Riflessi di lago, specchio di un'anima ... 2011

Riflessi di lago, specchio di un’anima…

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab lug 16, 2011 7:54 am

ImmagineMio grande Cuore, illumina le mie ferite, i miei dubbi, le mie paure… illumina le mie debolezze, le mie chiusure, le mie piccolezze… purifica il peccato di questo piccolo cuore e trasformalo in grazia a Tua gloria, qui ed ora, mio grande Cuore…

Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab lug 16, 2011 7:59 am

Immagine
  • 16 luglio 2011, giorno di festa e gioia in onore della Vergine del Carmelo,

    Madre dolcissima di Dio e Madre nostra...
      • O Maria, Madre e Decoro del Carmelo,
        in questo giorno solenne innalziamo a te la nostra preghiera
        e, con fiducia di figli, imploriamo la tua protezione.
        Tu conosci, o Vergine Santa, le difficoltà della nostra vita:
        volgi sopra di esse il tuo sguardo e donaci la forza di superarle.
        Il titolo con il quale oggi ti celebriamo richiama il luogo scelto da Dio
        per riconciliarsi con il popolo quando, pentito, volle ritornare a Lui.
        È stato dal Carmelo, infatti, che il profeta Elia innalzò la preghiera
        che ottenne la pioggia ristoratrice dopo una lunga siccità.
        Fu un segno del perdono di Dio, che il santo Profeta annunciò con gioia
        quando vide levarsi dal mare la piccola nube che in breve ricoprì il cielo.
        In quella nuvoletta, o Vergine Immacolata, i tuoi figli hanno visto te,
        che t’innalzi purissima dal mare dell’umanità peccatrice
        e che ci hai dato con Cristo l’abbondanza di ogni bene.
        In questo giorno, sii per noi ancora una volta sorgente di grazie e di benedizioni.

        • Salve Regina


        Tu riconosci, o Madre, come simbolo della nostra devozione filiale
        lo Scapolare che portiamo in tuo onore;
        per dimostrarci il tuo affetto tu lo consideri come veste tua
        e come segno della nostra consacrazione a te, nella particolare spiritualità del Carmelo.
        Ti ringraziamo, o Maria, per questo Scapolare che ci hai dato
        perché ci sia di difesa contro il nemico della nostra anima.
        Nel momento della tentazione e del pericolo ci richiami il pensiero di te e del tuo amore.
        O Madre nostra, in questo giorno che ricorda la tua continua benevolenza verso di noi,
        ripetiamo commossi e fiduciosi la preghiera
        che da secoli ti rivolge l’Ordine a te consacrato:
        questo giorno che ci riunisce ai tuoi piedi,
        segni uno slancio nuovo di santità per tutti noi,
        per la Chiesa e per il Carmelo.
        Vogliamo rinnovare con la tua protezione l’antico impegno dei nostri padri
        perché anche noi siamo convinti che "ciascuno deve vivere nell’ossequio di Gesù Cristo
        e servire fedelmente a Lui con cuore puro e buona coscienza".

        • Salve Regina


        È grande, o Maria, il tuo amore per i devoti dello Scapolare del Carmelo.
        Non contenta di aiutarli a vivere la loro vocazione cristiana in terra,
        ti prendi cura anche di abbreviare loro le pene del purgatorio
        per affrettarne l’ingresso in paradiso.
        Davvero ti dimostri pienamente madre dei tuoi figli
        perché ti prendi cura di loro ogni volta che ne hanno bisogno.
        Mostra dunque, o Regina del purgatorio, la tua potenza di Madre di Dio e degli uomini
        e soccorri quelle anime che sentono la pena purificatrice
        della lontananza da quel Dio ormai conosciuto e amato.
        Noi ti supplichiamo, o Vergine, per le anime dei nostri cari
        e per quanti in vita furono rivestiti del tuo Scapolare, cercando di portarlo con devozione e impegno.
        Ma non vogliamo dimenticare tutte le altre anime che aspettano la pienezza della visione beatifica di Dio.
        Per tutte ottieni che, purificate dal sangue redentore di Cristo,
        siano ammesse quanto prima alla felicità senza fine.
        Ti preghiamo anche per noi, specialmente per gli ultimi momenti della nostra vita,
        quando si decide la scelta suprema del nostro destino eterno.
        Prendici allora per mano, o Madre nostra, quale garanzia della grazia della salvezza.

        • Salve Regina


        Vorremmo domandarti tante altre grazie, o dolcissima Madre nostra!
        In questo giorno che i nostri padri hanno consacrato alla gratitudine per i tuoi benefici,
        ti chiediamo di continuare a mostrarti generosa.
        Impetraci la grazia di vivere lontani dal peccato.
        Liberaci dai mali dello spirito e del corpo.
        Ottienici le grazie che ti chiediamo per noi e per i nostri cari.
        Tu puoi esaudire le nostre richieste
        e abbiamo fiducia che le presenterai a Gesù, tuo figlio e nostro fratello.
        Ed ora benedici tutti, Madre della Chiesa e decoro del Carmelo.
        Benedici il Papa, che in nome di Gesù guida la sua Chiesa.
        Benedici i vescovi, i sacerdoti e quanti il Signore chiama a seguirlo nella vita religiosa.
        Benedici coloro che soffrono nell’aridità dello spirito e nelle difficoltà della vita.
        Illumina gli animi tristi e riscalda i cuori inariditi.
        Sostieni quanti portano e insegnano a portare con frutto il tuo Scapolare
        quale richiamo all’imitazione delle tue virtù.
        Benedici e libera le anime del purgatorio.
        Benedici tutti i tuoi figli, o Madre nostra e nostra consolatrice.
        Resta con noi sempre, nel pianto e nella gioia,
        nella tristezza e nella speranza,
        ora e nel momento del nostro ingresso nell’eternità.
        Questo nostro inno di ringraziamento e di lode
        diventi perenne nella felicità del Cielo.

