Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Bacheca, condivisione, solidarietà...

Moderatori:Giammarco De Vincentis, Don Armando Maria

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miriam bolfissimo
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Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 17, 2013 10:41 am

Miei carissimi, pace e bene! da domani la Chiesa si unisce in preghiera, per otto giorni, chiedendo l’unità dei cristiani: ad una voce, in comunione di preghiera, desideriamo che si compia nel Padre e per opera dello Spirito il desiderio del Figlio ut unun sint... il materiale di presentazione e preghiera che segue è tratto dal sito web del Centro pro unione a cura dei Frati Francescani dell'Atonement.

Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 17, 2013 10:42 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • Presentazione
Quest'anno la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani ci invita a riflettere sull'importantissimo e ben noto testo del profeta Michea: "Quale offerta porteremo al Signore, al Dio Altissimo, quando andremo ad adorarlo? Gradirà il Signore migliaia di montoni e torrenti di olio? Gli daremo in sacrificio i nostri figli, i nostri primogeniti per ricevere il perdono dei nostri peccati? In realtà il Signore ha insegnato agli uomini quel che è bene quel che esige da noi: praticare la giustizia, ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio" (6, 6-8). Il libro del profeta Michea esorta il popolo a camminare in pellegrinaggio: "Saliamo sulla montagna del Signore, ed Egli ci insegnerà quel che dobbiamo fare e noi impareremo come comportarci" (4, 2). Di grande rilievo, dunque, è la sua chiamata: "camminare in questo pellegrinaggio, a condividere nella giustizia e nella pace, ove troviamo la vera salvezza".

È verità indiscutibile che la giustizia e la pace - ricorda il profeta Michea -, costituiscono una forte e salda alleanza fra Dio e l'umanità, attraverso cui si crea una società costruita sulla dignità, sull'uguaglianza, sulla fraternità e sul reciproco "svuotamento" (kenosis) delle passioni. È poi incontestabile che la vera fede in Dio è inseparabile dalla santità personale, come anche dalla ricerca della giustizia sociale. Al tempo della predicazione del profeta Michea il popolo di Dio doveva affrontare l'oppressione e l'ingiustizia di coloro che intendevano negare la dignità e i diritti dei poveri. Lo sfruttamento dei poveri era - ed è - un fatto reale: "Voi divorate il mio popolo. Lo spellate, gli rompete le ossa", dice il profeta (3, 3). In modo simile, oggi, il sistema delle caste, con il razzismo e il nazionalismo, pone severe sfide alla pace dei popoli, e in tanti paesi; altre caste, con diversi nomi, negano l'importanza del dialogo e della conversazione, la libertà nel parlare e nell'ascoltare. A motivo di questo sistema delle caste, i Dalits, nella cultura indiana, "sono socialmente emarginati, politicamente sotto-rappresentati, sfruttati economicamente e soggiogati culturalmente".

Noi, come seguaci del "Dio della vita e della pace", del "Sole della giustizia", secondo l'Innologia dell'Oriente Ortodosso, dobbiamo camminare nel sentiero della giustizia, della misericordia e dell'umiltà, realtà e tema di eccellente significato e di attualità che saranno sviluppati con dinamismo dalla X Assemblea generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, in programma nel 2013 a Busan, nella Corea del Sud. "Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace" è il tema dell'Assemblea, e risuonerà come un forte appello a tutti i popoli a camminare insieme, comunitariamente, nel sentiero della giustizia che conduce alla vita e alla salvezza. Dunque, la nostra salvezza dalla schiavitù e dall'umiliazione quotidiana più che semplicemente con riti solo formali, sacrifici e offerte (Mic 6, 7), richiede da noi il "praticare la giustizia, ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio" (6, 8).

Con chiarezza il profeta Michea mette in evidenza, da una parte, il rigetto dei rituali e dei sacrifici impoveriti dalla mancanza del senso della misericordia, dell'umiltà e della giustizia, e dall'altra dimostra l'aspettativa di Dio che la giustizia debba essere al cuore della nostra religione e dei nostri riti. È la volontà di Dio, il suo desiderio di procedere nel sentiero della giustizia e della pace, facendo quel che Dio esige da noi. Giovanni Paolo II ha affermato che "qualsiasi espressione di pregiudizio, basata sulle caste, in relazione ai cristiani, è una contro-testimonianza dell'autentica solidarietà umana, una minaccia alla genuina spiritualità e un serio ostacolo alla missione di evangelizzazione della Chiesa". Mentre il Papa Benedetto XVI proclama così: "Anche se nel mondo il male sembra sempre prevalere sul bene", a vincere alla fine è "l'amore e non l'odio", perché "più forte è il Signore, il nostro vero re e sacerdote Cristo, e nonostante tutte le cose che ci fanno dubitare sull'esito positivo della storia, vince Cristo e vince il bene", il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I ha dichiarato con fermezza: "Promuoviamo l'universalità della carità al posto dell'odio e dell'ipocrisia, promuoviamo l'universalità della comunione e della collaborazione al posto dell'antagonismo". In modo simile si sono pronunciati anche gli altri Capi delle diverse chiese e confessioni cristiane.

La celebrazione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani è un vero e forte segno di amore e di speranza, di aiuto spirituale e morale, e l'unità dei cristiani sarà un dono dello Spirito Santo. Camminare umilmente con Dio significa anzitutto camminare nella radicalità della Fede, come il nostro padre Abramo, camminare in solidarietà con coloro che lottano per la giustizia e la pace, e condividere la sofferenza di tutti, attraverso l'attenzione, la cura e il sostegno verso i bisognosi, i poveri e gli emarginati. Infatti, camminare con Dio significa camminare oltre le barriere, oltre l'odio, il razzismo e il nazionalismo che dividono e danneggiano i membri della Chiesa di Cristo. San Paolo afferma: "Con il battesimo, infatti siete stati uniti a Cristo e siete stati rivestiti di Lui come di un abito nuovo. Non ha più alcuna importanza l'essere Ebreo o pagano, schiavo o libero, uomo o donna, perché uniti a Gesù Cristo, tutti voi siete diventati un solo uomo" (Gal 3, 28).

