Padre Corrado Berti e gli scritti di Maria Valtorta

[Don Armando Maria]

Ave Maria! Mia testimonianza

Ho avuto la grazia di conoscere Padre Corrado Berti nel settembre del 1960. Egli venne chiamato per predicare gli esercizi spirituali a noi monaci, e ricordo che il tema di quel corso spirituale era l’amore dell’eterno Padre per noi, suoi figli. Io ebbi l’incarico di accompagnare il Predicatore agli atti comuni della Comunità e così ebbi modo di conoscere bene Padre Berti. Mi aprii spiritualmente con lui. E fu allora che egli mi confidò la pena che teneva, come una spina, dentro al cuore. Mi disse che era stato richiamato dal Santo Uffizio per il fatto degli scritti di Maria Valtorta, che erano stati messi all’Indice; e concluse, con le lagrime agli occhi: “… Da un giorno all’altro c’è il pericolo di ritrovarmi in mezzo ad una strada… Ma io so che in quegli scritti c’è il dito di Dio!”. E io gli risposi: “Ma, Padre, perché si preoccupa tanto? Se è opera di Dio non c’è da temere, vada avanti, e la Madonna lo aiuterà!”…Mi abbracciò, un po’ consolato. Poi mi volle spiegare come, dato che allora ci voleva un imprimatur per pubblicare gli scritti, assieme a Padre Migliorimi chiese ed ottenne un’ udienza particolare Papa Pio XII che conosceva l’opera della Valtorta; il Papa li incoraggiò e disse: "Pubblicate quest'opera, così come sta… chi legge capirà!”. Infine egli mi raccontò anche che aveva avuto una perquisizione da parte di un monsignore del Vaticano che gli chiedeva tutti gli scritti per seppellirli come in una tomba. Ma egli consegnò soltanto delle copie di alcuni scritti… quei fogli sono spariti ma, grazie a Dio, gli scritti di Maria Valtorta sono vivi, come risorti e oggi trionfano.
Padre Berti era professore di sacra teologia al “Marianum” di Roma ed era anche segretario dell’Ateneo. E gli chiesi come facesse a conciliare il suo lavoro d’insegnante e di apostolato con l’impegno per gli scritti della Valtorta. Mi rispose che agli scritti dedicava tutti i ritagli del suo tempo libero: di giorno e di notte copiava i quaderni e metteva le note bibliche e teologiche. E … la sua macchina dattilografica stava proprio là davanti a noi sul tavolo con una pagina appena ricopiata da un quaderno della Valtorta, e me la volle subito leggere… era per me la prima pagina di quegli scritti santi.
A proposito dell’imprimatur, che era diventata una vera preoccupazione per il Padre, che non si dava pace per l’imprimatur, nel 1966 volle andare anche in udienza dal Papa Paolo VI. Mentre era nell’anticamera dell’appartamento papale venne Monsignor Macchi e disse, a nome del Papa, di leggere l’Osservatore Romano tra qualche giorno”. Il giornale del Vaticano uscì con la notizia che l’Indice era stato soppresso…”. E ricordo che P. Berti, tutto gioioso come era lui, esultava e mi ripeteva: “IL Papa ha tolto l’Indice per favorire il Poema dell’Uomo Dio!”. Paolo VI conosceva bene il Poema quando era Arcivescovo di Milano.
Padre Berti nel 1967, sempre assai cordiale e gentile come era con tutti, mi volle far pervenire i 10 volumi del Poema come suo dono per la mia Ordinazione sacerdotale; Pisani mi mandò i dieci volumi, e… me li lessi tutti d’un fiato e con grande interesse e frutto spirituale: conobbi meglio Gesù e il suo Vangelo assai più di come mi era stato annunciato fino ad allora.
Io ho studiavo teologia all’Angelicum e ogni tanto salivo al Marianum per conferire con Padre Berti che era diventato mio Padre Spirituale. Ero là con lui anche il 12 ottobre 1961… ricordo che stavamo parlando proprio di Maria Valtorta che squillò il telefono: egli doveva correre a Viareggio… quel giorno Maria Valtorta è andata in Cielo.
