Dom.V di Pasqua A - Signore, mostraci il Padre e ci basta!

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Don Armando Maria
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Dom.V di Pasqua A - Signore, mostraci il Padre e ci basta!

Messaggio da Don Armando Maria » sab mag 17, 2014 8:02 am

”Signore, mostraci il Padre e ci basta!”

- Tutti siamo chiamati a vivere l‘umile servizio a favore dei fratelli che vivono intorno a noi: ci stanno aspettando, proprio come passerotti affamati: sono affamati dentro la loro anima, e più di qualcuno anche nel corpo. L’uomo di oggi ha fame d’amore, ha sete della Parola di Dio, e ha bisogno del pane quotidiano, quello per l’anima e quello per il corpo, per mantenersi in vita. Diamo loro da mangiare! E saremo tutti umili servi del Signore e dei fratelli, imitando Gesù, che ha lavato i piedi ai suoi Apostoli e ha spezzato la Parola, il suo Pane Santo, dando tutto Sé stesso, per amore di tutti. In questo modo noi diverremo subito anche veri testimoni di una fede forte, cattolica, vera, coraggiosa e pratica, come è stata quella di Santo Stefano Martire e dei Santi tutti. E ci faremo presto santi anche noi!
-“La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo”. Ecco, questa Pietra è Gesù! Egli venne addirittura cacciato via dal suo paese, da Nazareth; Egli fu perseguitato per tutta la vita, e fu messo in Croce … Ma Egli ha vinto: è morto, ma al terzo giorno è Risorto: Egli è Vivo!... E se aderiremo con tutto il cuore a Lui: alla sua divina Persona e al suo Vangelo, allora anche noi vivremo della Vita vera “quella che illumina ogni uomo”: vivremo una vita da risorti in Cristo. Ecco, stiamo ricalcando le sue orme divine, i suoi passi, giorno dopo giorno, compiendo anche noi la Santa Volontà del Padre. Infatti con il nostro Battesimo noi siamo diventati una “stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclamiamo le opere ammirevoli di Lui”.

E… ogni volta che veniamo anche noi scartati, perseguitati, ricordiamoci che gli rassomigliamo tanto e diventiamo come Lui: Pietre vive per la costruzione del Tempio santo di Dio, la Santa Chiesa.