Ogni uomo è "icona di Dio", secondo la dottrina dei Santi Padri Greci della Cappadocia, e, conseguentemente, incontrandolo nella strada, incontriamo Cristo, e, servendolo, serviamo lui, che "infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc 10, 45). Amore e giustizia si incontrano e conducono alla salvezza, hanno la stessa origine e conducono alla vita eterna. Il monaco Efrem di Siro, grande asceta dell'Oriente Ortodosso ed eccellente scrittore di preghiere mistiche, sottolinea: "Se amerai la pace trapasserai il grande mare della vita con serenità. Se amerai la giustizia troverai la vita eterna", prospettiva che ci fa comprendere che la pace e l'unità sono piene solo se si fondano nella giustizia: "Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati" (Mt 5, 6).
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 17, 2013 10:43 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • Il testo biblico – Dal libro del profeta Michea 6, 6-8
Quale offerta porteremo al Signore, al Dio Altissimo, quando andremo ad adorarlo? Gli offriremo in sacrificio vitelli, di un anno? Gradirà il Signore migliaia di montoni e torrenti di olio? Gli daremo in sacrificio i nostri figli, i nostri primogeniti per ricevere il perdono dei nostri peccati? In realtà il Signore ha insegnato agli uomini quel che è bene, quel che esige da noi: praticare la giustizia, ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 17, 2013 10:43 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 18 gennaio 2013. Camminare in dialogo
      • Genesi 11,1-9 La storia di Babele e l'eredità della nostra diversità
        Salmo 34 (33),12-19 "Venite... ascoltatemi". L'invito di Dio alla conversazione
        Atti 2,1-12 L'effusione dello Spirito, il dono della comprensione
        Luca 24,13-35 La conversazione con il Cristo Risorto durante il cammino
  • Commento:
Camminare con Dio in umiltà significa camminare come persone che dialogano fra di loro e con il Signore, sempre attente a quanto ascoltano. Per questo motivo cominciamo la nostra celebrazione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani riflettendo su alcuni brani delle Scritture che presentano l'atto del conversare. Il dialogo è centrale nel Movimento ecumenico dal momento che crea lo spazio per imparare gli uni dagli altri, per condividere ciò che abbiamo in comune, e per ascoltare e prendere atto delle differenze. In questo modo si sviluppa la comprensione reciproca. I doni che provengono dalla ricerca dell'unità sono parte della nostra fondamentale chiamata a rispondere a ciò che Dio esige da noi: mediante un dialogo autentico, si realizza la giustizia e si favorisce la benevolenza. Le esperienze concrete di liberazione in tutto il mondo palesano che l'isolamento delle persone costrette a vivere in povertà è energicamente superato da una prassi di dialogo. La lettura di oggi, dal Libro della Genesi, e la narrazione della Pentecoste, riflettono entrambe qualcosa di questo atto umano, e del suo ruolo nel piano liberatore di Dio per il suo popolo. La storia della torre di Babele descrive in primis come, dove non ci sono più barriere di linguaggio, siano possibili grandi imprese. Tuttavia, la storia ci mostra anche come questo potenziale sia percepito anche per la propria auto-promozione: "Così diventeremo famosi" è la motivazione per l'edificazione della grande città. Alla fine questo progetto conduce alla confusione delle lingue, da allora in poi dobbiamo imparare la nostra umanità attraverso il paziente ascolto dell'altro, anche se ci appare strano. È con l'effusione dello Spirito a Pentecoste che la comprensione attraverso le differenze viene resa possibile in un modo nuovo, mediante la potenza della Resurrezione di Gesù. Ora siamo invitati a condividere il dono della parola e dell'ascolto protesi verso il Signore e verso la libertà. Siamo chiamati a camminare nello Spirito. L'esperienza dei discepoli sulla strada di Emmaus è una conversazione che ha luogo in un contesto di viaggio insieme, ma anche di perdita e di speranza delusa. Come chiese che vivono la disunione a diversi livelli, e come società divise da pregiudizi e paura dell'altro, possiamo riconoscerci in questa situazione. Eppure è precisamente qui che Gesù sceglie di unirsi alla conversazione - non assumendo il ruolo superiore di maestro, ma camminando accanto ai suoi discepoli. È il suo desiderio di essere parte delle nostre conversazioni, ed è la nostra risposta nel volere che Egli rimanga e conversi ancora con noi, a renderci capaci di un incontro vitale con il Signore risorto. Ogni cristiano ha qualche esperienza di questo incontro con Gesù, e ha sentito la potenza della sua parola "come un fuoco nel cuore"; questa esperienza di resurrezione ci invita ad una più profonda unità in Cristo. La conversazione costante fra di noi e con Gesù - anche nel nostro disorientamento - ci fa proseguire nel cammino comune.


      • Preghiera:

        Signore nostro Gesù Cristo, proclamiamo con gioia la nostra comune identità nel tuo nome, e ti ringraziamo per averci invitato ad un dialogo d'amore con te. Apri i nostri cuori affinché possiamo condividere più perfettamente la tua preghiera al Padre che tutti siamo una cosa sola, in modo che, mentre camminiamo insieme, possiamo avvicinarci gli uni agli altri. Donaci il coraggio di portare insieme testimonianza alla verità, e di includere nel nostro dialogo anche coloro che fanno perdurare la divisione. Manda il tuo Spirito a renderci capaci di affrontare le situazioni in cui mancano la dignità e la compassione nelle nostre società, nelle nostre nazioni e nel mondo. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 18, 2013 9:12 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Venerdì 18 gennaio 2013, primo giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Unità dei cristiani e Giovanni Paolo II

Messaggio da Don Armando Maria » ven gen 18, 2013 8:58 pm

Giovanni Paolo II - Ut Unum Sint - 99

"Una Comunità cristiana che crede a Cristo

e desidera, con l'ardore del Vangelo, la salvezza dell'umanità,

in nessun modo può chiudersi all'appello dello Spirito

che orienta tutti i cristiani verso l'unità piena e visibile.

