LA DISINTEGRAZIONE DELL'AMORE NELLA SOCIETà CONTEMPORANEA

[peter]

Vi Vengo incontro portando e ancora a voi la mia testimonianza, l'amore che vive in me mi dice di compiere la volontà del mio cuore e spero anche quella di Gesù.

Lo spirito della società contemporanea venne presagito da un economista inglese di nome Adam Smith che affermava

"il panettiere produce pane non per farne dono (benevolenza), ma per venderlo (perseguimento del proprio interesse). Tuttavia, il panettiere – pur mosso dal proprio interesse di vendere il prodotto del suo lavoro per ottenere altri beni o lavoro altrui – produce quel pane che anticipa essere desiderato, apprezzato, dal cliente. In altri termini, il panettiere cerca l'apprezzamento del suo cliente, senza il quale egli non potrà vendere il proprio pane non soddisfacendo così i propri interessi.

Sicuramente questo signore era in buona fede quando ha affermato tutto ciò, ma questa teoria ha iniziata ad essere sconfessata con l'apparizione delle grandi catene di distribuzione con il progredire della tecnologia, con il comparire di uno stereotipo umano incalzato dall'evoluzione in senso negativo della società economica che ha desiderato un uomo prevalentemente egoista perchè tutto ciò torna utile alla sopravvivenza di questo modello economico. Influenzato dalle mode, dal benessere, dalla ricchezza e dai modelli proposti dalla pubblicità, attraverso i canali di comunicazione di massa che ben conosciamo dire egoista oggi è definire buona parte degli esseri umani che popolano la società industrializzata.
Come si fa a capire se un uomo è aridamente egoista ? Quando riesci a valutare il suo atteggiamento qualora si trovi davanti a lui uno più povero in stato di bisogno, insomma uno che cerca la carità. Basta andare nei grandi parcheggi dei supermercati, basta andare agli stop dei semafori, basta trovare uno di un'altra razza che cerca di venderti qualcosa, ma potrei fare mille altri esempi, E' in questi casi che si misura la capacità del dare. Ho notato un grave atteggiamento di indifferenza da parte di molte persone, quasi di fastiidio, a volte si liberano di qualche centesimo, del superfluo, a volte si mettono a contrattare, ma non riescono a capire che quella che hanno davanti è un'altra persona che fugge da una realtà di povertà con gli stessi medesimi bisogni degli altri esseri umani. Regna su tutti un concetto economico dei rapporti sociali. Eppure c'è più verità in queste povere persone che vengono da un'altra situazione, che in noi.
A volte li interrogo e lascio a loro qualcosa che possa sargi in fondo l'illusione di andare avanti per un giorno o due, ma sono un ipocrita tra gli ipocriti perchè non riesco a svincolarmi dal bisogno di denaro e infine come tutti devo scendere a compromessi con il mondo perchè ho una famiglia a cui rendere conto. Vivono in qualche stanza in cinque o sei e pagano l'affitto tra di loro. Per mangiare si accontentano di qualche scatoletta o del cibo preparato da qualche loro compagno, anche se sono di un'altra razza e religione possiedono un messaggio positivo che noi non abbiamo.
Oggi noi abbiamo tutto, possiamo fare praticamente tutto, ma siamo disperatamente soli. L'automobile ci porta dove vogliamo e alla velocità che desideriamo, ma non possiamo avere come compagno di viaggio un'altra persona che non conosciamo, perchè guida un'altra macchina.
Corriamo tutti per le strade ma nella massa siamo tutti dei perfetti anonimi, degli sconosciuti. Oggi abbiamo il telefono, oggi abbiamo il computer che ci mette in grado di comunicare con tutto il mondo, ma mentre scrivo queste cose al limite potreste vedere la mia fotografia, ma non posso, stringervi la mano e dire le più belle parole di amicizia perchè non vi vedo e non so in quanti mi seguite. Lascio questo messaggio ma chi lo leggerà e io che lo scriverò resteremo sconosciuti.
Oggi andiamo ai supermercati dove c'è ogni ben di Dio, ma nessuno ha il coraggio di parlare con gli altri, al limite qualche piccola cortesia, ma nulla più. A volte poi vedo gente che nella loro pazzia comprano delle cose costosissime, manco fossero l'acqua di Lourdes, per soddisfare il loro vuoto e la loro solitudinein famiglia, dove sopravvive l'illusione che ci sia ancora qualcuno ad ascoltare, specialmente in questa vita di fretta che ruba anche il tempo ai rapporti affettivi tra i familiari. Andiamo al cinema, ma non possiamo parlare e condividere i nostri sogni con una persona diversa dalla nostra famiglia perchè anche qui manca il coraggio. Peggio ancora quando siamo in famiglia e accendiamo il televisore che ci fa vedere una realtà contraffatta di cose meravigliose alle quali sacrifichiamo i momenti più belli tra noi famigliari. A tavola si potrebbe discutere, ma c'è quella maledetta scatola accesa.
Il sistema economico odierno vuole un uomo solo ed estremamente insoddisdfatto che cerca le sue risposte nelle cose in vendita e non negli altri uomini. Cosa c'è di più bello che stare in compagnia ! ma anche qui lo spirito di gruèppo è subordinato ai rapporti economici perchè per andare al bar bisogna pagare, e se è un bar di città non si riesce neanche a paqrlare con qualcuno perchè devi consumare in fr4etta e fare mosto all'atra clientela. Ma il sistema economico odierno vuole anche un uomo che dimentichi Dio per ritrovarlo in mille palliativi di mercato che lasciano le risposte che trovano e non durano più di una settimana cosicchè l'uomo è costretto a spendere denaro per trovare altre consolazioni. Anche tra noi cristiani che andiamo in chiesa alla domenica, finita la funzione ci dimentichiamo che il compito più grosso viene fuori dalla chiesa ed è quello di amare tutti i giorni il Signore e il nostro prossimo. Siamo tendenzialmente egoisti, disperatamente soli, perchè anche le amicizie durano finchè servi ed hai qualcosa da offrire, con una società che privilegia sempre più l'interesse economico, mentre l'uomo viene in subordine a tutto questo. A cvolte viene da chiedersi , ma che realtà alienante stiamo vivendo, che inganno satanico, che grande eresia ha messo in piedi questa società ? Un uomo che finìisce solo per amare se stesso è un bambino, un insicuro, uno che posto di fronte alle dure responsabilità della vita cercherà di svignarsela, dimostrando così tutta la sua immaturità, un uomo che non ama si ammala e muore dentro ecco perchè sostengo che oggi siamo di fronte all'estremo tentativo di disintegrazione dell'amore e di tutti i sentimenti morali positivi per fare posto a dei valori alienanti che fanno vedere la realtà con il paraocchi, distruttivi per se e per gli altri. L'uomo trova piena realizzazione di se amando dio e gli altri.
Quale duro prezzo stiamo pagando a Cesare per vivere in questo mondo.