- Sì, dentro di noi, nel luogo più profondo e più segreto del cuore, esiste un desiderio, un anelito che sa d’infinito… vedere Dio, il Padre, e fare esperienza del suo Amore!... “Mostraci il Padre e ci basta!” chiede Filippo, come ultima grazia, a Gesù che se ne sta andando per tornare in Cielo, per tornare al Padre.
E Gesù sorride dolcemente a questa richiesta innocente: “Filippo, chi ha visto Me, ha visto il Padre!”…Io sono nel Padre e il Padre è in Me”.
Dio si è fatto Carne per rivelarci il suo Amore di Padre, per svelarci il suo Volto paterno e misericordioso, il suo Volto giovane, bello, mite, amabile: è Gesù! E chi vede Gesù, vede Dio finalmente: vede Dio, il Padre!
Ma… e come facciamo a vedere Gesù oggi…?
Lo vediamo quando leggiamo la sua Parola in silenzio e umiltà, quando Lo preghiamo e Lo adoriamo con il cuore, quando viviamo la Comunione Eucaristica, stando in grazia di Dio, e anche la comunione fraterna nello Spirito Santo, quando, per amore di Lui, amiamo, aiutiamo un fratello o una sorella. E anche ogni volta che usciamo perdonati dal Sacramento della Penitenza, dal confessionale… In quel momento di grazia, dentro al cuore sentiamo la dolcezza del suo Amore misericordioso: è la carezza del Padre Buono che abbraccia il suo figlio debole, fragile, povero, pentito.
Vediamo Gesù quando ci inginocchiamo per fare il ringraziamento alla Santa Comunione: sentiamo forte dentro l’anima il suo amore immenso, che dona pace e riscalda il cuore stanco: ci dona consolazione, forza spirituale e anche fisica, e tanta gioia di vivere. E davvero vediamo Dio già adesso!
Per questo Gesù, prima di tornare al Padre, ha voluto istituire i suoi divini Misteri, che sono i Sacramenti: sono i Segni visibili della sua viva presenza quaggiù. Egli oggi, con i Sacramenti della Chiesa, vuole dirci ancora:
“Io sono con voi, tutti i giorni fino alla fine del mondo”!
Egli non ci abbandona mai, e non ci lascia mai soli. Altrimenti senza di Lui, senza Gesù, e senza i suoi divini Sacramenti, che ci immergono in Lui, come potremo vivere sereni quaggiù?
Egli ogni giorno ci rivela il Padre, ci svela il suo Volto bello, radioso più del sole, che splende nel firmamento. Senza Dio la vita si oscura e diventa tenebrosa, vuota, assai triste, pesante e anche noiosa. E’ il Volto del Padre che ci illumina e ci dona gioia vera e speranza nel cammino della nostra vita quaggiù. Senza di Lui tutto si abbuia dentro di noi e intorno a noi. Egli è il Sole vivo, eterno, è la Luce del mondo! No, non posiamo vivere senza Dio, non possiamo vivere senza Gesù Cristo. Abbiamo bisogno di Lui più dell’aria che respiriamo, più del pane che mangiamo e più dell'acqua che ci disseta. Infatti siamo stati fatti da Lui e per Lui: a Lui stiamo ritornando. Il nostro cuore resta insoddisfatto senza di Lui (S. Agostino). Abbiamo dentro l’anima una nostalgia infinita, un bisogno esistenziale di Gesù Cristo, di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo.
“In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come disse san Paolo nell’Areòpago di Atene (At 17,2 ”.
Gesù, che è vero Figlio del Padre, per noi è: “Via, Verità e Vita”. E non ci dice: «Io vi indico la via», ma dice: «Io sono la Via». Non dice: «Io vi insegno al verità», ma dice: “Io sono la Verità”, e non dice: “Io vi insegno la vita, a vivere bene”; ma: “Io sono la Vita”!
E beato chi sta con Gesù!... Non si sperderà mai più per le vie oscure e imbrogliate del mondo, e non avrà più la mente confusa con le tante, le troppe idee, parole e teorie razionalistiche e vuote, ma avrà la Sapienza vera, quella dello Spirito di Dio. Sarà uomo di vera speranza.
Gesù ci ha chiamati davvero dalle tenebre alla sua Luce deifica, meravigliosa, bella! E noi Lo vogliamo seguire, costi quello che costi, perché Egli è il vero Pastore delle anime nostre, è il nostro Buon Pastore: è il Pastore bello, buono e tre volte Santo. Egli è Via che ci conduce al Padre, è la Verità che ci illumina il cammino della vita, ed è tutta la Vita nostra, è tutta la nostra speranza! E noi siamo il suo gregge, le pecorelle del suo Ovile santo, siamo la sua Chiesa.
E chi segue Gesù diventa una persona realizzata, e già adesso, nella pienezza di una vita nuova, giovane, una vita libera, gioiosa, forte. Chi segue Gesù, un giorno, andrà vivo in Cielo, e sarà giovane in eterno! E lo saremo tutti assieme perché Egli è andato a prepararci un posto lassù dove è la nostra Patria vera.
Là ci sono molti posti… Sì, c’è posto per tutti lassù nei Cieli eterni! E c’è posto anche per noi: per tutti quelli che scelgono Gesù Cristo. Infatti Egli oggi ci ripete:
“Vado a prepararvi un posto. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con Me, perché dove sono Io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la Via».
E la Via, l'unica, la conosciamo tutti: è proprio Lui! E’ Gesù, il Figlio del Padre, il figlio di Maria! Alleluia! Lode e gloria a Te, Gesù! Pace e gioia!

Buona domenica, e che Gesù vi benedica sempre!... http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12227

-Ed ecco ora finalmente la Santa Parola di Dio di oggi con il bel commento sapienziale di quel sant’uomo che è stato: don Carlo De Ambrogio, fondatore del Gam (gioventù ardente mariana), che è stato un vero uomo di Dio e sacerdote santo. Ho avuto la grazia di conoscerlo e di seguirlo, per ben 4 anni, assieme ai miei ragazzi della scuola negli anni ’70 a Roma nei meravigliosi Cenacoli Gam:

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli (6,1-7)
In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiochia. Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
Intanto la parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti aderiva alla fede.

* Su consiglio degli Apostoli, vengono scelti sette uomini. L'elezione è da loro approvata; essi li costituiscono nel loro ufficio con l'imposizione delle mani e la preghiera. I nomi dei sette rivelano che tutti appartenevano al gruppo ellenistico. Uno era un proselito; proveniva cioè dal paganesimo. A loro erano soprattutto affidate le opere di assistenza della comunità, mentre gli Apostoli si riservano di presiedere al culto, di predicare e guidare la comunità. Così la giovane Chiesa non perdette nulla della sua forza missionaria.

Salmo Responsoriale (dal Salmo 32)
Volgiti a noi, Signore: in te speriamo. 6
Esultate, giusti, nel Signore:
ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

Seconda Lettura
Dalla prima lettera di San Pietro Apostolo (2,4-9)
Carissimi, stringendovi a Cristo, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo.
Si legge infatti nella Scrittura: Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso.
Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno scartato è divenuta la pietra angolare, sasso d'inciampo e pietra di scandalo».
Loro v'inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati. Ma voi siete «la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose» di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce.

