XXIII Domenica C: Amiamo Gesù sopra ogni altra cosa!

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Don Armando Maria
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XXIII Domenica C: Amiamo Gesù sopra ogni altra cosa!

Messaggio da Don Armando Maria » sab set 07, 2013 8:56 am

Siano lodati Gesù e Maria!

Carissimi/e, ieri abbiamo digiunato e questa notte abbiamo vegliato assieme al Papa e a tutta la Chiesa per la pace in Siria e nel mondo intero. Continuiamo a pregare perché la pace è in pericolo, e da Medjugorje la Regina della pace, da anni e ogni giorno, ci ripete di convertirci e di pregare per la pace. E ora vi voglio augurare una buona domenica e una santa festa della Nascita di Maria Bambina, che a Medjugorje si è già celebrata il 5 agosto. Vi porto tutti nel cuore e nella preghiera, vi benedico in nome di Gesù e di Maria e invoco sopra di voi lo Spirito Santo perché illumini sempre più le vostre menti e infiammi i vostri cuori con l’amore di Dio e dei fratelli. Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, tua Sposa amatissima!

Il santo Vangelo di oggi ci dice che: “Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a Me, non può essere mio discepolo (Lc 14, 25 – 33).
Fratelli, sorelle mie, Gesù ci ama proprio assai... ci ama per davvero! Egli ci ama di amore geloso, ci ama da Innamorato, ed è esigente nell’amore perché Egli è Dio Amore, ed è degno di tutto il nostro amore: a Lui sia gloria in eterno! Egli è Dio, unitamente al Padre e allo Spirito Santo: e a Dio si deve tutto il nostro amore e la totale adorazione e innamoramento del cuore come è scritto anche nel primo Comandamento: “Ascolta Israele! Il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno solo. Tu amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima, con tutta la tua mente, con tutte le forze” (Dt 6, 4-5).
A Lui dunque, a Gesù Cristo, appartiene il primo posto, il centro, la totalità dell’amore nel nostro cuore e nella nostra vita di ogni giorno. Ed Egli è prima di nostro padre, prima di nostra madre, dei nostri fratelli, delle nostre sorelle, è prima della famiglia, prima del lavoro, è prima di tutto, perché Egli è Dio! Ci ha amati per primo ed ha sacrificato tutto Sé stesso per noi sulla Croce. E quando non Lo mettiamo al primo posto, al centro di tutto il nostro essere e dei nostri interessi, dentro di noi succede subito come un corto circuito… come qualcosa che non va…, e viene subito la tristezza, lo sconforto, l’apatia, l’insoddisfazione, e la nostra anima si intristisce, diventa pesante e senza gioia.
Fratelli, sorelle mie, noi veniamo dall’Amor: veniamo da Dio! Egli è il Sole vivo che rischiara il nostro cammino ogni giorno che passa, è il Sole dell’anima nostra. E senza sole non c’è vita: senza Gesù si spegne ogni sorriso! Noi veniamo da Lui e a Lui stiamo ritornando ogni giorno che passa. Egli ci ha creati dal nulla, ci ha creati per Sé: ci ha impastati con le sue stesse mani e con la sostanza viva che ha preso proprio dal suo Cuore. Egli ci ha creati renderci felici, per farci riposare sul suo Cuore amante. Ed è questo il motivo per cui la nostra anima anela a Lui ed è come accalamitata dal suo divino Amore e dalla sua Persona. Lui solo è capace di soddisfare il desiderio, la fame d’amore che ci portiamo dentro. Ed è per questo che Sant’Agostino scriveva nelle sue Confessioni: “Io mio cuore è inquieto, è insoddisfatto finché, o Dio, non si riposa in Te!”. E Santa Teresa d’Avila scriveva: “Dio solo basta!”.
Gesù ci ha amato, e ci ama, d’amore totale, d’amore incondizionato. Egli ci ha amato fino a dissanguarsi per noi sulla croce. Ci ha amato e ci ama con tutto Sé stesso: ci ama da vero innamoraro! Ecco perché noi siamo chiamati a rispondere al suo amore, e amarlo nella totalità, nel dono totale di noi stessi: Lui solo basta!. San Francesco passava spesso le notti pregando e ripetendo senza stancarsi: “Mio Dio e mio tutto, mio Dio e mio tutto…!”.