LA FAMIGLIA E LA CHIESA ULTIMO BALUARDO CONTRO L'EGOISMO DEL MONDO
Oggi eliminando lo spirito di solidarietà e di empatia tra i suoi simili l'uomo sta tendenzialmente eliminando lo spirito di gruppo, questo accade anche sul lavoro e in altri ambienti sociali dove si verifica la scomparsa dellì'altruismo, della collaborazione e l'attaccamento al dovere e alle responsabilità, l'amicizia. Quante persone ho sentito affermare lavoro solo perchè mi serve lo stipendo dimenticando che anche il lavoro è una missione di servizio verso gli altri.
E' rimasta solo la chiesa che è il tabernacolo del Dio Vivente e promulgatrice di valori buoni essenziali per la vera vita, mentre dall'altra parte abbiamo la famiglia dove ci si augura che regni Gesù. Tuttavia Satana, vero padrone di questa società vuole la scomparsa della famiglia e la sta attaccando proprio attraverso l'arma dell'egoismo dell'uomo e della donna. Vi ricordate in che condizioni erano le famiglie del primo novecento? eppure prolificavano, resistevano e si amavano per tutta la vita. Oggi abbiamo tutto ma vedo coppie che non conoscendo più Dio e conoscendo solo il loro egoismo non sanno più perdonarsi e alla prima difficolta economica e sentimentale si separano. tuttavia era più facile la vita nel primo novecento o adesso che ancora conosciamo un certo benessere?
Le coppie di fatto tendono a manifestare anche un certo desiderio di non prensersi più certe responsabilità.

