Creazione dei pesci, degli uccelli e degli altri animali

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Don Armando Maria
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Creazione dei pesci, degli uccelli e degli altri animali

Messaggio da Don Armando Maria » lun mag 30, 2016 8:18 pm

Don Dolindo Ruotolo
Commento alla Sacra scrittura – Genesi cap. I
Creazione dei pesci, degli uccelli
e degli altri animali

« 20 Dio disse ancora: “Le acque producano i rettili animati e viventi, ed i volatili sopra la terra sotto la distesa del cielo”. 21 Dio allora creò i grandi cetacei e tutti gli animali viventi ed aventi moto, prodotti dalle acque secondo la loro specie, e tutti i volatili secondo il genere loro. Dio vide che ciò stava bene. 22 E li benedisse dicendo: “Crescete e moltiplicate e popolate le acque del mare, e si moltiplichino pure gli uccelli sopra la terra”. 23 E della sera e della mattina si compì il quinto giorno.
24 Disse ancora Dio: “Produca la terra animali viventi secondo la loro specie, animali domestici, rettili e bestie selvatiche della terra secondo la loro specie”. E così fu fatto. 25 Dio fece dunque le bestie selvatiche della terra secondo la loro specie, gli animali domestici, e tutti i rettili della terra secondo la loro specie. E Dio vide che ciò stava bene ».
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È evidente dal racconto biblico che Dio creò le piante e gli animali servendosi di cause seconde, cioè della terra e delle acque. Egli pose in questi elementi i germi delle creature che voleva creare, e poi ordinò, sempre con le sue sapientissime leggi, che questi germi si fossero sviluppati secondo la propria specie, cioè senza l’evoluzione di una specie nell’altra, come pretese dimostrare Darwin. La teoria dell’evoluzione, ripetiamo, è stata riconosciuta assurda e infondata dagli stessi scienziati atei, per loro vergogna, e quindi ne parlano solo quelli che formano la propria cultura sulle pagine dei giornali, ossia su quanto di più stolto produce la povera mente umana; i giornali, a loro volta, raccolgono le loro disquisizioni qua e là nelle enciclopedie già sorpassate dalla scienza, e presentano come dati scientifici le più mirabolanti panzane. Il pubblico stupido le accoglie in pieno, e ogni giorno spende la sua monetina per comprarsi il veleno, che poi rovescia come aspide nelle insulse conversazioni, dove ognuno fa mostra di un sapere anonimo. Questa è la pura verità, e bisogna dirla per richiamare le anime alla realtà e disingannarle della loro presunzione.
Dio disse alle acque di produrre i pesci, i rettili acquatici e gli uccelli, e disse alla terra di produrre gli animali domestici, i rettili terrestri e le bestie selvatiche. Tutto questo trova una mirabile conferma nella geologia, ossia nello studio degli strati della terra che furono sepolti un giorno nel mare e di quelli che produssero gli animali fuori delle acque. In questi strati ben distinti, accumulati nei successivi cataclismi della terra, si trova la storia della creazione, proprio come ce la descrive il Sacro Testo.
Le acque e la terra non produssero gli animali in un momento, ma gradualmente, come gradualmente furono prodotte le piante; li produssero secondo gli ambienti, i climi e le circostanze, sviluppando a poco a poco i germi posti dall’onnipotenza di Dio, come si sviluppano le uova al caldo materno o nel calore delle fermentazioni. Dio compì questa magnifica produzione per le cause seconde, e quindi ci fu un perfezionamento nelle specie successive, perfezionamento dovuto non all’evoluzione, ma a un maggiore sviluppo delle forze produttive. Così, dopo la comparsa del sole sulla terra, le piante s’ingigantirono, e sorsero nuove specie già create nel germe, e che solo al benefico calore del sole si svilupparono. Per la stessa ragione, a misura che la terra e le acque si purificarono, poterono produrre altre specie di animali, e per le mutate condizioni d’ambiente alcune specie si estinsero. Questa estinzione delle specie non avvenne per evoluzione, ma perché una specie più perfetta aveva in sé le note di quella inferiore, e nell’armonia dell’universo era sufficiente a rappresentare le idee che Dio diffondeva nella creazione, manifestando la sua gloria.
