A. Socci: Monti ha abolito Dio e anche il popolo italiano

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Don Armando Maria
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A. Socci: Monti ha abolito Dio e anche il popolo italiano

Messaggio da Don Armando Maria » lun mar 05, 2012 11:28 am

Antorio Socci: Monti ha abolito Dio e anche il popolo italiano
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Monte Mario è una collinetta che sovrasta il Vaticano. Non vorrei che Monti Mario pretendesse di sovrastare Dio stesso, spazzando via, con un codicillo, quattromila anni di civiltà giudaico-cristiana (e pure islamica) imperniata sul giorno del Signore, «Dies Dominicus». Comandamento divino, nel Decalogo di Mosè, che è diventato il ritmo della civiltà anche laica, dappertutto. Perfino in Cina. Il codicillo del governo che «abolisce» Dio (o meglio abolisce il diritto di Dio che è stato il primo embrione dei diritti dell’uomo, come vedremo) è l’articolo 31 del «decreto salva Italia». Dove praticamente si decide che dovunque si possono aprire tutti gli esercizi commerciali 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. Norma che finirà per allargarsi anche all’industria nella quale già è presente questa spinta. Dunque produrre, vendere e comprare a ciclo continuo. Senza più distinzione fra giorni feriali e festivi (Natale compreso), fra giorno e notte, fra mattina e sera.

Sembra una banale norma amministrativa, invece è una svolta di (in)civiltà perché abolendo la festa comune - e i momenti comuni della giornata - distrugge non solo il fondamento della comunità religiosa, ma l’esperienza stessa della comunità, qualunque comunità, dalla famiglia a quella amicale e ricreativa dello stadio. Distrugge la sincronia sociale dei tempi comuni e quindi l’appartenenza a un gruppo, a un popolo. Per questo c’è l’opposizione indignata della Chiesa e dei sindacati (pure di associazioni di commercianti). La cosa infatti non riguarda solo chi - per motivi religiosi - vede praticamente abolita la domenica, il giorno del Signore (per i cristiani è memoria della Resurrezione di Cristo e simbolo dell’Eterno in cui sfocerà il tempo).

Riguarda tutti, ci riguarda come famiglie, come comunità locali o particolari. Infatti è vero che ci sono lavori di necessità sociale che sempre sono stati fatti anche la domenica (pure il commercio in località turistiche e in tempi di vacanza). Ma è proprio l’eccezione che conferma la regola. La regola di un giorno di festa comune, non individuale, ma comune (sia per la liturgia religiosa che per le liturgie laiche), è infatti ciò che ci permette di riconoscerci. Ciò che consente di stare insieme ai figli, di vedere gli amici (allo stadio, al mare, in campagna, in bici, a caccia), di ritrovarsi con i parenti, di dar vita ai tanti momenti comuni o associativi. Se ai ritmi individuali già forsennati della vita si toglie anche l’unico momento comune della festa settimanale (o, per esempio, del «dopocena»), le famiglie ne escono veramente a pezzi. Tutti diventano conviventi notturni casuali come i clienti di un albergo. E si dissolvono i «corpi intermedi», i gruppi e le associazioni in cui l’individuo si realizza. Il giorno di festa comune ci ricorda infatti che non siamo solo individui, ma persone con relazioni e rapporti affettivi. Non siamo solo produttori/consumatori, ma siamo padri, madri, figli, fidanzati, siamo amici, siamo appassionati di questo o di quello, apparteniamo a gruppi, comunità, a un popolo.

Il «giorno del Signore» nasce quattromila anni fa per affermare che tutto appartiene a Dio. Ed è significativo che il comandamento del riposo che fu dato da Dio nella Sacra Scrittura riguardasse – in quell’antichissima civiltà - anche servi, schiavi e animali: era il primo embrione in forma di legge di una liberazione, di un riconoscimento della dignità di tutti, che poi si sarebbe affermato col cristianesimo. Proclamare il diritto di Dio come diritto al riposo per tutti (e addirittura riposo comune) significava cominciare a far capire che niente e nessuno può arrogarsi un potere assoluto sulle creature. Perché tutti hanno una dignità e perfino gli animali vanno rispettati. Come pure la terra (i ritmi della terra) che non può essere sfruttata senza riguardo. Non a caso, proprio sul ritmo settenario della settimana, Dio, nella Sacra Scrittura, comanda al suo popolo quegli anni «sabbatici», che corrispondevano al «giorno del Signore», per cui ogni sette c’era un anno in cui si liberavano gli schiavi, si condonavano i debiti e si faceva riposare la terra.