L'UOMO HA SEMPRE FALSIFICATO I PESI E LE MISURE
Oggi una persona che uccide finisce in galera eppure tuttavia in molte parti del mondo c'e' guerra si uccide e nessuno ci finisce.
Ma il comandamento rimane identico in entrambi i casi : non uccidere
Potrei dire la stessa cosa dell'aborto, ma alla fine di fronte a questta giustizia, preferisco lasciare a Dio il compito di giudicare. Noi possiamo solo fare in modo di evitare certe cose e se accadono perdonare e pregare per la conversione di chi le commette.

LA GLOBALIZZAZIONE E' PAZZIA
Dal 1980 è in auge una corernte economica neoliberalista la cui filosofia è il guadagno, la competività sui mercati, la guerra economica. Il motto è vado dove la forza lavoro costa di meno, un'economia d'arrembaggio dove le cose che vengono prodotte non sono destinate a durare nel tempo perche prevalentemente di cattiva fattura e obbligano il consumatore a comprarne delle altre nel giro di poco tempo.
Abbiamo assiastito alla deindustrializzazione delle tradizionali aree geografiche deputate alla produzione. La volontè è quella di estendere questo modello economico a tutto il pianetà senza che vi sia la volontà di evitare l'impatto con l'ambiente terreste.
Un'idea del genere è spaventosa e produrra effetti sul clima catastrofici, povertà e macelleria sociale, senza contare un che in un ambiente inquinato l'uomo si ammalera.

Il mio appello non è quello di fare delle rvoluzioni, 'lunica rivoluzione che possiamo fare è nella nostra mente con l'aiuto di Dio, vegliate e tenetevi pronti, cercate di non rendervi vittime di questa pazzia, aprite gli occhi in tempo e fuggite da essa. Nessuno di noi potra mettersi contro alle multinazionali. ai finanzieri, ai banchieri e ai massoni, ma possiamo prepararci, tenerci sempre pronti, quel giorno non si sa quando arriverà, non lo sanno neanche gli angeli del Cielo, ma è scritto che un giorno sopra una nube tornerà lo Spirito Eterno di Gesù Cristo che condannerà chi lo rifiuterà anche di fronte all'evidenza del suo Amore.

LA FINE DI BABILONIA (La società industrializzata fonte di ogni peccato)
« È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata covo di demoni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d'ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato. » (18,2-3)

« Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia. Siedi a terra, senza trono, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata tenera e voluttuosa. Siedi in silenzio e scivola nell'ombra, figlia dei Caldei, perché non sarai più chiamata Signora di Regni. » (Isaia 47,1.5)

« Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere, non nascondetelo, dite: Babilonia è presa, Bel è coperto di confusione, è infranto Marduk: sono confusi i suoi idoli, sono sgomenti i suoi feticci. Poiché dal settentrione sale contro di essa un popolo che ridurrà la sua terra a un deserto, non vi abiterà più nessuno; uomini e animali fuggono, se ne vanno » (Geremia 50,2-3)

Vegliamo e teniamoci sempre prondi e non prendiamoci paura delle risposte di babilonia, perchè essa non ci ama. Noi siamo amati dal Nostro Signore Gesù.

[miriam bolfissimo]

Mio carissimo peter, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...

• Quale duro prezzo stiamo pagando a Cesare per vivere in questo mondo...

...e prego che la Misericordia di nostro Signore faccia nascere fiori dal letame della nostra miseria...

