RIGUARDO ALL'ESORTAZIONE “AMORIS LAETITIA”

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Don Armando Maria
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RIGUARDO ALL'ESORTAZIONE “AMORIS LAETITIA”

Messaggio da Don Armando Maria » mer lug 20, 2016 3:27 pm

Ave Maria!
Carissimi/e, giorni fa ho scritto sulla mia pagina di fb che una signora mi ha raccontato di una sua amica, che è divorziata risposata, e che, essendo andata a Medjugorje, il sacerdote non l'ha assolta e non le ha permesso di fare la Santa Comunione. Ma appena è rientrata in Italia, ella è andata a confessarsi in una chiesa ed è stata subito assolta, e fa la Comunione tutti i giorni. In coscienza di sacerdote cattolico devo dire che queste Comunioni sono sacrileghe! Lo afferma San Paolo. che infatti scrive: "chi si nutre indegnamente del Corpo e del Sangue del Signore si nutre della sua condanna", e lo dice la Santa Chiesa da sempre.
Con grande dolore dell’anima sto rendendomi conto che purtroppo il Corpo e il Sangue del Signore viene dissacrato ogni giorno di più, e specilmente ora, dopo la proclamazione di "Amoris laetitia". Si sta ripetendo il tradimento e la condanna a morte di Gesù. E allora io vi invito, con tutto il cuore, a pregare assai per Papa Francesco affinché quanto prima egli faccia chiarezza, per favore, sul testo della sua Esortazione "Amoris laetitia", che ha creato confusione anche tra noi sacerdoti. Egli dica chiaramente a tutti, con parole brevi e chiare: "Non si può fare la Santa Comunione stando in peccato mortale! I divorziati risposati non possono accedere all'Eucaristia se prima non si mettono in Grazia di Dio!". Noi tutti vogliamo bene a Papa Francesco e preghiamo per lui, ma egli ci faccia questa grazia, che è assai importante in questo anno della Misericordia. E' vero che bisogna avere misericordia dei divorziati risposati, ma credo che sia necessario sopratutto avere pietà di Gesù Eucaristia che viene ricevuto in peccato mortale, in un letamaio di peccati impuri, e dissacrato proprio da noi cattolici.

-Voglio ringraziare Don Pietro D’angelo che mi ha risposto gentilmente così:

“Scusate se mi intrometto nel dibattito ma io personalmente parto dal presupposto che l'Eucaristia é la medicina per i deboli e non il premio per i giusti. Detto questo mi chiedo: chi si reputa veramente giusto e santo da potersi accostare alla Santa Comunione? Siamo tutti peccatori e abbiamo tutti bisogno di conversione, nonostante le numerose confessioni che facciamo cadiamo sempre negli stessi peccati e Gesù questo lo sa bene! Abbiamo tutti bisogno del corpo e del sangue di Cristo come nutrimento e bevanda per l'anima, abbiamo tutti bisogno di trovare misericordia. Quando Papa Francesco parla di apertura ai divorziati risposati fa riferimento a coloro che fanno un serio e autentico percorso di fede e di conversione, guidati da un sacerdote "padre" che deve anzitutto accoglierli e poi cercare di capire in foro esterno se possono essere reintegrati alla piena comunione con la Chiesa. Molti di loro vi assicuro che soffrono moltissimo per la loro condizione e desiderano Gesù più di chi lo prende per abitudine e sensa rispetto, pur essendo in piena comunione con la Chiesa. Noi sacerdoti la dobbiamo smettere di imporre fardelli a chi già si sente mortificato e discriminato, invece di essere legalisti cerchiamo di rappresentare Gesù che ha combattuto l 'ipocrisia di scribi, farisei e dottori della legge. Qui sta passando un'immagine totalmente sbagliata di Papa Francesco, lui sa bene bene quello che dice e quello che fa. Chi é in buona fede non travisa le sue parole ma le legge nella verità, chi invece é pieno di pregiudizi lo accusa di poca chiarezza. Non è forse Gesù che ha detto: I pubblicani e le prostitute vi passeranno avanti? Non è lui che ha perdonato il ladrone pentito, nonostante fosse stato un assassino fino al giorno della morte? Chi siamo noi per giudicare coloro che per vari errori si sono sposati e poi hanno capito che il rapporto non poteva più andare avanti? Chi siamo noi per giudicare indegno di Gesù chi ha ricostruito una nuova vita con un'altra persona dopo tante sofferenze nel cuore e nell'anima? Sappiamo solo dire questo si e questo no, ci sentiamo noi i padroni del corpo e del sangue di Cristo. E noi preti non siamo forse peccatori tanto quanto le pecorelle che mettiamo fuori dal recinto a morire di fame e sete? Questo é il vero dramma della nostra Chiesa, questo é ció che deve cambiare! Dovremmo avere più fiducia nel nostro Papa, ricordiamoci che lo ha scelto Dio e noi non siamo certo più sapienti della Santissima Trinità. O forse si? “Misericordia io voglio e non sacrifici”, dice il Signore...


