Dom. XXIV A 'Quante volte dovrò perdonare al mio fratello?'

[Don Armando Maria]

“Quante volte dovrò perdonare al mio fratello?...”

Siano sempre lodati Gesù e Maria!

Dal libro del Siràcide (27,30; 28,1-7)
Il rancore e l'ira sono un abominio,
il peccatore li possiede.
Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore
ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l'offesa al tuo prossimo e
allora per la tua preghiera
ti saranno rimessi i peccati.
Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo,
come oserà chiedere la guarigione al Signore?
Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile,
e osa pregare per i suoi peccati?
Egli, che è soltanto carne, conserva rancore;
chi perdonerà i suoi peccati?
Ricordati della tua fine e smetti di odiare,
ricordati della dissoluzione e della morte
e resta fedele ai comandamenti.
Ricordati dei comandamenti
e non aver rancore verso il prossimo,
ricordati dell'Alleanza con l'Altissimo
e non far conto dell'offesa subita.

* Il rancore uccide l’anima e la comunione viva con Dio e con i fratelli che ci circondano. «…Perdona! Perdona sempre e senza mai stancarti!...». Questo è l’insegnamento di Gesù. E questo divino Insegnamento lo troviamo già qui nel libro del Siracide… Siamo chiamati a perdonare di cuore sempre e senza mai portare rancore contro il fratello o la sorella, e senza covare odio dentro l’anima o vendetta (Levitico 19,17). Pensate…! Gesù sulla Croce ha voluto perdonare i suoi stessi crocifissori…”Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!”. Imitiamo Gesù e saremo subito ripieni di pace e di gioia dentro l’anima… e fino alla vita eterna. Sì, diverremo portatori di pace e di gioia a tutti dentro casa e intorno a noi, ogni giorno!
Salmo Responsoriale (dal Salmo 102)
Il Signore è buono e grande nell'amore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.
Egli sa di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.

Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (14,7-9)
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore; se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.

*E’ proprio vero!... Se noi esistiamo, esistiamo per il Signore Gesù! E’ per mezzo di Lui infatti che il Padre ci ha creati e ci ha salvati… Gesù ci ha acquistati con il suo Sangue prezioso, morendo sulla Croce per noi… Egli ci ha comprati davvero a caro prezzo! E perciò Gli apparteniamo per sempre, ed Egli è il nostro Re… E se viviamo, siamo chiamati a vivere per Lui, con Lui e in Lui, sempre… “Per me la vita è Cristo!”, ripetiamo con san Paolo, anche noi. E se abbiamo qualche sofferenza che ci da dolore dentro l’anima sia sempre per Amore di Lui, che ha sofferto ed è morto per noi sulla Croce…, e quando moriremo moriremo per Lui, ma poi risorgeremo come Egli è risorto e vive, e noi con Lui, per sempre!
Sia lode e gloria a Te, Gesù! Lode e gloria a Te!... Tu sei il Signore della nostra vita, e lo sarai per sempre. A Te sia lode in eterno e per sempre, amen!

Alleluia, alleluia, alleluia!
Vi do un comandamento nuovo,
dice il Signore,
che vi amiate a vicenda come io ho amato voi.
Alleluia!

† Dal vangelo secondo Matteo (18,21-35)
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».

* Il Padre Celeste Dio è tutta panna d’amore per i suoi figlioli e figliole che siamo noi quaggiù… Egli lo sa che siamo assai fragili e che possiamo anche sbagliare… e sbagliamo!... Egli stesso ci ha plasmati e con le sue mani con … la polvere della terra. Egli è un Dio Misericordioso e assai tenero per ogni uomo e donna sulla faccia della terra, e anche per te e per me... Egli è sempre pronto perdonarci, ma vuole che anche noi diventiamo come Egli è: sempre amorevoli, pazienti, comprensivi e misericordiosi verso tutti. Insomma vuole che gli rassomigliamo almeno un poco…, e sempre di più. Ed è questo il nostro cammino di vita cristiana: … crescere sempre più nell’Amore per divenire sempre più e sempre meglio ad immagine e somiglianza di Dio Amore.
Ma quanti guai quaggiù!... Quante grettezze e quante offese, e anche cose ingiuste assai…! Sappiamo però che Egli, il Signore, è disceso apposta dal Cielo ed è venuto quaggiù sulla terra ed è morto per noi in Croce proprio per insegnarci ad amare, a saperci perdonare, a volerci davvero bene: “Perdonate e vi verrà perdonate… Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro celeste!...”. Il perdono è il cuore dell’amore vero. E se ci sapremo amare e perdonare, se ci vorremo davvero bene, e se ci accoglieremo l’un l’altro così come siamo e con tutti i nostri difetti, allora diverremo piano piano e sempre di più, davvero come Egli è: un Dio d’Amore grande come il mare,…un Dio pieno e ricco di Misericordia e di Tenerezza.
E così diverremo sempre più amorevoli, buoni, amabili, dolci, misericordiosi verso tutti… E allora tutto il mondo presto cambierà dentro di noi e anche intorno a noi … sarà tutto un mondo d’amore; e si allargherà sempre più come a macchia d’olio, come l’olio del Crisma Santo dell’Amore dello Spirito Santo.
E la tua famiglie, e poi anche le altre famiglie intorno casa tua, e poi, sempre di più, il tuo paese e…il mondo intero profumerà sempre più del profumo celeste di Maria, la Madre del Bell’Amore e della Misericordia, che è vera Sposa dello Spirito Santo, Madre di Gesù e vera Madre nostra. Così la terra sarà tutta inebriata del dolce profumo dell’Amore di Dio, che ci è Padre… e già sarà la primavera della Chiesa, la Civiltà dell’Amore. Pace e gioia!

