Riflessi di lago, specchio di un'anima ... 2014

Riflessi di lago, specchio di un’anima…

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 07, 2014 10:24 am

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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 07, 2014 10:24 am

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...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 07, 2014 10:25 am

mercoledì 1 gennaio 2014, giorno di festa e gioia in onore della Mamma Celeste, Madre di Dio...
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...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 07, 2014 10:25 am

Immagine Mio grande Cuore, dopo santa francesca saverio cabrini, serva in generosità e umiltà, san nicola di mira, portatore di doni e gioia, santa gemma galgani, luce preziosa quando si fa sera e la notte si avvicina, santa bernadette soubirous, serva nel nascondimento della Mamma Celeste, beato giovanni xxiii, che ha fatto brillare nel suo il sorriso di Dio, sant'antonio abate, eremita al servizio dei fratelli, santa chiara vergine d'assisi, pianticella fedele di frate francesco e i beati luigi martin e zelia guerci, genitori di santa teresa di Gesù Bambino, qs'anno camminerò sotto la protezione di beata elisabetta canori mora, madre di famiglia e terziaria trinitaria: così prego...
      • Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo,
        Misericordia infinita,
        Vi adoro profondamente e Vi contemplo
        nel Corpo, Sangue, Anima e Divinità
        di Nostro Signore Gesù Cristo,
        nel quale Ti sei donata a noi
        e sei presente su tutti gli altari della terra.
        Per questo vengo a Voi e Vi chiedo perdono
        per i peccati miei e di tutti gli uomini.
        Vi chiedo, abbandonato al Cuore Santissimo del Figlio
        e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria,
        il dono della pace, la benedizione delle famiglie
        e di portare in Paradiso le anime di tutti i miei fratelli;
        in particolare Vi prego
        per quelle persone per cui nessuno prega più. Amen
…con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar gen 07, 2014 10:26 am

  • ImmagineNoi stessi siamo parabole, icone di Dio
In principio era il Verbo e il Verbo era Dio. Giovanni comincia il Vangelo non con la cronaca di un evento, ma con un volo d'aquila che proietta subito Gesù in tre direzioni: l'inizio, Dio, il tutto. È come se Giovanni volesse rendere impossibile raccontare un'altra storia che risalga più indietro, che vada più lontano di questa. Un avvio grandioso, che può intimidire, ma poi il volo dell'aquila plana fra le tende dell'accampamento umano: e venne ad abitare, a piantare la sua tenda, in mezzo a noi. Poi Giovanni apre di nuovo le ali e si lancia verso l'origine delle cose: tutto è stato fatto per mezzo di Lui. Nulla di nulla senza di lui. «In principio», «tutto», «nulla», parole assolute che inseriscono Gesù nella totalità e nella vastità dell'essere. Non solo gli esseri umani, ma il filo d'erba, la pietra, la luce, tutto plasmato dalle sue mani.

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. È venuto a portare vita, vita da vivere, vita che sia luce. Ciò che fa l'uomo «umano» è il respiro di Dio in lui. Io sono la vita, dirà Gesù. E infatti non ha mai compiuto un miracolo per punire, per intimidire, ma sempre segni che accrescevano vita, che la facevano fiorire. E la vita era la luce degli uomini. Una cosa enorme: la vita stessa è luce. La vita è come una grande parabola che racconta di Dio. Il Vangelo ci insegna a sorprendere parabole nella vita, a sorprendere perfino nelle pozzanghere della vita il riflesso del cielo. Ci dà la coscienza che noi stessi siamo parabole, icone di Dio. E accade allora che il Dio della religione (quello cioè delle celebrazioni, delle solenni liturgie, del culto) si ricongiunge con il Dio della vita, quello dei gesti, degli affetti e degli incantamenti. Veniva nel mondo la luce vera quella che illumina ogni uomo. Ogni uomo, ripetiamo questo aggettivo, ogni uomo, ogni donna, ogni bambino, ogni clandestino ha quella luce, che come un'onda immensa, come una sorgente che non viene meno, come un sole nella notte, è venuta a posarsi su ciascuno.

Venne fra i suoi ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti l'hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. Accogliere: parola che sa di porte che si aprono, di mani che accettano doni, di cuori che fanno spazio alla vita, come una donna fa spazio al figlio che accoglie in grembo. A quanti l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli...: un potere, non solo la possibilità, l'opportunità, l'occasione, ma un potere, un'energia, un potenziamento d'umanità capace di farla sconfinare in Dio. Il Verbo è in noi come una forza di nascite, come una duplice forza: di pienezza e di sconfinamento, che ti fa fiorire in tutte le tue forme e poi ti fa sconfinare. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 10, 2014 9:57 am

Immagine Mio grande Cuore, che grande cosa vedere che il mio quotidiano è una parabola che racconta di Te e delle Tua Infinita Presenza, da sempre: concedimi la grazia di accogliere, mio grande Cuore, concedi a questo piccolo cuore di aprirsi soprattutto a quello che vorrebbe escludere... e concecimi di poter vedere sempre un pezzetto di cielo nelle pozzanghere del mio cammino...

