E' FESTA DI TUTTI I SANTI!

[Don Armando Maria]

Siano lodati Gesù e Maria!


NON ABBIATE PAURA DI ESSERE SANTI!

Perseverate con fermezza accanto a Cristo, perché lui rimanga in voi!
Non permettete che nei vostri cuori si spenga la luce della santità! Non
abbiate paura di aspirare alla santità! Non abbiate paura di essere santi!
Del secolo che volge al suo termine e del nuovo millennio fate un’era
di uomini santi!
GIOVANNI PAOLO II, Omelia per la canonizzazione della Beata Kinga – 16 giugno 1999
-------------
Gesù dice a ognuno di voi: “Vieni e seguimi”! Non abbiate
paura a rispondere a questa chiamata, perché Egli è la vostra forza.
GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai giovani di Terra santa – 24 Marzo 2000


Dal libro dell'Apocalisse di San Giovanni Apostolo (7,2-4.9-14)
Io, Giovanni, vidi un angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: «Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi». Poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele.
Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».
Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello».

“ Il giorno del nostro Battesimo e poi della nostra Cresima siamo stati sigillati con il Sigillo Santo di Gesù Cristo, con il Tau, sulla fronte per significare la nostra appartenenza totale a Dio con l’ infusione dello Spirito Santo e dei suoi sette doni. Riguardo al numero: 144.000 è solo simbolico e significa che il numero dei salvati è di una pienezza sconfinata, indefinita (il numero 1000 per gli ebrei significa un’infinità).
Ma… ci sono, al contrario, anche i segnati dal marchio di satana, della bestia; ed oggi si parla addirittura pure …di un marchio maledetto, che sarebbe il microchip sottocutaneo, che stanno già provando in America ed altrove... dato che l’anticristo dovrà controllare tutto e tutti, nel suo governo mondiale, come è scritto già nell’Apocalisse.
Madonna mia, aiutaci e salvaci Tu! Noi vogliamo stare con la schiera della Donna vestita di Sole, vogliamo stare con Maria e con Gesù Cristo Signore, per sempre. Ame!

Salmo Responsoriale (dal Salmo 23)
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Del Signore è la terra e quanto contiene,
l'universo e i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondata sui mari,
e sui fiumi l'ha stabilita.
Chi salirà il monte del Signore,
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non pronunzia menzogna.
Questi otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Dalla prima Lettera di San Giovanni Apostolo (3,1-3)
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!
La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.

* La nostra gioia più grande è sapere che siamo davvero figli di Dio. E lo siamo nel Figlio di Dio Gesù Cristo perché crediamo in Lui, a Lui aderiamo con tutta l’anima e Lo seguiamo nel suo divino Insegnamento, nel suo Vangelo. E più mettiamo in pratica il Vangelo e più gli rassomiglieremo... E chi somiglia a Gesù porta in sé i divini lineamenti di Dio Amore, somiglierà certamente a Dio, al Padre. Infatti Gesù afferma: “Chi vede Me vede il Padre!”.
E ne consegue che chi vede un cristiano vero, autentico, vede in lui Gesù Cristo, vede, Dio… E questa è… evangelizzazione nuova per davvero! Infatti i Santi erano e sono tali perchè somigliano spiccicati a a Dio, a Gesù Cristo; e la loro evangelizzazione era ed è assai efficace, per questo.
E ora da lassù essi intercedano per noi quaggiù che stiamo come annaspando per essere almeno un po’ più buoni di ieri…

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Venite a me,
voi tutti che siete affaticati e oppressi,
e io vi darò sollievo, dice il Signore.
Alleluia.

† Dal vangelo secondo Matteo (5,1-12)
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

* Le beatitudini cristiane sono diametralmente all’opposto di quello che il mondo oggi ci propone sfacciatamente in tutti i mass media e nella cultura moderna. Essi dicono: “Beati i ricchi, beati i primi, beati quelli che fanno i soldi, beati quelli che si godono la vita, beati i campioni, beati i vip, beati quelli che si fanno valere, beati i divi, beate le dive…!”.
Gesù invece ci ripete: “Beati i poveri in spirito, beati gli umili, beate le persone miti, beati i i ‘piccoli’, beati gli ultimi, beato chi soffre, beato chi è puro di cuore, beato chi è misericordioso, beato chi porta la pace, beato chi ha fame e ci ha sete di una vita giusta e santa! Beato chi non è compreso ed è perseguitato per la Verità… “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli!”.
Buona festa di tutti Santi! E’ festa per loro lassù, e sarà davvero festa anche per noi quaggiù se inizieremo ad imitarli, almeno un poco e sempre più: auguri per un buon cammino di santità a tutti e anche a me insieme con voi!
- E ricordiamo anche i nostri fratelli e sorelle defunti che, se sono ancora in Purgatorio hanno bisogno delle nostre preghiere. Da oggi si può acquistare per loro l’indulgenza plenaria se, ben confessati e comunicati, andiamo a pregare per loro in una chiesa o anche nel camposanto, e se diciamo una Pater, Ave e Gloria per il Papa.

- E questa notte mettiamoci in preghiera di riparazione perché questa festa pagana di Halloween, è davvero una rovina e uno scandalo per tutti. E’ una festa assai pericolosa con queste maschere di mostri, di streghe, di maghi e di diavoli… che Dio ce ne scampi e liberi!