E quando l’amore di Dio entra dentro di noi allora tutto si illumina in noi e intorno a noi, tutto rifiorisce come a primavera: arriva la pace, quella vera, quella che il mondo non può dare. E allora anche l’amore umano si rafforza in noi, si illumina, si purifica, si riscalda e diventa vero, forte e privo di egoismi e di chiusure.
Quando mettiamo Gesù al primo posto, quando Lo lodiamo e Lo amiamo con cuore semplice, con un cuore di bambino, da innamorati, allora tutto sorride dentro di noi; e subito ci accorgiamo che si rafforza anche l’amore, quello vero, verso il papà, verso la mamma, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle, gli amici, l’amore verso tutti, e a rota libera. E allora la vita cambia e diventa tutta gioiosa, e a piene mani viene seminata la pace intorno a noi; e anche la preghiera diventa subito più attenta, più fervente, fatta con il cuore.
E qual è il vero segno dell’amore vero? E’ la croce! Infatti solo chi ama diventa capace di sacrificarsi per gli altri ed è pronto a soffrire per la persona amata, proprio come una mamma per i suoi bimbi. L’amore crocifisso è vero amore! Infatti “Non chi mi dice: Signore, Signore, ma colui che fa la volontà del Padre mio… “Se uno mi ama osserva i miei Comandamenti”. E oggi Gesù nel vangelo ci ripete: “Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo”.
L’amore dunque ha la dimensione della croce. E la Croce è il sigillo santo dell’amore: è un timbro di fuoco!
Una cosa è certa: Gesù ci ha amato per primo e ci ha amato nella totalità di tutto il suo Essere. “Si è sacrificato ed ha dato la sua vita per me!... il mio vivere è Cristo (San Paolo)”. E Dante scrive: ”amor con amor si paga!”.
Amiamo Gesù! Amiamolo con tutto il cuore, con tutta l’anima! E quando abbiamo la grazia di fare la Santa Comunione, allora è l’occasione, la più propizia, di abbandonarci all’amore, all’amore totale con Lui. E’ il momento di far esperienza, quasi fisica, del suo amore, che è amore sponsale. E quando facciamo la Comunione, mi raccomando: non abbiamo fretta di andare subito a casa, ma restiamo là ancora un po’ con Gesù: restiamo con l’Amore dell’anima nostra, rimaniamo con Lui, Cuore a cuore, Anima ad anima, Spirito a spirito!... Sentiremo allora il calore nel suo divino Amore, gusteremo la pace del suo Cuore amante, e una pace senza fine. Sì, è bello stare con lo Sposo dell’anima nostra! Sì, è bello stare abbracciati con Gesù!
E ogni volta che ci incontriamo con Lui nella Santa Comunione Egli, come a San Pietro, ci domanda: ”…mi vuoi bene più di costoro?”. “Certo, Signore, Tu sai che ti voglio bene!” (Gio 21, 13). E San Paolo, dal fondo del suo carcere, oggi ci scrive, ricordandoci anche l’amore verso i fratelli. E vediamo che il suo amore infuocato verso Gesù Cristo lo ha portato ad un amore forte, tenero, verso i fratelli nella fede, che lui ama come figli veri …“ come Onesimo, figlio mio, che ho generato nelle catene”. Infatti per amare con sincerità i fratelli prima è necessario innamorarsi di Gesù Cristo e della Madonna, che ci donano la forza e la capacità di amare tutti con il loro stesso Amore.
La Madonna ci aiuti ad amare Gesù con gli stessi sentimenti del suo Cuore Immacolato; ci aiuti ad amarlo come lo ha amato e Lo ama Lei, e ci aiuti anche ad amare ogni fratello e sorella con il suo santo e puro amore. Vi voglio bene e vi benedico nell’Amore del Cuore di Gesù e di Maria. Pace e gioia!


Ed è per questo che ora vi voglio invitare a rinnovare assieme con me, imitando il Papa, la consacrazione personale al Cuore Immacolato di Maria, dicendo con il cuore: “Maria, io mi consacro per sempre al tuo Cuore Immacolato e Addolorato. Coprimi con il tuo santo Manto. Sii la Regina della mia casa e della mia vita. Stammi sempre vicino! Consacrami al Cuore di Gesù e pregalo sempre per me e per tutti i miei cari, sia vivi che defunti. Amen”. Ave Maria…


-Ed ecco la Santa Parola di Dio di oggi con il bel commento sapienziale del caro don Carlo De Ambrogio, fondatore del Gam (gioventù ardente mariana), che è stato un vero uomo di Dio e santo sacerdote. Ho avuto la grazia di conoscerlo e di seguirlo assieme ai miei ragazzi della scuola negli anni ’70 a Roma nei bei Cenacoli Gam:


Prima Lettura
Dal libro della Sapienza (9,13-18)
Quale uomo può conoscere il volere di Dio?
Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?
I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
perché un corpo corruttibile appesantisce l'anima
e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri.
A stento ci raffiguriamo le cose terrestri,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi può rintracciare le cose del cielo?
Chi ha conosciuto il tuo pensiero,
se tu non gli hai concesso la sapienza
e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto?
Così furono raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;
gli uomini furono ammaestrati in ciò che ti è gradito;
essi furono salvati per mezzo della sapienza.

* I concetti ripresi e svolti in questo libro riguardano la «vita eterna», l'aldilà beatifico, l'immortalità. Queste cose, e la via per raggiungerle, non sono tanto frutto di una filosofia le cui riflessioni sono timide e incerte, perché la ragione umana è gravata e annebbiata dal peso del peccato, quanto della Sapienza. Paolo si scaglierà contro il «sottile ragionatore di questo mondo che rende vana la croce di Cristo»: lo dimostra il fatto che «il mondo con tutta la sua sapienza non ha conosciuto Dio», cioè non è riuscito a rintracciare le cose del Cielo.

Salmo Responsoriale (dal Salmo 89)
Donaci, o Dio, la sapienza del cuore.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere, Signore,
e dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Li annienti: li sommergi nel sonno;
sono come l'erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia,
alla sera è falciata e dissecca.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore.
Volgiti, Signore; fino a quando?
Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Saziaci al mattino con la tua grazia:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio:
rafforza per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rafforza.

Seconda Lettura
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo a Filemone (9,10.12-17)
Carissimo, io Paolo, vecchio, e ora anche prigioniero per Cristo Gesù, ti prego per il mio figlio, che ho generato in catene. Te l'ho rimandato, lui, il mio cuore.
Avrei voluto trattenerlo presso di me perché mi servisse in vece tua nelle catene che porto per il vangelo. Ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere, perché il bene che farai non sapesse di costrizione, ma fosse spontaneo. Forse per questo è stato separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto di più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore. Se dunque tu mi consideri come amico, accoglilo come me stesso.

* Paolo non dimentica la giustizia e le leggi degli uomini. Decide di rimandare a Filemone, rifatto a nuovo, il fuggitivo ex-truffatore. La «rivoluzione» paolina non sta nei rapporti intercorsi tra lui e Onesimo e nemmeno nel lasciare intatte le vigenti relazioni tra padroni e schiavi. La rivoluzione di Paolo sta nella prospettiva totalmente nuova che egli rispettosamente delinea a Filemone. Filemone è invitato da Paolo: a riaccogliere uno schiavo che l'aveva danneggiato; e a riaccoglierlo come fratello in Cristo.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Chi non porta la propria croce
e non viene dietro a me, dice il Signore,
non può essere mio discepolo.
Alleluia.

Vangelo
† Dal vangelo secondo Luca (14,25-33)
In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace.
Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