Si tratta di uno degli imperativi della carità che va accolto senza compromessi.

L'ecumenismo non è soltanto una questione interna delle Comunità cristiane.

Esso riguarda l'amore che Dio destina in Gesù Cristo all'insieme dell'umanità,

e ostacolare questo amore è una offesa a Lui e al suo disegno di radunare tutti in Cristo".
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » sab gen 19, 2013 8:32 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 19 gennaio 2013. Camminare come corpo di Cristo
      • Ezechiele 37,1-14 "Queste ossa possono rivivere?"
        Salmo 22 (21),2-9 Il servo di Dio, disprezzato e insultato, grida a Dio
        Ebrei 13,12-16 La chiamata ad andare da Gesù "fuori dalle mura"
        Luca 22,14-23 Gesù spezza il pane, dona Se stesso prima della sua Passione
  • Commento:
Camminare in umiltà con Dio significa ascoltare la chiamata ad uscire dal palazzo della nostra comodità, e ad accompagnare l'altro, specialmente colui che soffre. "Siamo diventati ossa secche, senza speranza, perduti per sempre": queste parole di Ezechiele danno voce all'esperienza di molte persone in tutto il mondo oggi. In India è il "popolo emarginato" delle comunità Dalit la cui vita parla di questa sofferenza - una sofferenza che Cristo, il crocefisso, condivide. Gesù, insieme alle persone ferite di ogni tempo e in ogni luogo, eleva a Dio il grido: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". I cristiani sono chiamati a questa via della croce. La Lettera agli Ebrei parla chiaramente non solo della realtà salvifica della sofferenza di Gesù, che si consuma in un luogo ai margini, ma anche della necessità per i suoi discepoli di andare "fuori dalle mura" per incontrarlo lì. Quando incontriamo coloro che sono stati esclusi, come i Dalits, e riconosciamo il crocefisso nella loro sofferenza, la strada da intraprendere è chiara: essere con Cristo significa essere in solidarietà con coloro ai margini di cui lui condivide le ferite. Il corpo di Cristo, lacerato sulla croce, è "spezzato per voi", la sofferenza e la morte di Cristo sono anticipate nell'episodio dell'Ultima Cena, e ogni Eucaristia è celebrata come vittoria sulla morte. Nella celebrazione cristiana, il corpo sacrificato di Cristo è il suo corpo risorto e glorioso; il suo corpo è spezzato cosicché noi possiamo condividere la sua vita, e, in lui, essere un solo corpo. Come cristiani in cammino verso l'unità possiamo spesso vedere l'Eucaristia come il luogo in cui lo scandalo della nostra disunione è dolorosamente reale, sapendo che, per ora, non possiamo ancora condividere insieme questo sacramento come dovremmo. Questa situazione ci chiama ad un rinnovato sforzo verso una più profonda comunione l'uno con l'altro. La lettura di oggi potrebbe avviare un'altra linea di riflessione. Camminare come corpo di Cristo apre la strada ad "atti eucaristici": condividere il nostro pane con gli affamati, rompere le barriere della povertà e della disuguaglianza, in cui tutti i cristiani sono chiamati ad operare insieme. Papa Benedetto XVI contestualizza la sua riflessione sull'Eucaristia per la Chiesa, nella comprensione cattolica, proprio in questa linea: è un sacramento che non deve solo essere creduto e celebrato, ma deve anche essere vissuto (Sacramentum Caritatis). Nella comprensione ortodossa della "liturgia dopo la liturgia" si riconosce che non vi è "nulla di autenticamente umano" che non trovi il suo modello e la sua vita nell'Eucaristia (cfr. SC 71).


      • Preghiera:

        O Dio compassionevole, tuo Figlio è morto sulla croce perché le nostre divisioni potessero essere annientate dal suo corpo lacerato. Eppure, noi lo abbiamo crocefisso ancora, e ancora e ancora con la nostra disunione, e con sistemi e prassi che ostruiscono la tua amorevole cura e minano la tua giustizia verso gli esclusi dai doni della tua creazione. Manda il tuo Spirito a soffiare vita e guarigione sulla nostra divisione, perché possiamo insieme rendere testimonianza alla giustizia e all'amore di Cristo. Cammina con noi verso il giorno in cui potremo condividere l'unico pane e l'unico calice alla comune mensa. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab gen 19, 2013 8:32 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Sabato 19 gennaio 2013, secondo giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab gen 19, 2013 8:37 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 20 gennaio 2013. Camminare verso la libertà
      • Esodo 1,15-22 Le levatrici ebree obbediscono a Dio, non al comando del faraone
        Salmo 17 (16),1-6 La preghiera confidente di chi è aperto allo sguardo di Dio
        2 Corinzi 3,17-18 La libertà dei figli di Dio nella gloria
        Giovanni 4,4-26 La conversazione con Gesù porta la donna samaritana ad una vita più libera
  • Commento:
Camminare in umiltà con il Signore è sempre un percorso di accoglimento della libertà che Egli offre a tutte le persone. Ricordiamocene durante questa celebrazione. Celebriamo il mistero della lotta per la libertà, che ha luogo anche nei contesti in cui l'oppressione, il pregiudizio e la povertà sembrano essere fardelli impossibili. Il diniego risoluto nell'accettare comandi e condizioni disumane - come quelli dati dal faraone alle levatrici del popolo ebraico schiavo - possono sembrare azioni piccole; ma tali sono spesso le azioni adatte per promuovere la libertà nelle comunità locali in ogni luogo. Perciò noi celebriamo la determinazione alla libertà - nella dignità, nell'inclusività sociale, e in una giusta condivisione di tutti i beni - quale è visibile nelle comunità Dalit. Questo cammino deciso verso la pienezza di vita propone a tutti noi, intrappolati come siamo, in diversi modi, nei modelli di ineguaglianza in ogni parte della terra, il dono della speranza del vangelo. Il percorso, passo dopo passo, verso la libertà dall'ingiusta discriminazione e da pratiche di pregiudizio si comprende bene dalla storia dell'incontro di Gesù con la donna samaritana al pozzo. Vi è una donna che cerca, anzitutto, di mettere in discussione i pregiudizi di cui è oggetto, così come di trovare il modo di alleviare il gravame della sua vita. Queste preoccupazioni sono il punto di partenza della sua conversazione con Gesù. Gesù stesso si intrattiene in conversazione con lei sia a motivo della necessità dell'aiuto, sia a motivo della necessità di smantellare i pregiudizi sociali che rendono questo aiuto problematico. A poco a poco si dischiude di fronte alla donna la strada verso una vita più libera, via via che la complessità della sua vita è vista sempre più alla luce delle parole di Gesù. Alla fine questa conversazione introspettiva riporta la conversazione al punto in cui ciò che divide questi due gruppi di persone - il luogo in cui dovrebbero adorare - viene trasceso. Adorare "guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio" è ciò che viene richiesto; e qui noi impariamo ad essere liberi da tutto ciò che ci trattiene dalla vita in comune, dalla vita in pienezza. Essere chiamati ad una maggiore libertà in Cristo, è una chiamata ad una più profonda comunione. Ciò che ci separa - sia come cristiani che cercano l'unità, che come popoli divisi da tradizioni ingiuste e da disuguaglianze - ci rende prigionieri, e sconosciuti gli uni agli altri. La nostra libertà in Cristo è invece caratterizzata dalla nuova vita nello Spirito che ci rende capaci, insieme, di stare davanti alla gloria di Dio "a viso scoperto"; è in questa gloriosa luce che impariamo a guardarci l'un l'altro più sinceramente, mentre cresciamo nell'immagine di Cristo verso la pienezza dell'unità cristiana.