Ave Maria!
Caro don Pietro, nel dibattito che è nato dopo la promulgazione dell’ Esortazione “Amoris laetitia” ti volevo dire che: sì, è vero che “l'Eucaristia é la medicina per i deboli e non il premio per i giusti”. E dico anche che nessuno è veramente giusto e santo da potersi accostare alla Santa Comunione, infatti siamo tutti peccatori e abbiamo tutti bisogno di conversione, e poi: nonostante le numerose confessioni che facciamo cadiamo sempre negli stessi peccati, e Gesù questo lo sa bene! E perciò abbiamo tutti bisogno del Corpo e del Sangue di Cristo come nutrimento e bevanda per l'anima per trovare forza nel nostro cammino spirituale, abbiamo tutti bisogno di trovare Misericordia. E fa bene Papa Francesco a parlare di apertura ai divorziati risposati che fanno un serio e autentico percorso di fede e di conversione, guidati da un sacerdote "padre" che deve anzitutto accoglierli e poi cercare di capire, in foro esterno, se possono essere reintegrati alla piena comunione con la Chiesa. Tutto ciò va benissimo e ringrazio il Papa che, tramite anche i due Sinodi, ha preso questa decisione di grande misericordia per i fedeli più deboli. Io ne sono d’accordissimo!
Ma: i fratelli divorziati risposati in comune fanno benissimo a fare un tale cammino di conversione, e magari facendo ogni giorno la Comuione spirituale, ma non possono accedere al Sacramento della Santa Eucaristia, dato che da sempre la Chiesa ci ha insegnato di fare sempre bene la Santa Comunione in Grazia di Dio, altrimenti la Santa Eucaristia viene dissacrata, e si commette sacrilegio come anche afferma San Paolo che “chi riceve il Corpo e Sangue del Signore indegnamente si nutre della sua condanna”. E questa norma morale sacrosanta non la può cambiare nessuno: nemmeno i Sinodi, e nemmeno il Papa (mi perdoni il Santo Padre!). Infatti chi vive in peccato mortale sta col diavolo, e la sua anima è sporca; e non si può far scendere Gesù Vivo dentro ad un porcile. E proprio per questo Egli, il giorno di Pasqua, ha voluto istituire il Sacramento della Misericordia che è il Sacramento della Penitenza con il quale viene rinnovata in noi la Grazia battesimale del sacro lavacro spirituale e della purificazione dal peccato. Perciò per fare bene la Santa Comunione, lo ribadisco, è necessario prima confessarsi per bene, purificarsi l’anima perché si riceve il Corpo e il Sangue del Signore. Invece chi fa la Santa Comunione in peccato mortale fa doppio peccato: quello carnale impuro e il sacrilegio eucaristico, e così egli si allea con satana doppiamente e, in questo stato miserevole, come potrà fare poi un cammino di libertà e di crescita spirituale con Dio e con la Chiesa, senza la forza dello Spirito Santo, senza la grazia di Dio?
E non c’è dubbio: i due commetono peccato dato che, andando a letto insieme e liberamente fanno sesso (… se ne accorgono bene che lo fanno e lo vogliono fare…) ma non sono sposati in chiesa, certamente commettono peccato grave. Essi non possono accedere poi al Banchetto Eucaristico in questo stato di coscienza perché non hanno la “veste sponsale”, non hanno l’abito battesimale bianco.
Un vero atto di misericordia invece sarebbe: avvisarli e dire loro, e proprio per un atto di misericordia: “Guarda, figlio mio, sei tanto sporco dentro l’anima assieme alla tua compagna, ed è necessario che vi purifichiate l’anima per ricevere Gesù Eucaristia, che è “Sacramento dei vivi” (catechismo…), perciò vai dal Vescovo, regolarizza la tua situazione matrimoniale, riccorrendo magari anche alla Sacra Rota, che oggi è assai larga di manica…, poi vieni, ti confesso, vi unisco in Matrimonio e così potrete fare finalmente la Santa Comunione in Grazia di Dio, come Dio comanda e come da sempre la Santa Chiesa ci ha insegnato da sempre; e poi potremo fare assieme un bel cammino di crescita spirituale, guidati, mano nella mano, dalla Madonna e dalla divina Presenza dello Spirito Santo. E questo mi pare che sia davvero un atto sincero, vero, e di grande Misericordia! La pace sia con te!