* Gesù esige separazione dalla famiglia e accettazione della vita in comune con lui. Ogni rabbi ebraico esigeva che, finché duravano le lezioni, i suoi discepoli abbandonassero la famiglia e vivessero in comune con lui. Ma qui Gesù non pensa solo a una separazione temporanea, ma a una separazione netta e definitiva, senza alcuna riserva. Dietro tali richieste si cela il segreto della persona e della missione di Gesù. Prima di intraprendere qualche cosa di grande nella vita privata o pubblica, è logico che uno rifletta se sarà in grado di portare a termine il suo proposito; altrimenti farebbe meglio a non cominciare. Eguale riflessione e prudenza sono necessarie a colui che voglia seguire Gesù: dovrà pesare bene i distacchi che ciò impone dalla famiglia, dalla casa, dalla professione, da tutti i beni che si possiedono.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Accettare la propria morte di ogni giorno
Grandi folle seguono il Signore. Gesù si volge e mette le condizioni per seguirlo: è una selezione che opera, alle dipendenze della libera volontà umana. «Odiare» la propria carne (famiglia) e la propria vita (l'io proprio, radice atavica di egocentrismo), significa non volerne più sapere: non occuparsene più.
La storia dei santi da Francesco d'Assisi alla Chantal è tappezzata di esempi che hanno preso alla lettera queste parole di Gesù. Lasciare tutto; e poi prendere la propria croce di ogni giorno. Ovviamente questa sequela è il discepolato, cioè la vita a tempo pieno con Gesù, la vita in comune con Lui. Dietro a tali richieste si cela il segreto della persona e della missione di Gesù. Egli non è un Maestro come tanti altri; al suo seguito non si può andare insieme a tante altre cose.
Accettare la propria morte (= croce) di ogni giorno significa lasciare che sia la morte a dare carattere di urgenza alla vita e insieme a farcene comprendere il dono.
Quando non si pensa alla morte, la vita diventa falsa e menzognera. La morte ci obbliga all'autenticità. Ma per chi ama, l'amore è più forte della morte; è un grido che rompe tutte le barriere.
Per essere più efficace, Gesù ricorre a due paragoni: la torre da costruire e la guerra da affrontare. Sia per costruire che per muovere guerra occorre sedersi e fare i conti. C'è da dar fondo a tutte le proprie risorse nell'uno come nell'altro caso. Gesù intende dire che bisogna spendere tutto, non trattenersi nulla, facendo leva su una volontà costante (i mezzi) per portare a compimento l'impresa di seguire Lui; e che l'assalto contro il re più potente (Satana) esige che si venda tutto per avere forza dall'alto. «Partire a metà è peggio che non partire affatto». Gesù insiste sul punto di partenza: se non si è ridotta a zero la situazione dei vari possessi personali, è rischioso cominciare. «Dio si dà a tutti, ma non si dà totalmente se non a chi si dà totalmente a Lui» (S. Teresa).

LA PAROLA PER ME OGGI
L'apostolo di Cristo, sull'esempio di Paolo, non è tanto chiamato a cambiare delle strutture sociali quanto a immettere in esse il fermento del Vangelo che non tarderà a farle esplodere: vino nuovo esige otri nuovi (cf Mc 2,22).

LA PAROLA SI FA PREGHIERA
O Dio, tu sai come a stento ci raffiguriamo le cose terrestri, e con quale maggiore fatica possiamo rintracciare quelle del cielo; donaci la sapienza del tuo Spirito, perché da veri discepoli portiamo la nostra croce ogni giorno dietro il Cristo tuo Figlio.


Gocce di luce - 8 settembre 2009 http://www.goccediluce.org/gocce2009_settembre.php
"Oggi la Chiesa celebra e ricorda la Nascita di Maria"
"Mia piccola Maria, Io sono la tua difesa, il tuo baluardo. Chi attacca te deve passare attraverso di Me…. Oggi la Chiesa celebra e ricorda la Nascita di Maria, di Colei che dà la vita, che genera vita, non solo perché ha generato Colui che è Creatore della vita, ma perché è nascita per l'intera umanità. Voi dite: "…e perché non andare direttamente a Dio, e ricevere la vita?…". Il Signore, l'Altissimo, nel suo pensiero creativo, ha così disposto.

Ad ognuno Egli ha dato disposizione nella sua missione, e così in Maria: ne ha fatto Dispensatrice della sua Vita; che vivesse in Lei la sua opera creatrice. Tutte le creature devono passare attraverso di Lei. Lei è il Parto alla nascita della vita celeste, è la Porta che vi permette rientrarvi. Tutti devono entrare nelle sue acque, nelle acque cristalline del suo Grembo, varcare questa soglia della sua Maternità, per entrare nel Regno. Pure quelli di altre religioni lo devono fare, se non in questa esistenza terrena, l'incontro avverrà nell'altra vita o nel Purgatorio.

La Nascita di Maria, che la Chiesa celebra l'8 settembre, ma la Madre a Medjugorje ha rivelato essere il 5 agosto, è stata nascita tanto desiderata e attesa, con tanto amore e trepidazione, dai suoi santi genitori; da Sant'Anna, che ha nascosto gelosamente la sua maternità, rivestendola di preghiera, opere sante e di grande carità. Miriadi di Angeli erano intorno a Lei per difendere la sua gestazione.

Il giorno lieto della storia umana, che segna la Nascita della Madonna, è all'aurora, poiché Ella sarà l'Aurora di ogni giorno, di tutti i tempi. Nasce Benedetta, Santa questa Bambina: il suo Pensiero, il suo Cuore, la sua Umanità non si distacca mai un istante da Dio, unita perennemente al Pensiero creativo del Padre, che riversa in Lei, continuamente, le sue acque generative: le fa scorrere nel suo Grembo, dato che in esse, così sante, siano immersi i figli dell'umanità, e da Lei prendano la sua Vita.

