Perchè proprio io? Perchè invece non a me!!! La sofferenza
Moderatori:Giammarco De Vincentis, Don Armando Maria
- Giammarco De Vincentis
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La malattia non sempre Ci fa pensare che ti sia stata mandata per punirti, io ho capito da subito che era l'unico modo per riportare l'equilibrio dentro di me.
Avevo spostato il baricentro della mia vita, verso il mondo materiale, diversamente oggi non sarei stato qui, insieme a tutti voi.
Perchè proprio io?
Perchè invece non a me!!!
Se succedeva a mio fratello, ad un mio figlio, non sarebbe stato ancora peggio?
La vita secondo me vale piu' quanto pesa la sofferenza.
In questi momenti vale piu' se riesci a trrasmettere con un sorriso la tua serenità a chi ti sta vicino.
Cosa è la vita se hai tutto e sempre ogni volta che senti il bisogno di qualcosa?'
La vita in questi casi spesso è viziata e si stanca di ogni cosa e si vuole sempre di piu'.
Spesso si va in cerca di nuove sensazioni e di nuovo non ti portano proprio nulla, perchè diventa vecchio prima che arriva il giorno dopo.
Cari amici tutti la vita è un dono di Dio è un disegno di Dio è un quadro che il Signore dipinge per noi, giorno dopo giorno.
Cosa sarebbe il quadro della vita, senza sfumature di sofferenza e di dolore?
Sarebbe come una rosa senza spine, come il giorno senza la notte, come una carezza senza lacrime.
Eppure ci sono dei momenti difficili da gestire, quando i dolori ti assalgono e fai fatica a stare fermo sulla stessa posizione e ti muovi in cerca di un attimo di sollievo.
Le parole si fermano timorose di rubare spazio a questa serenità che in silenzio continua a darmi speranza.
L'anima si accovaccia a terra per proteggersi dal peso della sofferenza e il respiro si fa sempre piu' corto e leggero.
Gli occhi si chiudono, la mente si ferma, il cuore si apre sempre di piu' al Signore, che è presente a chi porta la sua croce con amore.
Gesu' ti cammina affianco, ti tiene per mano, mentre tu ogni tanto gli togli una spina.
Chi si abbandona nelle braccia di Gesu'non ha paura di nulla.
Mi ricordo quando ero bambino mio padre mi prendeva in braccio e mi lanciava in alto per e raccogliermi poi, senza farmi mai cadere per terra.
Ero tranquillo, per me non esisteva pericolo, mi fidavo solo di mio padre e mai nesun altro è riuscito a farmi volare come faceva lui, io non ci stavo perchè avevo paura.
Cosi oggi mi fido solo del Signore, lo sento nel cuore, come sento ancora il mio papà e mi lascio guidare da loro che oltre a vivere mi hanno insegnato a soffrire.
Il sorriso non si spegne mai dentro di me , perchè sa che anche questa pagina della mia vita, domani farà parte del passato.
Un caro saluto a tutti
Giammarco
C'è piu' gioia nel dare che nel ricevere
CLICCA QUI Per leggere le mie poesie. il mio tel è 348-3825993
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La sofferenza ci fa vivere tra le braccia del Signore avvolti dal suo amore... E' Lui la nostra forza, anche quando ci sembra di aver perso tutto, anche quando ci sentiamo smarriti e stanchi. Ogni sofferenza ci avvicina al Cuore di Cristo e sentendo il fuoco del suo Amore dentro noi, non possiamo non lasciarci cullare e vivere tra le braccia del Signore avvolti dal suo amore...
E' Lui la nostra forza, anche quando ci sembra di aver perso tutto, anche quando ci sentiamo smarriti e stanchi. Gesù è sempre con noi!
E' Lui la nostra forza, anche quando ci sembra di aver perso tutto, anche quando ci sentiamo smarriti e stanchi. Gesù è sempre con noi!
- Don Armando Maria
- Sacerdote
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Camminiamo assieme con Cristo Crocifisso
Ave Maria! La Parola ci dice che noi siamo crocifissi con Cristo: portiamo le sue piaghe come le portava San Paolo. E Gesù ci ricorda che è suo discepolo, cioè è vero cristiano, chi ogni giorno rinnega sé stesso prende la sua Croce e Lo segue... fino al Calvario, dove Egli è stato crocifisso, e noi con Lui. Ma facciamoci coraggio perché sotto la Croce sta Maria, la Madonna Addolorata, che sempre ci consola e ci dà forza, come ha fatto con Lui. E buona setimana santa a tutti! Pace e gioia!