      • Preghiera:

        O Dio liberatore, ti ringraziamo per il coraggio e la speranza della fede di coloro che combattono per la dignità e la pienezza di vita. Sappiamo che Tu rialzi i caduti e liberi i prigionieri. Tuo Figlio Gesù cammina con noi per mostrarci la via verso l'autentica libertà. Fa' che possiamo apprezzare ciò che ci viene dato, e prendere forza nel contrastare tutto ciò che ci rende schiavi dentro. Manda il tuo Spirito perché la verità ci renda liberi, e possiamo proclamare con voce unita il tuo amore al mondo. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Maria Patrizia
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Messaggio da Maria Patrizia » sab gen 19, 2013 7:04 pm

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2013
18 gennaio 2013 - 25 gennaio 2013
Pregare e vivere per l’unità: un impegno per tutto l’anno

Dal 18 al 25 gennaio in molte parti del mondo si celebra la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Nell’emisfero sud, dove gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera generalmente nel tempo di Pentecoste.

Quest’anno il testo è stato elaborato da giovani del Movimento studentesco cristiano dell’India a cui aderiscono circa diecimila universitari, e dalla Federazione degli universitari cattolici di tutta l’India. Il motto scelto è preso dal profeta Michea: “Quel che il Signore esige da noi” - cfr 6, 6-8.

Chiara Lubich era solita commentare il versetto biblico ogni volta. Per mantenere questo suo apporto, la Parola di Vita del mese di gennaio: «Andate dunque e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e non sacrificio» (Mt 9,13), [testo a commento del versetto di Mt 9,13 (confrontare con Osea 6,6) scritto nel giugno 1996] potrebbe essere un contributo ad approfondire la Parola proposta.

Dovunque nel mondo gli appartenenti al Movimento dei Focolari preparano e partecipano attivamente alla Settimana di preghiera.

Proponiamo per l’occasione una preghiera per l’unità tra i cristiani, pronunciata da Chiara Lubich il 28 ottobre 2002, durante una sua visita al Consiglio ecumenico delle Chiese a Ginevra (Svizzera):

«Gesù, eccoci qui […] per chiederti anzitutto una cosa grande, Signore!

Tu che hai detto: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome [nel mio amore] io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20), suscita in tutti noi quel grande rispetto fraterno, quel profondo ascolto vicendevole, accendi quel reciproco amore che permetta, anzi porti, la tua presenza spirituale in mezzo a noi. Perché lo sappiamo Signore senza di Te non possiamo far nulla.

Ma, con Te in mezzo a noi, potremo essere illuminati con la tua luce, e guidati in questo giorno […].

Tu conosci […] quale unica e pur diversa chiamata gravi su di noi: lavorare, assieme a tanti altri del mondo cristiano, affinché la comunione piena e visibile fra le Chiese diventi un giorno realtà. Anche se ciò richiede – lo sappiamo – quasi un miracolo. Per questo abbiamo bisogno di Te, Gesù. Noi, da parte nostra […] non possiamo non aprirti il nostro cuore e svelartene i sentimenti più profondi.

Avvertiamo anzitutto il bisogno di chiederti perdono a nome nostro, ma anche a nome delle nostre sorelle e fratelli cristiani di tutti i tempi, perdono per aver lacerato sconsideratamente la tua tunica e averla ridotta in così tanti pezzi; e per averla, indifferenti, mantenuta tale. Nello stesso tempo, non possiamo non nutrire un’ardente speranza nella tua misericordia, sempre più grande di ogni nostro peccato, e capace, non solo di perdonare, ma di dimenticare. Così come non possiamo negare una grande fede nel tuo amore immenso, che sa trarre il bene da ogni male, se in Te si crede e Te si ama.

Tutto questo brucia nel nostro cuore, Gesù, in questo momento, assieme alla riconoscenza per quanto, con la tua grazia, da quasi un secolo, i cristiani di molte Chiese, sospinti allo Spirito Santo, hanno potuto fare, per un riavvicinamento reciproco in un fecondo dialogo d’amore, un intenso lavoro teologico, una generale sensibilizzazione del popolo alla necessità dell’unità.