...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 10, 2014 10:01 am

  • ImmagineOgnuno di noi è figlio prediletto di Dio
Gesù si mette in fila con i peccatori, lui che era il puro di Dio, in fila, come l'ultimo di tutti. Ed entra nel mondo dal punto più basso, perché nessuno lo senta lontano, nessuno si senta escluso. Gesù tra i peccatori appare fuori posto, come se fosse saltato l'ordine normale delle cose. Giovanni non capisce e si ritrae, ma Gesù gli risponde che proprio questo è l'ordine giusto: «lascia fare... perché conviene che adempiamo ogni giustizia». La nuova giustizia consiste in questo ribaltamento che annulla la distanza tra il Puro e gli impuri, tra Dio e l'uomo.

Ed ecco si aprirono i cieli e vide lo Spirito di Dio - che è la pienezza dell'amore, dell'energia, della vita di Dio - scendere come una colomba sopra di lui. E una voce diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento». Questo fatto eccezionale, che avviene in un luogo qualsiasi e non nei recinti del sacro, lo strapparsi dei cieli con la dichiarazione d'amore di Dio e il volo ad ali aperte dello Spirito, è avvenuto anche per noi, ciò che il Padre dà a Gesù è dato ad ognuno. Lo garantisce un'espressione emozionante di Gesù: Sappiano, Padre, che li hai amati come hai amato me (Gv 17,23). Dio ama noi come ha amato Gesù, con la stessa intensità, la stessa passione, lo stesso slancio.

Dio preferisce ciascuno, ognuno è figlio suo prediletto. Per il Padre io come Gesù, la stessa dichiarazione d'amore, le stesse tre parole: Figlio, amato, mio compiacimento. - Figlio è la prima parola. Un termine tecnico nel linguaggio biblico, dal significato preciso: «figlio» è colui che compie le stesse opere del Padre, che fa ciò che il padre fa, che gli assomiglia in tutto. - Amato. Prima che tu agisca, prima di ogni merito, che tu lo sappia o no, ad ogni risveglio il tuo nome per Dio è «amato». Immeritato, pregiudiziale, immotivato amore. - Mio compiacimento. Termine inusuale ma bellissimo, che deriva dal verbo «piacere»: tu mi piaci, mi fai felice, è bello stare con te.

Ma quale gioia, quale soddisfazione può venire al Padre da questa canna fragile sempre sul punto di rompersi che sono io, da questo stoppino fumigante? Eppure «la sua delizia è stare con i figli dell'uomo» (Prov 8,31), stare con me. Al nostro Battesimo, esattamente come al Giordano, una voce ha ripetuto: Figlio, tu mi assomigli, io ti amo, tu mi dai gioia. Hai dentro il respiro del cielo, il soffio di Dio che ti avvolge, ti modella, trasforma pensieri, affetti, speranze, ti fa simile a me. Ad ogni mattino, anche i più oscuri, inizia la tua giornata ascoltando per prima la Voce del Padre: Figlio, amore mio, mia gioia. E sentirai il buio che si squarcia e l'amore che spiega le sue ali dentro di te. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 17, 2014 3:31 pm

Immagine Cristo non può essere diviso! (cfr. 1 Corinzi 1,1-17)

nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.
    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen


    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!
    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen


    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.
    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen


    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!
    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen


    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.
    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen


    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!
    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen


    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen
...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 17, 2014 3:40 pm

  • ImmagineGesù non pretende la nostra vita, offre la sua
Giovanni, vedendo Gesù venirgli incontro, dice: Ecco l'agnello di Dio. Parole diventate così consuete nelle nostre liturgie che quasi non sentiamo più il loro significato. Un agnello non può fare paura, non ha nessun potere, è inerme, rappresenta il Dio mite e umile (se ti incute paura, stai sicuro che non è il Dio vero). Ecco l'agnello che toglie il peccato del mondo, che rende più vera la vita di tutti attraverso lo scandalo della mitezza. Gesù-agnello, identificato con l'animale dei sacrifici, introduce qualcosa che capovolge e rivoluziona il volto di Dio: il Signore non chiede più sacrifici all'uomo, ma sacrifica se stesso; non pretende la tua vita, offre la sua; non spezza nessuno, spezza se stesso; non prende niente, dona tutto.

Facciamo attenzione al volto di Dio che ci portiamo nel cuore: è come uno specchio, e guardandolo capiamo qual è il nostro volto. Questo specchio va ripulito ogni giorno, alla luce della vita di Gesù. Perché se ci sbagliamo su Dio, poi ci sbagliamo su tutto, sulla vita e sulla morte, sul bene e sul male, sulla storia e su noi stessi. Ecco l'agnello che toglie il peccato del mondo. Non «i peccati», al plurale, ma «il peccato» al singolare; non i singoli atti sbagliati che continueranno a ferirci, ma una condizione, una struttura profonda della cultura umana, fatta di violenza e di accecamento, una logica distruttiva, di morte. In una parola, il disamore. Che ci minaccia tutti, che è assenza di amore, incapacità di amare bene, chiusure, fratture, vite spente. Gesù, che sapeva amare come nessuno, è il guaritore del disamore. Egli conclude la parabola del Buon Samaritano con parole di luce: fai questo e avrai la vita. Vuoi vivere davvero? Produci amore. Immettilo nel mondo, fallo scorrere... E diventerai anche tu un guaritore del disamore.