Ultima modifica di Don Armando Maria il mer apr 13, 2011 3:08 pm, modificato 1 volta in totale.
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria
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- Messaggi:28
- Iscritto il:ven nov 19, 2010 12:12 pm [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Giammarco, la tua è una bellissima testimonianza di vita cristiana, di fede, di amore e di carità.
Proprio oggi leggevo un articolo, sulla sofferenza vicaria.
Di tutto l'articolo, meraviglioso, mi è rimasto dentro questa frase:
Gesù non è venuto a toglierci la croce ma per indicarci come portarla.
Grazie per le tue parole piene di vita Cristiana. Affido con le preghiere il tuo cammino alla Madonna, perchè a Gloria di Dio la tua anima acquisti la Santità, fine ultimo di ogni figlio dell'Eterno Padre.
Ave Maria e Sia Lodato Gesù Cristo.
Proprio oggi leggevo un articolo, sulla sofferenza vicaria.
Di tutto l'articolo, meraviglioso, mi è rimasto dentro questa frase:
Gesù non è venuto a toglierci la croce ma per indicarci come portarla.
Grazie per le tue parole piene di vita Cristiana. Affido con le preghiere il tuo cammino alla Madonna, perchè a Gloria di Dio la tua anima acquisti la Santità, fine ultimo di ogni figlio dell'Eterno Padre.
Ave Maria e Sia Lodato Gesù Cristo.
- Grazia Cuffari
- Messaggi:733
- Iscritto il:ven gen 08, 2010 6:45 pm
- Località:San Vendemiano - TV [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
La sofferenza
Sì, Gianmarco,
la tua riflessione è una bellissima testimonianza cristiana del vivere come Figli di Dio su questa terra !
La cultura di oggi tende ad espellere la sofferenza, a negarla, a rimuoverla anzi addirittura a volte a eliminarla, eliminando o se stessi o chi ci fa soffrire.
Non è così che si affronta la vita ! La vita richiede in tutto senso di responsabilità, maturità e capacità di gestione per affrontare da veri uomini sia i momenti piacevoli che quelli difficili e penosi. ma spesso ce ne dimentichiamo
Non si può essere eterni bambini che vogliono sempre il dolce e rifiutare l' amaro
Abbiamo bisogno d'imparare a soffrire e d'insegnare ai nostri figli a soffrire, più che con le parole con l'esempio del nostro vivere quotidiano, perché la sofferenza è una grossa fetta della nostra vita, che si manifesta prima o poi e in forme innumerevoli e diverse.
Dobbiamo affrontarla, piuttosto che evitarla e senza paura.
Sì, senza paura, perché se prima quando eravamo bambini c'erano i nostri genitori a consolarci delle piccole "bue" che ci facevano piangere,
adesso c' è l'esempio magistrale di Gesù che portò fino al compimento dell' Opera la sua Croce.
La Croce non ce la manda Dio, se mai Dio, nella persona di Gesù, c'insegna il modo come portarla e, a volte delle anime, con il suo aiuto, riescono a portarla persino con gioia.
Hai ragione Gianmarco, Dio è sempre con noi, cammina con noi, gioisce con noi, soffre con noi, perché Lui vive in noi attraverso la sua grazia e ci dona la meravigliosa Speranza in questa vita e nell'altra.
la tua riflessione è una bellissima testimonianza cristiana del vivere come Figli di Dio su questa terra !
La cultura di oggi tende ad espellere la sofferenza, a negarla, a rimuoverla anzi addirittura a volte a eliminarla, eliminando o se stessi o chi ci fa soffrire.
Non è così che si affronta la vita ! La vita richiede in tutto senso di responsabilità, maturità e capacità di gestione per affrontare da veri uomini sia i momenti piacevoli che quelli difficili e penosi. ma spesso ce ne dimentichiamo
Non si può essere eterni bambini che vogliono sempre il dolce e rifiutare l' amaro
Abbiamo bisogno d'imparare a soffrire e d'insegnare ai nostri figli a soffrire, più che con le parole con l'esempio del nostro vivere quotidiano, perché la sofferenza è una grossa fetta della nostra vita, che si manifesta prima o poi e in forme innumerevoli e diverse.
Dobbiamo affrontarla, piuttosto che evitarla e senza paura.