E perciò – lascia che te lo diciamo, Signore -, pur nella situazione della non ancora piena comunione, sempre viva dolorosa avvertiamo in cuore quell’ottimismo cristiano che il tuo infinito Amore non può non suscitare. E incominciamo così il nostro lavoro nella sicurezza che Tu, che sai vincere il mondo, saprai anche aiutarci ad aiutarti a mostrare un giorno il Tuo testamento realizzato qui sulla terra. Esso, per l’unità raggiunta, ti potrà testimoniare al mondo Re e Signore dei cuori e dei popoli. Amen».

Chiara Lubich al Consiglio Ecumenico delle Chiese

Ginevra, 28 ottobre 2002


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PAROLA DI VITA GENNAIO 2013

Andate dunque e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e non sacrifi­cio» (Mt 9,13).

«… misericordia io voglio e non sacrificio».

Ricordi quando Gesù ha detto queste parole?

Mentre era seduto a mensa, alcuni pubblicani e peccatori s’erano messi a tavola con lui. Accortisi di questo, i farisei avevano detto ai suoi discepoli: «Perché il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». E Gesù, sentite queste parole, aveva risposto:

«Andate dunque e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e non sacrifi­cio».

Gesù cita qui una frase del profeta Osea e questo fatto dimostra che a Gesù piace il concetto lì contenuto: è infatti la norma secondo la quale Egli stesso si comporta. Essa espri­me il primato dell’amore su qualsiasi altro comandamento, su qualsiasi altra regola o precetto.

È questa la novità del cristianesimo. Gesù è venuto a dire che Dio vuole da te, nei con­fronti degli altri uomini, prima di tutto l’amore e che questa volontà di Dio era già stata an­nunciata nelle scritture come lo dimostrano le parole del profeta Osea.
L’amore è per ogni cristiano il programma della sua vita, la legge fondamentale del suo agire, il criterio del suo muoversi.

Sempre l’amore deve prendere il sopravvento sulle altre leggi. Anzi: l’amore per gli altri deve essere per il cristiano la solida base su cui può legittimamente attuare ogni altra norma.

«… misericordia io voglio e non sacrificio».

Gesù vuole amore e la misericordia è una sua espressione.

Ed Egli vuole che il cristiano viva così anzitutto perché Dio è così.

Per Gesù, Dio è prima di tutto il Misericordioso, il Padre che ama tutti, che fa sorgere il sole e fa piovere sopra i buoni e i cattivi.

Gesù, perché ama tutti, non teme di stare con i peccatori e in questo modo ci rivela chi è Dio.

Se Dio, dunque, è così, se Gesù è tale, anche tu devi nutrire identici sentimenti.

«… misericordia io voglio e non sacrificio».

«… e non sacrificio».

Se non hai l’amore per il fratello, a Gesù non piace il tuo culto. Non gli interessa la tua preghiera, l’assistenza alla Messa, le offerte, che puoi fare, se tutto ciò non fiorisce dal tuo cuore in pace con tutti, ricco di amore verso tutti.

Ricordi quelle sue parole tanto incisive del discorso della montagna? «Se dunque pre­senti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono».

Esse ti dicono che il culto che più piace a Dio è l’amore del prossimo, che va messo alla base anche del culto verso Dio.

Se tu volessi fare un dono a tuo padre mentre sei in collera con tuo fratello (o tuo fra­tello con te) che ti direbbe tuo padre? «Mettiti in pace e poi vieni pure a offrirmi ciò che desi­deri».

Ma c’è di più. L’amore non è solo la base dl vivere cristiano. Esso è anche la via più di­retta, per stare in comunione con Dio. Lo dicono i santi, lo sperimentano i cristiani che vivono la loro fede: se aiutano i propri fratelli, soprattutto i bisognosi, cresce in loro la devozione, l’unione con Dio si fa più forte, avvertono che esiste un legame fra loro e il Signore: ed è ciò che dà più gioia alla loro vita.

«… misericordia io voglio e non sacrificio».

Come vivrai allora questa nuova Parola di Vita?

Non porre discriminazioni fra gli uomini che hanno contatto con te, non emarginare nessuno, ma a tutti offri quanto puoi dare, imitando Dio Padre. Aggiusta piccoli o grandi screzi che dispiacciono al Cielo e t’amareggiano la vita, non lasciare tramontare il sole – come dice la Scrittura – sulla tua ira, verso chiunque.

Se ti comporterai così, tutto ciò che farai sarà gradito a Dio e rimarrà nell’eternità. Sia che tu lavori o riposi, sia che tu giochi, o studi, sia che tu stia con i tuoi figli, o che tu porti la tua signora a spasso, sia che tu preghi, o ti sacrifichi, o adempi quelle pratiche religiose che convengono alla tua vocazione cristiana, tutto, tutto sarà materia prima per il Regno dei Cieli.

Il Paradiso è una casa che si costruisce di qua e si abita di là. E si costruisce con l’amore.

