Domenica III di Pasqua A "Resta con noi, Signore!"

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Don Armando Maria
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Domenica III di Pasqua A "Resta con noi, Signore!"

Messaggio da Don Armando Maria » sab mag 03, 2014 8:22 am

”Resta con noi, Signore, perché si fa sera!”
Siano lodati Gesù e Maria!
-La fede di San Pietro, il primo Papa, sia sempre la nostra fede! Egli non temeva, non aveva paura, perché credeva fortemente che Gesù, il Signore, stava sempre alla sua destra e perciò non poteva vacillare, ed era sempre con il cuore gioioso, come il nostro caro Papa Francesco. Egli lodava e benediceva Dio ogni giorno assieme ai discepoli/e del Signore. La loro speranza era viva, e non temevano più nemmeno la morte, né la corruzione, perché si incamminavano verso la Vita vera, che è Gesù; e il loro cuore, anche nelle dure prove, era sempre pieno di gioia per la presenza del Signore Risorto. Solo dove c’è Gesù c’è sempre il sole: c’è la gioia, e regna la pace!
-San Pietro è un testimone forte, coraggioso, assieme alla Madre del Signore, assieme alla Maddalena e alle altre pie donne e a tutti i Discepoli del Signore Risorto. E il fondamento che sorregge il messaggio di salvezza, proclamato in tutto il Nuovo Testamento, poggia tutto sulla loro testimonianza. Essi infatti conobbero personalmente Gesù, vivente in mezzo a loro, e sono perciò in grado di testimoniare la realtà della sua Risurrezione.
- Sulla strada della nostra vita terrena non camminiamo mai da soli, ma ci accompagna sempre Gesù Vivo. Egli cammina con noi, come con i discepoli di Emmaus: ci parla al cuore, dentro la coscienza, e ci dona speranza e pace:
“Ed ecco, in quello stesso giorno (il giorno di Pasqua) due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante undici chilometri da Gerusalemme, conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti di riconoscerlo(Lc 24,13-35) ”...
-Questo fatto capita spesso anche a noi, e a volte ci sentiamo proprio giù di corda come depressi, e spesso ci domandiamo anche: “Ma dov’è Dio? Dio, dove sei? Gesù, mi hai abbandonato!”. E siamo tentati dal maligno contro la fede in Gesù Vivo e ci lamentiamo con Lui e perdiamo, a volte, anche la speranza… perché Lui non si fa vedere e ci lascia nell’oscurità, nello sconforto e senza sole. Invece Egli è proprio là accanto a noi, ma noi siamo come ottenebrati dalla nostra pesantezza spirituale, che ci avvolge soprattutto quando siamo in peccato, che ci porta la tenebra e lo sconforto dentro l’ anima e non riusciamo a sentire la vicinanza di Gesù, che è il Vivente: Egli vive in mezzo a noi e sta dentro di noi e mai ci abbandona. Anzi Egli è “più intimo a noi che noi stessi”(S. Agostino). E basta magari una buona confessione sacramentale per rimetterci subito i in sintonia d’amore con il suo Cuore amabile.
“…Ed Egli disse loro: “Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?”. Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli rispose: “Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?”.
-Gesù Risorto li rimprovera dolcemente per la loro incredulità. L’ incomprensione che essi dimostrano nasce dalla falsa concezione umana e materialistica che essi hanno del Messia e dal cuore lento a credere. Queste due difficoltà li ostacolano nella fede che si fonda tutta nella Parola di Dio.
“Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, Egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero:
“Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”. Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, Gesù prese il Pane, recitò la Benedizione, lo spezzò e lo diede loro (…è l’ Eucaristia!). Allora si aprirono loro gli occhi, e Lo riconobbero. Ma Egli sparì da loro. Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre Egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?”.
-I discepoli di Emmaus hanno riconosciuto Gesù Risorto mentre spezzava il Pane eucaristico: la fede nell’Eucaristia è fondamentale per la vita cristiana. E beato chi ha fede senza vedere, come disse Gesù a San Tommaso domenica scorsa. Nella visione beatifica vedremo faccia a faccia il Volto bello di Dio, ma quaggiù siamo chiamati a vivere nell’umiltà, nel nascondimento, nelle prove della crescita nella fede: credere senza vedere. E questo è un fatto davvero meritorio! Ma solo chi è umile di cuore, chi è piccolo, semplice, accetta la fede vera in Gesù, anche nelle dure prove della vita. Egli è Vivo e Risorto, è presente nella Parola, nella Chiesa e nell’Eucaristia, sempre.
E’ così che, nella fede in Gesù Risorto, la tristezza va via: torna la speranza e la gioia nel cuore! Pace e gioia!
Buona domenica!... http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... 810#127810

-Ed ecco ora finalmente la Santa Parola di Dio di oggi con il bel commento sapienziale di quel sant’uomo che è stato: don Carlo De Ambrogio, fondatore del Gam (gioventù ardente mariana), che è stato un vero uomo di Dio e sacerdote santo. Ho avuto la grazia di conoscerlo e di seguirlo, per ben 4 anni, assieme ai miei ragazzi della scuola negli anni ’70 a Roma nei meravigliosi Cenacoli Gam:

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli (2,14.22-33)
Nel giorno di Pentecoste, Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così:
«Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso.
Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; poiché egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua; ed anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi, né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e la sua tomba è ancora oggi fra noi. Poiché però era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne vide corruzione. Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire.»

