricordate i dolori della Madre mia. I dolori inenarrabili conosciuti solo dal Padre. Sotto la Croce voi La ricordate, ma di tutti i dolori con cui la Madre ha partecipato della mia sofferenza è in ogni giorno della mia vita. Ora voi dite: "La Madonna non soffre più, gioisce in Paradiso". Sì, la Madonna è gioiosa con i Beati, ma ancora è la Madre Addolorata: ancor la Madre soffre e piange per i suoi figli di cui una moltitudine vede andare perduti. Ella geme e piange su questa umanità decaduta nel peccato che si perde poiché non riconosce più Dio per Padre e Lei per Madre.

La Madonna piange su questa Chiesa in cui non ne vede riflessa una vita di santità, sui sacerdoti e le anime religiose che non hanno più in sé stampato l'immagine di suo Figlio; la Madre piange per le famiglie che non la pregano, per i malati e i peccatori che non l'invocano come loro Avvocata. In questo mondo non La ricordano più, non la si ama più come Madre, e per questo non riconoscono più il vero amore di Cristo, di un Figlio da Lei partorito. Quando si riconosce la Madre si riconosce anche suo Figlio. La Madre piange dinanzi al trono dell'Altissimo e chiede e intercede per i meriti dei suoi dolori e per i meriti di coloro che ancora La amano e La seguono per condurre le anime alla salvezza.

Se per una madre terrena perdere un figlio è una piaga che difficilmente si richiude: è un ricordo che si riapre al dolore, quanto più per la Madonna che ne vede perdere tanti e che ama da vera Madre? Nei suoi innumerevoli dolori, vedendomi morire e partecipando, passo dopo passo, gemito dopo gemito, al mio seguito, le sue lacrime fecondavano e si univano sulla traccia delle mie orme, sapendo però che questo Figlio Santissimo è il Salvatore del mondo nel quale rimarrà sempre unita e innestata in eterno, di cui già ne attendeva la risurrezione. Ora invece quanti figli vanno persi e la Madonna li rincorre per le vie del calvario di questo mondo e grida: "…dove sono i miei figli?". E quanti sono coloro che l'aiutano nella sua ricerca e che si uniscono al suo dolore e alla sua partecipazione? Quanti sono i sacerdoti che L'amano veramente e quanti ancora tra di loro dicono il Rosario che invece hanno abbandonato, considerandolo una devozione inferiore alle loro orazioni? Quanti l'hanno presa nel cuore di sé stessi come invitai a fare a Giovanni? Non si è ancora compresa la grazia e il valore di Maria che è innestata nella pienezza di Dio in un'unica realtà non più separata. Chi l'ama, ama ancora più il Signore Dio. Ed Io benedico questi figli che così La onorano.

Accogliete la Madre Santa, amatela! Ella farà scaturire da voi le perle preziose della vostra santità. Chi l'ama è un prescelto, è un sanato. La Madonna vi conduce, passo dopo passo, sino alla salvezza. Amate i suoi dolori: sono gemme preziose che vi rivestono di santità e vi conducono alla profondità del suo amore. Dove sono coloro che hanno compassione della Madre mia? Chi ne raccoglie le lacrime…? Ti benedico".



Cenacolo GAM | Chi Siamo | La "Comunità Consacrati del GAM"
www.cenacologam.it
Sito ufficiale del Cenacolo GAM

Carissimi/e, vi consiglio di leggere anche -GOCCE di LUCE – Gesù parla ad un’anima: Questi insegnamenti spirituali li ricopio, mese per mese, letteralmente, così come sono stati scritti nel quaderno di una mamma di famiglia, che è casalinga. Ella vive in povertà e nel totale nascondimento. Si tratta di locuzioni interiori, di cui ella viene privilegiata, da anni. Gesù le parla al cuore durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica, e la chiama:”mia piccola Maria”. Le parole di Gesù le giungono come Gocce di luce, e in una grande pace, nel cuore. Poi ella scrive tutto sul suo quaderno, e in fretta, perché a casa deve preparare la cena per la sua famiglia.
Questo dono non è soltanto per suo beneficio spirituale, ma è per la Chiesa, è per tutti, e specialmente per noi sacerdoti. E’ per questo che mi sono deciso, dopo aver pregato, riflettuto e dopo essermi consigliato, a farlo conoscere.
Quest’anima la seguo spiritualmente da più di 10 anni, e posso garantire, davanti a Dio e alla mia coscienza, sulla sua sincerità, sulla sua vita cristiana. Le Gocce di luce, volta per volta, vengono sempre consegnate regolarmente alla Santa Madre Chiesa.