Questo è il retroterra storico della «Giornata europea per le domeniche libere dal lavoro» che è stata indetta oggi, in dodici paesi europei. È promossa dalla «European Sunday alliance» a cui aderiscono 80 organizzazioni, non solo chiese e comunità religiose (in qualche paese pure ebraica e musulmana), ma anche - e soprattutto - sindacati dei lavoratori e associazioni dei commercianti. Un’inedita coalizione impegnata in una battaglia anche laica. Battaglia di civiltà come fu quella per la giornata di otto ore all’albore del movimento sindacale: infatti si cita come esemplare il caso delle lavoratrici rumene di una catena di supermercati tedeschi che a Natale e Capodanno scorsi si sono ribellate al lavoro festivo e hanno vinto.

Fra l’altro la Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato anticostituzionale l’apertura festiva perché lede la libertà religiosa e il diritto al riposo: la vita dell’uomo non è solo comprare e vendere. Perché non siamo schiavi. La situazione italiana si annuncia come la più dura. Infatti «in nessun Paese europeo esiste che i negozi stanno aperti 24 ore al giorno e sette giorni su sette», dichiara ad Avvenire il sindacalista della Cisl Raineri. Oltretutto con una decisione piombata dall’alto. Cgil, Cisl e Uil stamattina distribuiscono un volantino dove si legge: «Oggi non fare shopping! La domenica non ha prezzo». I sindacati dicono che sarebbero soprattutto le donne a pagare il prezzo più duro perché sono quasi il 70 per cento del personale nel commercio e sono quelle che già oggi soffrono di più la difficile armonizzazione dei «tempi di lavoro» con la famiglia.

È anche provato, dagli esperimenti fatti finora, che questa devastante trovata non avrebbe alcun beneficio né sull’occupazione, né sui consumi, infatti la gente non compra perché è tartassata dallo Stato e dalla recessione, non perché il supermercato è chiuso alla domenica. Infatti la Regione Lombardia ha già annunciato ricorso alla Corte Costituzionale contro la norma «ammazza domeniche». E la seguono a ruota Toscana e Veneto. Il mondo cattolico giudica inaccettabile quella norma ed è in subbuglio. Ora agli italiani, oltre ai soldi, pretendono di sottrarre pure Dio e la domenica. La Chiesa si sente «derubata» di una cosa assai più preziosa dei soldi che dovrà pagare per l’Imu (a proposito della quale non è affatto chiaro se e come le scuole cattoliche si salveranno).

Già la presunzione di Monti nel chiamare «salva Italia» il suo decreto tartassatorio, oltreché irridente è quasi blasfema. Per i cristiani infatti a «salvare» è solo Dio. Non imperatori, tecnocrati, partiti, condottieri, duci o idoli vari. Al sedicente «salvatore» SuperMario si addice la battuta: «Dio esiste, ma non sei tu. Rilassati».Non è un caso se ieri questa decisione del «governo mari e Monti» è stata fulminata nell’editoriale di Avvenire come «emblematica di una deriva culturale, un nuovo “pensiero unico” che maschera come una maggiore libertà e progresso, ciò che in realtà è un impoverimento e una restrizione della libertà stessa».

Avvenire (che ieri, con una bella pagina, ha fornito tutte le informazioni sull’iniziativa di oggi) denuncia il «ribaltamento di valore» che spazza via l’uomo e il giorno del Signore e «mette al centro la merce». Sacrosanto. Ma allora perché sostenere entusiasti questo governo e far accreditare perfino l’idea che esso segni il «ritorno alla politica» dei cattolici? Vorrei chiedere pure ai cosiddetti «ministri cattolici» Riccardi, Passera e Ornaghi: com’è stato possibile approvare entusiasticamente una tale assurdità? Perché una poltroncina val bene una messa? Speriamo di no. Ma se non è così si oppongano a questa norma. Si facciano sentire.

di Antonio Socci
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 06, 2012 2:54 pm

Unabbraccissimodellacondivisioneringraziosissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Fermo No

Messaggio da Grazia Cuffari » mer mar 07, 2012 12:42 pm

Carissimo don Armando Maria,

La ringrazio per averci comunicato il recente articolo di Socci,articolo che ci avverte del " codicillo "del governo
che abolisce il giorno di riposo della domenica a vantaggio di operazioni commerciali.