        • Ave Maria
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 18, 2011 8:26 am

  • Immagine Lasciatela!
Eccoci con una nuova parabola di Gesù. Dopo quella del seme gettato con abbondanza, oggi la liturgia ci propone quella del grano e della zizzania. Ovviamente Gesù non vuole dare consigli di agronomia, ma sfrutta delle tematiche vicine all'esperienza concreta della gente per poter far arrivare il suo messaggio a tutti.

E come nella parabola di domenica scorsa, anche oggi c'è una affermazione di Gesù che probabilmente ha lasciato tutti a bocca aperta: "Lasciatela!". Ma come "lasciatela"? Il male va tolto, estirpato, cancellato, annullato! Cos'è questa storia di lasciar crescere il grano con la gramigna? Bisogna purificare, togliere la gramigna di torno, così finalmente potremo star tranquilli e beati!

Gesù non vuole una comunità ristretta di "puri e duri" che si presentano come mietitori pronti a eliminare le zavorre. Gesù non nega la necessità della separazione, la sua non è indifferenza al bene o al male, ci mancherebbe! Il Rabbì di Nazareth annuncia che il tempo della separazione non è ancora arrivato e comunque non spetta agli uomini! (Per fortuna...)

Povero Giovanni Battista, pure lui - forse - si aspettava una bella pulizia generale, infatti parlando del messia disse: "Nella sua mano tiene il ventilabro e pulirà la sua aia, raccogliendo il grano nel granaio e gettando la paglia nel fuoco" (Matteo 3,12). Gesù, invece, fa tutto il contrario!

Non allontana i peccatori, anzi gli avvicina e per loro ha una attenzione tutta speciale.

Non punta il dito, ma allunga la mano verso chi si sente giudicato dai ben pensanti del tempo.

Non si circonda di perfettini o di primi della classe, tra i dodici - lo sappiamo - c'è gente con un passato discutibile e tra di loro c'è il traditore.

Allora coraggio, cari amici! Superiamo la tentazione del giudizio, smettiamo di comportarci come i mietitori della parabola. Dobbiamo amare questa Chiesa, non quella dei nostri sogni o dei nostri idealismi sfrenati. Dobbiamo amare questa Chiesa, quella in cui viviamo, quella con cui ogni domenica spezziamo il pane e ascoltiamo la sua Parola.
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 28, 2011 9:24 am

Immagine sabato 23 luglio 2011, giorno di festa e gioia in onore di santa Brigida di Svezia...
  • Tu solo sei santo, Signore,
    e noi ti glorifichiamo per le meraviglie compiute nei tuoi santi:
    in Santa Brigida ci dai, o Signore, un modello di vita cristiana.

    Come donna forte è esempio alle madri e a coloro che vivono nel mondo;
    a chi vuol seguirti povero, umile vergine, essa offre un modello di vita religiosa;
    a tutti nella croce indica la strada della vita.

    Tu solo sei santo, Signore:
    donaci la forza di seguire Te, imitando i tuoi santi.

    Santa Brigida, intercedi per noi presso il Signore:
    ottienici amore ardente alla croce,
    fedeltà assoluta alla Parola di Dio,
    desiderio generoso di vivere per la Chiesa
    e al servizio dell'unità dei cristiani.

    Conduci noi tutti nel Regno dei cieli,
    dove con te e tutti i fratelli e le sorelle che ci hanno preceduti
    godremo della gioia e della luce eterna di Dio. Amen
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 28, 2011 9:29 am

  • Immagine Il regno dei cieli è simile a un tesoro
La neve ha fatto visita alle cime che circondano la nostra casetta dei campi estivi. Le nuvole sono ancora un po' agitate e tutti sperano che presto ci salutino, lasciando spazio al sole. Le cuoche sono affaccendate in cucina e io mi tengo qualche ora libera per meditare sul Vangelo. Dalla mia stanzetta sento gli animatori e i ragazzi del campo che corrono per le stradine di Premadio, un angolo di pace dell'alta Valtellina che ospita le vacanze del nostro oratorio.

Oggi «caccia al tesoro». Gli indizi sono stati disseminati con cura, gli animatori accompagnano le squadre e altri aspettano i ragazzi alle tappe per affrontare le prove di abilità. Tutti hanno un solo obiettivo: arrivare al tesoro nascosto. Li sento gridare, dalla finestra vedo l'entusiasmo della corsa e mi chiedo quanto di questa passione ci sia nella vita cristiana per cercare il vero tesoro nascosto. A volte mi sembra di vedere tanta abitu-dinarietà, stanchezza, superficialità.

Mi chiedo... Nelle nostre giornate dove si vede che siamo cercatori appassionati del regno di Dio? Da quale angolo della nostra vita si intuisce che siamo alla ricerca di un tesoro nascosto? Sul lavoro, in famiglia, nello sport o negli hobby, dove si vede che siamo portatori di una novità irriducibile al buon senso comune?

Il Babbi di Nazareth lo dice senza mezze misure: il regno dei cieli è un tesoro nascosto, è una perla preziosa, è qualcosa per cui vale la pena vendere tutto il resto e scoppiare di gioia. La vita cristiana è un'avventura meravigliosa e non solo un formale rispetto di codici e leggi per stare in pace con la coscienza e guadagnarsi la vita eterna. Purtroppo la stragrande maggioranza dei cristiani pensa alla fede come un catalogo di comportamenti da rispettare per poter mettere tanti bei timbrini sulla propria tessera e guadagnarsi un bel posticino in paradiso...

Non possiamo davvero ridurre la nostra esperienza di fede a una serie di cose da fare o da non fare, regole da rispettare o cavilli da non trasgredire. Se il cristianesimo fosse solo questo sarebbe una tristezza devastante!

La fede, quella nel Dio di Gesù Cristo, è l'esperienza di un incontro che può cambiare la vita, che può mutare l'ordine delle priorità, che può donare un coraggio inaspettato per vivere i momenti più duri della vita. Dobbiamo solo avere il coraggio di scavare un po' e di smuovere le muffe delle nostre abitudini.