Sì, senza paura, perché se prima quando eravamo bambini c'erano i nostri genitori a consolarci delle piccole "bue" che ci facevano piangere,
adesso c' è l'esempio magistrale di Gesù che portò fino al compimento dell' Opera la sua Croce.
La Croce non ce la manda Dio, se mai Dio, nella persona di Gesù, c'insegna il modo come portarla e, a volte delle anime, con il suo aiuto, riescono a portarla persino con gioia.
Hai ragione Gianmarco, Dio è sempre con noi, cammina con noi, gioisce con noi, soffre con noi, perché Lui vive in noi attraverso la sua grazia e ci dona la meravigliosa Speranza in questa vita e nell'altra.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità
- Grazia Cuffari
- Messaggi:733
- Iscritto il:ven gen 08, 2010 6:45 pm
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testimonianza di sofferenza
Signore, fa' che io tenga sempre presente, nei momenti difficili,
i luminosi esempi di testimonianza cristiana, che un' anima eccelsa,
come Padre Bigazzi, gesuita, ha lasciato scritta nel 1938,
in questi versi pieni di fede serena di fronte alla malattia
e alla morte che lo coglieva alcuni giorni dopo, il 13 di luglio.
Mirabile esempio del dolore accettato con Gesù.
" Il mio penare è una chiavina d’oro…
Piccola, ma che m’apre un gran tesoro.
E’ croce, ma è la croce di Gesù:
quando l’abbraccio non la sento più.
Non ho contato i giorni del dolore:
so che Gesù li ha scritti nel suo cuore.
Vivo momento per momento, e allora
Il giorno passa come fosse un’ora.
Mi han detto che guardata dal di là,
la vita tutta un attimo parrà.
Passa la vita, vigilia di festa;
muore la morte…il Paradiso resta.
Due stille ancora dell’amaro pianto
E di vittoria poi l’eterno canto.
Io ho sentito recitare spesso questi versi da mia nonna,
quando i suoi ultimi anni sono stati trascorsi da lei
in compagnia della sofferenza, sopportata in silenzio e
nel rispetto dell' altrui persona.
Grazie nonna per avermi dato l' esempio di accettazione
attiva ed amorevole della vita, così come si presenta,
sia nei momenti facili, che in quelli difficili,
i luminosi esempi di testimonianza cristiana, che un' anima eccelsa,
come Padre Bigazzi, gesuita, ha lasciato scritta nel 1938,
in questi versi pieni di fede serena di fronte alla malattia
e alla morte che lo coglieva alcuni giorni dopo, il 13 di luglio.
Mirabile esempio del dolore accettato con Gesù.
" Il mio penare è una chiavina d’oro…
Piccola, ma che m’apre un gran tesoro.
E’ croce, ma è la croce di Gesù:
quando l’abbraccio non la sento più.
Non ho contato i giorni del dolore:
so che Gesù li ha scritti nel suo cuore.
Vivo momento per momento, e allora
Il giorno passa come fosse un’ora.
Mi han detto che guardata dal di là,
la vita tutta un attimo parrà.
Passa la vita, vigilia di festa;
muore la morte…il Paradiso resta.
Due stille ancora dell’amaro pianto
E di vittoria poi l’eterno canto.
Io ho sentito recitare spesso questi versi da mia nonna,
quando i suoi ultimi anni sono stati trascorsi da lei
in compagnia della sofferenza, sopportata in silenzio e
nel rispetto dell' altrui persona.
Grazie nonna per avermi dato l' esempio di accettazione
attiva ed amorevole della vita, così come si presenta,
sia nei momenti facili, che in quelli difficili,
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità
- miriam bolfissimo
- Messaggi:17747
- Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
- Contatta:
replay
Mio grande, pace e bene! in condivisione...
- ...la docilità alla sofferenza
trasforma in roccia la sabbia
su cui poggiamo i piedi nel cammino
verso Dio che è Amore: tutto il resto è grazia...
- Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]
IL DONATORE DI SENSO
La sofferenza deve evidentemente avere un senso, altrimenti la vita sarebbe insopportabile, ed esige quindi necessariamente l'esistenza di un Donatore di Senso. È una vetta sempre innevata di oltre cinquemila metri, posta al confine tra Turchia e Armenia. È l'Ararat ove, secondo la tradizione popolare, si sarebbe arenata l'arca di Noè (in realtà la Genesi parla dei «monti dell'Ararat», l'antica regione di Urartu). Ebbene, un noto scrittore olandese, Frank Westerman, intitola a questo monte un romanzo-reportage e lo fa diventare l'emblema del rapporto tra scienza e fede (ed. Iperborea 2009).