Un abbraccissimo, miriam bolfissimo

[Ilary]

ciao Peter ho letto tutto quello che hai scritto è hai pienamente ragione. noi cristiani infatti manchiamo di carità e tra quelli posso mettermi pure io. però vedi a volte non penso proprio che le mie monetine possono aiutarli in qualche modo forse vanno avanti per un giorno ma manco quello. per queste persone ci vuole un aiuto più completo per esempio ci sono le associazioni ma devono essere serie perchè non sei sicura che i soldi che doni vanno ai poveri oppure se li intasca la società stessa. alcuni dicono che non bisognerebbe avere intermediari e andare direttamente sul posto per consegnare i soldi o prodotti noi stessi alle persone povere ma non tutti hanno questa possibilità di andare per esempio in india o africa asia ecc..io al momento mi fido solo della caritas e alcune volte porto vestiti oppure delle associazioni della mia parrocchia.
non è facile donare per nulla, i soldi non sei mai sicuro a chi vanno anche se fai la carità alle persone che si vedono per le strade o fuori le chiese che ne sai se i soldi che tu hai dato a quelle persone possono tenerli loro oppure sono obbligati da quello che chiamano " protettore" a darli a loro? alcuni poveracci se non portano tutti di soldi vengono picchiati, ora poi mando anche i bambini a fare la carità è una vergogna! ti ritrovi per le strade bambini di 10 anni questo si chiama sfruttamento minnorile.
con questo non dico che non bisogna fare la carità a chi chiede qualche soldo per strada ma solo di detenere gli occhi aperti.

[peter]

Provo molto dolore e compassione di fronte alla miseria in cui siamo caduti involontariamente, satana atraverso i suoi adoratori ci ha usati così come oggi stanno usando tutti i popoli che vedono fiorire l'illusione del miracolo economico che noi abbiamo vissuto negli anno sessanta.
Non cìè giustizia umana che possa porre rimedio a quanto avviene in questo mondo e d'altronde io non la desidero perchè credo che l'unica giustizia vera sia quella di Dio, a lui spetta il giudizio.
Gesù mio Signore, non tardare a venire e mandaci il tuo Spirito consolatore, affichè si aprano gli occhi e il cuore di tutti i tuoi popoli ed essi vedano la tua grandezza, liberaci dall'abisso in cui siamo caduti, te lo chiedo per il potere delle tue cinque piaghe.
Abbi pietà di noi e vieni in nostro soccorso.

[Don Armando Maria]

Ave Maria! Grazie, Peter, e... facciamoci coraggio perchè "La vostra liberazione è vicina: Babilonia, la grande, sta per cadere! (Gocce di luce del 25 11 10) http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=10170 Pace e gioia!

[perseveranza]