Mentre rileggo il testo, ascolto le urla dei ragazzi che tornano dalla caccia al tesoro. Le squadre si dividono per contare i punti e mi colpisce proprio questo: alla ricerca del tesoro non siamo soli, non è un'avventura solitaria. Allora coraggio, cari amici! Quando ci sentiamo smarriti, quando ci sembra d'aver perso la rotta, ricordiamoci che la nostra squadra è la Chiesa! Buona caccia al tesoro!
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » sab lug 30, 2011 7:49 am

ImmagineMio grande Cuore, la tua preghiera x il prossimo tempo insieme: Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di me, pellegrina e peccatrice...

…dico pellegrina xchè desidero ricordarmi di essere di passaggio in qs mondo, xchè desidero trovare accoglienza presso di Te, mio grande Cuore, quando mi fermo a riposare, qui ed ora, e quando mi fermerò x restare nell’eterno… dico peccatrice xchè ql che io sono è peccato che cerca misericordia e perdono, che cerca grazia x essere contenuto nel suo stato e nei suoi danni…dico abbi pietà di me xchè solo la Tua pietà mi rende la dignità di figlia, solo la Tua pietà può seminare in me pietà x il prossimo mio… dico Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo xchè Ti riconosco mio Dio e mio Tutto, vivo e vero quanto è viva e vera questa mia sete di Te, Signore di tutto ciò che ha in Te principio e fine, Gesù il Cristo, mio grande Cuore…

Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ago 01, 2011 8:53 am

  • Immagine Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati
Qualche giorno fa sono andato in una libreria di un centro commerciale e la mia attenzione è stata attirata da un particolare che, fino ad ora, non avevo mai notato. Accanto agli scaffali con i romanzi, le favole e i saggi, c'è una zona enorme tutta dedicata alle ricette e ai libri di cucina. Mi sono detto: come siamo affamati! Sì, probabilmente è proprio così: siamo davvero affamati!

Ci abita una fame cui spesso non sappiamo nemmeno dare un nome, vogliamo colmare quel vuoto che ci abita, desideriamo zittire quel bisogno che ci lascia inquieti e mai soddisfatti di quello che viviamo. Il più delle volte, però, ci accaniamo su cose che non possono saziare il nostro desiderio. O che lo saziano solo in apparenza, per poi lasciarci più affamati di prima. Di quante inutilità ci riempiamo la casa, quante promesse di felicità vengono puntualmente disattese, quante volte appendiamo la nostra vita ad appigli che si rivelano fragili e inconsistenti...

Anche il grande Isaia, nella prima lettura, pone questo interrogativo: «Perché spendete denaro per ciò che non è pane?» (Is 55, 2). Un ragazzo, qualche settimana fa, mi diceva che ha vissuto per anni come un maratoneta, sempre alla ricerca di nuove emozioni che potessero colmare il suo vuoto o almeno farglielo dimenticare. Divertimenti sfrenati, viaggi senza meta, sesso, alcol... Ma niente ha colmato quel bisogno. E ora?

Ora ascolta il Rabbì di Nazareth. Ora ha scoperto che solo lui può saziare quella fame, che le sue promesse sono vere, che quella Parola non delude. Certo, cinque pani e due pesci sono un po' poco per cinquemila uomini. Ma non importa! Gesù non pesa, non misura, non calcola secondo i nostri criteri. Tu porta tutto davanti a lui e stai pronto!

Le sue mani prendono, benedicono, spezzano e donano. I verbi sono gli stessi dell'Eucaristia, la cena del Signore. Sono i verbi che indicano la circolarltà dell'amore, la non chiusura nel possesso, l'apertura alla condivisione e al dono. Questo è il pane che sazia la nostra fame! Questo è il cibo che riempie la nostra vita di verità e di bellezza!

Siamo fatti per Dio e solo lui può saziarci, il resto ci lascia a bocca asciutta. Mi permetto di sottolineare che da nessuna parte in questo testo - ma nemmeno negli altri Vangeli - troviamo il verbo «moltiplicare». Il vero miracolo su cui l'evangelista vuole attirare la nostra attenzione non è il gesto magico di Gesù che con una bella formuletta riempie le ceste di fragranti pagnotte. Il vero miracolo è la condivisione, è il pane spezzato che sazia la fame di chi ascolta la Parola, è la logica nuova dell'amore e della fraternità che libera dalla schiavitù del possesso e dall'ansia della conquista.

Animo, cari amici! Mettiamo tutto nelle mani di Gesù e stiamo pronti. Lasciamoci contagiare dalla logica del dono e vedremo germogliare inimmaginabili miracoli d'amore.
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ago 01, 2011 8:54 am

  • Immagine

        • Maria assunta in cielo ravvivi in noi la fede e la speranza...
    • Ave, o Maria,
      piena di grazia:
      il Signore è con Te!

      Tu sei benedetta fra le donne
      e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

      Santa Maria, Madre di Dio,
      prega per noi peccatori:
      adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
    [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer ago 31, 2011 5:52 pm

ImmagineMio grande Cuore, certe miserie mi abitano e vivono in me per un certo tempo xché solo riconoscendo la miseria che sono posso avere pietà del prossimo mio...

...il ns cammino è fedeltà nella pazienza + che nell’azione, nell’umiltà + che nella giustificazione...

...leggo che ‘ogni turbamento, quale che sia, è indice di un segreto orgoglio’, e medito nel mio piccolo cuore quanto è vero...

...colui che divide ci penetra attraverso la ragione, ci attira a sé con domande logiche e ci schiaccia con logiche risposte: unica via di salvezza è rimetterci al Padre che abbiamo nei cieli...

...il desiderio di Te è dentro ai ns cuori, vivo e vero come il desiderio di tendere a cose alte, ma le ns parole restano sempre al di qua del Tuo mistero...