E ora voglio concludere:

Ave Maria!
Chiedo scusa a Papa Francesco, a cui voglio assai bene, se ho osato toccare un tasto così delicato. E nella preghiera mi son detto: “Ma chi sono io per contraddire il Papa?...”. Ma spero e confido nella Misericordia di Dio e in quella del Papa!
Ecco, il Papa è vero ed autentico Successore di San Pietro Apostolo, ed ho accolto la sua elezione con vera gioia- Sapete che da anni io sto pubblicando “Gocce di luce – Gesù parla ad un’anima”, e Papa Francesco viene trattato davvero bene da Gesù in queste belle pagine benedette e, per capirlo, basta leggere le “Gocce di luce” del 14 – 17 -19 marzo 2013, e anche più avanti. Ma nelle “Gocce di luce” del 5 aprile 2016 http://www.goccediluce.org/gocce2016_aprile.php e del 5 maggio1016 http://www.goccediluce.org/gocce2016_maggio.php Gesù sembra assai contrario all’Esortazione del Papa per quanto riguarda la Comunione ai divorziati risposati in comune.
Ma sinceramente io sarei stato ugualmente contrario a questa disposizione dell’Esortazione riguardo alla Comunione ai divorziati risposati anche senza le Gocce di luce. Io ora spero che Papa Francesco faccia qualcosa per far rivedere il testo di questa sua Esortazione, soprattutto il capitolo VIII, che ha creato e crea confusione nella Chiesa. E invito tutti a pregare affinché Papa Francesco trovi quanto prima una giusta soluzione a questo problema assai spinoso e delicato.
Ma, concludendo, voglio dire che: il problema non è il Papa, non è colpa sua, dato che l'Esortazione l'hanno scritta teologi modernisti, e a modo loro. Oggi nella Chiesa domina una certa teologia razionalista e protestantica, che andrebbe, urgentemente, tutta rivista e corretta da qualche Sinodo o Concilio, dato ha portato e porta mali incalcolabili alla Chiesa Cattolica. Ma per questo ci penserà il Papa… E, a riguardo, ecco cosa dicono le Gocce di luce:
-5 maggio 2016 http://www.goccediluce.org/gocce2016_maggio.php
Per quanto riguarda la lettera sulla famiglia (Amoris laetitia n. d. r.) Io ti dico che il Santo Padre è sì un uomo di carità e misericordia ma, a volte, si lascia trasportare dal pensiero di altri teologi attraverso il quale il nemico può entrare e portare confusione. E per questo la lettera non ha chiarezza.
Il peccato sussiste e, ricevermi in stato di peccato è un ulteriore danno per chi viene a ricevere la Comunione. Io sono venuto sì per i malati, per i peccatori, ma per sanarli: dare l' Eucaristia nel peccato non è una medicina, non li guarisce, non li libera, ma arreca all'anima ulteriore male.
Coloro quindi che, se pur umanamente sono comprensibili nel loro nuovo stato d'unione, vengano sempre accolti nella carità dalla Chiesa, ma non accedano ai Sacramenti, se la stessa non ha decretato la dichiarazione di nullità al precedente. C'è poi la preghiera e l'attesa nel tempo che Iddio plasma gli eventi e le persone. E chi mi ama obbedisce. La Misericordia non supera la Verità! Ci sono però anche disposizioni buone in quanto possono aprirsi prospettive nuove per una rinascita alla vita matrimoniale e sacramentale nella dimensione del consenso della Chiesa, che è unita alla Verità rivelata della mia Persona".

-12 maggio 2016 http://www.goccediluce.org/gocce2016_maggio.php
“Riguardo al Santo Padre, ti confermo che è Uomo di Dio, Uomo di carità, seppure le tenebre sono pronte a ricoprirlo e a darne anche errate indicazioni. E come è possibile? Il demonio ha invaso pure i Sacri Palazzi con la sua potenza: il suo male si è diffuso ed è penetrato nelle menti più eccelse. Il Papa ha intorno a sé menti oscure e forti, che ne invadono il pensiero. Ma Io ti dico che la Verità si farà strada da sola”.

Io ora torno nel mio silenzio e, nell’attesa, prego per il Papa, per la Chiesa e per tutti voi! Parto per partecipare al festival dei giovani a Medjugorje e pregherò assai per il Papa e per questa intenzione così importante. Gesù e Maria ci aiutino e ci benedicano sempre!
Don Armando Maria Loffredi donarmando@silvestrini.org
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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