La malattia che ti annienta e ti indebolisce, il dolore di una mamma con il cuore straziato per la perdita di un figlio,

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Giammarco De Vincentis
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La malattia che ti annienta e ti indebolisce, il dolore di una mamma con il cuore straziato per la perdita di un figlio,

Messaggio da Giammarco De Vincentis » sab nov 10, 2018 8:51 pm

La malattia che ti annienta e ti indebolisce, il dolore di una mamma con il cuore straziato per la perdita di un figlio, la croce di un matrimonio che fallisce e poi le ansie, la depressione, le fragilità di ognuno. Sono tanti i macigni che come una zavorra appesantiscono il cammino di uomini e donne. I sassi, piccoli e grandi, difficili da portare nelle tasche dell’umanità senza far cadere, piangere, arrendersi. Eppure c’è una Madre pronta a raccogliere, portandone il peso, i sassi della vita degli uomini, simbolo di un’esistenza fatta di gioia e dolore, ma anche di peccato ed errori, preoccupazioni e richieste di preghiere. A Santa Maria Maddalena, piccola frazione di Ortona dei Marsi, in provincia dell’Aquila, nel Parco Nazionale dell’Abruzzo, c’è una Madonna speciale che accoglie l’umanità sofferente e raccoglie i suoi sassi. E’ la Madonna di Santa Maria, meglio conosciuta come ‘Madonna del Sassolino’, una statua candida che svetta in cima ad un colle tipicamente di montagna, posizionata di spalle per chi è ormai arrivato sul colle, e nell’atto di accogliere, invece, chi sale lungo il sentiero da percorrere per arrivare in cima a chiederle aiuto e protezione. Questo nuovo appellativo con cui viene chiamata la Madre di Gesù deriva da un’usanza che si è sviluppata nel corso degli anni. Quando si sale sul colle dove si trova la statua della Madonna, lungo il percorso, ognuno raccoglie un sassolino, posizionandolo, una volta arrivato a destinazione, ai piedi della statua della Madonna e con questo gesto è come se si affidassero a lei i peccati e le preoccupazioni. Una devozione nata nel 2004 per un atto di fede e di amore per la Vergine Maria di un noto imprenditore agricolo marsicano, Gianmarco De Vincentis, che ha provveduto a sistemare una statua della Vergine in questa piccola frazione sperduta nel cuore dell’Abruzzo e ha trasformato il colle di Santa Maria Maddalena in una chiesa a cielo aperto. Un luogo diventato meta di pellegrinaggio di centinaia di fedeli da tutta la regione e non solo che vogliono rendere omaggio alla Madonna del Sassolino, pregare insieme, recitare il Rosario e partecipare alla celebrazione della Messa in determinati periodi dell’anno. Chi è troppo lontano o è impossibilitato a salire sul colle di Santa Maria Maddalena invia il proprio ‘sassolino’ con una lettera per posta; e così dal 2004, ai piedi della Vergine del Parco Nazionale d’Abruzzo sono arrivati centinaia di sassolini, lettere, richieste di preghiera. “Sono arrivati sassolini da tutto il mondo, l’ultima lettera dall’Uruguay, e intorno alla Madonna del sassolino è nata una comunità di fedeli che si ritrova tramite l’omonima pagina Facebook, che può contare su circa ventimila contatti, per pregare e per condividere sofferenze e speranze”, spiega Gianmarco De Vincentis, una vita dedicata alla famiglia e al lavoro nella sua azienda agricola di San Benedetto dei Marsi, ad una manciata di chilometri da Santa Maria Maddalena, che così continua: “Abbiamo pregato ai piedi della Madonna, deponendo il sassolino, e in comunione tramite la pagina social, per tante intenzioni; abbiamo chiesto guarigioni fisiche e dell’anima, sostegno per le famiglie, la pace nel mondo. Abbiamo pregato tanto per un giovane malato di leucemia, Nicola Perin, su segnalazione della mamma, che ci ha scritto una lettera. Il giovane dopo tante sofferenze è morto, diventando però testimone di fede, come riporta il sito Santi e Beati, per il suo straordinario affidamento alla Divina Provvidenza. Ai piedi della Madonna del Sassolino è nata anche un’associazione di fedeli, ‘Acqua Viva’, che ha la finalità di evangelizzare e pregare per i giovani e per le famiglie. A Santa Maria, inoltre, ogni anno dedichiamo una giornata alla Madonna seguendo un tema diverso, ad esempio ‘la famiglia in cammino’, ‘Maria, regina dell’evangelizzazione’ ecc. Con una parte dei sassolini giunti da ogni dove ho fatto realizzare un crocifisso, incastonato in un blocco di pietra di montagna. L’altare per la celebrazione eucaristica, poi, è in realtà un grande sasso della mia vita, simbolo di un momento molto difficile per la mia famiglia: mio genero ha avuto un incidente sul lavoro e ha rischiato la vita. Durante i giorni di sofferenza in rianimazione, ho fatto realizzare un altare con materiali di scarto, pietre che originariamente erano scale di una chiesa. Un grande sasso come richiesta di grazia alla Madonna”. Una fede genuina e sincera e un forte amore per la Madonna hanno spinto Gianmarco a dar vita alla devozione alla Madonna del Sassolino. Ci racconta, con non poca emozione: “Io e mia mia moglie, giovani fidanzati, siamo sopravvissuti ad un terribile incidente stradale nel 1977, proprio nei pressi del luogo che oggi ospita la Madonna del Sassolino, costato la vita a mia suocera e alla nonna di mia moglie.Dopo l’impatto con un autotreno, la mia auto è stata sbalzata in un canale e quando finalmente sono riuscito ad uscire dall’abitacolo e a liberare la mia futura moglie, ho notato su un ceppo d’albero ai bordi di un canale, un’immagine della Madonna. Ho capito che quello era un segno, la Vergine Maria ci aveva protetto. Nel corso degli anni, in seguito ad altri avvenimenti dolorosi che hanno caratterizzato la mia vita, come la malattia e la morte di mio padre e la mia malattia, ho sempre avvertito la protezione materna della Vergine Maria. Nel 2004, quindi, ho deciso di ricambiare questo amore della Madonna per me dando vita a questa devozione”.