...di fronte al bivio quotidiano tra la Tua realizzazione e la ns, è bene scegliere la Tua, mio grande Cuore: nell’immediato può scolorire, appesantire e anche mortificare il ns quotidiano, ma nel tempo reca gioia e consolazione non sl a noi, ma anche a tt i fratelli in cammino al ns fianco...

...la mia piccola fede vive della Speranza in cui credo e mi parla di Quello che ancora nn vedo...

...Tu sei Luce infinita, noi siamo tenebre che desiderano la Luce che sei: mio grande Cuore, toglimi quanto mi allontana da Te, donami tutto ciò che mi conduce a Te, toglimi a me e donami tutta a Te...

...Ti porto qs desiderio di comunione che esiste anche se io nn la vedo, anche se io nn la sento: la comunione esiste xchè esiste in Te! Ti porto qs desiderio di comunione e Ti prego di convertire qs mio piccolo cuore affinchè unum simus...

...non avevo mai pensato alla Tua dolce Mamma come alla mia Amica del cuore, ma il sussurro del vento di qs sera me lo ha portato così: quale amica + calda e sincera e fidata e saggia e accogliente e fedele e paziente potrebbe sperare qs mio piccolo cuore?

...dolce la Tua presenza: Ti ho portato le mie devozioni, Ti ho offerto il nulla che sono, Ti chiedo tutta la grazia che puoi xchè possa renderTi gloria, qui ed ora...

...portare davanti a Te qlli che amiamo e qlli che dovremmo amare: chi ci fa soffrire, chi temiamo, chi giudichiamo, chi ci sta antipatico, chi sentiamo nemico... qs è comunione...

...con le parole di geremia Ti dico che Tu sei troppo giusto, mio grande Cuore, xchè io possa discutere con Te, ma Tu mi hai visitato, mi hai sedotto ed io sento di appartenerTi... x qs confidenza Ti chiedo: xchè i fratelli in cammino nn si riconoscono tra loro?

Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio set 01, 2011 10:19 am

  • Immagine

        • La Madre della Chiesa ci muova ad essere operatori di pace...
    • Ave, o Maria,
      piena di grazia:
      il Signore è con Te!

      Tu sei benedetta fra le donne
      e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

      Santa Maria, Madre di Dio,
      prega per noi peccatori:
      adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
    [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven set 02, 2011 4:59 pm

ImmagineMio grande Cuore, che grande gioia in qs piccolo cuore! La mia piccola anima Ti magnifica, mio Signore, e il mio spirito esulta in Te, mio Salvatore: xchè hai guardato alla miseria della Tua serva e mi hai donato un tesoro, laddove c’è il mio piccolo cuore! accanto all’atto gentile, resta un pensiero felice di comunione, vivo e vero come i grani d’olivo tra le mie mani: ancora nn so xchè i fratelli in cammino nn si riconoscono tra loro, ma so che è possibile riconoscersi nel Tuo Nome: grazie... con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar set 06, 2011 9:16 am

  • Immagine Fraternità
La scorsa settimana ci siamo lasciati sulle parole esigenti del Rabbì di Nazareth che invitavano Pietro, e tutti noi suoi discepoli, a prendere la croce e seguirlo. Oggi la Parola ci mostra concretamente come incarnare questo invito di Gesù. Siamo al capitolo diciottesimo di Matteo, quello che racchiude il discorso sulla comunità. Tra queste righe troviamo il "sogno" di Gesù e le sue indicazioni per una comunità che vive nel mondo come segno luminoso dell'amore.

Il tema è scottante e sempre attuale: la correzione fraterna. Lo stile di fraternità che propone Gesù è stupendo: delicatezza, discrezione, pazienza e gradualità. Onestamente: quanto siamo lontani da questo, quanto ancora ci dobbiamo nutrire della Parola per costruire delle comunità dove ci si aiuta a crescere e non a deprimersi davanti agli errori; dove ci si da una mano a migliorare e non si punta il dito contro chi ha sbagliato; dove si impara a parlare con amore e non solo a sparlare con malignità e presunzione.

Di questo insegnamento di Gesù mi colpisce soprattutto la delicatezza. Se accendo un faro da stadio alle spalle di un fratello che voglio correggere, non farò altro che proiettargli delle ombre distorte; se glielo punto negli occhi finirò per accecarlo. Se voglio veramente aiutarlo a capire il suo errore, forse conviene fargli dono di una bella candela e rimanere al suo fianco, così che possa far luce sul suo cammino e non sentirsi solo...

Gesù sogna una comunità di fratelli e sorelle che intrecciano rapporti autentici, appassionati e fondati sul Vangelo. Non basta condividere qualche ideale o condividere uno spazio geografico per dirsi comunità del Risorto!

Gesù dice che dove due o tre sono riuniti nel suo nome Lui è in mezzo a loro (v.20). Vi devo confessare che questo versetto mi ha sempre affascinato moltissimo, perché è una promessa per tutti! Gesù, infatti, non dice "dove due o tre santi..." o "dove due o tre perfetti". La Sua presenza è offerta a tutti, non è questione di numero o di merito.

L'unica condizione è essere riuniti nel Suo nome. Allora mi viene spontaneo chiedermi: le nostre comunità, i nostri gruppi giovanili e famigliari, nel nome di chi si raccolgono? In nome dell'abitudine? Della tradizione? Della visibilità? O nel nome di Cristo e della sua Parola?

Coraggio, cari amici! Aiutiamoci a camminare in compagnia del Risorto, sosteniamoci nelle fragilità e nelle cadute, teniamo vivo in noi il sogno di Gesù! Buona settimana
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio set 08, 2011 7:21 am

Immagine 8 settembre 2011, giorno di festa e gioia in onore

      • della Natività della Beata Vergine Maria,

        Madre dolcissima di Dio e Madre nostra...
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  • È nata la gloriosa Vergine Maria,
    discendente da Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe regale di Davide.
    Nel mondo si è accesa una luce alla nascita della Vergine:
    beata è la stirpe, santa la radice, benedetto il suo frutto!