* Gesù non è soltanto la bevanda ma anche la roccia da cui scaturisce l'acqua. Questa roccia, però, è divenuta ora pietra di costruzione, anzi la prima pietra, quella angolare, fondamento dell'edificio e dalla quale dipendono la direzione dei muri, la coesione e la resistenza del fabbricato. Questa divina pietra angolare, i costruttori l'hanno scartata come inutile ed inadatta. Ma proprio essa, ritenuta inutile secondo il modo di vedere umano, è divenuta, agli occhi di Dio, la pietra provata, e quindi doppiamente preziosa. Apparentemente eliminata, risuscitò a nuova vita. Anzi, non solo vive, ma possiede anche la pienezza della vita e ha il potere di comunicarla agli altri.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità, la vita, dice il Signore:
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

Vangelo
† Dal vangelo secondo Giovanni (14,1-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».

* Nell'Antico Testamento Dio spesso invita i suoi amici a lottare contro l'angoscia istintiva del cuore umano. Gesù fa altrettanto. «Non temere, - egli dice al capo della sinagòga, la cui figlia è morta - solo abbi fede!» Durante la tempesta sul lago rimprovera i suoi discepoli: «Perché temete gente di poca fede?». S. Giovanni adopera un centinaio di volte il verbo «credere». La fede è l'opera di Dio per eccellenza; si tratta però di fede «viva», ossia di fede che «opera per mezzo della carità».

SPUNTI DI RIFLESSIONE
«Ci sono molte dimore nella casa del Padre, altrimenti io ve l'avrei detto; io vado a prepararvi un posto».
La vita di quaggiù è come una notte passata in un cattivo albergo, diceva Santa Teresa d'Avila. «Non abbiamo quaggiù una dimora definitiva, ma siamo in cerca di quella futura»; come i patriarchi che «anelavano a una patria migliore, alla patria celeste», commenta la Lettera agli Ebrei.
«Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: "Mostraci il Padre?"».
La gloria del Padre celeste splende sul volto di Cristo. La fede prende lo slancio dalla vista di Gesù, dalla vita terrena dell'Uomo-Dio. La prima fonte della conoscenza cristiana di Dio non è una speculazione filosofica sull'essenza divina, ma la realtà storica di Cristo.
«Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me?».
Soltanto mediante la fede si conosce la mutua immanenza del Padre e del Figlio, di cui Gesù tante volte aveva parlato. Alla festa della Dedicazione, Gesù aveva fatto questa solenne dichiarazione alla folla raccolta nel Tempio: «Il Padre e io siamo uno... Se non faccio le opere del Padre mio, non credete in me; però se le faccio, e non volete credere in me, credete nelle mie opere, e sappiate finalmente che il Padre è in me e io nel Padre».
«Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; il Padre che rimane in me compie le opere».
L'inseparabilità del Padre e del Figlio, con i suoi due aspetti di distinzione e di unità, è un mistero che possiamo percepire soltanto attraverso le parole e le opere del Verbo Incarnato. Quando Cristo parla, il Padre parla; quando Cristo opera dei miracoli, è all'opera la potenza del Padre: «La mia dottrina non è mia ma di Colui che mi ha inviato». «Non ho parlato da me, ma il Padre stesso, che mi ha mandato, mi ha prescritto che cosa dire e insegnare».

LA PAROLA PER ME OGGI
Nessuna tristezza dovrebbe turbare la tua fede. Eppure anche tu senti il peso di qualche "silenzio" di Dio. È allora che devi fidarti di più: far tacere le cose, le parole, il tuo io, e lasciare che la voce della Parola emetta i suoi suoni. Non sono suoni rumorosi. Devi aprire bene le orecchie. In ogni caso, fidati: non sei solo!

LA PAROLA SI FA PREGHIERA
Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi misteri e fa' che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova.

Buona domenica! E che Gesù e Maria vi benedicano sempre. Pace e gioia! http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=12227
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mag 19, 2014 7:36 am

Mio carissimo don armando, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...
  • ...dentro di noi, nel luogo più profondo e più segreto del cuore,
    esiste un desiderio, un anelito che sa d’infinito...
    vedere Dio, il Padre, e fare esperienza del suo Amore!
...e così prego...
  • O Maria, Madre dolcissima di Dio e Madre nostra,
    io mi affido al Tuo Cuore Immacolato ed Addolorato
    affinché possa vivere nell'Amore
    del Tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo...
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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