Questo "codicillo" mi ha fatto proprio....arrabbiare dentro, anche se ho promesso a Dio di astenermi, in questo periodo di quaresima, da ogni genere di arrabbiature....

"Questo è il colmo Signore !!! Si vuole stravolgere il tuo comandamento del settimo giorno che va santificato.
Non è per tradizione religiosa che osserviamo questo giorno di riposo, ma perché è insito nella natura di noi esseri umani, fin dalla Genesi, fin quando siamo stati creati, da Te mio Dio.......
E mi chiedo Signore, a qual fine, permettere di lavorare anche la domenica?
Per permettere al dio Mammona di spadroneggiare in lungo e in largosette giorni su sette?
Non ci sto Signore e credo fermamente nelle Tue Parole:<<Non si possono servire due padroni, o si serve Dio o si serve Mammona.

Anche se siamo in periodo di astinenza, noi Cristiani convinti che abbiamo accettato le privazioni che comporteranno gli aumenti delle tasse,
diciamo un fermo No alla privazione del giorno del Signore,
che è giorno di rispetto per la nostra umanità e per la nostra vera libertà.

Libertà e umanità che stiamo perdendo a furia di trasgredire i comandamenti che ci aiutano a vivere
Difatti che cosa ci resta dei comandamenti ormai, se togliamo anche il rispetto per il giorno benedetto da Te Signore nostro Dio ?

Aiutaci Signore a cambiare il nostro cuore, abbiamo bisogno di rinnovarlo, facendoti entrare nel nostro "menage" familiare e sociale!!!
Ti preghiamo dacci la forza di ripristinare tutti i tuoi comandamenti, perché tutti di vitale importanza, e ci accorgiamo adesso che li stiamo perdendo.
Perdonaci Signore !"
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Dimenticavo Signore

Messaggio da Grazia Cuffari » mer mar 07, 2012 2:40 pm

Dimenticavo, Signore:

<< Dacci la forza tua Signore, di continuare a rendere operativi nella nostra vita quotidiana, tutti i tuoi Comandamenti, di non trascurarne nemmeno uno. perché, come tu ci hai insegnato, trascurarne uno equivale a trascurarli tutti e mettere così in grave pericolo la vita eterna , vita eterna che trova il suo visibile inizio con l'inizio della nostra vita terrena.

Inoltre non farci abbattere Signore, per non rimanere in balia del Maligno
sempre pronto ad approfittare di ogni nostro minimo momento di debolezza.

Converti il nostro cuore al Tuo di Amore e di Misericordia Infinita e quello dei lontani che si sono dimenticati di Te, che sei necessario alla nostra vita come l'aria che respiriamo.

La Mamma Celeste che ci hai messo accanto, sia come da sempre, la nostra guida sicura, il nostro efficace aiuto nei momenti difficili.>>


PADRE NOSTRO

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.


AVE MARIA


Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
E benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Messaggio da Giammarco De Vincentis » mer mar 07, 2012 6:23 pm

Siamo come l'operaio che si alza al mattino presto prima che il sole sorga, sa che deve affrontare una giornata di duro lavoro, sa che deve usare tutta la sua buona volontà, ma non è certo pero' che possa bastare, l'importante è che ha fiducia nel padre SUO che penserà a fare tutto il resto <3 ;) Giammarco
C'è piu' gioia nel dare :-) che nel ricevere
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Perdonami Signore !

Messaggio da Grazia Cuffari » mer mar 07, 2012 8:01 pm

Preghiera

Ti chiedo perdono, con tutta l'anima Signore !
Mi sono lasciata prendere dall'improvvisa rabbia
istintiva del cuore, nonostante sappia che la rabbia
contro l'ingiustizia, è sempre cattiva consigliera.
L'agitazione del cuore non mi ha permesso di vedere
Te nella Tua onnipotenza e di avere tanta fede in Te!
Tu solo, Dio, puoi aggiustare le cose di questo mondo !
Da oggi cercherò di guardare le cose con più calma,
di avere più fiducia per esprimerti così la mia preghiera:

Signore, pensaci Tu ! Confido in te !

Grazie, Gianmarco !
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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Messaggio da Ilary » mer mar 07, 2012 9:54 pm

io non ho parole...si sapeva che prima o poi la domenica spariva, tutto questo è gia in atto anche se non erano tutte le domenica, alcuni centri commerciali è da anni che rimangono tutto il giorno aperti in alcune domeniche.
Signore, tu sai....Signore, tu puoi...Signore, perdona.