    Con gioia celebriamo la tua nascita o Maria:
    prega per noi il Signore Gesù!

    La tua nascita, Vergine Madre di dio, ha annunziato la gioia al mondo intero;
    da te è nato il sole di giustizia, Cristo nostro Dio:
    Egli ha tolto la condanna e ha portato la grazia,
    ha vinto la morte e ci ha donato la vita.

    Donaci, Signore, i tesori della tua misericordia
    e poiché la maternità della Vergine ha segnato
    l'inizio della nostra salvezza, la festa della sua natività
    ci faccia crescere nell'umiltà e nella pace
    . Amen
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Riflessi di lago, specchio di un'anima ... 2011

Messaggio da miriam bolfissimo » sab set 10, 2011 9:34 am

ImmagineMio grande Cuore, nn mi riesce di comprendere la Tua Santa Volontà: come posso comprendere io, pellegrina e peccatrice, la Tua Volontà Infinita, che mi supera e mi contiene? lascia allora che io possa comprendere la mia miseria, così che mi venga da tenere sempre lo sguardo fisso sulla Tua grazia... e questo mi basta...

Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 12, 2011 8:07 am

  • Immagine Off-limits
Dopo lo spigoloso tema della correzione fraterna, la liturgia ci porta a meditare su un altro nodo fondamentale della vita cristiana: il perdono.

La splendida parabola che Gesù ci regala in questa domenica, prende avvio da una domanda di Pietro. Lui, uomo concreto, ex-pescatore di Cafarnao, vuole una regola precisa sul perdono, un limite oltre il quale il discepolo si possa sentire esentato dal concedere il perdono. Il buon Pietro parte da una misura alta: più del doppio di quanto imponeva la legislazione rabbinica che bloccava a tre il numero massimo del perdono fraterno. Pietro crede di abbondare, magari si aspetta pure un complimento dal Rabbì e invece… Settanta volte sette, dice Gesù, cioè un perdono illimitato, senza misura. Siamo oltre il buon senso.

La regola di Gesù è paradossale, ovviamente non ispirata ad un modello umano o ad una misura terrestre, ma al perdono stesso di Dio. Questo è il centro: dobbiamo perdonare senza calcolo e senza misura perché Dio ci ha perdonato senza calcolo e senza misura. Il perdono di Dio è motivo e modello dello stile di fraternità che deve regnare nella comunità cristiana.

La parabola di Gesù che oggi la liturgia ci regala, vuole mettere in luce proprio questa dinamica di verità sul cuore dell'uomo: il servo è condannato perché tiene il perdono per sé, perché la sua vita non è stata trasformata da quell'amore ricevuto gratuitamente.

Il testo della parabola sottolinea fortemente la sproporzione tra i due debiti. Il primo servo si trova a dover trattare su una cifra pari a diecimila talenti. L'ammontare del debito è volutamente esagerato: il valore di un talento variava tra ventisei e trentasei chilogrammi d'oro, cioè la paga di un operaio per seimila giornate di lavoro, pari a diciassette anni di retribuzione. Quindi diecimila talenti equivalgono a centosessantaquattromilatrecentottantaquattro anni di lavoro! Questa è la somma che il re condona al suo servo, andando ben oltre la richiesta di dilazione del pagamento del debito che gli era stata fatta.

Il contrasto che Matteo sottolinea è in riferimento alla somma che il secondo servo deve al primo: cento denari, più o meno tre mesi di lavoro. Niente a confronto del condono precedente, eppure il primo servo non vuole sentir ragioni e fa rinchiudere in prigione il suo collega. Qui sta il contrasto che ci deve mettere a nudo. Il condono esagerato del re sembra non aver introdotto nessuna novità nella vita del servo, eppure c'è una sproporzione esagerata tra il dono ricevuto e quello richiesto.

Coraggio, cari amici, lasciamo che la nostra vita sia il luogo della verità del perdono e dell'amore incondizionato ricevuto da Dio. Le nostre relazioni trabocchino di speranza per chi nella vita non ha conosciuto il brivido rovente del perdono. La nostra vita sia l'annuncio profetico di una grazia off-limits che precede e supera ogni umana attesa. Buona settimana
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 12, 2011 8:09 am

12 settembre 2011, giorno di festa e gioia in onore del Nome dolcissimo della Beata Vergine Maria,

Madre dolcissima di Dio e Madre nostra...

  • E Tu, o dolcissima Maria,
    per il favore che Dio Ti fece
    nel donarti Egli stesso il Nome, come a sua diletta Figlia;
    per l'amore che Tu sempre ad esso mostrasti
    concedendo grandi grazie ai suoi devoti,
    concedi anche a me di rispettare, amare ed invocare
    questo soavissimo Nome.

    Fa' che esso sia il mio respiro, il mio riposo, il mio cibo,
    la mia difesa, il mio rifugio, il mio scudo,
    il mio canto, la mia musica, la mia preghiera,
    il mio pianto, il mio tutto, con quello di Gesù,
    affinché dopo essere stato pace del mio cuore
    e dolcezza delle mie labbra durante la vita,
    sia la mia gioia in Cielo. Amen
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven set 16, 2011 7:43 am

14 settembre 2011, giorno di contemplazione e adorazione della Santa Croce...
  • Ti adoro, o Croce Santa,
    che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore,
    coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue.

    Ti adoro, mio Dio, posto in Croce per me.

    Ti adoro, o Croce Santa,
    per amore di Colui che è il mio Signore.
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven set 16, 2011 7:43 am

15 settembre 2011, giorno di preghiera e contemplazione in onore della Beata Vergine Maria Addolorata,

Madre dolcissima di Dio e Madre nostra...

  • Ave Maria,
    piena di dolori,
    Gesù crocifisso è con Te!