Noi, i discepoli, siamo coloro che seguono l'agnello (Ap 14,4). Se questo seguire lo intendiamo in un'ottica sacrificale, il cristianesimo diventa immolazione, diminuzione, sofferenza. Ma se capiamo che la vera imitazione di Gesù è amare quelli che lui amava, desiderare ciò che lui desiderava, rifiutare ciò che lui rifiutava, toccare quelli che lui toccava e come lui li toccava, con la sua delicatezza, concretezza, amorevolezza, e non avere paura, e non fare paura, e liberare dalla paura, allora sì lo seguiamo davvero, impegnati con lui a togliere via il peccato del mondo, a togliere respiro e terreno al male, ad opporci alla logica sbagliata del mondo, a guarirlo dal disamore che lo intristisce. Ecco vi mando come agnelli... vi mando a togliere, con mitezza, il male: braccia aperte donate da Dio al mondo, braccia di un Dio agnello, inerme eppure più forte di ogni Erode. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 23, 2014 10:10 am

Immagine Cristo non può essere diviso! (cfr. 1 Corinzi 1,1-17)

a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani...



  • O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.
    • Io credo in Dio, Padre onnipotente,
      creatore del cielo e della terra;
      e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
      il quale fu concepito di Spirito Santo,
      nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
      fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
      il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo,
      siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
      di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
      Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica,
      la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
      la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen

      Padre nostro... - Ave, o Maria... - Gloria...
    Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue,
    l'Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio
    e Nostro Signore Gesù Cristo
    ut unum simus, secondo la Tua Parola.

    Per la sua dolorosa Passione: abbi misericordia della comunione fra i cristiani e del mondo intero.
    • Gloria...
    Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà della comunione fra i cristiani e del mondo intero.


...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio gen 23, 2014 10:15 am

  • ImmagineL'amore di Dio è la cura della nostra tristezza
Giovanni il Battista è stato appena arrestato, è accaduto qualcosa di minaccioso che, anziché impaurire e rendere prudente Gesù, lo fa uscire allo scoperto, a dare il cambio a Giovanni. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo un annuncio. Che riparte da là dove Giovanni si era fermato: convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. Sono le parole inaugurali del Vangelo, generative di tutto il resto.

Convertitevi. Noi interpretiamo come «pentitevi», mentre è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate logica, spostatevi, non vedete dove vi porta questa strada? È l'offerta di un'opportunità: venite con me, di qua il cielo è più azzurro, il sole più caldo, le persone sono più sane, la vita più vera. E subito aggiunge il motivo, il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? È la vita che fiorisce in tutte le sue forme, un'offerta di solarità. Il regno è di Dio, ma è per gli uomini, per una nuova architettura del mondo e dei rapporti umani, per una terra come Dio la sogna. Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: tenete gli occhi bene aperti perché è successo qualcosa di importantissimo: Giratevi verso la luce, perché la luce è già qui. Dio è qui, come una forza che circola ormai, che non sta ferma, come un lievito, un seme, un fermento.

Il Vangelo termina con la chiamata dei quattro pescatori e la promessa: vi farò pescatori di uomini. Con che cosa, con quale rete pescheranno gli uomini? Ascolta, qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore (Evangelii Gaudium). Il Vangelo è la chiave: è possibile vivere meglio, per tutti, perché la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Perché quando è narrato adeguatamente e con bellezza sicuramente il Vangelo risponde ai bisogni più profondi dei cuori e mette a disposizione un tesoro di vita e di amore, che non inganna, che non delude.

La conclusione del brano di oggi è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita. Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, incontro a noi, gente dalla vita ordinaria e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore. E questa è l'unica cosa che guarisce la vita. Questo sarà anche il mio annuncio, a ciascuno: Dio è con te, con amore. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 27, 2014 10:40 am

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 03, 2014 8:58 am

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 03, 2014 8:59 am

  • ImmagineGesù, la luce preparata per i popoli
Maria e Giuseppe portano Gesù al tempio per presentarlo al Signore, ma non fanno nemmeno in tempo a entrare che subito le braccia di un uomo e di una donna se lo contendono: Gesù non appartiene al tempio, egli appartiene all'uomo. È nostro, di tutti gli uomini e le donne assetati, di quelli che non smettono di cercare e sognare mai, come Simeone; di quelli che sanno vedere oltre, come Anna, e incantarsi davanti a un neonato, perché sentono Dio come futuro. Gesù non è accolto dai sacerdoti, ma da un anziano e un'anziana senza ruolo, due innamorati di Dio che hanno occhi velati dalla vecchiaia ma ancora accesi dal desiderio.

È la vecchiaia del mondo che accoglie fra le sue braccia l'eterna giovinezza di Dio. Lo Spirito aveva rivelato a Simeone che non avrebbe visto la morte senza aver prima veduto il Messia. Parole che lo Spirito ha conservato nella Bibbia perché io le conservassi nel cuore: tu non morirai senza aver visto il Signore. La tua vita non si spegnerà senza risposte, senza incontri, senza luce. Verrà anche per me il Signore, verrà come aiuto in ciò che fa soffrire, come forza di ciò che fa partire. Io non morirò senza aver visto l'offensiva di Dio, l'offensiva del bene, già in atto, di un Dio all'opera tra noi, lievito nel nostro pane. Simeone aspettava la consolazione di Israele. Lui sapeva aspettare, come chi ha speranza. Come lui il cristiano è il contrario di chi non si aspetta più niente, ma crede tenacemente che qualcosa può accadere. Se aspetti, gli occhi si fanno attenti, penetranti, vigili e vedono: ho visto la luce preparata per i popoli. Ma quale luce emana da questo piccolo figlio della terra? La luce è Gesù, luce incarnata, carne illuminata, storia fecondata.