”Gocce di luce - Gesù parla ad un’anima” Presentazione: http://www.goccediluce.org/forum/viewto ... 99d4c661ad
-Sito ufficiale internet di "Gocce di luce – Gesù parla ad un'anima": http://www.goccediluce.org/

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-GOCCE di LUCE – Gesù parla ad un'anima: INDICE GENERALE http://www.goccediluce.org/indice.php http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=11450

- GOCCE DI LUCE - AUDIO https://www.youtube.com/channel/UClsjWt ... kb_yv2F2Yg

-Gocce di luce – Gesù parla ad un'anima - Ecco come fare per acquistare alcuni volumi di Gocce di luce: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=11197
-GOCCE di LUCE e il CUORE IMMACOLATO di MARIA http://www.goccediluce.org/gocce_cuoreimmacolato.php

Sappiamo che la Santa Chiesa, dopo le grandi prove, è destinata a trionfare e ciò avverrà tramite il Cuore Immacolato di Maria. Lo ha detto la Madonna a Fatima: “Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà e ci sarà la pace!”. E le Gocce di luce che dicono al riguardo?... Ecco qui una bella raccolta di Gocce di luce mariane che ci illuminano sul mistero di Maria e del suo Cuore di Mamma al quale vi affido e vi consacro per sempre:
http://www.goccediluce.org/gocce2013_maggio.php
31 maggio 2009 "Cosa è il trionfo del Cuore Immacolato di Maria se non la vita nuova che si vivrà sulla terra nello Spirito Santo? http://www.goccediluce.org/gocce_cuoreimmacolato.php

-GOCCE di LUCE e il Rosario:
http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=11940


-GOCCE DI LUCE – Gesù parla ad un’anima - giugno 2013 “Venite al tabernacolo! Sono l'Innamorato che arde di nostalgia ed attende con trepidazione l'arrivo dell'amato!” http://www.goccediluce.org/gocce2013_giugno.php

-Agosto 2013 – “Preparatevi al combattimento, preparatevi alla persecuzione poiché, per la mia Parola di salvezza, vi faranno guerra!” - http://www.goccediluce.org/gocce2013_agosto.php
-Gocce di luce – Gesù parla ad un’anima:7 dicembre 2011 "Tuffatevi nelle acque di Maria!" http://www.goccediluce.org/gocce2011_dicembre.php
-8 dicembre 2011"Maria è: "la Tutta Incarnata in Dio ed è l'Incarnante dei suoi figli"
http://www.goccediluce.org/gocce2011_dicembre.php
-GOCCE di LUCE - Gesù parla ad un'anima - settembre 2013 http://www.goccediluce.org/gocce2013_settembre.php "I venti impetuosi della guerra, per la preghiera, si placheranno, ma poi torneranno di nuovo ad innalzarsi a causa dell'uomo"
-GOCCE DI LUCE - ottobre 2013 “Mai come in questo periodo il messaggio di Fatima è attuale, non superato, e ancora non compiuto, come invece molti affermano” http://www.goccediluce.org/gocce2013_ottobre.php
-GOCCE di LUCE – Gesù parla ad un’anima - Novembre 2013 "La Madonna è fondamentale nel cammino dell'esistenza del cristiano; non potete da soli. Io stesso, nella mia umanità, ne ho fatto ricorso e ne ho avuto bisogno" http://www.goccediluce.org/gocce2013_novembre.php
-Gocce di luce – Gesù parla ad un’anima - La fine di questo tempo malvagio e la rinascita dell’umanità: 27 giugno 1996 "Io ritorno nel mio Amore e nella mia Giustizia… In quelli che vi sembreranno giorni terribili non uscite di casa" http://www.goccediluce.org/gocce1996_giugno.php
-7 dicembre 2008 "Lei raduna il 'piccolo resto', rimasto fedele e vi aiuta" http://www.goccediluce.org/gocce2008_dicembre.php
-24 gennaio 2009 "Io sono la Misericordia, ma anche la Giustizia" http://www.goccediluce.org/gocce2009_gennaio.php
-30 settembre 2009 "La terra verrà attaccata dal diavolo fortemente" http://www.goccediluce.org/gocce2009_settembre.php
-9 novembre 2009 "La Croce apparirà, in alto nei Cieli, radiosa e splendente" http://www.goccediluce.org/gocce2009_novembre.php
- 13 novembre 2009 "Ci sarà una spaccatura nell'umanità: che segue il bene e chi il male" http://www.goccediluce.org/gocce2009_novembre.php