    Tu sei degna di compassione fra tutte le donne,
    e degno di compassione è il frutto del tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Gesù crocifisso,
    ottieni a noi, crocifissori del Figlio tuo,
    lacrime di sincero pentimento,
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven set 16, 2011 7:48 am

ImmagineMio grande Cuore, in qs giorni preziosi di adorazione e comunione di preghiera, il mio desiderio con le parole di dietrich bonhoeffer...
  • O Padre, fa’ che facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola
    perché i nostri pensieri siano già rivolti alla Parola.

    Fa’ che facciamo silenzio dopo l'ascolto della Parola
    perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi.

    Fa’ che facciamo silenzio la mattina presto
    perché Dio deve avere la prima parola.

    Fa’ che facciamo silenzio prima di coricarci
    perché l'ultima parola appartiene a Dio.
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 19, 2011 2:23 pm

  • Immagine La logica del gratis
In queste mattine, quando rientro dalla Messa delle 7, incrocio gi sguardi assonnati dei ragazzi che riprendono la scuola, schiacciati sotto le loro immense cartelle e con il desiderio che le ore sui banchi passino il più in fretta possibile per godersi questi fantastici giorni settembrini. Mentre stiamo riorganizzando le attività del nuovo anno pastorale, mi tengo qualche ora libera per pregare e meditare su questa bellissima parabola.

Prima di continuare a leggere ti devo fare una domanda. Sei pronto a rimettere un po' in gioco la tua immagine di Dio? A lasciarti scardinare dallo Spirito per gustare la novità del volto sorprendente di Dio rivelato da Gesù? Se la risposta è no, forse è meglio che ti fermi qui. Se la risposta è sì, allora continua pure a leggere. Vediamo da vicino il testo.

Il padrone di casa esce all'alba per cercare alcuni operai per la sua vigna. Alle sei di mattino arruola il primo gruppo e decide la paga: un denaro, una cifra niente male. Poi esce alle nove, a mezzogiorno, alle tre e alle cinque, e ogni volta arruola nuovi operai, ma senza stabilire la paga. Alla fine della giornata, al momento del pagamento, il padrone parte dagl'operai delle cinque del pomeriggio e si crea l'attesa. Se agli ultimi viene dato un denaro, ai primi cosa darà il padrone? A quelli che hanno sopportato il peso della giornata, la fatica e il caldo, che mai verrà dato?

Le speranze dei lavoratori della prima ora vengono subito smontate: anche a loro viene consegnato un denaro, il prezzo stabilito al loro ingaggio. Penso che proprio in quest'ultimo passaggio stia il centro della parabola. Gli operai della prima ora si aspettavano qualcosa in più, erano convinti di essersi meritati una paga più alta dei loro colleghi assunti poco prima del tramonto. Proprio qui sta l'attualità della parabola.

Gesù ci mette in guardia dal rischio di imbarcarsi con Dio in un rapporto di tipo sindacale, dove la mia retribuzione è stabilita in base ad un merito. A volte mi fa spavento sentire cristiani convinti di poter gestire la loro fede come la tessera di una pizzeria d'asporto, come se la cosa più urgente fosse mettere tanti timbrini per meritarsi un bel premio finale...

Ciò che conta non sono i meriti, ma l'accoglienza del dono gratuito di Dio che segue logiche sorprendenti e inattese. Ce lo ricorda anche Isaia nella prima lettura: "Le mie vie non sono le vostre vie, i miei pensieri non sono i vostri pensieri" (Isaia 55,8).

Mentre noi ci preoccupiamo di meritarci una buona paga e contiamo soddisfatti i timbri sulla nostra tessera, Gesù ci stupisce: era meritata l'accoglienza del padre verso il figlio fuggitivo? E la benevolenza nei confronti della prostituta in casa di Simone il fariseo o il privilegio di una pasto (su auto-invito...) nella tana di Zaccheo? Era meritata l'incursione guaritrice nella casa della suocera di Pietro o la promessa fatta al ladrone sulla croce?

Lascio a te la risposta...
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven set 23, 2011 3:16 pm

ImmagineMio grande Cuore, leggo del tuo servo specialissimo padre pio, di cui oggi ricordiamo la viva fede in Te..
  • Le tue tentazioni sono del demonio e dell’inferno,
    ma le tue pene ed afflizioni son di Dio e del paradiso;
    le madri sono di Babilonia, ma le figlie sono di Gerusalemme.

    Disprezza le tentazioni ed abbraccia le tribolazioni…
    lascia soffiare il vento e non pensare
    che lo squillo delle foglie sia il rumore delle armi...
...e chiedo confidenza con Te, x non confondere tentazioni e tribolazioni, e non restarne confusa... tocca un tempo di roccia e quercia e fedeltà, oltre ogni credito: io nn ne sn capace, tt il resto è solo Tua grazia...

Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar set 27, 2011 7:09 am

  • Immagine Il sorpasso delle prostitute e dei pubblicani
Dopo la parabola della scorsa settimana, la liturgia della Parola non ci lascia tranquilli e ci ripropone un nuovo e pungente testo del racconto di Matteo. È la prima di tre parabole che cercano di spiegare perché quelli che avrebbero dovuto accogliere Gesù e il suo Vangelo, in realtà lo hanno rifiutano.

Il breve testo è costruito in modo geniale: Gesù racconta la parabola, la fa commentare ai diretti interessati e poi toglie il velo dallo specchio per far capire che si stava parlando proprio di loro! Le parole di Gesù mirano a mettere a nudo quelli che credono di essere giusti e che si sentono già a posto, arrivati. Il vero cieco è chi crede di vedere (cfr. Gv 9,41), il vero peccatore è chi si crede giusto (cfr. Lc 18,9-41)!

Mi piace sottolineare che la prima risposta data dai figli al Padre resta ambigua, aperta e che non si possa formulare nessun giudizio su di essi a partire dalle loro parole. Uno dice prontamente "Sì!" e fa un bel figurone, ma poi non combina niente. L'altro dice "No" e tutti lo fischiano, ma poi si rimbocca le maniche e fa la volontà del Padre. Questo è molto interessante perché ci fa capire che è il fare ad essere decisivo, mentre il dire resta comunque sempre ambiguo.