In questo crocevia incandescente si presenta anche lo spettro del dolore che spesso fa saltare le categorie filosofiche, i teoremi scientifici e le tesi teologiche (Giobbe insegna-). La frase che ho proposto è significativa, soprattutto con quelle maiuscole: è necessario un «Donatore di Senso». Sì, come accade a Giobbe, non bastano le compassate argomentazioni degli amici teologi. È Lui, il Creatore, che deve rispondere.
Per questo la domanda, di fronte a sofferenze atroci, anche nella Bibbia è lanciata verso il cielo. Quando un genitore tiene tra le braccia il figlio morto o, anche più semplicemente, un figlio gravemente disabile, l'urlo che gli sale dalla gola non riguarda più né il medico né l'amico, ma solo Lui. E ora, tra le tante cose che si dovrebbero dire - ma con scarso esito - su questo tema, vorrei solo evocare le parole di un altro scrittore che fu un mio caro amico, Giuseppe Pontiggia (1934-2003), nell'autobiografico Nati due volte (2000). Egli coglie così il significato della preghiera nel tempo della prova: nella disperazione «mi metto in contatto con una Voce che risponde. Non so quale sia. Ma è più durevole e fonda della voce di chi la nega. Tante volte l'ho negata anch'io per riscoprirla nei momenti difficili. E non era un'eco».
(Gianfranco Ravasi)
La sofferenza deve evidentemente avere un senso, altrimenti la vita sarebbe insopportabile, ed esige quindi necessariamente l'esistenza di un Donatore di Senso. È una vetta sempre innevata di oltre cinquemila metri, posta al confine tra Turchia e Armenia. È l'Ararat ove, secondo la tradizione popolare, si sarebbe arenata l'arca di Noè (in realtà la Genesi parla dei «monti dell'Ararat», l'antica regione di Urartu). Ebbene, un noto scrittore olandese, Frank Westerman, intitola a questo monte un romanzo-reportage e lo fa diventare l'emblema del rapporto tra scienza e fede (ed. Iperborea 2009).
In questo crocevia incandescente si presenta anche lo spettro del dolore che spesso fa saltare le categorie filosofiche, i teoremi scientifici e le tesi teologiche (Giobbe insegna-). La frase che ho proposto è significativa, soprattutto con quelle maiuscole: è necessario un «Donatore di Senso». Sì, come accade a Giobbe, non bastano le compassate argomentazioni degli amici teologi. È Lui, il Creatore, che deve rispondere.
Per questo la domanda, di fronte a sofferenze atroci, anche nella Bibbia è lanciata verso il cielo. Quando un genitore tiene tra le braccia il figlio morto o, anche più semplicemente, un figlio gravemente disabile, l'urlo che gli sale dalla gola non riguarda più né il medico né l'amico, ma solo Lui. E ora, tra le tante cose che si dovrebbero dire - ma con scarso esito - su questo tema, vorrei solo evocare le parole di un altro scrittore che fu un mio caro amico, Giuseppe Pontiggia (1934-2003), nell'autobiografico Nati due volte (2000). Egli coglie così il significato della preghiera nel tempo della prova: nella disperazione «mi metto in contatto con una Voce che risponde. Non so quale sia. Ma è più durevole e fonda della voce di chi la nega. Tante volte l'ho negata anch'io per riscoprirla nei momenti difficili. E non era un'eco».
(Gianfranco Ravasi)
Le tue parole sono molto belle. La sofferenza ci porta a riflettere sulla nostra esistenza, a rivedere ciò che prima consideravamo importante e che invece, magari, si rivela superficiale. Se ben vissuta, la sofferenza ci permette di entrare in contatto con noi stessi e con ciò di cui veramente abbiamo bisogno, che è una spiritualità più viva e un rapporto di maggiore fiducia verso il Signore.
- Stefania De Rienzo
- Messaggi:26278
- Iscritto il:gio mar 06, 2008 6:30 pm
- Località:Ancona [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Bellissima questa condivisione.....grazie di cuore Giammarco....
Ed anche in verità vi dico: Se due di voi sulla terra s’accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre son radunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro. - Matteo 18:19,20
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