Certo, noi non conserviamo il lume a petrolio, quando c’è la lampada elettrica né accendiamo il fuoco con la pietra focaia e con l’esca quando abbiamo gli zolfanelli. Il lume elettrico viene non dall’evoluzione di quello a petrolio ma da una nuova forza che lo alimenta. Se uno scienziato dicesse che una lampada elettrica è evoluzione di un lume a petrolio direbbe una sciocchezza madornale, come se dicesse che lo zolfanello viene dall’esca e dalla pietra focaia, mostrerebbe di essere un incosciente. Le idee possono evolversi, e da una più elementare ne può nascere una più nobile, ma le cose non si evolvono, si producono a nuovo con nuovi elementi, pur avendo a volte delle affinità con quelle già sorpassate. Certo, un lume a petrolio ha molta affinità con quello elettrico; se uno scienziato li trovasse entrambi di qui a mille anni negli strati terrestri, giurerebbe che il filamento elettrico è l’evoluzione della calzettina o dello stoppino del lume a petrolio, direbbe con sicurezza che il tubo di vetro nella successiva evoluzione s’è chiuso, e mille altre sciocchezze. L’affinità dimostra la stessa mano creativa e le stesse forze nelle cause seconde, ma non le stesse specie sviluppate l’una dall’altra.
Dio comandò alle acque di produrre i pesci, i rettili acquatici e i volatili; sembrerebbe un’anormalità, perché noi non sappiamo capire come dalle acque siano nati i volatili. Ma prima di tutto, il Signore lega e proporziona ogni creatura al suo ambiente, e quindi può da un solo elemento produrre in diversi ambienti due esseri diversi. Si sa, poi, che moltissime specie d’insetti volatili anche oggi prolificano nelle acque, ove depongono le loro uova, e quindi anche noi vediamo i volatili venire dall’acqua. Tra i pesci e gli uccelli, inoltre, vi sono delle affinità, poiché i pesci navigano nelle acque ed hanno le pinne e la coda, e gli uccelli navigano nell’aria ed hanno in luogo delle pinne le ali, ed hanno la coda come il timone che li guida nel volo. Ci sono anche dei pesci che hanno un volo rudimentale fuori delle acque, come il pesce rondine. Se anche gli uccelli e non semplicemente gli insetti e i rettili volanti nacquero dalle acque, questo non contrasta per nulla con la scienza.
Un tempo alcuni miscredenti, per negare la creazione, crederono di avere scoperto nelle acque il protoplasma primigenio della vita, che chiamarono bathybius; questo famoso protoplasma non era altro, diciamo così, che un muco, come fu constatato dopo dalla scienza, ma quei piccoli illusi, senza volerlo, confessarono che nell’acqua si formarono per divina potenza i primi germi della vita animale.
Come dovette essere grandiosa la manifestazione della vita nei mari e nella terra! Al comando divino si formarono nelle acque prima e poi nella terra le prime cellule, vivificate dalla parola del Creatore. L’acqua e la terra quasi umili ancelle diedero i loro elementi, e come percosse da una potente corrente, li aggregarono, formando nella piccola cellula come una prima circolazione di vita; le cellule si moltiplicarono, si aggregarono, si scissero, si sovrapposero, secondo le leggi divine della creazione, e si formarono i primi organismi viventi, ognuno secondo la propria specie. Dio li benedisse perché si fossero moltiplicati, ed essi prolificarono. A misura che il clima si purificava e che le acque si epuravano, si formarono nuovi germi e quindi nuove specie per necessità più perfette, dato che erano più perfette le forze che le producevano, e si ebbe così nei mari e nella terra una vita sempre più ricca, meravigliosa manifestazione dell’onnipotenza di Dio.