- GOCCE DI LUCE – Gesù parla ad un’anima - novembre 2010: “I Santi sono variopinti come fiori” http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=10170

SPUNTI DI RIFLESSIONE (don Carlo De Ambrogio – Gam: gioventù ardente matiana)

Le Beatitudini: una promessa e una profezia
Dio condurrà il mondo fino alla realizzazione del suo Regno. Le Beatitudini sono il programma, il "manifesto" ufficiale di Gesù: "salì sulla montagna" (come il nuovo Mosè), "si mise a sedere", "prese la parola", "li ammaestrava".
La beatitudine della povertà è posta all'inizio e fa da titolo a tutte le altre. Cosa vuol dire povertà? Gesù dice che i poveri appartengono al Regno; che bisogna mettere i poveri al centro della nostra attenzione; che bisogna vivere la povertà come libertà per il Regno e come distacco per seguire Gesù. C'è quindi una povertà da conquistare: occorre essere poveri "nello spirito"; impoveriti del proprio io; poveri consapevoli della propria povertà. Il povero di spirito è colui che si fa libero per il Vangelo; che sa condividere con i poveri; che attende tutto da Dio; che nella propria vita dà spazio al Signore.
Solo nell'amore a Gesù in croce, la povertà diventa ricchezza; le lacrime diventano gioia; la purezza del cuore diventa trasparenza di Dio; la mitezza conquista più che la violenza; la misericordia penetra e convince più che la severità; la pace trionfa più che la guerra; l'amore scavalca l'odio e lo distrugge; la persecuzione fa crescere la Chiesa; la morte diventa la pista di lancio e la soglia della gloria.
Quando avremo lasciato penetrare in noi la lava ardente delle Beatitudini, allora ci sentiremo trasformati, simili a quella folla immensa dell'Apocalisse, vestita di bianco, con la palma della vittoria (su noi stessi), lavata nel sangue dell'Agnello.
La festa di Tutti i Santi è la festa nazionale della Chiesa.

LA PAROLA PER ME OGGI
Anche i grandi santi sono stati "piccoli uomini". La mia vita, i miei giorni, sono gravidi di luce, di Risurrezione. Leggere qualche episodio dei santi potrebbe farmi capire che anch'io posso farcela!

LA PAROLA SI FA PREGHIERA
Signore, che io ti possa amare con tutte le mie forze, con tutta la mia vita. Metti nel mio cuore il desiderio ardente di santità.

[miriam bolfissimo]

Mio carissimo don armando, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...

• La nostra gioia più grande è sapere che siamo davvero figli di Dio.
  
  E lo siamo nel Figlio di Dio Gesù Cristo perché crediamo in Lui,
  a Lui aderiamo con tutta l’anima e Lo seguiamo
  nel suo divino nsegnamento, nel suo Vangelo.
  
  E più mettiamo in pratica il Vangelo e più gli rassomiglieremo...

...e così prego...

• Mio grande Cuore, concedimi di essere come Tu mi vuoi...

Un abbraccissimo, miriam bolfissimo

[Robert85]

"Io credo che non ci sia più la voglia di scoprire la santità delle cose.
La santità non è fagocitata dalle comunità cristiane soltanto; la santità è diffusa: è nel gesto del pescatore che tira le reti o che le stende al sole, nell'abbraccio di due ragazzi innamorati, nella canzone che giunge all'orecchio da una rotonda sul mare. La santità sta nel canto delle claustrali e nella bellezza delle danzatrici bolshoi. Voglio dire che se noi sapessimo scoprire trutta questa vita come ricettacolo anche della santità, ci faremmo prendere meno dall'ansia.
Se sapessimo scoprire la santità della vita, saremmo capaci di accostare il pescatore che tira la barca a secco e dirgli con semplicità: "Come stai? sei felice oggi? Sai che il tuo lavoro ha per scopo un progetto..." E diremmo tutto questo non con aria magisteriale, ma con l'atteggiamento umile di chi condivide la ferialità della povera gente. Incarneremo anche noi, allora, la semplicità e l'essenzialità di Francesco che seppe scoprire in tutte le creature, la presenza di Dio"

+Don Tonino Bello

[Robert85]

anche se con ritardo vi mando questo pensiero sulla festività di tutti i santi trascorsa lo scorso novembre 2012:

"Nella giornata di oggi facciamo memoria di tutti i Santi. Facciamo soprattutto memoria della santità.
Oggi, oltre che dei santi che troviamo nel calendario è anche la nostra festa; di noi qui sulla terra che ogni giorno siamo chiamati ad essere Santi nel quotidiano per esprimere quello che ci è stato donato nel Battesimo.
il "Santo" non è tanto chi crede di essere a posto nei Suoi confronti, ma lo è di più chi sperimenta ogni giorno il quotidiano, con i propri limiti e difetti e con fatica si rimette alla Sua volontà, chiede scusa e si adopera per migliorare.
Questo non è un giorno di tristezza ma di festa.
Viviamolo con lo sguardo rivolto ai nostri cari che gustano già la santità dopo la loro vita terrena e pregano per noi.
Chiediamo loro l'intercessione per la nostra santità, quella del quotidiano"

Tratto dal mio blog Parola Libera