La parabola fa pure intuire il percorso di conversione e di pentimento del figlio che fa la volontà del Padre. Che bello questo ricredersi, ritornare sui propri passi, dire con sincerità il proprio peccato e poi rimboccarsi le maniche per ripartire. Ci dice che la nostra vita non è chiusa e sprangata dopo un errore, che anche una caduta può essere importante per rialzarsi e cambiare strada, che non è obbligatorio suonarsi le campane a lutto dopo uno sbaglio!

Mi viene in mente un detto di Isacco il Siro: "É più grande chi vede il proprio peccato, di chi vede gli angeli". Forse è per questo che le prostitute e i pubblicani sorpasseranno gli scribi e i farisei... I primi si sono lasciati amare da Gesù e hanno visto il loro peccato. Gli altri, certi di essere i primi della classe, erano convinti di vedere gli angeli, di essere già in paradiso. In realtà, non hanno visto niente, nemmeno la cosa più ingombrante: la loro presunzione!
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven set 30, 2011 8:53 am

  • Immagine Giovedì 29 settembre 2011

          • giorno di festa e gioia in onore dei Santissimi Arcangeli

            Michele, Gabriele e Raffaele...[/b][/size]
  • «Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, ... suoi ministri che fate il suo volere»(Sal 102,20-21)

    Celebriamo oggi la festa dei santi angeli... Ma cosa possiamo dire di questi spiriti angelici? Questa è la nostra fede: vcrediamo che godano della presenza e della vista di Dio, che possedano una beatitudine eterna, quei beni cioè che «occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo» (1 Cor 2,9).

    Cosa dunque può dire a questo proposito ad altri uomini mortali, un semplice mortale incapace com'è di concepire tali cose?... Se parlare della gloria dei santi angeli in Dio è impossibile, possiamo almeno parlare della grazia e dell'amore che essi manifestano nei nostri confronti, perché godono non solo di una dignità incomparabile ma anche di una disponibilità al servizio piena di bontà... Se non possiamo capire la loro gloria, ci stringiamo con ancor più forza alla misericordia di cui sono ricolmi questi familiari di Dio, questi cittadini del cielo, questi principi del Paradiso.

    Lo stesso apostolo Paolo, che ha contemplato con i suoi occhi la cortina celeste e ne ha conosciuto i segreti (2 Cor 12,2), attesta che «sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza» (Eb 1,14). Non considerate in questo nulla di straordinario, poiché il Creatore, il Re degli angeli in persona, «non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10,45). Quale angelo disprezzerebbe il servizio nel quale lo ha preceduto colui che gli angeli servono nel cielo con sollicitudine e gioia?
    • San Bernardo

      • Angelo di Dio
        che sei il mio Custode:
        illumina, custodisci,
        reggi e governa me,
        che Ti fui affidata dalla Pietà Celeste. Amen
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven set 30, 2011 10:25 am

ImmagineMio grande Cuore, credere è un dono... ho avuto il dono di credere in Te, Padre Figlio Santo Spirito e mio grande Cuore, ma c’è molto altro in cui nn mi riesce di credere... tanto di qs mondo di sorelle e fratelli in Cristo che stanno alla Tua sequela, tanto mi manca e qs è tutto il mio limite e la mia miseria... io credo poco, mio grande Cuore, e Tu aumenta la mia piccola fede...

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab ott 01, 2011 7:57 am

  • Immagine

        • La Vergine del Rosario illumini le gioie, i dolori e le speranze della nostra vita...
    • Ave, o Maria,
      piena di grazia:
      il Signore è con Te!

      Tu sei benedetta fra le donne
      e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

      Santa Maria, Madre di Dio,
      prega per noi peccatori:
      adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
    [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » sab ott 01, 2011 8:52 am

Immagine
  • Magnificat per la vita che ci dai come un dono,
    perché fai di noi costruttori del Tuo Regno.

    Magnificat per la nostra fede e i nostri ideali,
    perché fai di noi uomini e donne di speranza per il mondo.

    Magnificat per i nostri peccati che Tu sempre perdoni
    e per le nostre debolezze che Tu guarisci.

    Magnificat per il desiderio di vederti e di incontrarti
    e per il cuore nuovo, solidale che ci doni.

    Magnificat per ogni persona e
    per la sua capacità di collaborazione e di servizio.

    Magnificat per tutti i bambini, i ragazzi e i giovani,
    perché in loro cresce sempre più la vita vera.

    Magnificat per chi ha fame e sete di giustizia
    e si impegna con tutte le forze per la pace.

    Magnificat per chi è puro e umile di cuore,
    per chi è mite e misericordioso.

    Magnificat per chi si abbandona alla potenza
    trasformata dallo Spirito,
    e crede che "niente è impossibile a Dio".

    • gam, ottobre 2011Immagine
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 03, 2011 8:18 am

  • Immagine2 ottobre 2011

          • giorno di festa e gioia in onore degli Angeli, nostri Custodi...[/b][/size]
  • Santo angelo custode, sin dall'inizio della mia vita
    mi sei stato dato come protettore e compagno.
    Qui, al cospetto del Mio Signore e mio Dio,
    della mia celeste Madre Maria e di tutti gli Angeli e Santi,
    io povero peccatrice mi voglio consacrare a te:
    voglio prendere la tua mano e mai più lasciarla.

    Prometto di essere sempre fedele ed ubbidiente a Dio ed alla santa Madre Chiesa.
    Prometto di professarmi sempre devoto a Maria, mia Signora,
    Regina e Madre e di prenderla a modello della mia vita.
    Prometto di essere devoto anche a te, mio santo protettore,
    e di propagare la devozione agli Angeli santi che ci viene concessa
    quale presidio ed ausilio nella lotta spirituale per la conquista del Regno di Dio.