La salvezza non è un opera particolare, ma Dio che è venuto, si lascia abbracciare dall'uomo, mescola la sua vita alle nostre. E a quella di tutti i popoli, di tutte le genti... la salvezza non è un fatto individuale, che riguarda solo la mia vita: o ci salveremo tutti insieme o periremo tutti. Simeone dice poi tre parole immense a Maria, e che sono per noi: egli è qui come caduta e risurrezione, come segno di contraddizione. Cristo come caduta e contraddizione. Caduta dei nostri piccoli o grandi idoli, che fa cadere in rovina il nostro mondo di maschere e bugie, che contraddice la quieta mediocrità, il disamore e le idee false di Dio. Cristo come risurrezione: forza che mi ha fatto ripartire quando avevo il vuoto dentro e il nero davanti agli occhi. Risurrezione della nobiltà che è in ogni uomo, anche il più perduto e disperato. Caduta, risurrezione contraddizione. Tre parole che danno respiro alla vita, aprono brecce. Gesù ha il luminoso potere di far vedere che le cose sono abitate da un «oltre». [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 07, 2014 9:58 am

mercoledì 5 febbraio 2014, giorno di festa e gioia in onore di sant'agata...
  • É alle donne, infatti, che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo, di inventare e gestire la pace...

    • rita levi montalcini
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 07, 2014 10:06 am

  • ImmagineNoi del Vangelo, gente che accarezza la vita
Una parola riempie ancora l'aria: beati, beati i poveri, i miti, i puri, i misericordiosi. Gesù ha appena finito di proclamare il vertice del suo messaggio, le beatitudini, e aggiunge, rivolto ai suoi discepoli e a noi: se vivete questo, voi siete «sale e luce della terra». Una affermazione che ci sorprende: che Dio sia luce del mondo lo abbiamo sentito, il Vangelo di Giovanni l'ha ripetuto, ci crediamo; ma sentire - e credere - che anche l'uomo è luce, che lo siamo anch'io e tu, con tutti i nostri limiti e le nostre ombre, questo è sorprendente. E non si tratta di una esortazione di Gesù: siate, sforzatevi di diventare luce, ma: sappiate che lo siete già.

La candela non deve sforzarsi, se è accesa, di far luce, è la sua natura, così voi. La luce è il dono naturale del discepolo ha respirato Dio. Incredibile la stima, la fiducia negli uomini che Gesù comunica, la speranza che ripone in noi. E ci incoraggia a prenderne coscienza: non fermarti alla superficie di te stesso, al ruvido dell'argilla, cerca in profondità, verso la cella segreta del cuore, scendi nel tuo centro e là troverai una lucerna accesa, una manciata di sale. Voi che vivete secondo il Vangelo siete «una manciata di luce gettata in faccia al mondo» (Gigi Verdi). E lo siete non con la dottrina o le parole, ma con le opere: risplenda la vostra luce nelle vostre opere buone. Tu puoi compiere opere di luce! E sono quelle dei miti, dei puri, dei giusti, dei poveri, le opere alternative alle scelte del mondo, la differenza evangelica offerta alla fioritura della vita. Quando tu segui come unica regola di vita l'amore, allora sei Luce e Sale per chi ti incontra.

Quando due sulla terra si amano diventano luce nel buio, lampada ai passi di molti. In qualsiasi luogo dove ci si vuol bene viene sparso il sale che dà sapore buono alla vita. Isaia suggerisce la strada perché la luce sia posta sul candelabro e non sotto il moggio. Ed è tutto un incalzare di verbi: Spezza il tuo pane, Introduci in casa lo straniero, vesti chi è nudo, non distogliere gli occhi dalla tua gente. Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà in fretta. Illumina altri e ti illuminerai, guarisci altri e guarirai. Non restare curvo sulle tue storie e sulle tue sconfitte, ma occupati della terra, della città dell'altro, altrimenti non diventerai mai un uomo o una donna radiosi. Chi guarda solo a se stesso non si illumina mai. Allora sarai lucerna sul lucerniere, ma secondo le modalità proprie della luce, che non fa rumore e non violenta le cose. Le accarezza e fa emergere il bello che è in loro. Così «noi del Vangelo» siamo gente che ogni giorno accarezza la vita e ne rivela la bellezza nascosta. [/color]
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 11, 2014 8:24 am

Immaginemartedì 11 febbraio 2014

      • giorno di festa e gioia in onore della Beata Vergine di Lourdes
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  • O Maria, Madre dolcissima di Dio e Madre nostra, Vergine di Lourdes
    desidero affidare al Tuo Cuore Immacolato ed Addolorato
    questo mio piccolo cuore affinchè possa essere come
    il Cuore del Tuo Dilettissimo Figlio Gesù lo vuole. Amen
...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 14, 2014 10:45 am

  • ImmagineLo scopo della legge è far fiorire l'uomo
Un altro dei Vangeli "impossibili": se ognuno che dà del matto o dello stupido a un fratello in un impeto d'ira, fosse trascinato in tribunale o finisse all'inferno, non avremmo più un uomo a piede libero sulla terra e, nei cieli, Dio tutto solo a intristire nel suo paradiso vuoto. Gesù stesso sembra contraddirsi: afferma l'inviolabilità della legge fin nei minimi dettagli e trasgredisce la norma più grande, il riposo del sabato. Ma ogni sua parola converge verso un obiettivo: far emergere l'anima segreta, andare al cuore della norma.