Carissimi permettetemi di dire la mia circa la schiavitù del denaro "Mammona" e dell'uso che ne facciamo. Gesù ci ha invitato a dare a Dio ciò ch'è di Dio ed a Cesare ciò ch'è di Cesare io credo di intendere che quando dono qualcosa, un sorriso, una monetina, o la metà del mio mantello, non deve sapere la dx ciò che fa la sx, mi spiego meglio, o cerco..vieni S.Spirito vieni per Maria
Signore questo fratello che mi chiede, è nel mondo anche lui, anche lui è sotto regole + o - sporche di denaro, forse sottostà ad uno spietato protettore, forse l'hanno reso storpio perché possa "meglio questuare", Signore è un mio fratello! Tu vivi in lui, Mi sta chiedendo pane per vivere o vino per scaldarsi che diritto ho di passarlo ai raggi x del mio povero giudizio? Signore Tu sai Tu puoi tutto,Ttu me l'hai fatto incontrare (oggi è quasi impossibile non incontrarli) Tu vivi in ognuno di loro! Io dono a lui ciò che posso, anche fosse un solo euro o 50 cent. è niente, anche se dessi lui 10 - 50 euro sarebbe niente, anche se lo ospitassi a casa mia sarebbe niente se tu non accompagnassi questo mio gesto con IL TUO AMORE. Grazie Gesù che vivi in loro, grazie che mi hai fatto mettere mano in tasca andando oltre lo sguardo bieco di chi mi pare urlarmi..."Ma che fai?Non sai ch'è un ladro?Un assassino?" Grazie perché mi hai dato tramite Lui un sorriso, grazie perché ogni volta che mi vede mi cerca spera in me attende da me ritrova un pò di fiducia e speranza in Te attraverso me. Signore fagli capire chiaro che io non sono Te, ma fammi sempre sorridere a Lui fammi essere paziente anche se talvolta pare molestarmi con le sue richieste, fammi essere umile, fammelo amare senza calcolo senza enfasi con la tua gratuità, se non voglio vedere, donare, amare fammi passare oltre senza giudicarlo, fammi almeno dire una preghiera per lui e perdonami se vuoi, se puoi perdonami ogni volta che fingo di non vederti o credo di non aver più nulla da dare.
In questo povero mondo i padri di famiglia sono distrutti, senza lavoro espulsi ed abbandonati sulla strada, ma anche ciò è un dono, affinché possiamo guardare in alto e ricordarci del Nostro vero Padre..
In questo povero mondo siamo strangolati dal mal governo, stiamo diventando "tutti" poveri, ma anche questo è un dono, affinché possiamo guardare a Lui ch'è la vera ricchezza, ed un pane non lo fa mancare nemmeno agli uccelli.
In questo povero mondo la femminile bellezza è deturpata dal desiderio del possesso e stiamo diventando tutti sterili ed impotenti, ma anche questo è un dono, affinché possiamo guardare a Maria la tutta Pura, colei che genera x noi con noi in noi L'amore fatto carne, Gesù
Un bacio a lode e Gloria di Dio nostro Padre e Buon Natale con Gesù Giuseppe e Maria Amen

[Don Armando Maria]

Ave Maria! Grazie anche a te, Perseveranza, e che Dio ti beendica sempre. Sì. è bello dare. e magari solo 50 centesimi, al povero che ti tende la mano, oppure se non ti troni niente in tasca, donagli un bel sorriso e un'Ave Maria detta con ilcuore perché in ogni povero c'è presente sempre Gesù. Pace e gioia!

[peter]

Santa Maria, Madre di Dio, conservaci un cuore di fanciullo, puro e trasparente come l’acqua sorgiva. Facci avere un cuore semplice, che non indugi ad assaporare le feriali tristezze.

Un cuore generoso nel donarsi, facile alla compassione: un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore per alcun male.

Un cuore umile, che ami senza esigere di essere riamato, felice di aprirsi in altri cuori, sacrificandosi davanti al tuo Figlio divino.

Un cuore grande e indomabile, che nessuna ingratitudine possa chiudere e nessuna indifferenza possa stancare; un cuore tormentato dalla passione della gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo amore, con una piaga che non rimargini che in cielo.

E il Dio della speranza ci colmi di gioia profonda e di pace nella fede. Per Cristo, nostro Signore.

[peter]

da gocce di luce: la fine di Babilonia è vicina
Voi vi arrabattate e vi attaccate ai beni del mondo, alle cose terrene, a persone ed affetti morbosi, ad un metro di terra; e per essi quanti defraudano! Calpestano e prevaricano sull’altro e persino uccidono per il possesso di quella terra che poi li seppellisce, e che niente ne rimane
Non guardate con invidia i potenti del mondo, alle loro ricchezze e vantaggi che hanno defraudato al mio popolo, che si sono nutriti dei loro beni impoverendoli e facendoli vivere nell’ingiustizia. Coloro che hanno pasciuto se stessi e prevaricato sulle creature, e che hanno sottoposto ai loro interessi, questi si incontreranno faccia a faccia con satana e dovranno rendere conto dei vantaggi da lui ricevuti; la loro pena sarà essere sbranati in eterno dal terrore che poca cosa saranno stati i vostri pur dolori vissuti. Satana decade e precipita nel suo regno.