    Ti prego, angelo santo, di concedermi
    tutta la forza dell'amore divino affinché ne venga infiammato
    e tutta la forza della fede affinché non cada mai più in errore.
    Domando che la tua mano mi difenda dal nemico.
    Ti chiedo la grazia dell'umiltà di Maria affinché sfugga a tutti i pericoli
    e, guidato da te, raggiunga in cielo l'ingresso della Casa del Padre.
      • Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 03, 2011 8:22 am

  • Immagine Ostinata fedeltà
Dopo il sorpasso delle prostitute e dei pubblicani, i sacerdoti e gli anziani devono mandar giù un altro boccone amaro. Con questa nuova parabola - la seconda di un trittico che Matteo ha abilmente composto - Gesù svela la chiave di lettura della storia della salvezza, cavalcando le onde dell'allegoria della vigna del grande Isaia, che troviamo nella prima lettura di oggi. La vigna è il popolo di Israele, il padrone è Dio, i contadini sono i capi del popolo, i servi i profeti e il Figlio è Gesù.

Il racconto della parabola narra l'intreccio della nostra infedeltà con la passione ostinata di Dio. Gesù anticipa ciò che sta per accadere: come i profeti e il cugino asceta Giovanni, anche Lui verrà rifiutato. Gli ascoltatori vengono raggiunti nelle loro chiusure e presunzioni: sanno rispondere correttamente alla domanda del Rabbì di Nazareth, ma non ne traggono le conseguenze, non si lasciano aprire gli occhi.

Sono convinti che Gesù parli con loro. In realtà, il Maestro, parla di loro.

É bellissimo questo padrone attento e appassionato per la sua vigna. La pianta con cura, le fa una siepe attorno che possa custodirla come il suo abbraccio, scava un frantoio perché è certo che porterà frutto abbondante e costruisce una torre perché dall'alto la si possa sorvegliare. Ma questa tenerezza contrasta con la furia omicida dei vignaioli che fanno piazza pulita dei servi e nemmeno si arrestano davanti al figlio. Questo contrasto è l'eterno intreccio tra l'amore di Dio e il nostro rifiuto.

Quanti messaggeri Dio manda nella nostra vita e quante chiusure, mediocrità e falsità ancora segnano il nostro rapporto con Lui. Quando ci apriremo per davvero alla sua visita? Quando smetteremo di pretendere che Dio ci ascolti, senza aver nemmeno provato a sentire se Lui ha qualcosa da dirci? Quando concederemo a Lui il primato sulla nostra vita?

Forse anche noi avremmo saputo rispondere correttamente alla domanda di Gesù, così come hanno fatto gli interlocutori del tempo. Forse anche noi siamo convinti che Gesù parla con noi e non di noi; siamo certi di essere a posto, sereni e tranquilli con la tessera aggiornata e fedele del buon cristiano. Forse mentre ascoltiamo questa parola ci vengono in mente altri (vicini di casa, parenti, colleghi, conoscenti...) che dovrebbero proprio farsi un bell'esame di coscienza a partire da queste parabole che stiamo ascoltando... Ecco: se è scattato anche uno solo di questi ragionamenti, allora questa parabola è proprio per noi e parla di noi.

Coraggio, cari amici! Lasciamoci ferire dalla parola di Dio, facciamoci mettere in crisi, permettiamo allo Spirito di provocare ripensamenti sulle nostre scelte e farci intravedere il cammino della conversione. La crisi - se è opera dello Spirito - non deve inquietare, perché la Sua azione scava nel profondo del nostro cuore per purificarlo e renderlo più trasparente e saldo.
  • don Roberto Seregni
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio ott 06, 2011 9:27 am

Immagine4 ottobre 2011, giorno di festa e gioia in onore del santo francesco poverello d’assisi
  • Francesco poverello,
    rivestito di grazia,
    ascende lieto in gloria
    nel regno dei beati.

    Esce umile e nudo
    dalla scena del mondo,
    ed entra ricco in cielo
    festeggiato dagli angeli.

    Nel suo fragile corpo
    reca impressi i sigilli
    dell'Agnello immolato
    sul legno della croce.

    Dolce padre dei poveri,
    amico della pace,
    tu splendi come un sole
    nella Chiesa di Dio!

    A te sia lode, o Cristo,
    Parola del Dio vivo,
    che sveli nei tuoi santi
    la gioia dell'Amore. Amen



    • Francesco, amante di tutte le creature,
      Francesco conquistato dall’amore del Divin Bambino nato nella grotta di Betlemme: intercedi per noi!

      Francesco, nel cui cuore Cristo cominciò a regnare perché anche per mezzo della povertà del discepolo
      noi comprendessimo meglio la povertà di Gesù e fossimo indotti a pensieri di amore e di pace: intercedi per noi!

      Francesco, amante del Creatore e di ogni creatura,
      Francesco, promotore della pace sulla terra,
      Francesco, eloquente immagine di Cristo: intercedi per noi!

      Francesco, araldo delle otto beatitudini,
      Francesco evangelista della carità di Dio: intercedi per noi!
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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miriam bolfissimo
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Riflessi di lago, specchio di un'anima ... 2011

Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 07, 2011 9:33 am

ImmagineVenerdì 7 ottobre 2011, giorno di festa e gioia in onore della Beata Vergine del Rosario,

Madre dolcissima di Dio e Madre nostra...

  • Santa Maria, Madre di Dio,
    conservami un cuore di fanciullo,
    puro e limpido come acqua di sorgente.

    Ottienimi un cuore semplice
    che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze:
    un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione;
    un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene
    e non serbi rancore di alcun male.

    Formami un cuore dolce e umile
    che ami senza esigere di essere riamato;
    un cuore grande e indomabile
    così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere
    e nessuna indifferenza lo possa stancare;
    un cuore tormentato
    dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo grande Amore
    con una piaga che non rimargini se non in Cielo.

    • Léonce de Grandmaison
Con tutto il mio piccolo cuore, miriam bolfissimo Immagine
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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