Il Vangelo non è un manuale di istruzioni, con tutte le regole già pronte per l'uso, già definite e da applicare. Il Vangelo è maestro di umanità, non ci permette di non pensare con la nostra testa, convoca la nostra coscienza e la responsabilità del nostro agire, da non delegare a nessun legislatore. Allora cerco di leggere più in profondità e vedo che Gesù porta a compimento la legge lungo due linee: la linea del cuore e la linea della persona.

La linea del cuore. Fu detto: non ucciderai; ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, cioè chiunque alimenta dentro di sé rabbie e rancori, è già in cuor suo un omicida. Gesù va alla sorgente, al laboratorio dove si forma ciò che poi uscirà all'esterno come parola e gesto: ritorna al tuo cuore e guariscilo, poi potrai curare tutta la vita. Va alla radice che genera la morte o la vita: «Chi non ama suo fratello è omicida» (1Gv 3, 15). Il disamore uccide. Non amare qualcuno è togliergli vita; non amare è per te un lento morire.

La linea della persona: Se tu guardi una donna per desiderarla sei già adultero... Non dice: se tu, uomo, desideri una donna; se tu, donna, desideri un uomo. Non è il desiderio ad essere condannato, ma quel "per", vale a dire quando tu ti adoperi con gesti e parole allo scopo di sedurre e possedere l'altro, quando trami per ridurlo a tuo oggetto, tu pecchi contro la grandezza e la bellezza di quella persona. È un peccato di adulterio nel senso originario del verbo adulterare: tu alteri, falsifichi, manipoli, immiserisci la persona. Le rubi il sogno di Dio, l'immagine di Dio. Perché riduci a corpo anonimo, lui o lei che invece sono abisso e cielo, profondità e vertigine. Pecchi non tanto contro la morale, ma contro la persona, contro la nobiltà, l'unicità, il divino della persona.

Lo scopo della legge morale non è altro che custodire, coltivare, far fiorire l'umanità dell'uomo. A questo fine Gesù propone un unico salto di qualità: il ritorno al cuore e alla persona. Allora il Vangelo è facile, umanissimo, felice, anche quando dice parole che danno le vertigini. Non aggiunge fatica, non cerca eroi, ma uomini e donne veri. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 21, 2014 3:42 pm

Immagine Mio grande Cuore, leggo e medito...
  • ...il Vangelo è facile, umanissimo, felice, anche quando dice parole che danno le vertigini.
    Non aggiunge fatica, non cerca eroi, ma uomini e donne veri...
e desidero essere vera e viva e sorella come Tu mi vuoi: con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 21, 2014 3:42 pm

  • Immagine«Siate perfetti»: chiamati ad amare come Dio
Siate perfetti come il Padre (Mt 5,48), siate santi perché io, il Signore, sono santo (Lev19,2). Santità, perfezione, parole che ci paiono lontane, per gente che fa un'altra vita, dedita alla preghiera e alla contemplazione. E invece quale concretezza nella Bibbia: non coverai nel tuo cuore odio verso tuo fratello, non serberai rancore, amerai il prossimo tuo come te stesso (Lev 19,17-18). La concretezza della santità: niente di astratto, lontano, separato, ma il quotidiano, santità terrestre che profuma di casa, di pane, di gesti. E di cuore.

Siate perfetti come il Padre. Ma nessuno potrà mai esserlo, è come se Gesù ci domandasse l'impossibile. Ma non dice «quanto Dio» bensì «come Dio», con quel suo stile unico, che Gesù traduce in queste parole: siate come Lui che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi. Mi piace tanto questo Dio solare, luminoso, positivo, questo suo far sorgere il sole su buoni e cattivi. Così farò anch'io, farò sorgere un po' di sole, un po' di speranza, un po' di luce, a chi ha solo il buio davanti a sé; trasmetterò il calore della tenerezza, l'energia della solidarietà. Testimone che la giustizia è possibile, che si può credere nel sole anche quando non splende, nell'amore anche quando non si sente. C'è un augurio che rivolgo ad ogni bambino che battezzo, quando il papà accende la candela al cero pasquale: che tu possa sempre incontrare, nei giorni spenti, chi sappia in te risvegliare l'aurora. Quante volte ho visto sorgere il sole dentro gli occhi di una persona: bastava un ascolto fatto col cuore, un aiuto concreto, un abbraccio vero!