SPUNTI DI RIFLESSIONE (don Carlo De Ambrogio - Gam)

Perdonate e vi sarà perdonato
«Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati» (1a Lettura). Un'affermazione: uno si vendica? Dio si vendicherà di lui. Uno perdona? Dio gli perdonerà. Il Vangelo afferma la stessa cosa: «Con il giudizio con cui giudicate, Dio vi giudicherà; con la misura con cui misurate, Dio misurerà a voi» (Mt 7,2). Perdonare vuol dire riconoscere che noi tutti abbiamo bisogno della misericordia e del perdono di Dio.
Il perdono, dice il Papa Giovanni Paolo II, è un segreto di convivenza: «La Chiesa ritiene come proprio dovere, come scopo della propria missione, quello di custodire l'autenticità del perdono». Senza l'esigenza, l'esempio e la grazia di Dio, l'arte del perdono non è accessibile all'uomo. Dio è «il Dio delle misericordie» (Daniele 9,9), «il Dio dei perdoni» (Neemia 9,17). L'alleanza, i comandamenti del Signore ci devono ricordare gli innumerevoli perdoni da parte di Dio; il suo esempio ci deve stimolare a perdonare. Péguy diceva che «il mestiere di Dio è di perdonare». Il perdono non è debolezza, ma segno di forza e di onnipotenza divina. Bisogna essere molto grandi per perdonare.
La parabola raccontata da Gesù vuol dire: chi è perdonato infinite volte, sia anche lui disposto a perdonare il torto ricevuto. Dio è il re miliardario di perdoni. Invece gli uomini tra loro contrattano soltanto debiti irrisori. La reazione del servo indebitatissimo è giusta: crolla tra le braccia del perdono di Dio. Allora Dio non resiste più. Il Padre del servo supplicante è lo stesso Padre del figlio prodigo. Dio cancella e perdona debiti favolosi.
O noi viviamo nel Regno di Dio, che è regno di misericordia e di perdono, e allora riceviamo e diamo; oppure viviamo fuori del Regno, e allora siamo frustrati e non ci realizziamo. Rifiutare di amare gli altri significa rifiutare di essere amati da Dio. Non perdonando agli altri, noi ci mettiamo fuori dell'Amore del Padre.
26 luglio 1942. A Dachau, nel tristemente noto campo di concentramento, una giovane infermiera si avvicina al sacerdote Tito Brandsma per ucciderlo con una iniezione di veleno: così è stato ordinato dalle autorità del campo.
«Il sacerdote - ha poi raccontato la giovane pentita - non mostrò il minimo odio nei miei confronti. Disse con disarmante mitezza: "Povera ragazza, io pregherò per te". E mi diede la sua corona del rosario. Io risposi che non ero capace di pregare e quindi non mi serviva.
Egli mi disse: "Anche se non sai pregare, di' almeno la seconda parte dell'Ave Maria. Ripeti spesso: Prega per noi peccatori! Se preghi ti salverai".
Allora io risi: oggi invece piango e trovo fiducia solo pensando al perdono di quel condannato».
Sì, il perdono può rovesciare le situazioni. Il perdono può cambiare completamente un'anima: il perdono è la vera vittoria sul male.