Ogni volta che mi incontravo con Padre Berti mi pareva proprio di incontrarmi con un sacerdote angelico… accoglieva tutti con gioiosità e con un sorriso smagliante: era sempre ilare, gioioso con tutti e le ragazze le chiamava “bambole”. Mi raccontò anche che Maria Valtorta un giorno gli disse che egli somigliava assai all’Apostolo San Filippo.
Un aneddoto: lui era stato nominato anche cappellano del Gallicano, al reparto delle ex prostitute. Mi confidò che la prima volta che entrò là dentro aveva tanta paura e, nell’aprire la porta del reparto, gli tremava la mano… aprì la porta di scatto e subito andò a confessare la prima malata al letto più vicino… sentiva intanto lo sguardo di tutte sopra di lui… ed egli, tranquillo, le confessò piano piano tutte quante, una per una, e in giro erano pianti e lagrime di pentimento e di santa consolazione. Un giorno gli capitò riconfessare una prostituta speciale che gli disse a bruciapelo: “Padre, io voglio un bambino da lei…”. Padre Berti, tutto angelico e semplice, non si scompose per niente e rispose, con un bel sorriso: “Va bene, …domani!”. E il giorno dopo andò puntuale… questa donna si era già tutta improfumata e stava in attesa ansiosa… Il Padre dolcemente allungò le mani verso di lei e le fece dono di un bellissimo Bambino di Betlemme, di gesso, insieme ad un sorriso smagliante come lo sapeva fare lui… Ella rimase contenta lo stesso.
Ai primi mesi del 1979 salii ancora al “Marianum” per incontrarmi con il Padre… era di malferma salute ormai e da diversi mesi. Mi accolse con la solita cordialità… ma si vedeva che soffriva: pregammo un po’ assieme in cappella e poi con le lagrime agli occhi, stando seduto sul banco, mi ripeteva. “Diglielo al Cuore di Gesù che gli voglio bene, diglielo, digli che gli voglio bene!”. Rimasi assai commosso e ancora lo sono… Uscimmo dalla cappella e mi portò in una stanza dov’ era l’archivio degli scritti valtortiani, tutti ben ordinati; egli aprì gli sportelli dell’armadio e me li mostrò, dicendomi: “Figliolo, io ti lascerò presto, muoio ormai…!”. “Ma, Padre, che dice, non è ora ancora”. “Si, egli mi rispose, io ora parto perché il mio lavoro è compiuto!”. Infatti così fu… ed ora egli ci sorride e ci benedice da lassù, dal Cielo, dove sta vicino a Maria Valtorta con Gesù e Maria. Padre Berti e Maria Valtorta, pregate per noi! Pace e gioia!

[miriam bolfissimo]

Unabbraccissimodellacondivisioneringraziosissimo, miriam bolfissimo

[mamyantonella2006]

Caro don Armando, volevo ringraziarla per il suo scritto e condividere con lei tutta la mia riconoscenza a Maria Valtorta.
Ho divorato non solo tutti e 10 volumi ma anche i quaderni...mi ha regalato giorno dopo giorno il cammino di conoscenza di GESU' e della dolcissima MAMMA MARIA.
Quanta luce emanavano gli scritti!!!
Sono stata anche nella sua abitazione a Viareggio ,tempo fa, e sui registri ho potuto annotare il mio Grazie a questa donna meravigliosa strumento docile di Dio e scriverle un arrivederci in cielo se intercederà per me presso il Padre.
Leggo con altrettanta gioia gli scritti della sua piccola Maria...anche lì sento il profumo di Dio e sono grata a lei don Armando per i sacrifici che fa per farli conoscere.
Il Signore ne renderà merito !!!!
Grazie
mamyantonella

[catena]

Anch'io li ho divorati... momenti di gioia indescrivibili... la notte sognavo Gesu' che predicava.... gli scritti valtortiani hanno messo nel mio cuore una grande pace...
Grazie don Armando, Dio la benedica!