Chiara Lubich

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 21, 2013 9:11 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Domenica 20 gennaio 2013, terzo giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 21, 2013 9:13 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 21 gennaio 2013. Camminare come figli della terra
      • Levitico 25,8-19 La terra è per il bene comune, non per guadagno personale
        Salmo 65 (64),6b-14 L'abbondante effusione della grazia di Dio sulla terra
        Romani 8,18-25Il desiderio di redenzione di tutta la creazione
        Giovanni 9,1-11 Gesù guarisce: fango, corpo e acqua
  • Commento:
Se dobbiamo camminare in umiltà con Dio, dovremo sempre essere coscienti di noi stessi come parte della creazione, e destinatari dei doni di Dio. Oggi vi è un riconoscimento crescente che una migliore comprensione del nostro posto nella creazione deve diventare una priorità. Soprattutto fra i cristiani vi è una maggiore consapevolezza di come l'attenzione per il creato sia parte del "camminare in umiltà con Dio", il Creatore, poiché tutto ciò che abbiamo ci è stato dato da Dio nella sua creazione, e quindi non è "nostro" tanto da poterne usufruire a nostro piacimento. È per questo motivo che, dal 1 settembre al 4 ottobre, i cristiani sono invitati a osservare delle "Giornate per la salvaguardia del creato" - una pratica sempre più diffusa in molte chiese. Nel 1989 il Patriarca ecumenico Dimitrios I ha proclamato il 1 settembre giorno di preghiera per il creato. Il calendario liturgico delle Chiese Ortodosse comincia quel giorno con una commemorazione della creazione del mondo ad opera di Dio. Il 4 ottobre molte chiese di tradizione occidentale ricordano Francesco d'Assisi, l'autore del Cantico delle creature. L'inizio e la conclusione delle "Giornate per la salvaguardia del creato" sono perciò legate all'attenzione per il creato, rispettivamente nella tradizione orientale e occidentale della cristianità. La storia cristiana è una storia di redenzione per tutta la creazione; è la storia stessa della creazione. La fede che, in Gesù, Dio diviene un essere umano, in un particolare luogo e tempo è l'articolo di fede attorno al quale tutti i cristiani concordano. È il credo condiviso nell'Incarnazione che comporta un profondo riconoscimento dell'importanza della creazione - dei corpi, del cibo, della terra, dell'acqua e di tutto ciò che nutre la nostra vita come abitanti di questo pianeta. Gesù è pienamente parte di questo mondo. Può essere persino scioccante ascoltare come Gesù guarisca usando la saliva e il fango della terra, ma risponde a verità questo senso del mondo creato quale parte essenziale della nuova vita che Dio viene a portarci. Nel mondo, la terra spesso è lavorata dalla gente più povera, che frequentemente non ne raccoglie i frutti, questa è l'esperienza di molti Dalits in India. Allo stesso tempo, sono proprio le comunità Dalit che hanno particolare attenzione per la terra, visto che la saggezza pratica del lavorare la terra accompagna le loro fatiche. La cura della terra implica alcuni interrogativi su come gli esseri umani debbano vivere nel creato, in modi che siano pienamente umani per tutti. Il fatto che la terra - sia per chi la lavora che per chi la possiede - sia così spesso fonte di disuguaglianze economiche e di pratiche lavorative degradanti è motivo di grande preoccupazione per i cristiani, e di azione congiunta. Il riconoscimento contrattuale dei rischi di sfruttamento della terra è trattato nelle istruzioni del brano del Levitico circa l'anno del giubileo: la terra e i suoi frutti non sono date come un'occasione "per trarre vantaggio dagli altri", ma, al contrario, il lavoro della terra deve portare beneficio a tutti. Questa non è solo un'"idea religiosa", ma è strettamente legata alle reali pratiche economiche e di impresa riguardanti il modo in cui la terra è amministrata, comprata e venduta.


      • Preghiera:

        Dio della vita, ti ringraziamo per la terra, e per coloro che se ne prendono cura e ne traggono frutti. Fa' che il tuo Spirito, datore di vita, ci aiuti a riconoscerci parte delle interrelazioni della creazione. Fa' che possiamo imparare ad avere a cuore la terra, e ad ascoltare il gemito della creazione. Fa' che possiamo veramente camminare insieme sulle orme di Cristo, portando guarigione a tutto ciò che ferisce questa terra, e assicurando un'equa condivisione di ciò che essa produce. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 21, 2013 9:14 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Lunedì 21 gennaio 2013, quarto giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 22, 2013 10:03 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 22 gennaio 2013. Camminare come amici di Gesù
      • Cantico dei cantici 1,5-8 L'amore e l'amato
        Salmo 139 (138),1-6 Tu mi scruti e mi conosci
        3 Giovanni,2-8 Ospitalità agli amici in Cristo
        Giovanni: 15,12-17 Vi chiamo amici
  • Commento:
Camminare in umiltà con Dio non significa camminare da soli. Significa camminare con coloro che sono segni viventi della presenza di Dio fra noi, i nostri amici. "Vi ho chiamati amici" dice Gesù nel vangelo di Giovanni. Nella libertà dell'amore, possiamo scegliere i nostri amici, ed essere scelti come tali: "Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi" dice Gesù ad ognuno di noi. L'amicizia di Gesù con ciascuno di noi trasfigura e trascende le nostre relazioni familiari e sociali. Essa parla dell'amore profondo e costante di Dio per noi. Il poema d'amore della Bibbia, il Cantico dei cantici, è stato interpretato in vari modi, quali l'amore di Dio per Israele, o l'amore di Cristo per la Chiesa. Esso rimane la testimonianza della passione fra gli amanti che trascende le barriere imposte dalla società. Mentre l'innamorata dice al suo amore "Ho la pelle scura eppure sono bella", le sue parole suonano come una richiesta: "non state a guardare se sono scura". Ma l'innamorato guarda e sceglie l'amore, come fa Dio in Cristo. I Dalits sanno che quando Dio posa su di loro il suo sguardo è con questo stesso amore appassionato. "Vi ho chiamati amici" è una forma di liberazione dalla disumanità e dall'ingiustizia loro inflitte dal sistema delle caste. Per un Dalit in India, oggi, diventare amico di Gesù è una risposta che esige un caro prezzo. Che cosa esige Dio da coloro che chiama a camminare con lui e ad essere suoi amici? In India è un appello alle chiese ad abbracciare i Dalits come amici uguali del loro comune amico. Questo invito ad essere amici con gli amici di Gesù è un altro modo di comprendere l'unità dei cristiani per la quale preghiamo. I cristiani in tutto il mondo sono chiamati ad essere amici con tutti coloro che combattono contro la discriminazione e l'ingiustizia. Il cammino verso l'unità dei cristiani richiede che camminiamo umilmente con Dio con - e come - amici di Gesù.