Amate i vostri nemici. Fate sorgere il sole nel loro cielo; che non sorgano freddezza, condanna, rifiuto, paura. Potete farlo anche se sembra impossibile. Voi potete non voi dovete. Perché non si ama per decreto. Io ve ne darò la capacità se lo desiderate, se lo chiedete. Allora capisco e provo entusiasmo. Io posso (potrò) amare come Dio! E sento che amando realizzo me stesso, che dare agli altri non toglie a me, che nel dono c'è un grande profitto, che rende la mia vita piena, ricca, bella, felice. Dare agli altri non è in contrasto col mio desiderio di felicità, amore del prossimo e amore di sé non stanno su due binari che non si incontrano mai, ma coincidono. Dio regala gioia a chi produce amore. Cosa significano allora gli imperativi: amate, pregate, porgete, prestate. Sono porte spalancate verso delle possibilità, sono la trasmissione da Dio all'uomo di una forza divina, quella che guida il sole e la pioggia sui campi di tutti, di chi è buono e di chi no, la forza solare di chi fa come fa il Padre, che ama per primo, ama in perdita, ama senza aspettarsi contraccambio alcuno. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 28, 2014 10:58 am

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...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 28, 2014 10:59 am

  • ImmagineDio sa meglio di noi ciò di cui abbiamo bisogno
Non preoccupatevi. Per tre volte Gesù ribadisce l'invito: non abbiate quell'affanno che toglie il respiro, per cui non esistono feste o domeniche, non c'è tempo di fermarsi a parlare con chi si ama. Non lasciatevi rubare la gioia: quella capacità di godere delle cose belle che ogni giorno ci dona. Perché? Perché Dio non si dimentica di te. Domani ascolteremo un passo che è forse il più bello di Isaia: può una madre dimenticarsi del suo figliolo? Se anche una madre si dimenticasse, io non mi dimenticherò di te. Guardate gli uccelli del cielo, osservate i gigli del campo. Gesù osserva la vita e la vita gli parla di fiducia.

Gesù oggi ci pone la questione della fiducia. Dove metti la tua fiducia? La sua proposta è chiara: «in Dio, prima di tutto, perché Lui non ti abbandona ed ha un progetto per te. Non mettere la fiducia nel tuo conto in banca». Non potete servire Dio e la ricchezza. Non è la ricchezza che Gesù ha di mira - infatti tra i suoi amici aveva persone ricche e altre povere - bensì ciò che lui chiama, in aramaico, mammona. «Mammona non è la ricchezza in sé, ma quella nascosta, avara, chiusa alla solidarietà, e che produce ingiustizia» (papa Francesco), che rende schiave le persone, che assorbe il loro tempo, i pensieri, la vita. Guardate gli uccelli (esserini liberi, quasi senza peso e senza gravità; lasciatevi attirare come loro dal cielo, volate alto e liberi) e non preoccupatevi.

Se Dio nutre queste creature che non seminano, non mietono, quanto più voi che invece lavorate, seminate e raccogliete. Non è un invito al fatalismo o alla passività in attesa che la Provvidenza risolva al posto nostro i problemi: la Provvidenza conosce solo uomini in cammino (don Calabria). Non preoccupatevi, il Padre sa. Tra le tante cose che uniscono le tre grandi religioni, che ci fanno sentire vicini ai nostri fratelli ebrei e musulmani, ce n'è una bellissima: la certezza che Dio si prende cura, che Dio provvede. Non preoccupatevi, Dio sa. Ma come faccio a dirlo a chi non trova lavoro, a chi non riesce ad arrivare a fine mese, non vede speranza per i figli? La soluzione non è fatta di parole: «Se uno è senza vestiti e cibo e tu gli dici, va in pace, non preoccuparti, riscaldati e saziati, ma non gli dai il necessario per il corpo, a che cosa ti serve la tua fede?» (Giacomo 2,16). Dio ha bisogno delle mie mani per essere Provvidenza. Io mi occupo di qualcuno, e allora il Dio che veste i fiori si occuperà di me. Cercate prima di tutto il Regno. Vuoi essere una nota di libertà nell'azzurro, come un passero? Bello come un fiore? Cerca prima di tutto le cose di Dio, che sono solidarietà, generosità, amore, e troverai ciò che fa volare, ciò che fa fiorire! [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 05, 2014 3:39 pm

  • Immagine Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio
    concedi a noi miseri di fare, per la forza del tuo amore,
    ciò che sappiamo che tu vuoi e di volere sempre ciò che a te piace,
    affinché, interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo,
    possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo,
    e, con l’aiuto della tua sola grazia, giungere a te, o Altissimo,
    che nella Trinità perfetta e nella Unità semplice vivi e regni glorioso,
    Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen
    • francesco d'assisi
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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 07, 2014 10:10 am

  • ImmagineL'uomo si nutre dalla bocca di Dio
Gesù deve scegliere che tipo di Messia diventare, la scelta decisiva di tutta la sua vita. La prima scelta riguarda il corpo e le cose: sazia la fame, di' che queste pietre diventino pane. Pietre o pane, piccola alternativa che Gesù spalanca. E dice: vuoi diventare più uomo, vivere meglio? Non inaridire la vita a ricerca di beni, di roba. Sogna, ma non ridurre mai i tuoi sogni a cose e denaro. «Non di solo pane vivrà l'uomo». C'è dentro di noi un di più, una eccedenza, una breccia, per dove entrano mondi, creature, affetti, un pezzetto di Dio. L'uomo vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. E accende in me una fame di cielo che noi tentiamo di colmare con larghe sorsate di terra. Invece il pane è buono ma più buona è la parola di Dio, il pane è vita ma più vita viene dalla bocca di Dio. Dalla bocca di Dio, dalla sua parola è venuta la luce, il cosmo con sua bellezza e le creature. Dalla bocca di Dio è venuto il soffio che ci fa vivi, sei venuto tu. Se l'uomo vive di ciò che viene da Dio, io vivo di te: fratello, amico, amore, di te. Parola pronunciata dalla bocca di Dio per me.