Giammarco e la devozione a Maria

Una vita di lavoro, di impegno nel sociale e nella vita politica della sua comunità, quella di San Benedetto dei Marsi, di dedizione alla famiglia, quella di Gianmarco De Vincentis, imprenditore agricolo marsicano che per un atto d’amore alla Vergine Maria ha dato vita alla devozione della Madonna del Sassolino. La fede per Gianmarco è stata sempre il punto focale di tutta l’esistenza, pur se tra alti e bassi, e anche se i ritmi di lavoro e la routine quotidiana in alcuni periodi hanno raffreddato la vita di preghiera. “L’amore per la Madonna fa parte di me. Da vent’anni combatto contro il cancro, che a volte, come in questo periodo si ripresenta, ma posso affermare di avvertire l’aiuto di Maria, che mi aiuta a stare bene fisicamente e soprattutto mi dona la forza dello spirito e della fede. Anni fa la Madonna mi ha concesso la grazia, guarendomi da un tumore alla vescica. Tra il ’99 e il 2000 sono stato spesso in ospedale prima per un intervento e poi per esami clinici dovuti al ripresentarsi della malattia con una recidiva. Non c’erano dubbi, il ritorno della malattia era stato certificato da analisi cliniche effettuate in due diversi ospedali romani. In occasione del primo intervento, nel ’99, avevo pregato davanti ad una di quelle statue della Madonna che si trovano nelle corsie degli ospedali e con un bigliettino scritto di getto e nascosto sotto la statua, avevo affidato a Maria i miei pensieri e le mie paure. Nel 2000 entrai nuovamente in sala operatoria a causa di una recidiva ma con grande stupore dei medici, nel momento in cui sono intervenuti, il tumore era sparito. Ritornato nella camera di ospedale, sul comodino accanto al mio letto, inspiegabilmente, ho ritrovato il bigliettino che avevo scritto alla Madonna un anno prima e del quale avevo dimenticato perfino l’esistenza. Un segno inequivocabile della grazia concessami dalla Madonna, che è la madre di noi tutti e il tramite per arrivare a Gesù”.

Fonte Maria con te, reportage di Flavia Squarcio
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