* Questo discorso di Pietro è una coraggiosa testimonianza a Gesù Cristo, il quale è il Signore già indicato, con un'interpretazione assolutamente nuova, dall'incitamento del profeta a «invocare il nome del Signore». Leggendo attentamente questa lettura, si intende chiaramente quale sia il fondamento che sorregge il messaggio di salvezza proclamato in tutto il Nuovo Testamento. Esso poggia sulla testimonianza di coloro che conobbero personalmente Gesù vivente in mezzo a noi, e, soprattutto sono in grado di testimoniare la realtà della sua risurrezione.
Salmo Responsoriale (dal Salmo 15)
Mostraci, Signore, il sentiero della vita. 6
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore,
esulta la mia anima.
Anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Seconda Lettura
Dalla prima lettera di San Pietro Apostolo (1,17-21)
Carissimi, se pregando chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio.
Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia.
Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi. E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio.

* Pietro esorta: «Camminate con timore». L'Antico Testamento non ha una parola specifica per designare la «obbedienza»; la esprime con varie circonlocuzioni, nella maggior parte dei casi con l'espressione: «timor di Dio». Come per la conoscenza di Dio così anche per il timor di Dio, spesso non si indica l'attività direttamente significata (cioè il conoscere e il temere), bensì le conseguenze che ne derivano in virtù di una fede viva: cioè l'adorazione di Dio, la prontezza a un'obbedienza senza riserve, il desiderio di compiere fino in fondo la sua volontà.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli.
Alleluia.

Vangelo
† Dal vangelo secondo Luca (24,13-35)
In quello stesso giorno, il primo della settimana, due dei discepoli erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?».
Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».
E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».
Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

* Sulla strada verso Emmaus, due discepoli parlano di tutto quanto è accaduto a Gesù; si affianca il Risorto come pellegrino sconosciuto. I due ritenevano Gesù un profeta potente dal quale si attendevano la liberazione d'Israele, ma i loro capi lo hanno fatto crocifiggere.
Il Risorto li rimprovera per la loro incredulità. La incomprensione che essi dimostrano nasce dalla falsa concezione che essi hanno del Messia e dal cuore lento a credere. Queste due difficoltà li ostacolano nella fede che si fonda nella Parola di Dio. Il «cammino di Gesù» è indicato nel messaggio dei profeti.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
In quello stesso giorno due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus.
Non sappiamo se quei due discepoli abitassero ad Emmaus. Possiamo supporre che quel loro andare sia come una specie di fuga psicologica. Dopo tutto quello che è accaduto, sono ben contenti di allontanarsi da Gerusalemme e di non dover parlare con nessuno. Per questo, nelle meditazioni, il cammino verso Emmaus è diventato il simbolo dello stato d'animo della desolazione. L'uomo desolato, oggi si direbbe depresso, vive un acuto senso di fallimento: è crollato ciò che pensava di aver costruito nella vita, tutto ciò a cui ha creduto si p rivelato illusorio. Alcune volte la depressione è dovuta a circostanze precise, ma molte volte si tratta di un vuoto psicologico. Il primo impulso, in questi casi, è lasciare tutto e fuggire altrove. Invece per combattere la disperazione bisogna comportarsi esattamente all'opposto, non cambiare luogo, né lavoro, né prendere alcuna decisione.
Spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
S. Agostino racconta di aver vissuto un'esperienza particolare. Durante una profonda crisi in cui non riusciva a fare chiarezza nei pensieri del suo cuore, sentì come una voce: «Prendi la Scrittura e leggi!». Anche S. Girolamo ha vissuto momenti difficili, tormentato da molte tentazioni. Non lo aiutava la fuga dal mondo, ma la lettura della Parola di Dio. Sono esperienze che raccontano in molti, e Origene spiega il perché.
La Scrittura contiene la parola di Dio, e la stessa parola ha creato anche la nostra anima e parla nella nostra coscienza. Quando leggiamo i testi del libro sacro, percepiamo la loro affinità con la nostra anima. Le parole della Scrittura per il cuore sono come un balsamo che mitiga il dolore e dà la giusta direzione ai pensieri.
Succede anche l'opposto, cioè quello che sperimentano i discepoli sulla via per Emmaus. La propria esperienza di vita, gioiosa o tragica, quando si proietta nella Bibbia, dà una comprensione più profonda del testo. L'anima e la Scrittura, in armonia, ci insegnano a conoscere la vera realtà.

LA PAROLA PER ME OGGI
I discepoli confessano che durante la spiegazione della Scrittura ardeva loro il cuore, sentivano come un'affinità fra quelle parole e le loro speranze. Ma riconoscono Gesù solo quando spezza il pane. Il racconto è emblematico. Cristo stesso, che vive nelle aspirazioni buone del nostro cuore, parla nelle Scritture; lo incontriamo personalmente nell'Eucaristia celebrata nella Chiesa. Qual'è il tuo rapporto con la Bibbia e Gesù Eucaristia.

Buona domenica, e che Gesù vi benedica sempre! http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... 810#127810
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mag 05, 2014 8:19 am

Mio carissimo don armando, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...
  • Sulla strada della nostra vita terrena non camminiamo mai da soli,
    ma ci accompagna sempre Gesù Vivo.
    Egli cammina con noi, come con i discepoli di Emmaus:
    ci parla al cuore, dentro la coscienza, e ci dona speranza e pace...
...e così prego...
  • Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena alla tua presenza,
    dolcezza senza fine alla tua destra (sal 15)
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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