La seconda proposta tocca la relazione con Dio. Buttati giù, provoca un miracolo! è una sfida, attraverso ciò che sembra il massimo della fede e invece ne è la caricatura, è la ricerca di un Dio magico a proprio servizio. Buttati, così potremo vedere uno stuolo di angeli in volo... Mostra un miracolo, la gente ama i miracoli, e ti verranno dietro. Il diavolo è seduttivo, si presenta come un amico che vuole aiutare Gesù a fare meglio il messia. Gesù risponde: non metterai alla prova Dio. Ed è la mia fede: io credo che Dio è con me, ogni giorno, mia forza e mio canto. Ma io non avanzerò nella vita a forza di miracoli, bensì per il miracolo di un amore che non si arrende, di una speranza che non ammaina le sue bandiere.

La terza posta in gioco è il potere sugli altri: prostrati davanti a me e avrai il mondo ai tuoi piedi. Il diavolo fa un mercato, al contrario di Dio, che non fa mai mercato dei suoi doni. E quanti lo hanno ascoltato, facendo mercato di se stessi, in cambio di carriera, una poltrona, denaro facile. Il Satana dice: vuoi cambiare il mondo con l'amore? Sei un illuso! Assicura agli uomini pane, miracoli e un leader, e li avrai in mano. Ma Gesù non cerca uomini da dominare, vuole figli liberi e amanti. Per Gesù ogni potere è idolatria. Il diavolo allora si allontana e angeli si avvicinano e lo servono. Avvicinarsi e servire, le azioni da cui si riconoscono gli angeli. Se in questa Quaresima ognuno si avvicina ad una persona che ha bisogno, ascoltando, accarezzando, servendo, allora vedremmo la nostra terra assomigliare ad un nido di angeli! [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 14, 2014 9:17 am

13 marzo 2013... un anno dopo
  • Immagine
…vicino, con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 14, 2014 9:21 am

  • ImmagineSiamo tutti chiamati a ricevere un cuore di luce
Gesù salì su di un alto monte. I monti sono come indici puntati verso il mistero e le profondità del cosmo, raccontano che la vita è un ascendere verso più luce, più cielo. Lassù il volto di Gesù brilla come il sole, le sue vesti come la luce. Quel volto di sole è anche il nostro volto: ognuno ha dentro di sé un tesoro di luce, un sole interiore (voi siete luce del mondo), una bellezza che condividiamo con Dio. Ci sorprende la Quaresima, un tempo che consideriamo triste, penitenziale, violaceo, con un vangelo di luce, a ricordarci che la vita spirituale consiste nella gioiosa fatica di liberare la luce e la bellezza sepolte in noi, e nell'aiutare gli altri a fare lo stesso. La cosa più bella che un amico può dirmi è: sto bene con te perché tu fai uscire, fai venire alla luce la mia parte più bella. Spesso addormentata in noi, come in letargo.

Il Vangelo viene per questo, viene come una primavera: porta il disgelo nei cuori, risveglia quella parte luminosa, sorridente, generosa e gioiosa che abbiamo dentro, il nocciolo, il cuore, la nostra vera identità. Lo stupore di Pietro: che bello qui! Non andiamo via... ci fa capire la nostra vocazione. Siamo chiamati tutti a trasfigurazione, a ricevere un cuore di luce. Contemplando il Signore, veniamo trasformati in quella stessa immagine (2 Cor 3, 17-18). Contemplare, trasforma; tu diventi ciò che guardi con gli occhi del cuore. Pregare ci trasfigura in immagine del Signore. L'entusiasmo di Pietro ci fa inoltre capire che la fede per essere forte e viva deve discendere da uno stupore, da un innamoramento, da un «che bello!» gridato a pieno cuore.

Perché io credo? Perché Dio è la cosa più bella che ho incontrato. E da lui acquisisco la bellezza del vivere. Che è bello amare, abbracciare, avere amici, esplorare, creare, seminare, perché la vita ha senso, va verso un esito buono, che comincia qui e scorre nell'eternità. Allora la Quaresima, più ancora che a penitenza, ci chiama a conversione: a girarci verso la luce, così come la natura si gira in questi giorni verso la primavera. Allora smettiamola di sottolineare l'errore negli altri. Staniamo, snidiamo in noi e in ognuno la bellezza della luce, invece di fustigare le ombre! Una nube luminosa li coprì. E una voce: Questi è il Figlio mio. Ascoltatelo. Sali sul monte per vedere e Dio risponde offrendo parole, le parole lucenti di Gesù: ascoltate Lui. Il primo passo per essere contagiati dalla bellezza di Dio è l'ascolto, dare un po' di tempo e un po' di cuore al suo Vangelo. Che oggi ci regala un volto che gronda luce, per affrontare il momento in cui la vita gronderà sangue. Ma anche allora, ricordiamo: ultima, verrà la luce. [/color]
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 21, 2014 3:34 pm

Immaginemercoledì 19 marzo 2014, giorno di festa e gioia in onore di san giuseppe,

sposo purissimo della Mamma Celeste e padre putativo di nostro Signore

  • San Giuseppe, eletto da Dio per essere
    lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di Gesù,
    intercedi per noi che ci rivolgiamo a te.