La Chiesa rinasce, se si immerge nelle Acque Immacolate di Maria: così rinasce e si rinnova il sacerdozio e la vita consacrata. Così ancora rinasce a vita nuova il mondo, attraverso Maria. Ti benedico".


Gocce di luce - 8 settembre 2010 http://www.goccediluce.org/gocce2010_settembre.php
"Io sono la Madre di tutti i viventi che rigenera i figli di Dio"
"Mia piccola Maria, sì che lo voglio! Sì che lo voglio che la Madonna venga a parlarti. É qui la Madre mia. Ovunque Io sono Ella è! É nell'Eucaristia, mia Carne e mio Sangue che da Lei ho preso e nel quale vive. Ove Io sono la Madre è!".

La Madonna: "Piccola Maria, Io sono la tua Mamma, che si prende cura di te; ti porto nel mio Grembo. Sei un piccolo feto (*), una creatura che si va formando in Me, sino a quando la tua maturazione si compie ed è completa per la nascita al Cielo. Sono incinta di te e di tutti i figli che nel mio Grembo vogliono essere e irrorarsi. Oggi la Chiesa celebra la mia Nascita. Non sono nata in questo giorno, ma Io mi accompagno alla Chiesa, mi associo ad Essa e a tutte le creature che in questo giorno mi onorano nella mia Santa Nascita. Nasco dalla preghiera, dall'amore, dalla verginità della assoluta trasparenza che tutta mi compenetra e nella quale Dio tutto vi si riversa e si specchia. La mia Nascita è la nascita dell'umanità, per essere Nascita di Dio stesso: dare la mia carne e il mio sangue per formare le sue membra, ma anche nascita per voi, figli miei, ed è così perché così il Padre Santissimo ha voluto.

Io nasco all'aurora. Sono Colei che abbraccia, accoglie in Sé la totalità del giorno; nasco già nel Pensiero del Creatore agli albori del mondo e che fa pieno nel Sole, accolto interamente in Me, e che è la Nascita di Cristo Signore, Vita Energia e Fuoco. Accompagno sino all'imbrunire, al termine del dì con la sua oscurità, così com'è la vostra esistenza. Vi invito ad entrare in Me: nel mio Grembo troverete il Sole di Dio, che riforma in voi una vita nuova e un giorno senza tramonto.

Io sono la Madre! Se Eva è la madre di tutti i viventi nella carne, Io sono la Madre di tutti i viventi che rigenera i figli di Dio: una vita nello Spirito che vi forma a sua Immagine per essere degni di entrare nel Regno. L'intero umano genere deve passare in questo mio Grembo; non c'è nascita se non si vive la mia Nascita. Lo si può, tuffandosi nelle mie acque materne: in questa di esistenza o nell'altra, dovete varcare attraverso questa mia porta.

Così il Padre Santissimo ha voluto. In Me voi venite timbrati al Fuoco Santo; ne ricevete il segno della fiamma nel Sole che è nel mio Grembo. Avete il suo timbro d'amore e siete pronti per una nascita che è vita perenne in Cielo. Ti benedico".

(*) Ognuno di noi è un piccolo feto, una creatura che si va formando in Maria (ndr)


http://www.cenacologam.it/chi-siamo/con ... tmCenacolo Gam | Chi Siamo | La "Comunità Consacrati del Gam"
www.cenacologam.it Sito ufficiale del Cenacolo GAM


”Gocce di luce - Gesù parla ad un’anima” Presentazione: http://www.goccediluce.org/forum/viewto ... 99d4c661ad


- Sito internet di "Gocce di luce – Oggi Gesù parla ad un'anima": http://www.goccediluce.org/


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Gocce di luce di maggio 2013 http://www.goccediluce.org/gocce2013_maggio.php


-GOCCE DI LUCE – Oggi Gesù parla ad un'anima: INDICE GENERALE http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=11450


Ave Maria! Gocce di luce – Oggi Gesù parla ad un'anima - E' uscito anche il V° volume. Ecco come fare per acquistarlo, anche assieme agli altri: http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=11197


-Gocce di luce – Oggi Gesù parla ad un’anima:
7 dicembre 2011
"Tuffatevi nelle acque di Maria!"
8 dicembre 2011
"Maria è: "la Tutta Incarnata in Dio ed è l'Incarnante dei suoi figli"
http://www.goccediluce.org/gocce2011_dicembre.php