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Messaggio da larc_en_ciel » mer mar 07, 2012 11:51 pm

Non posso che non essere d'accordo, almeno in questo caso perchè si vuole togliere la domenica come giorno di riposo per...lo shopping. Un qualcosa di estremamente futile che può esser fatto negli altri giorni della settimana.
Va bene che a lavorare la domenica siano medici, trasporto pubblico, telefonia, forze dell'ordine, perchè svolgono un servizio a favore della comunità...ma lo shopping?
Anche io lavoro la domenica a settimane alterne ma perchè offro un servizio delle categorie sopracitate, ma quando ho la domenica di riposo sto in famiglia e vado a Messa.
Poi andiamo oltre il settimo giorno del Signore, ma come si pensa di aiutare gli italiani in crisi economica con una decisione del genere? Ma pure i commessi che lavorano per i negozi han diritto al giorno di riposo, maddai!
E qui mi fermo perchè comincio a ribollire :oops:

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Il problema è che il nostro governo è...massonico!

Messaggio da Don Armando Maria » gio mar 08, 2012 1:18 pm

Ave Maria! Il problema è che il nostro è un governo massonico , come dicevsa anche Padre Livio su radio Maria ...perciò ormai dobbiamo aspettarci di tutto da Monti e company... E che la Madona ci aiuti e salvi l'Itaalia e il crisitanesimo. Preghiamo per la loro conversione, ma... questi sono duri come macigni nel male. Intanto facciamoci coraggio l'uno con l'altro e offriamo il nostro dolore al Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria. Pace gioia!
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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Messaggio da Ilary » gio mar 08, 2012 10:01 pm

io spero solo che il Signore torni presto perchè questo governo massonico ha leggermente rotto! il brutto è che anche nella chiesa ci sono i massoni.
Signore, tu sai....Signore, tu puoi...Signore, perdona.

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Celebriamo il giorno del Signore !

Messaggio da Grazia Cuffari » ven mar 09, 2012 3:19 pm

Celebriamo il Giorno del Signore per vivere la Vera Comunione .

Perdonatemi tutti, se mi pullula queso pensiero nella mente da un po' di giorni a questa parte.

Noi tutti siamo veramente indignati e costernati verso l'agire sconsiderato del governo odierno, ma se riflettiamo un po' vediamo che, in generale, una parte di responsabilità di quanto avviene oggi, con la decisione di escludere dalla nostra vita di credenti la Domenica, Giorno del Signore, l'abbiamo anche noi.
Nonostante il Congresso Eucaristico del 2005, vivente ancora Papa Giovanni Paolo II dal titolo
" Senza la Domenica,non possiamo vivere "
nonostante le varie amorevoli esortazioni dei messaggi della Madre di Gesù e Madre nostra e quelle dei nostri Parroci, abbiamo veramente considerato sempre il Valore della Domenica come fulcro centrale della nostra vita di Cristiani in cammino?
Penso e scrivo, naturalmente in generale, ma quanti di noi abbiamo partecipato col cuore al rito della Santa Messa o non piuttosto con l'orologio alla mano per la fretta o peggio con indiffernza ?
Eppure la Domenica è stata stabilita, fin dalla "Genesi", da Dio per noi, per ricreare la nostra Umanità, nutrendo il nostro spirito, spesso fiacco e molto provato, della Parola di Dio, dopo una settimana di duro lavoro.
E da quando è morto Gesù sulla Croce che per noi la Domenica è la nostra Pasqua settimanale di Resurrezione, ed insieme, la nostra gioia di partecipare all' Eucaristia istituita da Gesù nell'Ultima Cena.

"Indìgnati pure,anima mia, ma rivolgendoti, in particolare, alla tua coscienza, dì pure "il tuo "mea culpa" e cerca, senza distrazioni di sorta, di tornare ad essere fervente e partecipare ai sacri riti con l'entusiasmo di chi ama Dio, di chi vuole essere fedele e coerente ai Comandamenti, senza tener mai separati il rito dal cuore che anima la fede e quindi la fede dalla vita concreta.
Aiutaci, Signore Gesù, a vivere la nostra Domenica con la fede del cuore che ama Dio sopra ogni cosa e di coniugare questa nostra fede con le attività della nostra vita quotidiana, a favore di tutti i fratelli, battezzati e non. Amen.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

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