La scienza geologica conferma mirabilmente il racconto del Sacro Testo, anzi ce ne fa vedere l’armonia attraverso i fossili e gli scheletri degli animali primitivi, scoperti nei profondi strati della terra, o negli strati emersi dal mare. Nella prima era della vita, chiamata in geologia l’era paleozoica si riscontrano animali marini, tra i quali il nautilus e la lingula che tuttora vivono nei mari tropicali, a dispetto degli evoluzionisti. Comparvero in questo periodo i coralli, i trilobiti, animali divisi in tre lobi, i pesci, i primi anfibi ed i primi rettili. Nella seconda era, chiamata mesozoica, si diffusero gli animali forniti di polmoni, perché l’atmosfera si trovava maggiormente purificata dall’immensa vegetazione delle piante carbonifere; comparvero i grandi rettili marini, i grandi cetacei del Sacro Testo, gli ittiosauri con grande testa, occhi enormi, con la bocca fornita di duecento denti e il corpo a forma di pesce; i plesiosauri, con il corpo e con le pinne come i cetacei. Comparvero i dinosauri, rettili terrestri che raggiungevano la lunghezza di 40 metri, i pletosauri, rettili volanti, i megalosauri, i mosasauri, gli insetti e gli uccelli. Il Sacro Testo, in sintesi, ci dice che nel quinto giorno furono creati i pesci, gli animali acquatici, i rettili giganteschi ed i volatili; e la geologia ha trovato precisamente negli strati fossili della terra, testimonianza monumentale della Divina Parola, i pesci, gli anfibi, i rettili giganteschi e i volatili. Mosè non avrebbe potuto conoscere con i lumi naturali l’ordine della creazione con una così impressionante precisione scientifica, dunque è evidente che scrisse per divina rivelazione.
Nella terza era della terra, chiamata cenozoica o terziaria, comparvero gli animali con l’unghia, equini, bovini e ovini, cioè gli animali domestici dei quali parla il Sacro Testo; comparvero i rettili terrestri, le testuggini, i coccodrilli, le lucertole ed i serpenti, e i grossi mammiferi, i tapiri, i dinoceratidi, i dinoteri, i mastodonti, gli ippopotami, i rinoceronti, i megateri, gli elefanti e i carnivori, ossia le bestie selvatiche del Sacro Testo.
L’ordine di tutta la creazione non è posto a caso, ma rivela una suprema Mente sapientissima che dispose ogni cosa. Dio preparò prima gli elementi per lo sviluppo della vita, l’acqua e l’aria; ma l’acqua dei mari, per l’anidride carbonica riversata in essa dai crepacci dei vulcani sottomarini, era troppo ricca di carbonati, specialmente sotto forma di carbonati di calcio. Di qui l’impossibilità della vita da parte di animali a respirazione bronchiale. Ecco perché Dio creò prima i coralli, i molluscoidi e i molluschi, i quali, costruendo i loro banchi di corallo o le loro conchiglie, assorbirono il carbonato di calcio, prepararono l’ossatura di nuovi continenti, e purificarono l’acqua rendendola atta alla vita dei pesci; questi comparvero, infatti, subito dopo.
L’atmosfera, straordinariamente pesante e densa per i vapori acquei e per l’anidride carbonica, fu purificata, come si disse, da grandi vegetazioni. Le piante fruttifere non potevano da se stesse impollinare i germi, ed ecco gli insetti, mirabili strumenti della fecondazione delle piante. Dio ebbe un fine mirabile in tutta la successiva creazione, fine che non sempre noi possiamo intendere, perché la nostra povera mente è tanto piccola, ma certo anche gli animali giganteschi ora scomparsi, avevano la loro precisa funzione nell’ordine della vita. Tutto è equilibrato nella terra, e quello che al piccolo uomo sembrò lotta per la vita tra gli animali, non è che equilibrio della vita, è riversamento di una vita nell’altra, quasi circolazione universale. 
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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