      • Preghiera:

        O Gesù, dal primo momento della nostra esistenza Tu ci hai offerto la tua amicizia. Il tuo amore abbraccia tutti i popoli, soprattutto quanti sono esclusi o ripudiati a motivo delle costrizioni umane di casta, razza o colore. Pieni di fiducia e certi della nostra dignità in te, fa' che possiamo camminare in solidarietà gli uni con gli altri, ed abbracciarci vicendevolmente nello Spirito, come figli di Dio Padre. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 22, 2013 10:04 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Martedì 23 gennaio 2013, quinto giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


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Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 22, 2013 10:06 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 23 gennaio 2013. Camminare oltre le barriere
      • Rut 4,13-18 I discendenti di Rut e Booz
        Salmo 113 (112),1-9 Dio, aiuto dei bisognosi
        Efesini 2,13-16 Cristo ha demolito quel muro che li separava
        Matteo 15,21-28 Gesù e la donna cananea
  • Commento:
Camminare in umiltà con Dio significa camminare oltre le barriere che dividono e danneggiano i figli di Dio. I cristiani in India sono consapevoli delle divisioni tra loro. Il modo in cui sono trattati i Dalits all'interno delle loro chiese infrange la visione biblica dell'unità per cui preghiamo. L'apostolo Paolo visse nelle devastanti divisioni delle prime comunità cristiane fra i cristiani giudei e i cristiani provenienti da vari gruppi etnici. In merito a questa barriera, e ad ogni altra successiva, Paolo afferma che Cristo: "[...] è la nostra pace: egli ha fatto diventare un unico popolo i pagani e gli Ebrei; egli ha demolito quel muro che li separava". Altrove egli scrive: "Con il battesimo infatti siete stati uniti a Cristo, e siete stati rivestiti di lui come di un abito nuovo. Non ha più alcuna importanza l'essere Ebreo o pagano, schiavo o libero, uomo o donna, perché uniti a Gesù Cristo tutti voi siete diventati un sol uomo" (Gal 3,27-28). In Cristo tutte le profonde barriere del mondo antico - e di quello moderno - sono state rimosse perché sulla croce Gesù ha creato in se stesso una nuova umanità. In un mondo in cui le barriere religiose sono spesso difficili da superare, i cristiani che sono una piccola minoranza nel contesto multi-religioso dell'India ci ricordano l'importanza del dialogo interreligioso e della cooperazione. Il vangelo di Matteo ci narra il difficile cammino di Gesù - e dei suoi discepoli - per superare le barriere della religione, della cultura e di genere, quando Egli viene interpellato da una donna cananea che lo implora di guarire la figlia. L'istinto dei discepoli di mandarla via e la stessa esitazione da parte di Gesù sono superate dalla fede della donna, dalla sua necessità. Da allora Gesù e i suoi discepoli furono in grado di superare le barriere e i limiti imposti dal mondo antico. Ciò è già presente nella Bibbia ebraica. Il Libro di Rut, la donna moabita di diversa lingua e cultura, si conclude con un elenco della sua discendenza con l'israelita Booz. Il loro figlio Obed fu padre di Iesse, padre di Davide. La genealogia dell'eroe-re dell'antico Israele riflette il fatto che la volontà di Dio può essere esaudita quando i popoli superano le barriere della religione e della cultura. Il cammino con Dio oggi esige che noi superiamo le barriere che separano i cristiani gli uni dagli altri e dai popoli di altra fede. Il cammino verso l'unità dei cristiani esige che camminiamo umilmente con Dio oltre le barriere che ci separano.


      • Preghiera:

        O Padre, perdonaci per le barriere di avidità, pregiudizi e disprezzo che continuamente innalziamo, e che ci separano all'interno e fra le chiese, da persone di altre fedi e da coloro che consideriamo meno importanti di noi. Fa' che il tuo Spirito ci doni il coraggio di oltrepassare queste barriere e di demolire le mura che ci dividono gli uni dagli altri. Fa' che possiamo poi, con Cristo, avanzare verso una terra sconosciuta per portare il suo messaggio di accoglienza amorevole e di unità a tutto il mondo. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer gen 23, 2013 2:31 pm

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Mercoledì 23 gennaio 2013, sesto giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » mer gen 23, 2013 2:36 pm

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 24 gennaio 2013. Camminare nella solidarietà
      • Numeri 27,1-11 Figlie con diritto di eredità
        Salmo 15 (14),1-5 Chi è degno, Signore, di stare nella tua casa? Salmo di Davide
        Atti 2,43-47 I discepoli mettevano in comune tutto
        Luca 10,25-37 Il buon samaritano
  • Commento:
Camminare in umiltà con Dio significa camminare in solidarietà con tutti coloro che combattono per la pace e la giustizia. Ciò pone una domanda per quanti pregano per l'unità dei cristiani questa Settimana: "qual è l'unità che cerchiamo?". La Commissione Fede e Costituzione, che include membri del Consiglio Ecumenico delle Chiese e della Chiesa Cattolica, intende l'unità come "unità visibile in un'unica fede e in una celebrazione eucaristica comune". Il Movimento ecumenico si prodiga per superare le barriere antiche e nuove che dividono i cristiani, ma può farlo grazie ad un concetto di unità visibile che lega la natura e la missione della Chiesa nel servizio all'unità del genere umano e al superamento di tutto ciò che nuoce alla dignità degli esseri umani e ci mantiene lontani. Come si è espressa Fede e Costituzione: "La Chiesa è chiamata e investita del compito di condividere le sofferenze di tutti attraverso l'impegno per la difesa e l'attenzione verso il povero, il bisognoso e l'emarginato. Questo comporta l'analisi critica e la denuncia delle strutture ingiuste e operare per la loro trasformazione. [...] Questa testimonianza fedele può anche coinvolgere gli stessi cristiani nella sofferenza per amore del Vangelo. La Chiesa è chiamata così a sanare e a riconciliare le relazioni umane infrante e a essere lo strumento di Dio per la riconciliazione delle divisioni e delle ostilità fra gli uomini" (La Natura e la Missione della Chiesa, n.40). Ci sono molti esempi di questi atti di guarigione e riconciliazione nelle chiese indiane. I cristiani Dalit ci ricordano altri tipi di ingiustizie e altri modi in cui possono essere superate. Fino a poco tempo fa le leggi cristiane indiane sull'eredità diseredavano le figlie femmine. Le chiese hanno sostenuto la richiesta per un'abrogazione di questa legge arcaica. La storia dell'eredità di Selofcad in cui Mosè si rivolge a Dio per ottenere giustizia in favore delle figlie, è stata d'ispirazione per ottenere giustizia per le donne. Perciò i cristiani Dalit, nella loro battaglia per la giustizia, sono stati spinti da questa testimonianza biblica. Essi si sono impegnati con Dalits di altre fedi e con circuiti secolari e movimenti sociali in India e in tutto il mondo, nella loro resistenza contro l'ingiustizia. I Dalits sono stati ispirati, nella loro lotta contro l'ingiustizia, dall'esempio di altri movimenti di riforma sociale. La parabola del buon samaritano è un'immagine biblica della Chiesa unita nella solidarietà con gli oppressi. Come i Dalits, il buon samaritano viene da una comunità disprezzata e ai margini, ma è lui che, nella storia, si prende cura dell'uomo abbandonato sulla strada e che proclama con la sua azione solidale, la speranza e la consolazione del vangelo. Il cammino verso l'unità dei cristiani è inseparabile dal camminare umilmente con Dio nella solidarietà con tutti coloro, e ciascuno di coloro, che hanno bisogno di giustizia e di benevolenza.