-15 novembre 2009 "Ora viene la fine di questo tempo malvagio" http://www.goccediluce.org/gocce2009_novembre.php
-16 novembre 2009 "Gli uomini non comprendono più il senso del bene e del male" http://www.goccediluce.org/gocce2009_novembre.php
-16 maggio 2010 "Verrò con una nuova discesa dello Spirito Santo,
che avvolgerà il mondo” http://www.goccediluce.org/gocce2010_maggio.php
-17 giugno 2010"Tornerà, tornerà Elia con il suo fuoco…" http://www.goccediluce.org/gocce2010_giugno.php
-29 giugno 2010 "Gli inferi non prevarranno!" http://www.goccediluce.org/gocce2010_giugno.php
-3 luglio 2010"Tornerò, figlia mia! Mi sono posto in cammino per raggiungervi" -13 luglio 2010 "Guai a te, oggi, Roma, guai a te, Gerusalemme!" http://www.goccediluce.org/gocce2010_luglio.php
-29 luglio 2010 "Questo libro è mia opera e sarà segno di divisione" http://www.goccediluce.org/gocce2010_luglio.php
-30 luglio 2010 "Questo libro farà un gran bene" http://www.goccediluce.org/gocce2010_luglio.php
-31 luglio 2010 "E Io sarei un 'guaio’? La mia Parola può essere e portare guai?!" http://www.goccediluce.org/gocce2010_luglio.php
-25 novembre 2010"La vostra liberazione è vicina! La Babilonia, la grande, sta per cadere" http://www.goccediluce.org/gocce2010_novembre.php
- 10 dicembre 2010 -Voi dite: "Signore, ci vogliono segni grandiosi, portentosi…!".
Io vi dico: "Verranno anch'essi!" http://www.goccediluce.org/gocce2010_dicembre.php
-15 dicembre 2010 "Ancora tornerò sulla terra per proclamare che il Signore è presente" http://www.goccediluce.org/gocce2010_dicembre.php

-Gocce di luce di aprile 2016 – Gesù parla ad un’anima:
“In ogni Eucaristia avviene il prodigio dell’Incarnazione”
http://www.goccediluce.org/gocce2016_aprile.php
-Gocce di luce di maggio 2016 – Gesù parla ad un’anima: http://www.goccediluce.org/gocce2016_maggio.php
“Il Padre Celeste ancora manderà suo Figlio, Me, ma non più come Creatura nella Carne, ma nello Spirito: uno Spirito di Fuoco, che purificherà, bruciando ciò che è secco, marcio o ormai corroso, ma sanerà ciò che, pur malato, è curabile”
-LA SACRA SCRITTURA COMMENTATA dal Servo di Dio don Dolindo Ruotolo:
- 1 – Prefazione di don Dolindo: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12653
- 2 – Introduzione: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12654
- 3 – Introduzione generale al Pentateuco e al Genesi: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12655
- 4 - Genesi I – Creazione del sole, della luna e delle stelle: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12706
- 5 - Genesi capitolo I -Creazione delle piante-D. Dolindo Ruotolo: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12699
- 6 - Creazione dei pesci, degli uccelli e degli altri animali: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12713

-FATIMA: i canti bellissimi del Santuario http://www.servizioapostolatofatimasabina.it/

- Si sta avvicinando “L’ORA DI MARIA”!... “L’Ora di Maria” si sta avvicinando sempre più e già sul monte Benedetto, tra le belle montagne intorno a Merano, è sorta una Cappella in onore della Regina della pace, segno visibile d’amore e di pace, uscito dal cuore semplice di una piccola mamma umile e nascosta: Margherita Marsura. E già tanta gente sale fin lassù per respirare la pace nel cuore con la recita devota del Santo Rosario, proprio come amava fare mamma Margherita, che ora è in Cielo. E da lassù ella ci sorride e prega per noi, per la Chiesa Santa di Dio e per il mondo intero.
Ecco qui il suo prezioso Diario: http://www.m-bz.net/ar3/marsura/

GOCCE DI LUCE – giugno 2016 http://www.goccediluce.org/gocce2016_giugno.php
“Io sono la Risurrezione! Sono nato per portare risurrezione non solo nella facoltà dell’esistenza corporale, ma Io entro in essa per conformarla alla mia natura divina”.