    Tu che fosti il fedele custode della Sacra Famiglia,
    benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie.

    Tu che hai sperimentato nella vita
    la prova, la fatica e la stanchezza,
    aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti.

    Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria,
    assisti e conforta tutti i moribondi.

    Tu che sei il patrono della Santa Chiesa,
    intercedi per il papa, i vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo,
    specialmente per coloro che sono oppressi
    e soffrono persecuzioni per il nome di Cristo. Amen
...con tutto il mio piccolo cuore ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 21, 2014 3:35 pm

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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 21, 2014 3:35 pm

  • ImmagineDio è una sorgente: non chiede, dona
Gesù, affaticato per il viaggio, sedeva al pozzo di Sicar. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. È una donna senza nome, che ci rappresenta, che assomiglia a tutti noi. È la sposa che se n'è andata dietro ad altri amori, e che Dio, lo sposo, vuole riconquistare. Non con minacce o rimproveri, ma con l'offerta di un più grande amore, esponendosi con l'umiltà di un povero che tende la mano «ho sete», di chi crede che può ricevere molto da ogni altro uomo. Dammi da bere. Dio ha sete, ma non di acqua: ha sete della nostra sete, ha desiderio del nostro desiderio. Lo sposo ha sete di essere amato. E ci insegna che c'è un mezzo, uno soltanto, per raggiungere il cuore profondo di ciascuno. Non il rimprovero o l'accusa, ma un dono, il far gustare un di più di bellezza, un di più di vita, come fa Gesù: Se tu conoscessi il dono di Dio a te.
Perché Dio non chiede, dona: una sorgente intera in cambio di un sorso d'acqua.

Ti darò un'acqua che diventa in te sorgente. Quest'acqua viva è l'energia dell'amore di Dio. Se lo accogli, diventa qualcosa che ti riempie, tracima, si sprigiona da te, come una sorgente che zampilla "per la vita", che fa maturare la vita, la rende autentica e indistruttibile, eterna. In te, ma non per te: la sorgente è più di ciò che serve alla tua sete, è per tutti, senza misura, senza calcolo, senza fine. Vai a chiamare colui che ami. Quando parla con le donne, va diritto al centro, al pozzo del cuore. Solo fra le donne Gesù non ha avuto nemici, il suo è il loro stesso linguaggio, quello dei sentimenti, del desiderio, della ricerca di ragioni forti per vivere. Non ho marito. E Gesù: hai detto bene, erano cinque. Ma non istruisce processi, non cerca indizi di colpevolezza, cerca indizi d'amore; non le chiede di mettersi prima in regola, le affida un dono; si fida e non pretende di decidere per lei il futuro. Messia di suprema delicatezza, volto bellissimo di Dio.

Che cosa si vede da quel luogo, dal pozzo di Sicar? Il monte Garizim, con il tempio dei samaritani; e attorno cinque alture su cui i coloni stranieri, che hanno ripopolato Samaria, hanno eretto cinque templi ai loro dei. Il popolo è andato dietro a cinque idoli, come la donna a cinque uomini. Storia, simbolo, popolo, persona, tutto si intreccia per convergere all'essenziale: lo Sposo cerca la sposa perduta. La donna percepisce l'offerta di questa energia d'amore, ne è contagiata, corre in città, ferma tutti per strada: c'è uno che dice tutto di te! Lui conosce il tutto dell'uomo: c'è in ognuno una sorgente di bene, un lago di luce, più forte del male, fontane di futuro. Gesù: lo ascolti e nascono fontane. In te, per gli altri. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 28, 2014 10:24 am

Immagine
lunedì 24 marzo 2014, giorno di preghiere e digiuno

dedicato ai missionari martiri
...
  • Grazie, Signore,
    per i tanti fratelli e sorelle
    che ora illuminano il nostro cammino,
    sostengono la nostra faticosa fede,
    danno coraggio alle nostre scelte e decisioni.

    Grazie perché in loro noi scopriamo
    quanto la testimonianza di vita sia efficace,
    vera e forte se vissuta nel tuo nome
    e quanto la morte, anche se tragica, violenta come la tua,
    sia feconda di grazia e di speranza per tutti.

    Grazie, Signore, per l’esempio dei nostri martiri
    che si sono abbandonati totalmente nelle tue mani,
    perdonando e amando.

    A cui la vita non è stata tolta, perché già da sempre donata
    ed ora continuano a vivere, ad amare a fecondare la terra,
    perché con Te e in Te, continuano ad attirare tutti al tuo Cuore.

    Donaci il tuo Spirito Santo per illuminare i nostri passi
    e colmaci delle tue benedizioni,
    perché, sull’esempio di chi ci ha preceduto nel cammino,
    possiamo essere benedizione
    per ogni uomo e donna sulla terra. Amen
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen
...con tutto il mio piccolo cuore ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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