      • Preghiera:

        O Dio Trino, nella tua vita ci offri un modello unico di interdipendenza, di relazione amorevole e di solidarietà. Rendici uno affinché possiamo vivere la nostra vita in questo modo. Insegnaci a condividere la speranza che troviamo nelle persone che lottano per la vita, in ogni parte del mondo. Fa' che la loro perseveranza possa essere per noi ispirazione a superare le nostre divisioni, per vivere in santo accordo gli uni con gli altri e per camminare insieme nella solidarietà. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 24, 2013 3:11 pm

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Giovedì 24 gennaio 2013, settimo giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


...con tutto il mio piccolo ♥
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Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 24, 2013 3:15 pm

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
  • 25 gennaio 2013. Camminare insieme nella celebrazione
      • Abacuc 3,17-19 Celebrare in un momento di difficoltà
        Salmo 100 (99),1-5 Il culto al Signore in tutta la terra
        Filippesi 4,4-9 Siate sempre lieti nel Signore
        Luca 1,46-55 Il cantico di Maria
  • Commento:
Camminare in umiltà con Dio significa camminare nella celebrazione. Chi visita l'India viene colpito dalla durezza e dalle lotte sopportate dai Dalits, e allo, stesso tempo, dal loro senso di speranza e di celebrazione. Vi era una borgata presso la stazione vicino Bangalore che era abitata da numerosi Dalits e da altre "classi umili" che erano lavoratori emigranti da Tamilnadu venuti per costruire la ferrovia al tempo dell'indipendenza indiana. Dopo che fu minacciata di evacuazione dalla compagnia ferroviaria nei primi degli anni '80, la comunità - mediante la sua leadership femminile - si organizzò in modo tale da essere in grado di trovare una nuova terra e costruire nuove fisse dimore per quasi mille persone. La comunità Dalit e gli altri si sono trasferiti nelle loro nuove case nel 2011, case pagate da loro stessi. Questo non è che uno degli esempi di lotta contro l'ingiustizia, portata avanti con grande speranza, che merita di essere celebrata. Speranza e celebrazione ricorrono insieme nelle letture bibliche di oggi. Il profeta Abacuc loda il Signore in un momento di siccità e di fallimento del raccolto. Questa testimonianza che Dio camminerà con il suo popolo in difficoltà è una celebrazione di speranza. La beata vergine Maria si reca dalla cugina Elisabetta per rallegrarsi della sua gravidanza. Ella canta il Magnificat come canto di speranza ancor prima della nascita di suo figlio. Dalla prigione Paolo esorta la comunità cristiana di Filippi alla gioia: "Siate sempre lieti". Nella Bibbia ogni celebrazione è legata alla speranza nella fedeltà di Dio. Gli aspetti celebrativi della cultura Dalit offrono un'analoga testimonianza di fede e di speranza, forgiata dalla prova del fuoco dell'esperienza Dalit di lotta per la dignità e di resistente sopravvivenza. Mentre preghiamo per l'unità dei cristiani, volgiamo i nostri occhi alla celebrazione di vita che vediamo in India, soprattutto alla fedeltà dei Dalits alla loro identità cristiana, pur nella loro lotta per la sopravvivenza. Anche la nostra celebrazione dell'unità fra i cristiani che deve essere ancora raggiunta avviene nella speranza e nella lotta. Essa è radicata nella speranza che la preghiera di Gesù che noi siamo una cosa sola sarà esaudita nei tempi del Signore e con i suoi mezzi. Si radica nella gratitudine perché l'unità è un dono di Dio, e nel riconoscimento dell'unità che già sperimentiamo quali amici di Gesù, espressa nell'unico Battesimo. Si fonda sulla convinzione che Dio chiama ciascuno di noi a lavorare per l'unità, e che ogni nostro sforzo verrà valorizzato da Dio confidando, come l'apostolo Paolo: "Rivolgetevi a Dio, chiedetegli con insistenza ciò di cui avete bisogno e ringraziatelo". Camminare verso l'unità dei cristiani esige che camminiamo umilmente con Dio nella celebrazione, nella preghiera e nella speranza.


      • Preghiera:

        O Dio ricco di grazia, fa' che il tuo Spirito infonda nelle nostre comunità la gioia e la celebrazione, affinché possiamo rallegrarci per l'unità che già condividiamo, e affinché con zelo continuiamo la ricerca dell'unità visibile. Gioiamo per la fede e per la speranza di quei popoli che non permettono che la dignità sia violata, vedendo in loro la tua meravigliosa grazia e la tua promessa di libertà. Insegnaci a condividere la loro gioia e ad imparare dalla loro fedele perseveranza. Ravviva in noi la speranza e sostieni il nostro proposito che nel nome di Cristo possiamo camminare insieme nell'amore, elevando un'unanime voce di lode e intonando insieme un canto di preghiera e adorazione. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 25, 2013 9:45 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

Venerdì 25 gennaio 2013, ottavo giorno di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


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