Don Armando Maria Loffredi



Ci sono andato anche io al festival dei giovani a Medjugorje!
Ave Maria! Ave, Regina della pace! Carissimi, carissime, sono stato a Medjugorje per il festival dei gioveni... è stata una meraviglia, e mi ha lasciato tanta gioia nel cuore: grazie, Mamma! Ho pregato per tutti voi, e qui vi voglio raccontare tutto, perché vi voglio bene, e perché amiate sempre più la Madonna sempre più, la nostra Bella Mamma del Cielo che vi ama assai, vi protegge, e vi benedice assieme alle vostre care famiglie. E anche io vi voglio bene e vi benedico in Gesù e Maria (continua....). http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12768 Pace e gioia sempre!

GOCCE DI LUCE - luglio 2016
02 07 2016 “I cristiani presto saranno purificati dalla grande tribolazione, e non se ne preoccupano!”
“Mia piccola Maria, scorre il sangue degli uomini a terra, e questo perché non è stato invocato il mio divin Sangue. Il terrorismo prende potere dal peccato: il male compiuto lo attira e ne trae forza per maggiormente perpetuarlo. La Chiesa presto, e non se ne avvede, non prende difesa: i cristiani presto saranno purificati dalla grande tribolazione, e non se ne preoccupano. Io chiamo, chiamo, continuo ad insegnare, ma chi mi ascolta? Gli uomini continuano a peccare e finire nel precipizio del destino che essi stessi si costruiscono. La Madonna cosa non fa per radunare il popolo di Dio, ma sono sempre gli stessi a seguirla, e il numero si sta chiudendo. Quanti di coloro che si recano alla Santa Messa scindono le loro persone: una parte sembra che ascolti, ma senza partecipare con il cuore, e l’altra parte di loro accoglie e vive il compromesso con il mondo. Io richiamo i sacerdoti ad andare come agnelli in mezzo ai lupi, e lo dico e lo affermo anche nel Vangelo di stasera. Invece assi si rinchiudono timorosi nella loro chiesa: non fanno che parlare, parlare, fare catechesi, riunioni, e tavole rotonde alla medesime creature, e rimangono solo parole umane sterili, ma che non vibrano di Spirito!
Quanti sono o sacerdoti rimasti che fanno adorazione, che vivono di preghiera profonda e di un amore sincero e partecipato, che li unisca alla Santa Madre, dato che, se così fosse, se vivessero in tale stato di unione con Dio, sarebbero impregnati e ricolmi di Spirito Santo, che li renderebbe intrepidi, dimentichi di sé stessi, ed arditi, cosicché, pur solo con poche parole dette, con la propria loro sola presenza, feconderebbero di santità, e in ogni atto compiuto, e sarebbe rinascita!
Quanti quelli che vanno alla ricerca dei giovani nelle strade, che ancorano sbandati nelle stazioni? Quanti quelli che danno cura e sostegno alle famiglie disastrate o, che, solerti, sono accanto ai malati per portare Gesù Cristo? Voi mi direte: “Ma sono pochi!”. E di chi è la responsabilità? Primo: di una Chiesa che ha ricercato sé stessa e il suo prestigio, le ricchezze temporali, mentre Io chiamo ad una sequela umile, povera: “Andate senza borsa, né sandali, né sacca…!”, cercando di operare solo per la gloria di Dio e per il bene delle anime. Perché tutto nasce dalla preghiera. Poiché, pur se pochi ne sono, nella qualità ne nasce anche il numero.
Oggi in cui ricorre la Celebrazione del mio Preziosissimo Sangue, di cui il sacerdote non fa menzione, Io affermo che il mio Sangue vive, è presente: non ne è rimasta bagnata, al suo tempo, solo la Croce, ma tocca a voi farlo vivere partecipandolo oggi: invocatelo! pregatelo! Confessatevi in verità, partecipando all’Eucaristia in grazia! Operate nella carità per far sì che il mio divin Sangue tutto si diffonda e penetri, irrorandosi su ogni angolo della terra, del Purgatorio, e su ogni creatura! sarà allora che il demonio fuggirà, non potrà sussistere, perderà potere, non potrà recarvi danno o offesa, così come avvenne agli stipiti delle porte degli ebrei nella notte, prima dell’Esodo: bagnati con il sangue dell’agnello, non ha permesso che l’angelo della morte, varcasse soglia. Ugualmente il mio Preziosissimo Sangue ovunque avrebbe vittoria e trionfo. Solo Io ho potere di sconfiggere il male, l’autorità per annientarlo, e solo il mio divin Sangue vi può dare vita e risurrezione. E tutto ciò che dovrà accadere non accadrebbe! Ti benedico”.
- Infine ti faccio dono di questa bellissima musica giovane che viene da Medjugorje… buon ascolto! Medjugorje Youthfest Orchestra and Choir – Kolrina https://www.youtube.com/watch?v=6FL_B6H ... e=youtu.be
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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