LA PAROLA PER ME OGGI
Solo chi perdona il fratello o la sorella ha la certezza di aver accolto il perdono di Dio e di essere perdonato da Dio. Chiediamoci, oggi, con estrema serietà se il perdono è entrato nella nostra mentalità e nella nostra vita quotidiana. Solo se perdoniamo sempre il perdono è entrato dentro di noi e quindi Dio è in noi.

LA PAROLA SI FA PREGHIERA
O Dio di giustizia e di amore, che perdoni a noi se perdoniamo ai nostri fratelli, crea in noi un cuore nuovo a immagine del tuo Figlio, un cuore sempre più grande di ogni offesa, per ricordare al mondo come tu ci ami.

[MaRiKa]

Fantastico questo topic...devo dire però che perdonare è davvero difficile...

[Giammarco De Vincentis]

Chiediamo al Signore che ci illumini e ci dia l’umiltà di ammettere i nostri errori, di chiedere perdono e di perdonare.
Diamoci da fare, perché le nostre radici non muoiano.
Bussiamo alla porta accanto alla nostra e aiutiamo una persona anziana o bisognevole.
Offriamo un po’ d’amore, anche con un piccolo gesto a chi si sente abbandonato.
Respiriamo senza perdere un solo attimo, viviamo alla giornata, sfogliamo la vita come le pagine di un libro, affidandoci alla provvidenza. Chiniamo il capo guardando dove mettiamo i piedi non proiettiamo lo sguardo tanto lontano perché la vita e’ adesso.
Preghiamo perchè possiamo ritrovare il focolare della famiglia, dell’amicizia, mettiamoci seduti intorno allo stesso tavolo, spegniamo per una volta la tv, guardandocoi negli occhi e ci accorgeremo di quanto ci siamo mancati, nonostante vivessimo sotto lo stesso tetto.
Vogliamo cambiare il mondo? Iniziamo da dentro di noi?

[dory]

Sono bellissime queste parole che ho appena letto... Ci dovrebbero far riflettere tutti tornano.... Io ringrazio la madonna che ogni giorno mi è vicina e con lei sto imparando quanto sia bello perdonare e nn covare rancone dentro.... Il rancone ci consuma ci tortura e nn ci fa trovare pace.... Il perdono ci rende la vita più bella.... Grazie

[MaRiKa]

Dory hai detto delle parole stupende circa il rancore...ti dirò...per circa 3 anni ho covato un rancore incredibile verso una persona che mi ha fatto tanto male e che mi ha presa in giro...ma in seguito grazie alla Madonnina (io la chiamo così affettuosamente ) questo rancore mi è passato e adesso guardo quella persona con occhi diversi...e vivo bene, in pace con me stessa
Per cui perdonate e non portate rancore...solo così vivrete sereni...
un abbraccio a tutti. E buona domenica!!

[miriam bolfissimo]

Mio carissimo don armando, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...

• Solo chi perdona il fratello o la sorella
  ha la certezza di aver accolto il perdono di Dio e di essere perdonato da Dio...

...e così prego...

• Mio grande Cuore, crea in noi un cuore nuovo a immagine del tuo Figlio,
  un cuore sempre più grande di ogni offesa,
  per ricordare al mondo come tu ci ami...

Un abbraccissimo, miriam bolfissimo

[Grazia Cuffari]

In condivisione:

“Perdonate e vi verrà perdonato… Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro celeste!...”.

Il perdono è il cuore dell’amore vero.

E se ci sapremo amare e perdonare, se ci vorremo davvero bene, e se ci accoglieremo l’un l’altro così come siamo e con tutti i nostri difetti, allora diverremo piano piano e sempre di più, davvero come Egli è: un Dio d’Amore grande come il mare,…un Dio pieno e ricco di Misericordia e di Tenerezza


O Maria, Madre nostra celeste, che, sicuramente, hai perdonato agli uccisori del Tuo Figlio Gesù, aiutaci a non entrare istintivamente in collera, a non mantenere rancore, quando qualcuno ci offende, a mantenerci calmi, per avere un cuore pronto ad amare e a donare il segno dell' Amore vero, il Perdono, che è il segno della fratellanza che ci accomuna, anche come esseri umani, soggetti a qualsiasi tipo di fragilità e quindi di peccato.

Rifiutare di amare gli altri significa rifiutare di essere amati da Dio. Non perdonando agli altri, noi ci mettiamo fuori dell'Amore del Padre.

Esercitati, anima mia, a perdonare sempre per essere misericordiosa verso il fratello o la sorella, così come Dio ci vuole!