L'uomo saggio fa tesoro dell'amore del Signore e confida in Lui
L'uomo stolto confida nelle sue passioni e cerca di salvare se stesso, ma non salva neanche se stesso.
La storia è un po' come il libro della vita sul quale sono scritti i nostri peccati maggiori.
Quando l'uomo non fa crescere ogni giorno la sua fede e si fida solo della sua ragione, nella sua pazzia e nella sua superbia finisce per prendere
come valori assoluti le sue ideologie ed accecato da questi valori che generano sentimenti negativi arriva persino a bruciare gli ebrei nei forni.
Oggi ci sono molte persone che da manipolatori esperti condizionano le
masse e ne decidono i destini senza alcun diritto. La loro ideologia è il guadagno, la loro pazzia è la felicità economica per pochi e la disperazione per molti, e accumulano beni che non possono comprare la loro vita, non possono comprare la loro morte, non possono comprare il dolore, non possono comprare la vera felicitè e neanche i sentimenti delle altre persone, essi si credono felici e non pensano alla morte.

In quel tempo Gesù [...] disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: "Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così " disse ": demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!". Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?". Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Un uomo ricco ha avuto un raccolto abbondante. Un particolare mi colpisce: non c'è nessuno attorno a quest'uomo. Nessun nome, nessun volto, nessuno nella casa, nessuno nel cuore. Ricco e al centro di un deserto! La ricchezza crea un deserto di relazioni autentiche, le cose soffocano gli affetti veri. Un uomo solo e non felice, perché la felicità dipende da due cose: non può mai essere solitaria e ha a che fare con il dono. Solitario, il cuore si ammala; isolato, muore. Un uomo che ripete continuamente un unico aggettivo «mio»: i miei raccolti, i miei magazzini, i miei beni, la mia vita, anima mia. Questa ossessione del mio. Le cose dominano il suo futuro, la sua vita ruota attorno ad esse. Vivere così è un lento morire. Infatti: «Stolto, questa notte morirai», anzi stai già morendo, hai allevato, hai nutrito la morte dentro di te. L'uomo non vive di solo pane, anzi di solo pane, di sole cose l'uomo muore... Stolto, dice Gesù, non perché cattivo, ma perché poco intelligente. Ha investito sul prodotto sbagliato, sul denaro e non sull'amore. La tua vita non dipende dai tuoi beni. Gesù non disprezza i beni della terra, quasi volesse disamorarci della vita, offre invece una risposta alla domanda di felicità. Il Vangelo dà per scontato che la vita umana sia, e non possa non essere, un'incessante ricerca di felicità. Vuoi vita piena, felicità vera? Non andare al mercato delle cose. Le cose promettono ciò che non possono mantenere. Sposta il tuo desiderio su altro, desidera dell'altro, un mondo dove l'evidenza non sia: più denaro è bene, meno denaro è male; un mondo come Dio lo sogna, che «amore e luce ha per confine». Non dai beni, da che cosa dipende allora la vita? Da tre cose: dalla tua vita interiore, dalle persone accanto a te, da una sorgente che non è in te ma in Dio. E queste tre cose devono essere in comunione, innestate tra loro. Allora sei vivo.

[larc_en_ciel]

Un augurio di felice 2013 a tutti, io sento personalmente che un cambiamento è alle porte! Speriamo!

Riguardo al discorso della globalizzazione non facciamo le vittime innocenti, tutto quello che essa ci ha portato, prezzi bassi dei prodotti al consumo, ci ha fatto comodo, eccome! Se si ritiene che la misura è tuttavia colma oltre alla preghiera è anche necessario cambiare concretamente. Evitando di fare acquisti inutili che non favoriscono l'economia nazionale, non scendere a compromessi con l'evasione fiscale ecc.
Recuperiamo, semmai l'abbiamo avuto, un po' di sano nazionalismo, poi vedrete che se il nostro paese non sarà più appetibile per essere sfruttato, certe compagnie ed avvoltoi se ne torneranno ai paesi loro con le pive nel sacco.