-GOCCE DI LUCE – Oggi Gesù parla ad un’anima: Presentazione -
Ave Maria! Questi insegnamenti spirituali li ricopio, mese per mese, letteralmente, così come sono stati scritti nel quaderno di una mamma di famiglia, che è casalinga. Ella vive nel totale nascondimento. Si tratta di locuzioni interiori, di cui ella viene privilegiata, da anni. Gesù le parla al cuore durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica, e la chiama:”mia piccola Maria”. Le parole di Gesù le giungono come Gocce di luce, e in una grande pace, nel cuore. Poi ella scrive tutto sul suo quaderno, e in fretta, perché a casa deve preparare la cena per la sua famiglia.
Questo dono non è soltanto per suo beneficio spirituale, ma è per la Chiesa, è per tutti, e specialmente per noi sacerdoti. E’ per questo che mi sono deciso, dopo aver pregato, riflettuto e dopo essermi consigliato, a farlo conoscere.
Quest’anima la seguo spiritualmente da più di 10 anni, e posso garantire, davanti a Dio e alla mia coscienza, sulla sua sincerità, sulla sua vita cristiana. Le Gocce di luce, volta per volta, vengono sempre consegnate regolarmente all'autorità della Santa Madre Chiesa. http://www.goccediluce.org/gocce2013_maggio.php


GOCCE DI LUCE – Gesù parla ad un’anima - giugno 2013 http://www.goccediluce.org/gocce2013_giugno.php
“Venite al tabernacolo! Sono l'Innamorato che arde di nostalgiaed attende con trepidazione l'arrivo dell'amato!”


GOCCE DI LUCE – Gesù parla ad un’anima - luglio 2013 http://www.goccediluce.org/gocce2013_luglio.php
“San Benedetto ha dato dei fondamenti semplici, basilari, acquisibili da tutti
nel vivere questa chiamata che non appartiene solo ai monaci”


GOCCE DI LUCE E IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA http://www.goccediluce.org/gocce_cuoreimmacolato.php
Ave Maria! Carissimi/e, sappiamo che la Santa Chiesa, dopo le grandi prove, è destinata a trionfare e ciò avverrà tramite il Cuore Immacolato di Maria. Lo ha detto la Madonna a Fatima: “Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà e ci sarà la pace!”. E le Gocce di luce che dicono al riguardo?... Ecco qui una bella raccolta di Gocce di luce mariane che ci illuminano sul mistero di Maria e del suo Cuore di Mamma al quale vi affido e vi consacro per sempre. E vi benedico nel Cuore Eucaristico di Gesù e nel Cuore Immacolato di Maria. Pace e gioia sempre! don Armando Maria.

31 maggio 2009 http://www.goccediluce.org/gocce_cuoreimmacolato.php
"Cosa è il trionfo del Cuore Immacolato di Maria
se non la vita nuova che si vivrà sulla terra nello Spirito Santo?”


FATIMA: i canti bellissimi del Santuario http://www.servizioapostolatofatimasabina.it/


https://www.facebook.com/don.maria.5
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 09, 2013 8:05 am

Mio carissimo don armando, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...
  • E quando l’amore di Dio entra dentro di noi
    allora tutto si illumina in noi e intorno a noi, tutto rifiorisce come a primavera:
    arriva la pace, quella vera, quella che il mondo non può dare...
...e così prego...
  • Immagine
    O graziosa Bambina, nella felice tua nascita
    hai rallegrato il Cielo, consolato il mondo, atterrito l’inferno;
    hai recato sollievo ai caduti, conforto ai mesti,
    salute ai malati, la gioia a tutti.

    Ti supplichiamo: rinasci spiritualmente in noi,
    rinnova il nostro spirito a servirti,
    riaccendi il nostro cuore ad amarti,
    fai fiorire in noi quelle virtù con le quali possiamo sempre più piacerti.

    Così potremo ricevere lo Spirito Santo che scende su di noi
    e divenire in questo modo testimoni di Cristo
    fino agli estremi confini della terra,
    come coloro che uscirono dal Cenacolo di Gerusalemme nel giorno di Pentecoste.

    O grande piccina Maria, sii per noi Madre,
    conforto negli affanni, speranza nei pericoli,
    difesa nelle tentazioni, salvezza nella morte. Amen
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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